• Super User

    @Vampiretta said:

    ...

    Però c'è anche da dire che loro eccederanno al Gay Pride, ma specie a quello di questo anno c'erano migliaia di persone vestite in jeans e maglia, bambini, anziani. C'erano professionisti, artigiani etc etc che tutti i GIORNI lottano per i propri diritti di omosessuali. Ne hai visto intervistato qualcuno al TG? NO! Dovremmo cominciare a chiederci perchè, perchè non credo sia solo il fatto che in testa alla manifestazione c'erano i boa e i lustrini. Ne credo che non ci siano programmi sull'omosessualità perchè gli omosessuali sono tutti estremi. Semplicemente è un tabù... gli omosessuali vanno bene son quando fanno i Paltinette di turno, far vedere un omosessuale che vive, lavora, ama, soffre... guai... dovessimo vederlo troppo simile a noi poi... :mmm:

    Qua hai di un ragione pazzesco 😄
    Quando andai a quello del 2000 le telecamere erano puntate solo sulle carnevalate.
    Ti do proprio ragione, l'omosessuale viene accettato se fa il pagliaccio.E' anche per questo che individui simili devono capire che il loro modo va a sfavore della comunità, che sia giusto o sbagliato.
    Casi rari tipo Leo Gullotta passano perchè non lo danno a vedere.


  • Super User

    @Vampiretta said:

    chi non viene cresciuto nella fede (ognuno la propria) è per i fedeli destinato all'inferno in terra e dopo morte.
    Sul secondo passaggio ti posso rassicurare, la Chiesa Cattolica da un bel po' e' ormai giunta a dichiarare questo:
    Tuttavia, anche se noi possiamo giudicare che un atto e' in se' una colpa grave, dobbiamo pero' lasciare il giudizio sulle persone alla giustizia e alla misericordia di Dio.
    Poi, se qualche prete ti dice che non e' cosi', digli di leggersi Vangelo e Catechismo (quello vero, non quello illustrato per bambini). 😄

    In effetti andare all'inferno e' una libera scelta, e ci si va se non si ama, e' l'assenza di amore che la religione cattolica (ma anche altre) vede come rifiuto di Dio. Per cui, anche chi non crede, se ama il suo prossimo non va di certo all'inferno. Esiste poi sempre il pentimento, fosse anche un decimo di secondo prima di morire. Per questo alcuni ritengono che il cristiano e' facilitato nel pentimento, per la presenza vicino alla morte del sacerdote.

    Cio' significa che un cattolico che non ama e non si pente prima di morire potrebbe andare all'inferno, mentre uno che non crede che ama il suo prossimo e se qualche peccato ha commesso nella sua vita, si pente prima di morire, potrebbe andare in paradiso.

    Sempre considerando pero' che nessuno puo' dire chi andra' e dove (non sapendo neppure noi come verremo giudicati, figurati se possiamo sapere come verranno giudicati gli altri), spettando questa scelta a Dio, che in definitiva fara' pure come vuole insomma.

    Poi c'e' da considerare che esiste l'inesistenza del peccato in caso di ignoranza incolpevole. Se io commetto un peccato e in quanto cristiano so che e' un peccato, sono colpevole. Se io sono ateo, non so che quello e' un peccato (non per mia colpa, ossia, non e' che non so che e' un peccato perche' al catechismo e in chiesa non ascoltavo), non sono colpevole.

    Bisogna poi vedere quali azioni che la Chiesa considera peccati, lo sono anche per Dio. :mmm:

    Cavoli, un discorso semi-teologico. 😮

    :ciauz:


  • Super User

    Lkv sicuro che non sei stato in seminario!? 😉

    Quello che tu dici è tutto molto corretto e vale anche per altre confessioni religiose ma aimè spesso vale solo per teoria e mero principio. Perchè poi le emarginazioni e discriminazioni sono all'ordine del giorno per chi non crede nella religione di turno. 😞


  • User

    Ciao Vampiretta,
    ho letto con attenzione tutta questa lunghissima discussione....
    Volevo segnalare a te e a chi come te vuol conoscere un pochino in modo serio l'universo omossessuale una piccola serie televisiva andata in onda qualche tempo fa che si intitola "i viaggi di Nina": racconta la vita quotidiana di alcune coppie lesbiche e ti assicuro che non c'è nulla di scandaloso a vederla (non ci sono scene strane solo la quotidianità di coppie alternative)

    Per quanto riguarda il discorso diritti volevo fare un chiarimento: la maggior parte delle persone omosessuali non chiedono un matrimonio cattolico o religioso in genere, solo la possibilità di vedersi riconosciuti dei diritti basilari come la possibilità di visitare il/la compagno/a in caso di ricovero (nb: se la famiglia di uno dei due è ostile può oggi impedire l'accesso di un "estraneo"), la possibilità di dare in eredità magari la casa comprata insieme e in cui si è vissuto una vita (oggi andrebbe agli eredi leggittimi o allo stato), o la possibilità di subentrare nel contratto di affitto e cose del genere (cose che una coppia eterosessuale sposata ha già, una convivente no).

    Discorso figli è a parte perchè verrebbero discriminati troppo dalla società (non perchè l'omosessuale non sia in grado di dare amore e educazione meno di un eterosessuale...... ) La vita è già abbastanza dura di suo.... lasciamo i bambini alle famiglie tradizionali


  • Super User

    Grazie71 grazie dell'intervento. Mi puoi però dire dove fanno quella trasmissione?

    Io ho trovato su TeleRoma56 "Outing" che è una trasmissione di dibattito a volte però colorito ma interessante e divertente.
    "OUTING - Stagione 2006-2007... Un programma che parla di vita. Attraverso le parole di uomini e donne che vivono e scoprono la propria omosessualità. Sociologia, psicologia, scienza e soprattutto esperienza diretta, senza i soliti spettacolari riflettori puntati, senza demagogia o sfruttamento del dolore altrui, senza falsità o falsi pudori, ma solo il desiderio, il coraggio, il diritto di voler essere assolutamente se stessi. Sono semplicemente e profondamente... storie vere. Conduce Patrizio Amabili, con Maurizio Gregorini."

    Secondo me parlarne e ascoltare aiuta a capire un mondo per ignoranza a noi distante. Mi piacerebbe si facesse anche sulle rete tradizionali, magari prima o poi succederà!


  • User

    Ciao Vampiretta,
    la trasmissione è andata in onda qualche tempo fa su La7..... ma se cerchi in giro trovi le puntate [...]. O al limite dovresti aspettare le repliche ma non so se le fanno......

    Trovo giusta la tua voglia di conoscere e confrontarti con chi vive un'esperienza che non coincide con la tua: è senz'altro un ottimo modo per crescere il conoscere realtà che non sono le proprie.

    E' anche vero che i media per far notizia dicono solo i fatti clamorosi o teatrali di ogni realtà: non fanno notizia le storie normali. Ed allora ecco che i gay diventano tutti come quelli che si denudano ai gay-pride o le lesbiche tutte con i capelli cortissimi e la canottiera da camionista, ma ti assicuro che molto probabilmente attorno a te ci sono persone omossessuali che sono davvero "insospettabili" perchè non aderiscono per nulla agli stereotipi che vedi in giro.... e che vivono una vita normalissima e anonima come molti etero, fatta di quotidianità, di far la spesa, di andare in vacanza ecc ecc senza bisogno di essere teatralmente al centro di un'attenzione mal riposta.

    Il mio sogno personale sarebbe quello, di sicuro utopico, di una società in grado di convivere con le diversità, nel rispetto reciproco fatto inanzituttto di conoscenza e non di ignorante dinniego.... ma forse resterà solo un sogno.
    A risentiti


  • Super User

    @Grazia71 said:

    Il mio sogno personale sarebbe quello, di sicuro utopico, di una società in grado di convivere con le diversità, nel rispetto reciproco fatto inanzituttto di conoscenza e non di ignorante dinniego.... ma forse resterà solo un sogno.
    Faccio una citazione per risponderti:
    @Helder Camara said:
    Se un uomo sogna da solo, il sogno rimane solo un sogno, ma se molti uomini sognano la stessa cosa, il sogno diventa realta'.

    :ciauz:


  • Super User

    Io sono convinta che piano piano ci si arriverà a una convivenza tra le diversità, sociali, culturali, religiose e sessuali. Ci vuole tempo però, per altro a me sembra che quella sessuale sia proprio un volersi fare gli affari degli altri. Non capisco cosa deve importare a me cosa uno fa nella propria camera da letto e con chi.

    Senza contare come dici tu che ci saranno sicuramente tantissimi omosessuali che non dimostrano di esserlo, poi quando uno lo scopre rimane sconvolto e lo tratta diversamente. Ma che è cambiato da 5 minuti prima di saperlo? Niente!

    Mitico Lkv!!!!!!!!!

    Concordo in pieno!!!!


  • Super User

    Mitico Lkv!!!!!!!!!

    Concordo in pieno!!!!


  • Super User

    La Corte di Strasburgo, il massimo organo giurisdizionale europeo in materia di diritti umani, condanna Parigi per aver negato l'adozione a una lesbica.

    La sentenza condanna le autorità francesi che dovranno pagare i danni alla donna ed evitare simili discriminazioni future.

    La Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo, ha condannato la Francia (con dieci voti contro sette) per aver rifiutato a una lesbica l'autorizzazione ad adottare un bambino, decretando la violazione degli articoli 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) e 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

    Questa appare una sentenza che potrebbe riflettersi pesantemente per altri casi di adozioni gay in Europa ed ovviamente in Italia.

    I giudici di Strasburgo hanno stabilito che le autorità francesi dovranno versare alla maestra elementare E.B., 45 anni, la somma di 10 mila euro per danni morali e dovranno impedire che simili discriminazioni si ripetano in futuro.

    E' immaginabile che questa sentenza possa avere conseguenze importanti; d'ora in poi la Francia e gli altri Paesi europei non potranno più tranquillamente negare l'adozione a gay o comunque persone non sposate in quanto omosessuali senza ricorrere in pesanti sanzioni o rimborsi, come in questo caso.

    E' evidente che ora, i gay che si sono visti rifiutare l'adozione in quanto omosessuali, potranno ricorrere alla Corte Europea, e come la maestra elementare E.B. lesbica di 45 anni, richiedendo la somma di 10 mila euro per danni morali e ... l'adozione negata.


  • Super User

    Resto piacevolmente colpita dalla sentenza.

    Mamma mia, ma dalle parti di San Pietro non l'hanno ancora saputa la notizia? Prepariamoci al peggio!

    Io credo sempre più che nessuno può decidere a priori se un single un gay un etero possano o non possano adottare un bambino.
    Secondo me bisognerebbe valutare caso per caso, possibilmente senza pregiudizi e con occhi esperti.