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Utilizzo di una 'ditta' per prestazioni occasionali?
So che la ditta è un discorso relativo all'esercizio dell'impresa (individuale o collettiva che sia), ma io vorrei poter indicare sulle ricevute un nome riferito al servizio che svolgo. Es. 'TIP TAP servizi informatici' di Pincopallo.
Io mi trovo nella situazione di prestare un servizio occasionale per il quale non è richiesta la partita IVA (al di sotto di 5000? secondo la legge Biagi). Qualcuno sa se è possibile per una persona fisica che svolga una prestazione occasionale non soggetta ad IVA di presentarsi al cliente con una ditta come nell'esempio?
Grazie
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Ciao Steogen,
sposto per competenza su Consulenza fiscale. Ciao
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Ciao Steogen e Benvenuto nel Forum Gt.
Potrai anche presentarti come "TIP TAP servizi informatici' di Pincopallo", ma tutto ciò che è fiscalmente e legalmente rilevante (contratto, ricevute, ecc) deve essere intestato solo alla persona fisica (Pincopallo);)
ciao
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Quoto Lorenzo, ma sconsiglio una qualsiasi ragione sociale che fa molto pensare un verificatore a qualcosa di professionale e non occasionale.
Poalo
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@i2m4y said:
Quoto Lorenzo, ma sconsiglio una qualsiasi ragione sociale che fa molto pensare un verificatore a qualcosa di professionale e non occasionale.
Poalo
Si, temo anch'io.. In effetti non essendoci una definizione precisa di prestazione occasionale è sempre meglio fare attenzione a dettagli di questo tipo.
Paolo, già che questo post è stato reiserito nel settore dedicato al fisco, mi sai dire cosa devo fare a proposito della ritenuta d'acconto con il mio cliente danese? Se lui non può rappresentare un sostituto di imposta allora, il 20% lo devo versare io all'agenzia delle entrate italiana?
Stefano
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Normalmente no. Percepisci il compenso lordo, lo inserisci in dichiarazione dei redditi.... lì lo tassi integralmente senza scomputare le ritenute (che nessuno ha effettuato).
Ma questo in linea generale. Quando il committente è straniero consiglio sempre di far verificare al proprio commercialista di fiducia cosa eventualmente sia previsto dalle vigenti "convenzioni contro le doppie imposizioni" con quel paese.
Paolo
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@i2m4y said:
Normalmente no. Percepisci il compenso lordo, lo inserisci in dichiarazione dei redditi.... lì lo tassi integralmente senza scomputare le ritenute (che nessuno ha effettuato).
Ma questo in linea generale. Quando il committente è straniero consiglio sempre di far verificare al proprio commercialista di fiducia cosa eventualmente sia previsto dalle vigenti "convenzioni contro le doppie imposizioni" con quel paese.
Paolo
Quoto Paolo ed allego l'articolo di interesse della convenzione ITALIA DANIMARCA
Convenzione firmata a Copenaghen il 5 maggio 1999 e ratificata con legge n. 170 dell?11 luglio 2002. In vigore dal 27 gennaio 2003
Articolo 14
Professioni indipendenti.- I redditi che un residente di uno Stato contraente ritrae dall'esercizio di una libera professione o da altre attività di carattere indipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale residente non disponga abitualmente nell'altro Stato contraente di una base fissa per l'esercizio delle sue attività. Se egli dispone di tale base fissa, i redditi sono imponibili nell'altro Stato ma unicamente nella misura in cui sono imputabili a detta base fissa.
- L'espressione «libera professione» comprende in particolare le attività indipendenti di carattere scientifico, letterario, artistico, educativo o pedagogico, nonché le attività indipendenti di medici, avvocati, ingegneri, architetti, dentisti e contabili.
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Tutto chiaro! Grazie a tutti.