• User Attivo

    Il valore aggiunto del commercialista?

    So che questo messaggio, in un forum di commercialisti, può essere visto come una provocazione. Vi assicuro che non lo vuole essere.
    Ho letto molti post in cui si dice chiaramente di mantenere solo clienti che vogliono il valore aggiunto della professione, di scartare quelli che cercano solo il passo prezzo, di specializzarsi su aree ad alto valore aggiunto. Concordo perfettamente.
    Ora mi chiedo: oltre all'innegabile valore aggiunto che un professionista può dare su operazioni complesse. Nei casi in cui la contabilità sia quella di un libero professionista o di un piccolo negozio. Di una della tante partite Iva che popolano l'italia. Qual'è il valore aggiunto che un commercialista può dare?


  • Consiglio Direttivo

    Ciao bellavista e Benvenuto nel Forum GT
    Da non commercialista ti posso rispondere che è naturale che un qualsiasi professionista (commercialista, avvocato, medico, architetto, ingegnere, ecc) si specializzi su alcuni aspetti della professione; ed è padrone di farlo. Per fortuna le possibilità di scelta nel mercato sono molte, e quindi ognuno potrà scegliere il professionista in base alle proprie esigenze.
    Ciao :ciauz:


  • User

    beh... per chi come me non mastica nulla di IVA, IRPEF, INPS, tasse percentuali, scaglioni ecc ecc... il valore aggiunto è una persona che si occupi di tutte queste cose al posto mio, dato che oltre a non capirci nulla non ho nemmeno il tempo di mettermi a fare i conticini. del resto per una contabilità così semplice come quella di un professionista la spesa per il commercialista è poca roba... se dovessi utilizzare le mie ore di lavoro per fare quello che fa il commercialista, mi costerebbe molto di più che pagare lui.


  • Bannato Super User

    non devi vederla solo come strumento fiscale
    un commercialista ti segue anche sugli aspetti gestionali, e non solo
    certo che per un piccolo negozio la sua presenza è poco tangibile poco ovviamente si fa per dire
    ma se guardi in realtà più ampie il supporto di un commercialista lo si vede benissimo


  • Super User

    Gli adempimenti fiscali e contabili non sono un'esclusiva per legge dei commercialisti quindi molti soggetti offrono lo stesso servizio molto spesso a prezzo ridotto.
    Tuttavia il maggior prezzo è dovuto anche ad esempio all'obbligo del commercialista di aggiornarsi frequentando corsi (spesso a pagamento) di avere un'assicurazione professionale che tuteli il cliente da possibili errori.
    Questo mi sembra un valore aggiunto anche per le piccole attività.

    Fabrizio


  • Super User

    Il valore aggiunto lo puoi trovare nelle norme che disciplinano l'accesso e la permanenza nella nostra professione, oltre che nelle personali capacità del singolo.

    • laurea specialistica
    • tirocinio triennale
    • facoltativo corso biennale di preparazione postuniversitario (io l'ho fatto)
    • esame di stato su oltre 10 materie universitarie inerenti
    • formazione professionale continua obbligatoria
    • disciplina deontologica
    • regolamentazione sanzionatoria
    • vigilanza dell'Ordine di appartenenza

    Posto un documento da un mio sito, ma non saprei più dove trovarlo altrimenti:
    http://www.commercialistacomo.com/documenti/Qualità Monza.pdf

    In ognuno di questi punti puoi trovare un plus rispetto a chi non appartiene a questa professione.

    Questi plus è vero che possono non servire sempre per l'ordinaria gestione amministrativa delle piccole attività economiche, ma quella volta che sarebbero dovute servire ed invece si finisce nei guai..........

    Paolo


  • Bannato Super User

    formazione obbligatoria ogni anno!!!!!!!!!!!!!!!!!


  • User Attivo

    Mi voglio spiegare meglio. E' ovvio che un commercialista ha più conoscenze e competenze di un impiegato del caaf. Il punto su cui volevo discutere è un altro: a quanti serve pagare queste capacita quando, nei fatti, non le utilizzerà mai?

    Per fare un esempio, è come se una persona dovesse fare iniezioni di vitamine ogni giorno ed invece di pagare un'infermiera che viene a casa a 10 euro la visita pagasse un medico che viene a farle a 100 la visita. E' chiaro che il medico ha più competenze dell'infermiera ed è giusto che si faccia pagare in base alle sue capacità. Ma per l'operazione specifica (fare delle iniezioni) vale la pena utilizzare il supporto di un medico quando quest'attività specifica può essere benissimo fatta da un'infermiera?

    Tornando all'argomento quindi: per registrare qualche decina di fatture ed inviarle telematicamente all'ADE è necessario usufruire dei servizi di un esperto commercialista? O non sarebbe il commercialista (come il medico) che dice al cliente che quel compito lo può far svolgere a molto meno ad un semplice centro servizi (un infermiera)


  • Super User

    Bene allora chi ha fatto la prescrizione medica ???
    E se durante una iniezione accade uno shock anafilattico ????
    Oppure nel durante dell'applicazione si scoprisse quelle vitamine non siano più all'altezza o dichiarate addirittura dannose e l'infermiera, non dotata comprensibilmente delle medesime conoscenze, non lo sapesse ed andasse avanti impeterrita???

    Direi che solo dalla risposta a queste domande e dunque una valutazione della propensione al rischio di ognuno può discendere la decisione se rivolgersi ad uno od ad un altro.

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Bene allora chi ha fatto la prescrizione medica ???
    E se durante una iniezione accade uno shock anafilattico ????
    Oppure nel durante dell'applicazione si scoprisse quelle vitamine non siano più all'altezza o dichiarate addirittura dannose e l'infermiera, non dotata comprensibilmente delle medesime conoscenze, non lo sapesse ed andasse avanti impeterrita???

    Direi che solo dalla risposta a queste domande e dunque una valutazione della propensione al rischio di ognuno può discendere la decisione se rivolgersi ad uno od ad un altro.

    Paolo

    Restando nell'ambiente medico credo che i tuoi commenti siano più che sensati. Ma per l'appunto un medico sa che può benissimo delegare un'infermiera per fare delle iniezioni visto che il 99,9% delle volte non servirà la sua presenza. Mentre pare che i commercialisti utilizzino la "carta" ma se dovesse succedere qualcosa... pur sapendo che il 99,9% delle volte con contabilità così semplici non succederà nulla che possa richiedere il loro intervento.

    Capovolgendo il ragionamento, sono i medici a evitare di andare a fare le iniezioni a vecchiette perchè questo sminuirebbe il loro ruolo e si dedicano solo ad operazioni che valgono la pena essere affidate ad un medico.
    Credo che un medico che gira il paese facendo iniezioni di vitamine sminuirebbe prima di tutto lui come professionista dato che i pazienti penserebbero: come mai questo medico ha così poco da lavorare da dover andare in giro a fare iniezioni?


  • Super User

    Allora dunque sulla medesima linea d'onda direi di farti ben impostare da un commercialista e solo poi affidarti alle mani di una contabile.

    Cmq tieni sempre in considerazione che anche all'interno di uno studio commerciale non è mai il commercialista a tener la contabilità, ma le impiegate/i. Egli sovraintende e fa circolare le informazioni rilevanti, oltre a risolvere i problemi.

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Allora dunque sulla medesima linea d'onda direi di farti ben impostare da un commercialista e solo poi affidarti alle mani di una contabile.

    Cmq tieni sempre in considerazione che anche all'interno di uno studio commerciale non è mai il commercialista a tener la contabilità, ma le impiegate/i. Egli sovraintende e fa circolare le informazioni rilevanti, oltre a risolvere i problemi.

    Paolo

    Ora faccio arrabbiare qualcun altro. Ma un cliente è disposto a pagare
    il valore del lavoro di un buon commercialista. Ma non pagare
    altrettanto il lavoro di un'impiegata che inserisce i dati.

    Diciamo che un consulente prende 150 euro l'ora. Se è un buon
    consulente se li merita tutti. Se io richiedo una parcella di 1800
    euro l'anno per un cliente sto dicendo che gli dedico almeno 12 ore di
    lavoro l'anno. Tenere una contabilità semplificata di 12 fatture
    richiede 12 ore di lavoro su quel cliente? Diciamo di sì. (anche se mi
    questo ditemelo voi). Ma di queste 12 ore quante ne
    dedica il professionista il cliente e quante ne dedica l'impiegata?
    Per un cliente del genere (che abbiamo detto non viene a parlare della
    moglie ma vuole solo consulenza aziendale) il professionista
    dedicherà, magari, 3 o 4 ore di colloquio personale? Ne avanzano 8
    pagate dal cliente, l'inserimento dati la preparazione degli f24,
    l'invio telematico ecc. che invece svolgerà l'impiegata, ma che così
    vengono comunque pagate 150 euro l'ora.

    Tanto per intenderci, un paziente che riceve a casa la visita del
    proprio medico paga 150 euro per mezz'ora di visita senza fiatare.
    Perchè quella mezz'ora l'ha passata con lo specialista che è venuto a
    casa sua.
    Pensate se questo poi prescrivesse al paziente 20 iniezioni da fare a
    casa e gli mandasse un'infermiera a fargliele. E a fine anno gli
    mandasse una fattura dove queste 20 visite dell'infermiera sono
    conteggiate a 150 euro l'una.

    Credi che qualcuno pagherebbe questo medico? E se anche lo pagassero
    poi cosa andrebbero a dire di lui?

    Ciao 🙂


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Bellavista.
    devi considerare che il lavoro dell'impiegata viene svolto in nome e per conto del commercialista, ma è il commercialista stesso che si assume le responsabilità per l'operato dei suoi collaboratori. Inutile fare la conta di tutte le spese che inoltre un professionista deve sopportare e che stanno dietro alla parcella che il cliente paga.
    Ciao :ciauz:


  • Super User

    Perchè allora un imprenditore avrebbe il diritto di guadagnare sui prodotti che producono i propri operai????

    Io sono disposto a pagare 15.000 euro per la mia nuova fiat 500 solo se me la assemblano personalmente Yaki Elkan e Luca Cordero di Montezemolo........ ne voglio invece pagare solo 3.000 se me la assemblano gli operai di mirafiori.

    Il dottore commercialista, rispondendo sempre in prima persona, è come se svolgesse il lavoro sempre da solo, non sta al cliente valutare od entrare nel merito dei processi produttivi, ma solo della qualità e quantità dei risultati adeguata o meno alle sue aspettative ed alle pattuizioni contrattuali.

    Paolo


  • User Newbie

    Premesso che la mia dichiarazione dei redditi la fa la ragioniera del commercialista e se va bene lui ci da uno sguardo 1 volta l'anno, io h cambiato commercialista perche' questo mi manda una circolare con le variazioni delle varie finanziarie e indica gli incentivi per le aziende annualmente.

    Quello che avevo prima in pratica non aveva mai guardato nulla.

    Comunque a mio avviso se trovassi una valida ragioniera che mi chieda il 50% di quello che pago adesso lo farei subito, anche perche' se arriva un controllo o altro ti tocca sempre pagare anche se si sono scordati qualcosa loro.

    ciao


  • Consiglio Direttivo

    Personalmente non capisco a cosa possano portare i vostri ragionamenti. Un professionista (vedi anche l'ultima legge bersani) ha la facoltà di rispettare le tariffe dell'Ordine, oppure abbassarle o rialzarle a suo piacimento. Inoltre, come succede in tutti i mestieri e professioni, c'è l'incompetente di turno e c'è quello che ama il suo lavoro ed un rapporto fiduciario con la propria clientela. E ci sono anche molti giovani che per accaparrarsi clientela, fanno prezzi un pò più bassi della media e, magari, hanno la possibilità di seguirvi meglio.
    In giro c'è l'imbarazzo della scelta.
    Ciao


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Perchè allora un imprenditore avrebbe il diritto di guadagnare sui prodotti che producono i propri operai????

    Io sono disposto a pagare 15.000 euro per la mia nuova fiat 500 solo se me la assemblano personalmente Yaki Elkan e Luca Cordero di Montezemolo........ ne voglio invece pagare solo 3.000 se me la assemblano gli operai di mirafiori.

    Il dottore commercialista, rispondendo sempre in prima persona, è come se svolgesse il lavoro sempre da solo, non sta al cliente valutare od entrare nel merito dei processi produttivi, ma solo della qualità e quantità dei risultati adeguata o meno alle sue aspettative ed alle pattuizioni contrattuali.

    Paolo

    Ciao Paolo, non è proprio la stessa cosa. In questo caso pago un servizio non un prodotto e quindi pago in base chi questo servizio me lo fornisce.

    E' l'esempio del medico che ti manda l'infermiera a farti le iniezioni e poi ti richiede una parcella per le uscite pari a quella che avrebbe preso a farlo di persona.

    L'infermiera sarà anche stata formata dal medico e il medico si prende la responsabilità degli errori. Ma il cliente paga il servizio in base a chi glielo offre. Se viene un'infermiera a farmi le iniezioni non la voglio pagare come se viene il primario a farmele.

    Un professionista vende la "propria" professionalità, non può delegare gli altri a venderla per conto suo. I suoi collaboratori venderanno la propria, maggiorata del valore aggiunto di essere supervisionati dal professionista.
    Ma non possono vendere le proprie ore come se fossero quelle del professionista (o almeno non dovrebbero)

    Ciao 🙂