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- Da impresa individale a professionista! é possibile?
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Ciao giuseppe73,
non devi chiudere partita iva, ma devi cambiare codice attività all'Agenzia delle Entrate. Poi provvederai a cambiare inquadramento INPS ed a cancellarti dalla Camera di Commercio.Fabrizio
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@fab75 said:
Ciao giuseppe73,
non devi chiudere partita iva, ma devi cambiare codice attività all'Agenzia delle Entrate. Poi provvederai a cambiare inquadramento INPS ed a cancellarti dalla Camera di Commercio.Fabrizio
La ringrazio tanto per la risposta, ho soltanto tre dubbi, da esporle se nn le rubo troppo tempo
1)il codice principale è giusto 72.22.0 e per l'agenzia delle entrate può essere svolto sia come impresa che come professionista, con l'esistenza di 2 studi di settore diversi. In questo caso non devo comunicare nulla all'agenza delle entrate?
- passando da inps commercianti a gestione separata rischio di perdere qualcosa dei contributi versati (ho versato quasi tre anni).
3)Non c'è albo per l'attivita 72.22.0 inoltre non sono laureato come dovro fatturare poi? Adesso ho fatto sempre prezzo + iva.
La ringrazio tentissimo della pronta risposta.
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Ciao,
Personalmente preferei optare per una soluzione più radicale onde porre paletti "ben visibili" tra i due inquadramenti della medesima attività.
Chiuderei partita iva e dis-iscriverei dal registro imprese con comunicazione all'inps di chiusura della posizione.
Ripartirei con una nuova partita iva e l'iscrizione all'inps gestione separata professionisti senza cassa, in un secondo momento.
Circa i cumuli o ricongiunzioni previdenziali provvederei ad informarmi presso l'inps, purtroppo non sono un previdenzialista.
La fattura verrà poi fatta con l'addebito facoltativo del contributo inps, l'Iva e la ritenuta d'acconto, come abbiamo spiegato in tanti altri topic, cui come da regolamento ti rimando.
Paolo
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@i2m4y said:
Ciao,
Personalmente preferei optare per una soluzione più radicale onde porre paletti "ben visibili" tra i due inquadramenti della medesima attività.
Chiuderei partita iva e dis-iscriverei dal registro imprese con comunicazione all'inps di chiusura della posizione.
Ripartirei con una nuova partita iva e l'iscrizione all'inps gestione separata professionisti senza cassa, in un secondo momento.
Circa i cumuli o ricongiunzioni previdenziali provvederei ad informarmi presso l'inps, purtroppo non sono un previdenzialista.
La fattura verrà poi fatta con l'addebito facoltativo del contributo inps, l'Iva e la ritenuta d'acconto, come abbiamo spiegato in tanti altri topic, cui come da regolamento ti rimando.
Paolo
E' quello che pensavo anche io, chiudere e riaprire.
Il nocciolo è che lo studio di settore per professionisti è fatto bene a differenza di quello per imprese che pare più un ricatto.
Un ultima cosa, Per fare il professionista - autonomo 72.20.0 sono necessari requisiti particolari o procedure particolari, tipo albo (che tra l'altro per gli informatici non esiste), oppure laurea in informatica (che ancora non ho e probabilmente non riusciro a prendere a causa del poco tempo):
Apertura Nuova Partita iva e Gestione separata Inps bastano?
La disorganizzazione e le poche risorse direi che le ho!Per svolgere il lavoro come impresa non è necessaria la laurea e nel 2005 mi hanno fatto aprire una ditta individuale al registro delle imprese!
La ringrazio e se può essere motivo di vanto per lei le devo dire che due sue parole sono meglio di 10 manuali, prima di chiederlo a lei ho sentito le cose più strane dai commercialisti della mia zona.
Grazie infinite!
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Ti ringrazio per l'apprezzamento e dammi del tu.
Il consulente informatico (e simili) è attività che ad oggi formalmente non presuppone laurea, diploma, abilitazione, esperienza, albo, ordine o registro..... risulta libera.
Bastano dunque agenzia entrate ed inps.
Paolo
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Salve a tutti,
mi sono iscritta da poco in questo forum, dove ho trovato molte discussioni interessanti... Anch'io mi ritrovo con dei dubbi atroci riguardanti la definizione di ditta individuale e di lavoratore autonomo. Mi spiego meglio: dietro consiglio del mio commercialista ho aperto partita IVA con regime sostitutivo per le nuove iniziative imprenditoriali (art. 13 L. 388/2000). L'attività che intendo esercitare è quella del traduttore freelance, che a quanto pare non è soggetta all'iscrizione alla CCIAA, ma solo alla gestione separata INPS. Controllando il certificato di attribuzione del numero di partita IVA mi sono accorta di essere registrata in quanto "ditta individuale", da qui tutti i miei dubbi: le ditte individuali non sono infatti tenute alla registrazione alla CCIAA e al pagamento di un minimo annuo INPS a prescindere dalla fatturazione, anzichè per cassa? Oppure vengono registrati come ditte individuali anche i lavoratori autonomi non soggetti all'iscrizione alla CCIAA, e quindi non assimilabili alla gestione commercianti?
Ringrazio chiunque voglia darmi qualche chiarimento, prima di andare a farmi sbranare dal mio commercialista!
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Ciao e benvenuta,
Abbiamo più volte specificato che il "tagliandino" rilasciato dalla Agenzia Entrate per l'apertura di partita iva è identico sia per i professionisti che per le imprese individuali e riporta impropriamente la scritta generica di "ditta individuale", cui quindi non deve essere dato valore di inquadramento giuridico della propria attività, ma solo valore di linguaggio inappropriato dell'amministrazione pubblica.
La non iscrizione al registro imprese, l'iscrizione alla gestione separata inps, unitamente alla p.iva farà di te formalmente una professionista.
Paolo
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Grazie mille,
mi dispiace aver riproposto un argomento già affrontato in precedenza, me ne sono accorta solo ieri dopo diverse ore passate ad ispezionare i messaggi del forum: d'ora in poi starò un po' più attenta! Grazie comunque per la pazienza nel rispondere all'ennesimo messaggio su un quesito già proposto... A dire il vero avrei un altro dubbio, al quale non ho trovato risposta pur avendo letto e riletto gli argomenti del forum: al codice atecofin 74 85 2 col quale sono iscritta alla agenzia delle entrate corrisponde la voce "traduttore - lavoratore autonomo": qualcuno di voi sa confermarmi che si tratta senza ombra di dubbio di una categoria non soggetta all'iscrizione alla Camera di Commercio, se non a quella facoltativa all'albo "Periti ed Esperti" (visto che i traduttori non hanno un ordine professionale ed un albo)?. Vi ringrazio ancora per la vostra attenzione e per la vostra pazienza!
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Il traduttore, reputo sia una attività intellettuale prettamente inquadrabile nelle attività professionali, salvo che venga organizzato con un dispiego organizzativo di beni, mezzi, persone e capitali tali da configurare semmai una attività d'impresa. Difficilmente comunque vedrei un passaggio automatico.
Paolo
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Grazie per i chiarimenti Paolo, ora sono più tranquilla!
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enormemente grazie io direi!
Questo ultimo chiarimento è veramente importante