• Super User

    prima di tutto desidero ringraziare Gaiodedu per avermi definito esperto. troppa grazia, ma purtroppo ho troppi pochi seo-fallimenti alle spalle per sentirmi tale.

    poi desidero quotare quanto scritto da claudioweb. e aggiungere che non solo queste pagine di servizio (a proposito, vi piace la definizione di everyday pages?) possono linkare altre pagine interne dando link di maggior valore rispetto ai sitewide (leggasi menù), ma esse stesse posizionarsi e portare traffico utile (che se 10 visite al mese portano ad una vendita, io parlo di traffico utile - materialista che non sono altro).


  • User Attivo

    Must ha perfettamente ragione a tal proposito - tutte le pagine generano traffico che poi alla fine del mese si contabilizza è la coda lunga della ricerca (the long tail ...)


  • User Attivo

    ragazzi non vorrei uscire troppo dal seminato del thread (siamo già molto OT e la colpa forse è proprio mia!!), must non fare il modesto 🙂

    A me sembra che proprio qui sbagliate. Spero di riuscire a spiegarmi ma vi ripeto che non voglio convincervi!

    Esempio pratico:

    Non ho mai curato troppo i contatti e la privacy come landing proprio perchè il gioco non vale la candela (chi ricerca i contatti di un un'azienda di solito quera il mdr con il nome del brand/azienda) e poi ancora una volta commettete un'errore fondamentale, le pagine nofollow linkate da fonti esterni (IL) vengono indicizzate, eccome!!!
    Quello a cui aspiro progettando una struttura interna di un sito è prima di tutto la massima navigabilità unita all'usabilità. Ora, poniamo il caso di un sito di ecommerce tipico con struttura come segue:

    index-[INDENT] ---categoria1
    [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto1
    ---prodotto2
    ---prodotto3
    [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---categoria2
    [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto4
    ---prodotto5
    [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---categoria3
    [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto6
    [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---about/policy
    ---contatti
    [/INDENT]Con un index molto alto in PR, e PR poco forte in terzo livello (prodotti) cosa faccio?
    Concentro il PR interno, lo ottimizzo con il nofollow su about/policy e contatti ma anche e soprattutto in tutte le voci di menu del secondo livello (categorie), perchè se è vero che la pagina contatti/policy potrebbe portare conversioni (e qui ci sarebbe da aprire un thread apposito) è ancora più vero e soprattutto logico che portino conversioni le pagine riferite alla descrizione dei prodotti. E' una semplice canalizzazione del PR interno per strutture di questo tipo (maggiorparte CMS e siti di e-commerce) dalla index alle pagine più profonde (es. schede prodotti) con un minimo ritorno in termini di rank (sicuramente maggiore delle conversioni portate da una pagina contatti ben indicizzata!).

    Penalizzazioni? Nessuna fino ad ora....(variabile SEO 🙂 )

    La long tail la lascerei fuori dal discorso (non arrivano visite in contatti se non da query secche del tipo "nome brand telefono" o "nomebrand indirizzo")

    Andrea :ciauz:


  • Super User

    solitamente home -> categoria -> prodotto hanno proporzionale difficoltà di ranking.

    per intenderci, ipotizziamo un sito che vende frutta online.

    la home vorrà posizionarsi per "frutta", la categoria per "mele", il prodotto per "mela renetta".

    anche il meno esperto dei SEO può capire facilmente che posizionarsi per frutta è più difficile che posizionarsi per mele che a sua volta è più difficile che posizionarsi per mela renetta. (ok, ci possono essere eccezioni, ma direi che questa è la regola).

    a questo punto, tu dici "per essere sicuro di andare primo per mela renetta, metto il nofollow alla categoria mele dalla home". e io chiedo: ma perché?!

    puoi ben posizionarti per frutta, mele, e mela renetta, proprio per la loro difficoltà sempre minore.
    la pagina della mela renetta può posizionarsi tranquillamente anche con un pr2. perché rinunciare al ranking della keyword mele?

    per quanto riguarda le everyday page, direi che invece la long tail può applicarsi con un pizzico di sforzo e creatività (o anche semplicemente combattendo la pigrizia di scrivere solo "siamo qui" o "ci chiamiamo così").


  • User Attivo

    @must said:

    solitamente home -> categoria -> prodotto hanno proporzionale difficoltà di ranking.

    per intenderci, ipotizziamo un sito che vende frutta online.

    la home vorrà posizionarsi per "frutta", la categoria per "mele", il prodotto per "mela renetta".

    anche il meno esperto dei SEO può capire facilmente che posizionarsi per frutta è più difficile che posizionarsi per mele che a sua volta è più difficile che posizionarsi per mela renetta. (ok, ci possono essere eccezioni, ma direi che questa è la regola).

    chi ha parlato di keywords? converrai con me che le pagine interne che meglio assorbono PR dalla home hanno una spinta per il ranking dei loro contenuti rispetto a chi ha pr nullo. Non ho parlato di frutta mele e mele renette, se però la pagina mele ha un ranking alto, lo sfrutto pure per posizionare categoria mele e pagina descrittiva di mele renette.

    a questo punto, tu dici "per essere sicuro di andare primo per mela renetta, metto il nofollow alla categoria mele dalla home". e io chiedo: ma perché?!

    non ho mai parlato di nofollow sulle categorie, ho invece parlato di nofollow sulle voci di menu del secondo livello (categorie) che è cosa mooooooolto diversa da quella affermata da te. Ho infatti parlato di canalizzazione del PR dalla home alle categorie sottostanti (home->categorie->prodotti)

    puoi ben posizionarti per frutta, mele, e mela renetta, proprio per la loro difficoltà sempre minore.
    la pagina della mela renetta può posizionarsi tranquillamente anche con un pr2. perché rinunciare al ranking della keyword mele?

    sono d'accordo ma non c'entra nulla con quanto affermato da me, mai affermato di voler rinunciare al ranking della keyword mele.

    per quanto riguarda le everyday page, direi che invece la long tail può applicarsi con un pizzico di sforzo e creatività (o anche semplicemente combattendo la pigrizia di scrivere solo "siamo qui" o "ci chiamiamo così").

    dubito che quelle che chiami everyday pages possano portare keywords tanto da diventare solide landing. rimango dell'idea che per quelle pagine contano le rare query con chiavi secche. Sono pagine che nei percorsi di visita dell'utente solitamente occupano il ruolo di exit pages (inteso nel senso buono di completamento del path di navigazione). Personalmente perdo più tempo a sviluppare contenuti a più alto appeal finalizzate a conversioni in altre sezioni del sito. Certo nulla vieta di usare le everyday pages come landing ma a mio parere si confonderebbero le idee all'utente.

    Ciao,

    Andrea :ciauz:


  • Super User

    @gaiodedu said:

    chi ha parlato di keywords? converrai con me che le pagine interne che meglio assorbono PR dalla home hanno una spinta per il ranking dei loro contenuti rispetto a chi ha pr nullo. Non ho parlato di frutta mele e mele renette, se però la pagina mele ha un ranking alto, lo sfrutto pure per posizionare categoria mele e pagina descrittiva di mele renette.

    e allora perdonami, ma proprio non capisco di cosa stiamo parlando. a casa mia una keyword è una ricerca effettuata dall'utente su un motore di ricerca, il quale gli restituisce la serp, la quale porta l'utente alla pagina in questione.

    non ho mai parlato di nofollow sulle categorie, ho invece parlato di nofollow sulle voci di menu del secondo livello (categorie) che è cosa mooooooolto diversa da quella affermata da te. Ho infatti parlato di canalizzazione del PR dalla home alle categorie sottostanti (home->categorie->prodotti)

    Il Signore è la coscienza che è per sé; ma non piú soltanto il concetto della coscienza per sé, anzi coscienza che è per sé, la quale con sé è mediata da un?altra coscienza, cioè da una coscienza tale, alla cui essenza appartiene di essere sintetizzata con un essere indipendente o con la cosalità [l?essere cosa] in generale.
    all'esame di maturità portai questa frase di Hegel e ci misi parecchi giorni (se non settimane) prima di comprenderla.
    ora, dato che il cervello è più fresco a 18 anni che a 30 anni, o mi spieghi tu meglio la differenza tra nofollow sulle categorie e nofollow sulle voci di menù di secondo livello (categorie) oppure desisto dal tentativo di arrivarci da solo, onde evitare di morire pazzo.

    sono d'accordo ma non c'entra nulla con quanto affermato da me, mai affermato di voler rinunciare al ranking della keyword mele.

    continuo - surprise! - a non capire di cosa stiamo parlando, dunque :sbonk:

    dubito che quelle che chiami everyday pages possano portare keywords tanto da diventare solide landing. rimango dell'idea che per quelle pagine contano le rare query con chiavi secche. Sono pagine che nei percorsi di visita dell'utente solitamente occupano il ruolo di exit pages (inteso nel senso buono di completamento del path di navigazione). Personalmente perdo più tempo a sviluppare contenuti a più alto appeal finalizzate a conversioni in altre sezioni del sito. Certo nulla vieta di usare le everyday pages come landing ma a mio parere si confonderebbero le idee all'utente.

    Ciao,

    Andrea :ciauz:

    attenzione, nessuno ha mai detto che le everyday page debbano essere delle landing page. in ogni caso, basta curarle quanto basta per valorizzarle al meglio. se poi sono exit page, significa che c'è qualcosa che non va. e quindi meglio ottimizzarle (anche se i motori di ricerca non esistessero nemmeno).
    inoltre, ripeto: il vantaggio in termini di pr che ottieni mettendo il nofollow a queste pagine è pressoché nullo. il che, da solo, basterebbe a sconsigliare questa prassi. se poi i motori arrivano a penalizzare (e magari non lo fanno oggi, magari neanche domani, ma avrebbe senso se un giorno decidessero di farlo), il quadro è sufficientemente completo.


  • Super User

    @must said:

    il vantaggio in termini di pr che ottieni mettendo il nofollow a queste pagine è pressoché nullo. il che, da solo, basterebbe a sconsigliare questa prassi. se poi i motori arrivano a penalizzare (e magari non lo fanno oggi, magari neanche domani, ma avrebbe senso se un giorno decidessero di farlo), il quadro è sufficientemente completo.

    scusami perchè il vantaggio, supponendo le non penalizzazioni, in termini di PageRank passato dovrebbe essere nullo?
    Prendi una situazione del genere, in cui assumiamo la home siffatta e contenente questi soli link:

    Chi Siamo | Lavora con noi | Form di Contatti | Come raggiungerci | Articoli | Servizi | Guida al Posizionamento

    Mi spieghi, se ti va, perchè dovrebbe essere minimo il passaggio di PageRank verso le pagine/sezioni "che servono", quelle in blu, assumendo di mettere il nofollow sui link in rosso e che il nofollow sortisca l'effetto desiderato?


  • User Attivo

    @must said:

    e allora perdonami, ma proprio non capisco di cosa stiamo parlando. a casa mia una keyword è una ricerca effettuata dall'utente su un motore di ricerca, il quale gli restituisce la serp, la quale porta l'utente alla pagina in questione.

    tu hai parlato di posizionamento per una keyword non competitiva (mela renetta) mentre io ho parlato in generale di miglioramento nel ranking (il che vuol dire più e diverse keywords)

    > Il Signore è la coscienza che è per sé; ma non piú soltanto il concetto della coscienza per sé, anzi coscienza che è per sé, la quale con sé è mediata da un’altra coscienza, cioè da una coscienza tale, alla cui essenza appartiene di essere sintetizzata con un essere indipendente o con la cosalità [l’essere cosa] in generale.>
    all'esame di maturità portai questa frase di Hegel e ci misi parecchi giorni (se non settimane) prima di comprenderla.
    ora, dato che il cervello è più fresco a 18 anni che a 30 anni, o mi spieghi tu meglio la differenza tra nofollow sulle categorie e nofollow sulle voci di menù di secondo livello (categorie) oppure desisto dal tentativo di arrivarci da solo, onde evitare di morire pazzo.:eheh::eheh::eheh::eheh: mitico!

    ci riprovo, sforzati però! Legenda: dofollow, nofollow

    index- (menù: categoria1, categoria2, categoria3, policy, contatti)[INDENT] ---categoria1 (menù: index, categoria2, categoria3, policy, contatti) [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto1 (menù: irrilevante)
    ---prodotto2 (menù: irrilevante)
    ---prodotto3 (menù: irrilevante) [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---categoria2 (menù: index, categoria1, categoria3, policy, contatti) [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto4 (menù: irrilevante)
    ---prodotto5 (menù: irrilevante) [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---categoria3 (menù: index, categoria1, categoria2, policy, contatti) [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto6 (menù: irrilevante) [/INDENT][/INDENT]---about/policy (menù: index, categoria1, categoria2, categoria3, contatti)
    ---contatti (menù: index, categoria1, categoria2, categoria3, policy)

    Risultato? Il PR è defluito dall'index ai livelli inferiori in maniera massimizzata. Per te minima? Forse perchè hai sempre dovuto dividere il PR della home con centinaia di link :bho:

    continuo - surprise! - a non capire di cosa stiamo parlando, dunque :sbonk:

    spero dopo questa spiegazione visiva di esserci sintonizzati :vai:

    attenzione, nessuno ha mai detto che le everyday page debbano essere delle landing page. in ogni caso, basta curarle quanto basta per valorizzarle al meglio. se poi sono exit page, significa che c'è qualcosa che non va. e quindi meglio ottimizzarle (anche se i motori di ricerca non esistessero nemmeno).ho parlato di exit page in senso buono, cioè di termine o ancora meglio coda del percorso di navigazione dell'utente (entra, naviga, è interessato, contatta ed esce)

    inoltre, ripeto: il vantaggio in termini di pr che ottieni mettendo il nofollow a queste pagine è pressoché nullo. il che, da solo, basterebbe a sconsigliare questa prassi. se poi i motori arrivano a penalizzare (e magari non lo fanno oggi, magari neanche domani, ma avrebbe senso se un giorno decidessero di farlo), il quadro è sufficientemente completo.dipende tutto dal PR della home. E' chiaro che questo discorso per un PR 2 porta un vantaggio relativo.

    Ciao,

    Andrea :ciauz:


  • Super User

    @micky said:

    scusami perchè il vantaggio, supponendo le non penalizzazioni, in termini di PageRank passato dovrebbe essere nullo?

    ho detto "[url=http://www.demauroparavia.it/86648]pressoché nullo", comunque 🙂

    Prendi una situazione del genere, in cui assumiamo la home siffatta e contenente questi soli link:

    Chi Siamo | Lavora con noi | Form di Contatti | Come raggiungerci | Articoli | Servizi | Guida al Posizionamento

    Mi spieghi, se ti va, perchè dovrebbe essere minimo il passaggio di PageRank verso le pagine/sezioni "che servono", quelle in blu, assumendo di mettere il nofollow sui link in rosso e che il nofollow sortisca l'effetto desiderato?

    dimmi tu, prima: le pagine Chi Siamo | Lavora con noi | Form di Contatti | Come raggiungerci | sono dangling page?


  • Super User

    @gaiodedu said:

    tu hai parlato di posizionamento per una keyword non competitiva (mela renetta) mentre io ho parlato in generale di miglioramento nel ranking (il che vuol dire più e diverse keywords)

    in realtà non fa differenza. io ho fatto l'esempio "frutta - mele - mela renetta" per fare un esempio vagamente più concreto, però "keyword" è qualsiasi cosa per la quale quella pagina posizionarsi.

    :eheh::eheh::eheh::eheh: mitico!

    ci riprovo, sforzati però! Legenda: dofollow, nofollow
    [cut]

    Risultato? Il PR è defluito dall'index ai livelli inferiori in maniera massimizzata. Per te minima? Forse perchè hai sempre dovuto dividere il PR della home con centinaia di link :bho:

    mah, non necessariamente centinaia di link. premesso che vale comunque la domanda appena fatta a micky sulle dangling, può anche darsi che se parliamo di un e-commerce che vende solo viagra e cialis possa convenire (al netto ovviamente di ipotetiche penalizzazioni) anche fare così...
    comunque, così facendo aumenti il pagerank delle pagine linkate senza nofollow, ma togli tematizzazione ai link, quanto meno. ma soprattutto, quanto pagerank guadagni? formula alla mano intendo.

    spero dopo questa spiegazione visiva di esserci sintonizzati :vai:

    si, sicuramente si capisce di più 🙂

    ho parlato di exit page in senso buono, cioè di termine o ancora meglio coda del percorso di navigazione dell'utente (entra, naviga, è interessato, contatta ed esce)

    dipende tutto dal PR della home. E' chiaro che questo discorso per un PR 2 porta un vantaggio relativo.

    Ciao,

    Andrea :ciauz:

    si ma se porta un relativo vantaggio con una home a pr2, perché non dovrebbe essere lo stesso con una home a pr8? 🙂
    d'altra parte, e per fortuna, sono belli e passati i tempi in cui le serp venivano quasi ordinate per pr... 🙂


  • Super User

    @must said:

    dimmi tu, prima: le pagine Chi Siamo | Lavora con noi | Form di Contatti | Come raggiungerci | sono dangling page?

    Naturalmente no, assumendo che uno lavori bene. Naturalmente menù a parte è presumibile che non contengano link nè verso l'esterno nè verso l'interno.


  • Super User

    scusate ragazzi ma se i MDR non esistessero usereste il tag nofollow ?

    ovviamente è una domada retorica, la risposta e implicita nelle domanda : no.

    e già questo la dice lunga per chi ha orecchie per ascoltare ...

    in ogni caso il tag nofollow può avere un senso per links estrni la sito, ma non ne comprendo il motivo per i link interni dal momento che il pr si ridistribuisce comunque ... ovviamente se la struttura è stata costruita bene.

    Ad esempio il pr che va a finire sulla pagina contatti.htm lo si può utilizzare per spingere una pagina con keyword toste ... ecc... :ciauz:


  • Super User

    Purtroppo l'errore di fondo è quello di vedere i link alle everyday page (mi adeguo a must :D), che sono pagine interne, esattamente come se fossero link a pagine esterne.

    Le pagine esterne infatti non restituiscono ciò che ricevono. Le interne si.

    Non bisogna considerare la home page come un rubinetto e le everyday page come un foro nel lavandino che fa perdere acqua.

    Le pagine interne sono un po' come le vaschette di una fontanella di quelle che si usano per il presepe. In cui l'acqua gira e rigira, ma rimane sempre lì.
    Accumulano e ridistribuiscono in maniera ricorsiva.
    Ma quasi niente si perde (la minima perdita è dovuta al cosiddetto damping factor).

    Addirittura, nel caso di PR del sito molto basso, quelle pagine "inutili" fanno persino aumentare la quantità totale di page rank interna al sito.

    Credo che qualche piccolo esperimento di prova con un tool come questo sia interessante e chiarificatore. Almeno per capire che il modo di ragionare non è così semplice da schematizzare.

    :ciauz:


  • Super User

    @sughero3 said:

    scusate ragazzi ma se i MDR non esistessero usereste il tag nofollow ?

    ovviamente è una domada retorica, la risposta e implicita nelle domanda : no.

    e già questo la dice lunga per chi ha orecchie per ascoltare ...

    in ogni caso il tag nofollow può avere un senso per links estrni la sito, ma non ne comprendo il motivo per i link interni dal momento che il pr si ridistribuisce comunque ... ovviamente se la struttura è stata costruita bene.

    Ad esempio il pr che va a finire sulla pagina contatti.htm lo si può utilizzare per spingere una pagina con keyword toste ... ecc... :ciauz:

    Quoto!

    L'attributo nofollow, è stato pensato ed utilizzato dai motori per i collegamenti esterni, non per quelli interni. 🙂

    Utilizzare il nofollow sui link interni fa scattare subito il campanello d'allarme, perchè la "puzza" di SEO inizia a farsi sentire piuttosto pesantemente... 😄


  • Super User

    sono d'accordo e quoto in pieno claudioweb aggiungendo, come ha fatto intravedere must, che è bene che le pagine non siano "cieche" pagine che danno notoriamente problemi con la distribuzione del PageRank.

    Allora che mi dite tutti voi della disabilitazione di quelle pagine via robots? Cosa succede ai link che le puntano? Si potrebbe perdere PageRank in questo modo dal momento che magari viene passato e non viene distribuito perchè non indicizzate? In quel caso è bene mettere il nofollow?

    Dechigno non è che se una cosa puzza di SEO si ha una penalizzazione in automatico, se magari è usata impropriamente sì. Lo stesso google, nella sua documentazione, dimostra grande apertura nei confronti dei SEO white hat:

    **"Che cos'è un ottimizzatore per motori di ricerca (SEO)? Google consiglia di lavorare con aziende che offrono servizi per rendere il mio sito conforme alle indicazioni di Google? **

    Ottimizzatori per motori di ricerca (SEO, Search Engine Optimizer) SEO è l'acronimo di Search Engine Optimizer (ottimizzatore per motori di ricerca). Molti SEO forniscono servizi utili ai titolari di siti web, dalla redazione ai consigli sull'architettura del sito, all'ausilio per l'individuazione di directory pertinenti a cui segnalare il sito web. Esistono tuttavia alcuni SEO che con pratiche dubbie hanno danneggiato il settore con operazioni di marketing eccessivamente aggressive e tentativi di manipolare in modo disonesto i risultati dei motori di ricerca..."

    Lo so che probabilmente per puzza di SEO intendevi chi lavora in modo improprio, solo che qui c'è da stabilire quando è lecito usare il nofollow; ci sta benissimo che io non voglia indicizzare una pagina. Benissimo google dà la possibilità di disabilitarla via robots. Il nofollow è stato introdotto come un freno al blog spam ma anche per **legittimizzare la vendita di link (come passaggio di traffico puro) "avvisando" in qualche modo il motore di ricerca che la risorsa che si sta consigliando non va favorita lato motori: in pratica, per rispondere a Sughero3, il nofollow non ha effetti sul sito lincato, non gli passa PageRank, almeno per quel che ne so, ma ha effetti eccome sul sito lincante, nel senso che il link esterno suggerito, dal momento che il nofollow è trasparente agli utenti, viene calcolato nello scoring naturale del documento, come è logico e naturale che sia.

    Ora va chiarito se posso usarlo anche come noindex o se le operazioni di preservazione del PageRank per le pagine che contano, - anche se è vero come dice claudioweb che la perdita è, nella maggior parte dei casi, relativamente bassa - siano operazioni legittime e neutre per i motori :).


  • Super User

    in pratica, per rispondere a Sughero3, il nofollow non ha effetti sul sito lincato, non gli passa PageRank, almeno per quel che ne so, ma ha effetti eccome sul sito lincante, nel senso che il link esterno suggerito, dal momento che il nofollow è trasparente agli utenti, viene calcolato nello scoring naturale del documento, come è logico e naturale che sia.

    concordo ... ma non vedo contraddizione tra il mio intervento e questa tua affermazione :bho:


  • Super User

    @sughero3 said:

    concordo ... ma non vedo contraddizione tra il mio intervento e questa tua affermazione :bho:

    in effetti hai ragione scusa tanto, mi sono bevuto caffè e cervello :D!


  • User Attivo

    @must said:

    in realtà non fa differenza. io ho fatto l'esempio "frutta - mele - mela renetta" per fare un esempio vagamente più concreto, però "keyword" è qualsiasi cosa per la quale quella pagina posizionarsi.

    Ciao must,

    non per fare il pignolo ma dubito che tu non riconosca la differenza tra piazzare una pagina per una singola keyword e aumentare il ranking di una pagina (più keywords, spinta generale nelle serp)

    mah, non necessariamente centinaia di link. premesso che vale comunque la domanda appena fatta a micky sulle dangling, può anche darsi che se parliamo di un e-commerce che vende solo viagra e cialis possa convenire (al netto ovviamente di ipotetiche penalizzazioni) anche fare così...
    comunque, così facendo aumenti il pagerank delle pagine linkate senza nofollow, ma togli tematizzazione ai link, quanto meno. ma soprattutto, quanto pagerank guadagni? formula alla mano intendo.
    non capisco perchè tu stia accostando questa tecnica ai siti di spam...cosa c'entrano cialis e viagra? mah....cerchiamo di rimanere sulla discussione e non confondiamo le idee a chi legge. 🙂
    Ammesso che si ipotizzi una tematizzazione dei link (dubito del valore tematizzante nei link dei menu del secondo livello!) le parti che si eliminano sono i "rami secchi", perciò la struttura va studiata molto attentamente!

    si, sicuramente si capisce di più 🙂

    meglio così

    si ma se porta un relativo vantaggio con una home a pr2, perché non dovrebbe essere lo stesso con una home a pr8? 🙂
    d'altra parte, e per fortuna, sono belli e passati i tempi in cui le serp venivano quasi ordinate per pr... :)anche qui dubito che tu non abbia capito. E' chiaro che il vantaggio di una struttura del genere è proporzionale al PR della home. Immagina il PR come un ghiacciaio, più è grande più acqua porterà a valle.

    @sughero3 said:

    scusate ragazzi ma se i MDR non esistessero usereste il tag nofollow ?
    ovviamente è una domada retorica, la risposta e implicita nelle domanda : no.
    e già questo la dice lunga per chi ha orecchie per ascoltare ...

    Ciao Sughero,

    risposta retorica ma inappropriata, che ci piaccia o no i motori esistono e bisogna tenerne conto!

    [quote]
    in ogni caso il tag nofollow può avere un senso per links estrni la sito, ma non ne comprendo il motivo per i link interni dal momento che il pr si ridistribuisce comunque ... ovviamente se la struttura è stata costruita bene.
    Ad esempio il pr che va a finire sulla pagina contatti.htm lo si può utilizzare per spingere una pagina con keyword toste ... ecc... :ciauz:

    Un'osservazione e una domanda: progetta il sito senza avere a mente null'altro che l'esperienza del navigatore (accesso a pagine di info e che portano a conversioni con il minor numero di click possibile), una volta pronta la struttura applicaci le tecniche SEO a tua disposizione.
    A che ti serve utilizzare il PR della pagina contatti.html per spingere una pagina con keyword toste se puoi con una struttura adeguata spingere quella pagina *con keyword toste *direttamente? Ogni passaggio porta perdita di PR, meno passaggi ci sono meglio è (a parità di tutti gli altri fattori on e off page).

    @claudioweb said:

    Purtroppo l'errore di fondo è quello di vedere i link alle everyday page (mi adeguo a must :D), che sono pagine interne, esattamente come se fossero link a pagine esterne.

    Le pagine esterne infatti non restituiscono ciò che ricevono. Le interne si.

    Non bisogna considerare la home page come un rubinetto e le everyday page come un foro nel lavandino che fa perdere acqua.

    Ciao claudioweb,

    quando innaffi il giardino bagni solo il prato o innaffi anche la pavimentazione? Io preferisco buttare l'acqua dove cresce l'erba.

    Le pagine interne sono un po' come le vaschette di una fontanella di quelle che si usano per il presepe. In cui l'acqua gira e rigira, ma rimane sempre lì.
    Accumulano e ridistribuiscono in maniera ricorsiva.
    Ma quasi niente si perde (la minima perdita è dovuta al cosiddetto damping factor).
    Se fosse vera la teoria del riciclo dell'acqua, tutte le pagine ai livelli inferiori alla home avrebbero stesso PR e sappiamo bene che non è così. Costruire dei canali preferenziali per il PR non fa null'altro che ridurre l'effetto damping e dispersivo.

    Addirittura, nel caso di PR del sito molto basso, quelle pagine "inutili" fanno persino aumentare la quantità totale di page rank interna al sito.

    Credo che qualche piccolo esperimento di prova con un tool come questo sia interessante e chiarificatore. Almeno per capire che il modo di ragionare non è così semplice da schematizzare.

    :ciauz:Non ho mai parlato di applicare questa tecnica a PR bassi, ho anzi affermato che i benefici in questo caso sarebbero pressochè nulli.
    Facciamo un esperimento, se ne potrebbe venire a capo.

    [quote=dechigno;320389]Quoto!

    L'attributo nofollow, è stato pensato ed utilizzato dai motori per i collegamenti esterni, non per quelli interni. 🙂

    Ciao dechigno,

    anche gli anchor, i link, il meta title, l'alt nell'images, etc etc. sono stati pensati per altre funzioni diverse da quelle che ne fanno i SEO.

    Utilizzare il nofollow sui link interni fa scattare subito il campanello d'allarme, perchè la "puzza" di SEO inizia a farsi sentire piuttosto pesantemente... 😄

    Niente di più falso! Citatemi un'altra fonte (oltre quella del SEJ) che provi una cosa del genere.
    Ti dirò di più, Vanessa Fox ha tranquillizzato altri SEO che la pensano come me. Ti riporto un virgolettato:

    • The number of nofollow links on a site won't raise any red flags, but that is probably not the best method of blocking the search engines from crawling duplicate pages, as other sites may link to those pages. A better method may be to block pages you don't want crawled with a robots.txt file.*

    Lascio a voi le considerazioni sul perchè GG incentivi l'uso del robots.txt 🙂

    Ricordatevi sempre che siete liberi di usare o non usare le tecniche SEO che più vi piacciono/non piacciono.

    Andrea Serravezza :ciauz:


  • Super User

    @gaiodedu said:

    Niente di più falso! Citatemi un'altra fonte (oltre quella del SEJ) che provi una cosa del genere.

    Non c'è bisogno di citare... basta aver fatto qualche test e sentito/vissuto esperienze di questo tipo... 🙂

    Forse ho sbagliato a non dire il fatidico "secondo me"...

    Comunque resto della mia opinione... senza dire che altri affermano il falso... 😄


  • User Attivo

    @dechigno said:

    Non c'è bisogno di citare... basta aver fatto qualche test e sentito/vissuto esperienze di questo tipo... 🙂

    Forse ho sbagliato a non dire il fatidico "secondo me"...

    Comunque resto della mia opinione... senza dire che altri dicono il falso... 😄

    Ciao dechigno,

    molto bene, si possono vedere/replicare questi test? M'interesserebbe davvero !! Semmai ne facciamo uno noi...
    Va a finire che con tutti che affermano il contrario di quello che affermo io finisco con il convincermi che sono pazzo 😮

    Ovviamente sto scherzando....so quello che dico e rimango saldamente ancorato alle mie tesi.

    P.s. a che pro Vanessa Fox avrebbe affermato una cosa sapendo che google flagga o quantomeno non vede di buon occhio questa tecnica?
    Le cose sono due o tu o Vanessa Fox dite qualcosa di non vero.

    pp.ss. la stima nei vostri confronti cresce ogni giorno di più, ci mettete del vostro, partecipate, portate nuovi punti di vista. Anche se non condivisi i vostri interventi rimangono per me sempre molto autorevoli. Sono invece dispiaciuto di non sentire alcune voci da cui mi aspetterei un parere, forse preferiscono non sbilanciarsi :rollo: