• User Attivo

    Vedo che la discussione si è animata ed emergono le due correnti di pensiero.

    Mi verrebbe da concludere che entrambi le metodologie potrebbero funzionare senza alterare significativamente le sorti di un sito, ma io tendo a privilegiare la linea di pensiero di SEJ - anche se avrei qualcosa da ridire sull'approccio ...

    Ricordiamoci sempre che si parla di motori ma è software - fatto dall'uomo essere imperfetto che trasmette a tutto ciò che crea tutta la sua imperfezione.

    Vi lascio con questa considerazione sulla Universal Search di Google ...


  • User Attivo

    mi spiace che si crei allarmismo per un solo post sebbene venga da una fonte autorevole, a volte credo che si abbia eccessiva paura dei mdr e si finisce con il "non osare" in nome di una sicurezza presunta. Dubito (ciò che dico è sempre IMHO) che i mdr allo stato privilegino siti in cui trovano policy e contatti e siano in grado, dall'altra parte, riconoscano e smascherino business farlocchi soltanto perchè privi di contatti e policy penalizzandoli nelle serp. E che mi dite del robots.txt? Lo usate? Mi spiace anche una sottovalutazione dell'importanza di avere una struttura interna ben progettata anche e soprattutto in dettagli piccoli che tra qualche tempo potrebbero fare la differenza.
    Povero paolo che si è trovato un dibattito nel suo thread per aver chiesto una cosa semplicissima!
    E' comunque un piacere ragionare con esperti come sjachille e must 🙂


  • User Attivo

    Concordo pienamente con te - è un piacere ragionacela 🙂

    I momenti di intensi scambio son sempre un momento di crescita. Come sai qui è tutto scritto nella sabbia e non sempre le esperienze sono analoghe, a parità di condizioni al contorno.

    Sono proprio queste situazioni di estrema fluidità che creano le correnti di pensiero ... poi alla fine tutte le strade portano a Roma ... o quasi :ciauz:


  • User Attivo

    sottoscrivo anche le emoticons 🙂


  • Super User

    Ciao 🙂

    Mi vedo per grandi linee in accordo con quanto detto da must.

    Sui link esterni siamo tutti d'accordo, che il nofollow serve a non far considerare il link.

    Mentre riguardo al linkare le "pagine di servizio" con un nofollow è del tutto inutile, se non dannoso, imho.

    Per prima cosa perché l'eventuale PR assorbito da quelle pagine, verrebbe comunque ridistribuito tramite di esse all'interno del sito stesso.
    Si tratta di un ciclo chiuso, in cui nulla si perde.
    Addirittura se quelle pagine fossero fatte per bene, con link alle varie sezioni del sito, avrebbero funzioni simili a quelle di una mappa del sito.

    Per seconda cosa, personalmente credo sia sempre meglio non nascondere ciò che è inutile nascondere.
    Così come una pagina linkata in un sito, ed esclusa tramite robots.txt, viene segnalata nel pannello di setemaps come un errore, allo stesso modo una pagina interna linkata con un nofollow è qualcosa di innaturale.

    Poi ognuno è libero si agire in base alla propria esperienza.


  • User Attivo

    non conosco la struttura del sito a cui ti riferisci ma contatti e policy sono di solito rami secchi e morti che per loro natura possono essere tagliati 🙂

    non si parla di nascondere niente, si parla di gestire il pr che deriva dalla home (quando e se spropositatamente forte ripsetto al resto!).
    Per quanto riguarda il robots.txt faccio presente che quello che segnalano i tools di gg non è un errore ma un alert!


  • Super User

    @gaiodedu said:

    non conosco la struttura del sito a cui ti riferisci ma contatti e policy sono di solito rami secchi e morti che per loro natura possono essere tagliati 🙂
    In effetti è proprio questo il punto..
    Ogni pagina, anche quella dei contatti, non deve essere una pagina senza alcun link.
    Credo come minimo dovrà contenere la normale barra di navigazione.
    In questo modo restituisce il page rank pescato al resto del sito.

    @gaiodedu said:

    non si parla di nascondere niente, si parla di gestire il pr che deriva dalla home (quando e se spropositatamente forte ripsetto al resto!).
    Secondo me è che dispiace vedere una pagina dei contatti con PR4 o PR5 e poi pagine interne con PR molto basso.
    Ma non è certamente colpa della pagina dei contatti, bensì dei livelli di linkaggio di quella pagina.
    E' pur vero che tutto fa brodo, quindi risparmiare un link in home page sembra un affare. Ma come detto, quel pr che eventuali pagine morte pescano, se la pagina è fatta bene, viene tutto ridistribuito.

    @gaiodedu said:

    Per quanto riguarda il robots.txt faccio presente che quello che segnalano i tools di gg non è un errore ma un alert!
    Si chiamano Web crawl errors 🙂


  • Super User

    @claudioweb said:

    Ciao 🙂

    Mi vedo per grandi linee in accordo con quanto detto da must.

    Sui link esterni siamo tutti d'accordo, che il nofollow serve a non far considerare il link.

    Mentre riguardo al linkare le "pagine di servizio" con un nofollow è del tutto inutile, se non dannoso, imho.

    Per prima cosa perché l'eventuale PR assorbito da quelle pagine, verrebbe comunque ridistribuito tramite di esse all'interno del sito stesso.
    Si tratta di un ciclo chiuso, in cui nulla si perde.
    Addirittura se quelle pagine fossero fatte per bene, con link alle varie sezioni del sito, avrebbero funzioni simili a quelle di una mappa del sito.

    Per seconda cosa, personalmente credo sia sempre meglio non nascondere ciò che è inutile nascondere.
    Così come una pagina linkata in un sito, ed esclusa tramite robots.txt, viene segnalata nel pannello di setemaps come un errore, allo stesso modo una pagina interna linkata con un nofollow è qualcosa di innaturale.

    Poi ognuno è libero si agire in base alla propria esperienza.
    quoto con personale convinzione 🙂


  • User Attivo

    @claudioweb said:

    In effetti è proprio questo il punto..
    Ogni pagina, anche quella dei contatti, non deve essere una pagina senza alcun link.
    Credo come minimo dovrà contenere la normale barra di navigazione.
    In questo modo restituisce il page rank pescato al resto del sito.

    pensa che se la nofollowi il pr si ridistribuisce già da quel livello.

    Secondo me è che dispiace vedere una pagina dei contatti con PR4 o PR5 e poi pagine interne con PR molto basso.
    Ma non è certamente colpa della pagina dei contatti, bensì dei livelli di linkaggio di quella pagina.
    E' pur vero che tutto fa brodo, quindi risparmiare un link in home page sembra un affare. Ma come detto, quel pr che eventuali pagine morte pescano, se la pagina è fatta bene, viene tutto ridistribuito.

    ma passano un pr diviso per ogni link di quella pagina....quindi una quota molto più piccola!

    Si chiamano Web crawl errors 🙂 quindi non usi robots.txt perchè i webmaster tools metterebbero l'iconcina di alert?

    Ciaooo :ciauz:


  • Super User

    prima di tutto desidero ringraziare Gaiodedu per avermi definito esperto. troppa grazia, ma purtroppo ho troppi pochi seo-fallimenti alle spalle per sentirmi tale.

    poi desidero quotare quanto scritto da claudioweb. e aggiungere che non solo queste pagine di servizio (a proposito, vi piace la definizione di everyday pages?) possono linkare altre pagine interne dando link di maggior valore rispetto ai sitewide (leggasi menù), ma esse stesse posizionarsi e portare traffico utile (che se 10 visite al mese portano ad una vendita, io parlo di traffico utile - materialista che non sono altro).


  • User Attivo

    Must ha perfettamente ragione a tal proposito - tutte le pagine generano traffico che poi alla fine del mese si contabilizza è la coda lunga della ricerca (the long tail ...)


  • User Attivo

    ragazzi non vorrei uscire troppo dal seminato del thread (siamo già molto OT e la colpa forse è proprio mia!!), must non fare il modesto 🙂

    A me sembra che proprio qui sbagliate. Spero di riuscire a spiegarmi ma vi ripeto che non voglio convincervi!

    Esempio pratico:

    Non ho mai curato troppo i contatti e la privacy come landing proprio perchè il gioco non vale la candela (chi ricerca i contatti di un un'azienda di solito quera il mdr con il nome del brand/azienda) e poi ancora una volta commettete un'errore fondamentale, le pagine nofollow linkate da fonti esterni (IL) vengono indicizzate, eccome!!!
    Quello a cui aspiro progettando una struttura interna di un sito è prima di tutto la massima navigabilità unita all'usabilità. Ora, poniamo il caso di un sito di ecommerce tipico con struttura come segue:

    index-[INDENT] ---categoria1
    [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto1
    ---prodotto2
    ---prodotto3
    [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---categoria2
    [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto4
    ---prodotto5
    [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---categoria3
    [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto6
    [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---about/policy
    ---contatti
    [/INDENT]Con un index molto alto in PR, e PR poco forte in terzo livello (prodotti) cosa faccio?
    Concentro il PR interno, lo ottimizzo con il nofollow su about/policy e contatti ma anche e soprattutto in tutte le voci di menu del secondo livello (categorie), perchè se è vero che la pagina contatti/policy potrebbe portare conversioni (e qui ci sarebbe da aprire un thread apposito) è ancora più vero e soprattutto logico che portino conversioni le pagine riferite alla descrizione dei prodotti. E' una semplice canalizzazione del PR interno per strutture di questo tipo (maggiorparte CMS e siti di e-commerce) dalla index alle pagine più profonde (es. schede prodotti) con un minimo ritorno in termini di rank (sicuramente maggiore delle conversioni portate da una pagina contatti ben indicizzata!).

    Penalizzazioni? Nessuna fino ad ora....(variabile SEO 🙂 )

    La long tail la lascerei fuori dal discorso (non arrivano visite in contatti se non da query secche del tipo "nome brand telefono" o "nomebrand indirizzo")

    Andrea :ciauz:


  • Super User

    solitamente home -> categoria -> prodotto hanno proporzionale difficoltà di ranking.

    per intenderci, ipotizziamo un sito che vende frutta online.

    la home vorrà posizionarsi per "frutta", la categoria per "mele", il prodotto per "mela renetta".

    anche il meno esperto dei SEO può capire facilmente che posizionarsi per frutta è più difficile che posizionarsi per mele che a sua volta è più difficile che posizionarsi per mela renetta. (ok, ci possono essere eccezioni, ma direi che questa è la regola).

    a questo punto, tu dici "per essere sicuro di andare primo per mela renetta, metto il nofollow alla categoria mele dalla home". e io chiedo: ma perché?!

    puoi ben posizionarti per frutta, mele, e mela renetta, proprio per la loro difficoltà sempre minore.
    la pagina della mela renetta può posizionarsi tranquillamente anche con un pr2. perché rinunciare al ranking della keyword mele?

    per quanto riguarda le everyday page, direi che invece la long tail può applicarsi con un pizzico di sforzo e creatività (o anche semplicemente combattendo la pigrizia di scrivere solo "siamo qui" o "ci chiamiamo così").


  • User Attivo

    @must said:

    solitamente home -> categoria -> prodotto hanno proporzionale difficoltà di ranking.

    per intenderci, ipotizziamo un sito che vende frutta online.

    la home vorrà posizionarsi per "frutta", la categoria per "mele", il prodotto per "mela renetta".

    anche il meno esperto dei SEO può capire facilmente che posizionarsi per frutta è più difficile che posizionarsi per mele che a sua volta è più difficile che posizionarsi per mela renetta. (ok, ci possono essere eccezioni, ma direi che questa è la regola).

    chi ha parlato di keywords? converrai con me che le pagine interne che meglio assorbono PR dalla home hanno una spinta per il ranking dei loro contenuti rispetto a chi ha pr nullo. Non ho parlato di frutta mele e mele renette, se però la pagina mele ha un ranking alto, lo sfrutto pure per posizionare categoria mele e pagina descrittiva di mele renette.

    a questo punto, tu dici "per essere sicuro di andare primo per mela renetta, metto il nofollow alla categoria mele dalla home". e io chiedo: ma perché?!

    non ho mai parlato di nofollow sulle categorie, ho invece parlato di nofollow sulle voci di menu del secondo livello (categorie) che è cosa mooooooolto diversa da quella affermata da te. Ho infatti parlato di canalizzazione del PR dalla home alle categorie sottostanti (home->categorie->prodotti)

    puoi ben posizionarti per frutta, mele, e mela renetta, proprio per la loro difficoltà sempre minore.
    la pagina della mela renetta può posizionarsi tranquillamente anche con un pr2. perché rinunciare al ranking della keyword mele?

    sono d'accordo ma non c'entra nulla con quanto affermato da me, mai affermato di voler rinunciare al ranking della keyword mele.

    per quanto riguarda le everyday page, direi che invece la long tail può applicarsi con un pizzico di sforzo e creatività (o anche semplicemente combattendo la pigrizia di scrivere solo "siamo qui" o "ci chiamiamo così").

    dubito che quelle che chiami everyday pages possano portare keywords tanto da diventare solide landing. rimango dell'idea che per quelle pagine contano le rare query con chiavi secche. Sono pagine che nei percorsi di visita dell'utente solitamente occupano il ruolo di exit pages (inteso nel senso buono di completamento del path di navigazione). Personalmente perdo più tempo a sviluppare contenuti a più alto appeal finalizzate a conversioni in altre sezioni del sito. Certo nulla vieta di usare le everyday pages come landing ma a mio parere si confonderebbero le idee all'utente.

    Ciao,

    Andrea :ciauz:


  • Super User

    @gaiodedu said:

    chi ha parlato di keywords? converrai con me che le pagine interne che meglio assorbono PR dalla home hanno una spinta per il ranking dei loro contenuti rispetto a chi ha pr nullo. Non ho parlato di frutta mele e mele renette, se però la pagina mele ha un ranking alto, lo sfrutto pure per posizionare categoria mele e pagina descrittiva di mele renette.

    e allora perdonami, ma proprio non capisco di cosa stiamo parlando. a casa mia una keyword è una ricerca effettuata dall'utente su un motore di ricerca, il quale gli restituisce la serp, la quale porta l'utente alla pagina in questione.

    non ho mai parlato di nofollow sulle categorie, ho invece parlato di nofollow sulle voci di menu del secondo livello (categorie) che è cosa mooooooolto diversa da quella affermata da te. Ho infatti parlato di canalizzazione del PR dalla home alle categorie sottostanti (home->categorie->prodotti)

    Il Signore è la coscienza che è per sé; ma non piú soltanto il concetto della coscienza per sé, anzi coscienza che è per sé, la quale con sé è mediata da un?altra coscienza, cioè da una coscienza tale, alla cui essenza appartiene di essere sintetizzata con un essere indipendente o con la cosalità [l?essere cosa] in generale.
    all'esame di maturità portai questa frase di Hegel e ci misi parecchi giorni (se non settimane) prima di comprenderla.
    ora, dato che il cervello è più fresco a 18 anni che a 30 anni, o mi spieghi tu meglio la differenza tra nofollow sulle categorie e nofollow sulle voci di menù di secondo livello (categorie) oppure desisto dal tentativo di arrivarci da solo, onde evitare di morire pazzo.

    sono d'accordo ma non c'entra nulla con quanto affermato da me, mai affermato di voler rinunciare al ranking della keyword mele.

    continuo - surprise! - a non capire di cosa stiamo parlando, dunque :sbonk:

    dubito che quelle che chiami everyday pages possano portare keywords tanto da diventare solide landing. rimango dell'idea che per quelle pagine contano le rare query con chiavi secche. Sono pagine che nei percorsi di visita dell'utente solitamente occupano il ruolo di exit pages (inteso nel senso buono di completamento del path di navigazione). Personalmente perdo più tempo a sviluppare contenuti a più alto appeal finalizzate a conversioni in altre sezioni del sito. Certo nulla vieta di usare le everyday pages come landing ma a mio parere si confonderebbero le idee all'utente.

    Ciao,

    Andrea :ciauz:

    attenzione, nessuno ha mai detto che le everyday page debbano essere delle landing page. in ogni caso, basta curarle quanto basta per valorizzarle al meglio. se poi sono exit page, significa che c'è qualcosa che non va. e quindi meglio ottimizzarle (anche se i motori di ricerca non esistessero nemmeno).
    inoltre, ripeto: il vantaggio in termini di pr che ottieni mettendo il nofollow a queste pagine è pressoché nullo. il che, da solo, basterebbe a sconsigliare questa prassi. se poi i motori arrivano a penalizzare (e magari non lo fanno oggi, magari neanche domani, ma avrebbe senso se un giorno decidessero di farlo), il quadro è sufficientemente completo.


  • Super User

    @must said:

    il vantaggio in termini di pr che ottieni mettendo il nofollow a queste pagine è pressoché nullo. il che, da solo, basterebbe a sconsigliare questa prassi. se poi i motori arrivano a penalizzare (e magari non lo fanno oggi, magari neanche domani, ma avrebbe senso se un giorno decidessero di farlo), il quadro è sufficientemente completo.

    scusami perchè il vantaggio, supponendo le non penalizzazioni, in termini di PageRank passato dovrebbe essere nullo?
    Prendi una situazione del genere, in cui assumiamo la home siffatta e contenente questi soli link:

    Chi Siamo | Lavora con noi | Form di Contatti | Come raggiungerci | Articoli | Servizi | Guida al Posizionamento

    Mi spieghi, se ti va, perchè dovrebbe essere minimo il passaggio di PageRank verso le pagine/sezioni "che servono", quelle in blu, assumendo di mettere il nofollow sui link in rosso e che il nofollow sortisca l'effetto desiderato?


  • User Attivo

    @must said:

    e allora perdonami, ma proprio non capisco di cosa stiamo parlando. a casa mia una keyword è una ricerca effettuata dall'utente su un motore di ricerca, il quale gli restituisce la serp, la quale porta l'utente alla pagina in questione.

    tu hai parlato di posizionamento per una keyword non competitiva (mela renetta) mentre io ho parlato in generale di miglioramento nel ranking (il che vuol dire più e diverse keywords)

    > Il Signore è la coscienza che è per sé; ma non piú soltanto il concetto della coscienza per sé, anzi coscienza che è per sé, la quale con sé è mediata da un’altra coscienza, cioè da una coscienza tale, alla cui essenza appartiene di essere sintetizzata con un essere indipendente o con la cosalità [l’essere cosa] in generale.>
    all'esame di maturità portai questa frase di Hegel e ci misi parecchi giorni (se non settimane) prima di comprenderla.
    ora, dato che il cervello è più fresco a 18 anni che a 30 anni, o mi spieghi tu meglio la differenza tra nofollow sulle categorie e nofollow sulle voci di menù di secondo livello (categorie) oppure desisto dal tentativo di arrivarci da solo, onde evitare di morire pazzo.:eheh::eheh::eheh::eheh: mitico!

    ci riprovo, sforzati però! Legenda: dofollow, nofollow

    index- (menù: categoria1, categoria2, categoria3, policy, contatti)[INDENT] ---categoria1 (menù: index, categoria2, categoria3, policy, contatti) [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto1 (menù: irrilevante)
    ---prodotto2 (menù: irrilevante)
    ---prodotto3 (menù: irrilevante) [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---categoria2 (menù: index, categoria1, categoria3, policy, contatti) [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto4 (menù: irrilevante)
    ---prodotto5 (menù: irrilevante) [/INDENT][/INDENT][INDENT] ---categoria3 (menù: index, categoria1, categoria2, policy, contatti) [/INDENT][INDENT][INDENT] ---prodotto6 (menù: irrilevante) [/INDENT][/INDENT]---about/policy (menù: index, categoria1, categoria2, categoria3, contatti)
    ---contatti (menù: index, categoria1, categoria2, categoria3, policy)

    Risultato? Il PR è defluito dall'index ai livelli inferiori in maniera massimizzata. Per te minima? Forse perchè hai sempre dovuto dividere il PR della home con centinaia di link :bho:

    continuo - surprise! - a non capire di cosa stiamo parlando, dunque :sbonk:

    spero dopo questa spiegazione visiva di esserci sintonizzati :vai:

    attenzione, nessuno ha mai detto che le everyday page debbano essere delle landing page. in ogni caso, basta curarle quanto basta per valorizzarle al meglio. se poi sono exit page, significa che c'è qualcosa che non va. e quindi meglio ottimizzarle (anche se i motori di ricerca non esistessero nemmeno).ho parlato di exit page in senso buono, cioè di termine o ancora meglio coda del percorso di navigazione dell'utente (entra, naviga, è interessato, contatta ed esce)

    inoltre, ripeto: il vantaggio in termini di pr che ottieni mettendo il nofollow a queste pagine è pressoché nullo. il che, da solo, basterebbe a sconsigliare questa prassi. se poi i motori arrivano a penalizzare (e magari non lo fanno oggi, magari neanche domani, ma avrebbe senso se un giorno decidessero di farlo), il quadro è sufficientemente completo.dipende tutto dal PR della home. E' chiaro che questo discorso per un PR 2 porta un vantaggio relativo.

    Ciao,

    Andrea :ciauz:


  • Super User

    @micky said:

    scusami perchè il vantaggio, supponendo le non penalizzazioni, in termini di PageRank passato dovrebbe essere nullo?

    ho detto "[url=http://www.demauroparavia.it/86648]pressoché nullo", comunque 🙂

    Prendi una situazione del genere, in cui assumiamo la home siffatta e contenente questi soli link:

    Chi Siamo | Lavora con noi | Form di Contatti | Come raggiungerci | Articoli | Servizi | Guida al Posizionamento

    Mi spieghi, se ti va, perchè dovrebbe essere minimo il passaggio di PageRank verso le pagine/sezioni "che servono", quelle in blu, assumendo di mettere il nofollow sui link in rosso e che il nofollow sortisca l'effetto desiderato?

    dimmi tu, prima: le pagine Chi Siamo | Lavora con noi | Form di Contatti | Come raggiungerci | sono dangling page?


  • Super User

    @gaiodedu said:

    tu hai parlato di posizionamento per una keyword non competitiva (mela renetta) mentre io ho parlato in generale di miglioramento nel ranking (il che vuol dire più e diverse keywords)

    in realtà non fa differenza. io ho fatto l'esempio "frutta - mele - mela renetta" per fare un esempio vagamente più concreto, però "keyword" è qualsiasi cosa per la quale quella pagina posizionarsi.

    :eheh::eheh::eheh::eheh: mitico!

    ci riprovo, sforzati però! Legenda: dofollow, nofollow
    [cut]

    Risultato? Il PR è defluito dall'index ai livelli inferiori in maniera massimizzata. Per te minima? Forse perchè hai sempre dovuto dividere il PR della home con centinaia di link :bho:

    mah, non necessariamente centinaia di link. premesso che vale comunque la domanda appena fatta a micky sulle dangling, può anche darsi che se parliamo di un e-commerce che vende solo viagra e cialis possa convenire (al netto ovviamente di ipotetiche penalizzazioni) anche fare così...
    comunque, così facendo aumenti il pagerank delle pagine linkate senza nofollow, ma togli tematizzazione ai link, quanto meno. ma soprattutto, quanto pagerank guadagni? formula alla mano intendo.

    spero dopo questa spiegazione visiva di esserci sintonizzati :vai:

    si, sicuramente si capisce di più 🙂

    ho parlato di exit page in senso buono, cioè di termine o ancora meglio coda del percorso di navigazione dell'utente (entra, naviga, è interessato, contatta ed esce)

    dipende tutto dal PR della home. E' chiaro che questo discorso per un PR 2 porta un vantaggio relativo.

    Ciao,

    Andrea :ciauz:

    si ma se porta un relativo vantaggio con una home a pr2, perché non dovrebbe essere lo stesso con una home a pr8? 🙂
    d'altra parte, e per fortuna, sono belli e passati i tempi in cui le serp venivano quasi ordinate per pr... 🙂


  • Super User

    @must said:

    dimmi tu, prima: le pagine Chi Siamo | Lavora con noi | Form di Contatti | Come raggiungerci | sono dangling page?

    Naturalmente no, assumendo che uno lavori bene. Naturalmente menù a parte è presumibile che non contengano link nè verso l'esterno nè verso l'interno.