• Consiglio Direttivo

    ciao...
    una cosa sola mi sfugge; perchè ritieni che il cosiddetto lavoro a cottimo sia solo associato alle attività online? Un commercialista con sede reale (ma qualsiasi altro professionista, per carità) non potrebbe fare la stessa cosa?
    Anzi, mi correggo. Succede spesso e volentieri che un professionista incarichi qualcuno limitatamente allo svolgimento di una pratica, di un progetto, ecc.
    O forse mi sfugge qualcosa?


  • User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    ciao...
    una cosa sola mi sfugge; perchè ritieni che il cosiddetto lavoro a cottimo sia solo associato alle attività online? Un commercialista con sede reale (ma qualsiasi altro professionista, per carità) non potrebbe fare la stessa cosa?
    Anzi, mi correggo. Succede spesso e volentieri che un professionista incarichi qualcuno limitatamente allo svolgimento di una pratica, di un progetto, ecc.
    O forse mi sfugge qualcosa?

    Ciao Lorenzo. il valoro a cottimo è la normalità per i professionisti. Ed in questo caso il lavoro online non vari da quello fatto sul posto.
    Ciò che reputo difficile e utilizzare la stessa metodologia per i lavoratori dipendenti. Quelle persone che sono abituate ad andare in ufficio 8 ore e fare quello che gli viene detto e se non gli viene detto di fare nulla si prendono un caffè sicuri che le loro 8 ore d'ufficio saranno comunque pagate.

    Spostare il dipendente di un ufficio a lavoro telematico significa per forza di cose pagarlo per risultati: tot pratiche affidate tot stipendio. E dubito che chi è assunto con un tot fisso e sicuro al mese rischierebbe di dover guadagnare solo quanto produce.

    Sono riuscito a spiegarmi un po' meglio adesso? 🙂


  • User Attivo

    le osservazioni di Bellavista non fanno una piega. Non avevo riflettuto sulle potenzialità del telelavoro come positivo effetto sul controllo della produttività.
    E' un punto di vista che merita un serio approfondimento se applicato alla maggiore azienda del paese, quella con il fatturato maggiore, quella peggio gestita, quella con dirigenti ed uscieri più demotivati, quella più indebitata, con più scandali, con nessuna meritocrazia.... la Pubblica Amministrazione.

    ma forse la discussione va un po' fuori il tema del 3D...


  • User Attivo

    sul telelavoro del commercialista vi sottopongo il ns caso:

    inviamo le fatture di vendita via mail una volta al mese al commercialista. Inviamo via mail anche le fatture di acquisto, dopo averle scansite. Il commercialista manda l'F24 debitamente compilato via mail, dunque riportiamo i dati nel modulo on-line della banca.... e click tutto fatto.

    Primo risultato: non vedo quasi mai il commercialista (basta il telefono e la email);
    Secondo risultato: non vedo quasi mai la banca (basta il telefono e la email);
    Terzo risultato: risparmiamo tempo e stress da traffico x spostamenti, riduciamo l'inquinamento e salviamo risorse naturali, annulliamo i rischi di incidente stradale e/o sanzioni per eventuali infrazioni del Codice della Strada;
    Quarto risultato: ...paghiamo tantissime tasse.

    Spero di non scatenare nessuna reazione scomposta da parte dei tanti seri professionisti che popolano il forum, ma nei casi applicabili: è meglio pagare un po' di tasse in più o pagare di più il commercialista che meglio analizza la posizione dell'azienda per consentire vantaggi fiscali?


  • Consiglio Direttivo

    @bellavista said:

    Ciao Lorenzo. il valoro a cottimo è la normalità per i professionisti. Ed in questo caso il lavoro online non vari da quello fatto sul posto.
    Ciò che reputo difficile e utilizzare la stessa metodologia per i lavoratori dipendenti. Quelle persone che sono abituate ad andare in ufficio 8 ore e fare quello che gli viene detto e se non gli viene detto di fare nulla si prendono un caffè sicuri che le loro 8 ore d'ufficio saranno comunque pagate.

    Spostare il dipendente di un ufficio a lavoro telematico significa per forza di cose pagarlo per risultati: tot pratiche affidate tot stipendio. E dubito che chi è assunto con un tot fisso e sicuro al mese rischierebbe di dover guadagnare solo quanto produce.

    Sono riuscito a spiegarmi un po' meglio adesso? 🙂

    Tranquillo, che il tuo messaggio è forte e chiaro 😉
    Moltissime volte nella realtà (almeno nel settore privato) quelle 8 ore lavorative sono infernali, perchè per risparmio delle aziende, equivalgono al lavoro di due persone, e quindi a 16 ore. Io in tal caso preferirei il lavoro a cottimo, almeno sarei stimolato ad aumentare il mio impegno in ragione di un maggiore guadagno. 🙂 Che ne pensi?
    Ciao


  • User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    Tranquillo, che il tuo messaggio è forte e chiaro 😉
    Moltissime volte nella realtà (almeno nel settore privato) quelle 8 ore lavorative sono infernali, perchè per risparmio delle aziende, equivalgono al lavoro di due persone, e quindi a 16 ore. Io in tal caso preferirei il lavoro a cottimo, almeno sarei stimolato ad aumentare il mio impegno in ragione di un maggiore guadagno. 🙂 Che ne pensi?
    Ciao

    Ciao, sono d'accordo. Il dramma del tele lavoro è proprio questo. Nel privato è difficile introdurlo perchè gli impiegati in quelle 8 ore fanno il lavoro di 16.
    Nel pubblico è difficile introdurlo perchè gli impiegati in quelle 8 ore fanno il lavoro di 2. (sto facendo luoghi comuni ovviamente 😄 )

    E siccome nel privato ha più potere contrattuale l'imprenditore e nel pubblico ha molta forza contrattuale l'impiegato. Ed entrambi sono le categorie che ci perderebbero con il tele lavoro, penso sia difficile venga realmente introdotto . Che dici di questa analisi? 🙂


  • Consiglio Direttivo

    Non fa una piega!
    Che molti impiegati del settore pubblico (non tutti) facciano realmente 2 ore di lavoro, è abbastanza verosimile.


  • Bannato User

    Ciao Bellavista,
    scusa, leggo solo ora questo thread, non sono un abituale frequentatore di questo bel forum.
    Tu hai parlato con l?Antonella, riconosco lo stile. La tua telefonata avrebbe potuto essere presa dalla praticante o da una ragioniera (sono tutte donne), è stata presa dalla nostra commercialista. E ammetto che l?Antonella è un po? umorale. Però devi capire, delle telefonate che riceviamo dal numero verde circa un terzo sono di veri potenziali clienti; un terzo di concorrenti che vogliono sapere come lavoriamo; e un terzo di persone che vogliono una consulenza gratis. E l?Antonella, dopo un po? che la telefonata gira su troppe cose, si sente raggirata e si impermalisce. A breve penso che risolveremo il problema, faremo prendere le telefonate solo dalle impiegate e basta. E? che all?inizio ci sembrava anche di dover dimostrare le nostre qualifiche per dare più fiducia ai potenziali clienti, sebbene l?Antonella sia Dottore Commercialista iscritto all?Ordine.
    Se posso spezzare una lancia a favore del nostro servizio, io credo che non sia una cattiva cosa, e mi conforta che i nostri clienti, seppure ancora pochi, sono dei nostri grandi fan, vedono come lavoriamo e si sentono parte della famiglia. Parlare con questi professionisti e artigiani sparsi per l?Italia è gratificante come poche altre cose. Noi a nostra volta ci sentiamo parte di qualcosa di nuovo, di un progetto volto a migliorare il modo in cui un certo servizio tradizionalmente viene offerto, cercando di renderlo più trasparente e meno distante (!). E più efficiente: lavorare in questo modo, scambiandosi i documenti con un click, è molto comodo, come confermano ?Hella70? (da professionista) ed ?esco? (da cliente).
    Non siamo avidi o arruffoni. Il nostro obiettivo è uno solo, fornire un buon servizio ai clienti, in un campo in cui oggettivamente si sentono estremamente spaesati, non tanto perché non sanno le cose, quanto perché sono intimoriti e non hanno un buon modo per decidere da chi farsi aiutare. Per questo prendiamo solo collaboratori con le massime qualifiche, che da noi vengono volentieri. Se non avessimo la sensazione di fare qualcosa di utile faremmo altro. Se scrivo questa risposta, ovviamente senza mettere pubblicità nel messaggio, è perché credo nella bontà di questo progetto, e sono intenzionato a portarlo avanti. E mi interessa molto sentire dalla vostra viva voce se e come la cosa può funzionare meglio. A cominciare dalla questione dello stress dell?Antonella.
    Ciao a tutti, Francesco.


  • User Attivo

    La cosa sulla carta è interessante ma, a mio modesto avviso, applicabile a sole realtà produttive estremamente piccole. Penso, ad esempio, che una ditta che debba "passare" un centinaio di fatture attive/passive al mese impazzirebbe (e perderebbe tempo) solo a scannerizzare tutte ste carte da inviare al proprio consulente on line!
    Mi pongo, inoltre, una domanda: ma in caso di visitina fiscale... il consulente che sta a 500 km... che fa???

    Ciao.


  • Bannato User

    Pienamente d'accordo: solo semplificate con pochi movimenti e di facile gestione.
    Abbiamo messo nel conto che un bel giorno ci tocchi di prendere la macchina e fare una trasferta, ma penso sarà molto raro.
    Ciao e grazie, Francesco.


  • Super User

    Ciao,

    ringrazio Francesco sia per l'apprezzamento per il forum, che per la sua esposizione sia per il fatto che nella sua attività sia compresa una vera dottore commercialista.

    Già questo mi tranquillizza sulla qualità dei servizi che offri.

    Purtroppo io resto sempre della mia opinione: il rapporto faccia a faccia è insostituibile... soprattutto quando si devono trattare temi delicati, raccoglierefirme ecc..... certo questo vuol dire anche un maggior costo e maggiori oneri per il cliente.


  • Bannato User

    Ciao Paolo!
    So di non poterti convincere. Anche quando ti chiesi, tempo fa, di entrare in squadra, sapevo già che avresti declinato.
    Forse hai ragione. Forse il nostro servizio va comparato, più che a uno studio commerciale, a una piccola, piccola, piccola, piccola e dinamica associazione di categoria. Io stesso non so ancora come andrà a finire, ma c?è qualcosa di buono in quello che facciamo. O qualcosa di sbagliato nell?organizzazione attuale, se parli con chiunque oggi debba aprire la partita IVA te ne rendi conto. Il modo in cui oggi si incontrano la domanda e l?offerta di servizi contabili è inefficiente, come direbbero gli economisti. Noi ci mettiamo in pubblico, e cerchiamo di costruire un metodo, uno standard. Se anche il progetto non dovesse decollare, chi verrà dopo farà comunque riferimento al nostro tentativo (ehm, lo stanno già facendo ...). Sto farneticando? Scusa, stasera girà così.
    Francesco.


  • User

    sul telelavoro del commercialista vi sottopongo il ns caso:

    inviamo le fatture di vendita via mail una volta al mese al commercialista. Inviamo via mail anche le fatture di acquisto, dopo averle scansite. Il commercialista manda l'F24 debitamente compilato via mail, dunque riportiamo i dati nel modulo on-line della banca.... e click tutto fatto.

    Primo risultato: non vedo quasi mai il commercialista (basta il telefono e la email);
    Secondo risultato: non vedo quasi mai la banca (basta il telefono e la email);
    Terzo risultato: risparmiamo tempo e stress da traffico x spostamenti, riduciamo l'inquinamento e salviamo risorse naturali, annulliamo i rischi di incidente stradale e/o sanzioni per eventuali infrazioni del Codice della Strada;
    Quarto risultato: ...paghiamo tantissime tasse.

    condivido pienamente il punto di vista anche se non capisco la frase del quarto risultato: perchè mai in conseguenza di tutto ciò si dovrebbero pagare più tasse? Le due cose non sono attinenti a mio avviso, o qualcosa mi sfugge.....ribadisco però che secondo me tutto ciò può attuarsi solo con contabilità semplificate o che non comportino problematiche da seguire di persona. E confermo che il livello di stress è notevolmente diminuito sia per me che per i miei clienti......


  • Bannato User

    Scusate, ne approfitto per chiedervi una cosa io. Ho notato che un po' tutti (Paolo, fabioalessandro, esco, Hella65 :2: già usano comunemente la trasmissione documentale via internet. Mi chiedo, poi cosa fate? Vi fate spedire gli originali successivamente e ordinatamente li protocollate? Oppure siamo noi che ci facciamo dei problemi inutili?
    Grazie, Francesco.


  • Super User

    Gli originali alla prima occasione sostituiscono le copie. Intanto la contabilità viene aggiornata per tempo.

    Paolo


  • Bannato User Attivo

    @F@CP said:

    Scusate, ne approfitto per chiedervi una cosa io. Ho notato che un po' tutti (Paolo, fabioalessandro, esco, Hella65 :2: già usano comunemente la trasmissione documentale via internet. Mi chiedo, poi cosa fate? Vi fate spedire gli originali successivamente e ordinatamente li protocollate? Oppure siamo noi che ci facciamo dei problemi inutili?
    Grazie, Francesco.

    Cassetto fiscale. Con la quietanza telematica si ha lo stesso valore della copia originale. 😉


  • Consiglio Direttivo

    Per curiosità come vi organizzate? Vi mandano le fatture in pdf per mail (o tramite accesso protetto dal vostro sito) e poi voi le stampate e le protocollate in attesa degli originali, oppure addirittura le registrate senza stamparle? cioè guardandole solo a video e archiviando i file con una regola precisa?
    Altrimenti detto: questa seconda ipotesi è permessa dalla legge? Che vuol dire esattamente cassetto fiscale?


  • Bannato User

    Ce le mandano in pdf via mail. La mia idea era di guardarle solo a video, ma all’atto pratico le ragazze hanno sempre preferito stamparle.
    Attualmente il cliente è il depositario delle scritture contabili, per cui gli originali rimangono presso di lui. Lo istruiamo a trascrivere il numero di protocollo sulle fatture di acquisto, un lavoro di due minuti a trimestre, non sono sicuro che tutti lo facciano.
    A tendere vorremmo usare l’archiviazione ottica sostitutiva dei pdf, e tornare a essere noi i depositari.
    Il cassetto fiscale direi che non c’entra ...