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- [curiosità]Rilevanza click
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Ciao all,
vedo con piacere che molti frequentano il topic del momento.
In effetti c'è da ragionare su quello che emerge.Aggiungo carne al fuoco: mettiamo per ipotesi che un buon numero di click sulle serp (intendo: tutto quello che c'è in serp, organico e ppc) inneschi una visita dal bot. Lasciamo stare il rank per il momento.
Anche solo questa cosa apre scenari interessanti e parzialmente nuovi.E' plausibile che accada già ora, molto plausibile. Date un'occhiata ai webmaster tool del pannello sitemap e controllate i link segnalati provenienti da siti completamente off-topic.
Noterete spesso l'assenza di link effettivi al vostro sito, ma l'appartenenza metodica ad alcuni circuiti di affiliazione e/o a adwords.
SE lo strumento li vede come link, malgrado la redirezione (302 o altro che sia) significa che un bot li ha visti come link.Oh... approposito: succedono cose anche li', sul 302. Tra non molto sistematizzo il discorso e vi dico cosa ho notato di nuovo.
Ma per restare su cosa innesca le visite del bot, pensate a cosa significa in termini di opportunità per chi investe nel PpC e in affiliazioni, e in termini di svantaggio metodico per chi ha budget + magri.
Ci sono fasi nella vita di un sito in cui le visite dei bot sono IL problema (nascita del sito, reset dell'immagine, crolli per penalizzazioni ecc.)... e una cura, se è vero quanto sopra, emerge abbastanza naturale.La questione se il bot si affanni sui siti autorevoli, o se i siti autorevoli siano tali anche per l'affollamento dei bot non è peregrina come sembra ad una prima occhiata.
Ciao, a presto.
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Nel frattempo, ho fatto un paio di telefonate ad amici che lavorano in laboratori che producono software per l'analisi degli accessi.
Entrambi mi hanno confermato quanto sospettavo. Non v'è alcun modo per capire dopo quanto tempo un visitatore abbandoni una pagina.
I Bounce sono semplicemente i visitatori che leggono una sola pagina del sito, indipendentemente da quanto tempo ci stanno sopra (15 secondi o due ore).
Nessun software di statistica e di web analytics di mercato ad oggi conosciuto fa niente di più.
Mi spiace
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Dubbi risolti.
Chi si prenda la briga di modificare il significato di Bounce Rate in Wikipedia?
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@Rammo said:
Dubbi risolti.
Chi si prenda la briga di modificare il significato di Bounce Rate in Wikipedia?Perchè non crei una voce nel WikiGT invece?
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@pieropan said:
Ciao all,
vedo con piacere che molti frequentano il topic del momento.
In effetti c'è da ragionare su quello che emerge.Aggiungo carne al fuoco: mettiamo per ipotesi che un buon numero di click sulle serp (intendo: tutto quello che c'è in serp, organico e ppc) inneschi una visita dal bot. Lasciamo stare il rank per il momento.
Anche solo questa cosa apre scenari interessanti e parzialmente nuovi.E' plausibile che accada già ora, molto plausibile. Date un'occhiata ai webmaster tool del pannello sitemap e controllate i link segnalati provenienti da siti completamente off-topic.
Noterete spesso l'assenza di link effettivi al vostro sito, ma l'appartenenza metodica ad alcuni circuiti di affiliazione e/o a adwords.
SE lo strumento li vede come link, malgrado la redirezione (302 o altro che sia) significa che un bot li ha visti come link.Oh... approposito: succedono cose anche li', sul 302. Tra non molto sistematizzo il discorso e vi dico cosa ho notato di nuovo.
Ma per restare su cosa innesca le visite del bot, pensate a cosa significa in termini di opportunità per chi investe nel PpC e in affiliazioni, e in termini di svantaggio metodico per chi ha budget + magri.
Ci sono fasi nella vita di un sito in cui le visite dei bot sono IL problema (nascita del sito, reset dell'immagine, crolli per penalizzazioni ecc.)... e una cura, se è vero quanto sopra, emerge abbastanza naturale.La questione se il bot si affanni sui siti autorevoli, o se i siti autorevoli siano tali anche per l'affollamento dei bot non è peregrina come sembra ad una prima occhiata.
Ciao, a presto.
Ciao Piero
Riguardo all'innescare le visite del bot, se è Googlebot che interessa non serve nemmeno la serp: basta mettere su un adsense e richiamare la pagina: garantito che dopo qualche secondo arriva il bot per vedere cosa c'è
Questa è cosa risaputa, ma il fatto è che (personalmente) ormai prendo come assodato il fatto che il db riempito da Mediapartners-Googlebot e quello nutrito dal Googlebot normale coincidano.
Anzi, ho trovato che il primo passava su pagine senza ads (mai messo un ad sul dominio, nel caso specifico) di sua spontanea volontà!In merito alla dicotomia pagine ben frequentate dai bot <-> sito autorevole, ho notato cose molto interessanti... e il comportamento del bot sembra legato a filo doppio con i dati ricevuti dalle varie toolbar.
Sui 302 attendo con ansia di poter confrontare le tue impressioni con un'idea che mi son fatto e che non mancherò di esprimere
A presto
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@petro said:
Ciao Piero
Riguardo all'innescare le visite del bot, se è Googlebot che interessa non serve nemmeno la serp: basta mettere su un adsense e richiamare la pagina: garantito che dopo qualche secondo arriva il bot per vedere cosa c'è
Questa è cosa risaputa, ma il fatto è che (personalmente) ormai prendo come assodato il fatto che il db riempito da Mediapartners-Googlebot e quello nutrito dal Googlebot normale coincidano.Ciao Petro,
è proprio questo il punto, i due sistemi sembrano andare in qualche modo verso la condivisione/conversione. I bot del ppc non dovrebbero popolare il db (o la parte di db) dei risultati organici. In breve, i 2 sistemi non dovrebbero parlarsi... due mondi separati, hanno sempre detto cosi', GG ha sempre negato le interferenze.
Però c'è una influenza, si nota da diverso tempo, quasi due anni.
Con low si è cazzeggiato in una delle ultime birre SEO se non ci fosse per caso un trigger che scatta sulle visite da bot.Banalizzando, tipo:
Sei fico? ti mando il bot spesso, e siccome misurare ogni volta quanto sei fico mi costa troppe risorse, assumo come indicatore di quanto sei fico le visite da bot, contemperata da chissà quali altri parametri.Ora, se sono le visite del bot normale è un conto, se invece magari calcoli anche quelle dai bot dedicati al ppc, se consideri anche i 302 da affiliazioni - magari perchè risultano presenti in serp - .... la situazione muta, e di parecchio.
Cmq, ok... mi servono una decina di giorni di osservazione ancora e poi ti/vi faccio sapere quello che ho rilevato io.
Stay tuned.Stammi bene, ciao.
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Temo che stiamo andando un po fuori tema...
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Mi hanno risposto quelli del team di Google Analytics.
Riporto lo scambio sorvolando sui convenevoli.La mia domanda:
scrivo per chiedere chiarimenti circa la definizione che dà Analytics di "Frequenza di rimbalzo".
In particolare, nelle guide del centro assistenza non sono riuscito a trovare informazioni circa il tempo trascorso il quale il sistema non considera l'uscita dal sito dopo aver visitato una singola pagina dello stesso come un rimbalzo. Wikipedia ad esempio afferma (http://it.wikipedia.org/wiki/Bounce_Rate) che "Molti sistemi di statistiche fissano il bounce rate [...] a 30 secondi: un utente si definisce disinteressato ai contenuti di una pagina se l'abbandona entro 30 secondi".
Il tracciamento di Analytics si accorda a questa metrica, o ne discosta?Inoltre vorrei sapere: quali fattori vengono presi in considerazione nel calcolare la frequenza di rimbalzo complessiva di un sito?
Vengono conteggiati i rimbalzi delle singole pagine, della home page, di ogni singolo accesso proveniente da una ricerca su Google, e questi rimbalzi vengono differenziati in base al termine di ricerca?
Ancora, questi rimbalzi contribuiscono tutti con uguale importanza a determinare la frequenza di rimbalzo complessiva, oppure ognuno ha un
proprio peso specifico differente dagli altri?La risposta di Analytics:
spero di non essere troppo sintetico:
La frequenza di rimbalzo (bounce rate) indica la percentuale di visite a pagina unica, ossia le visite in cui la persona esce dal sito dalla pagina di entrata, quindi viene calcolato quando gli utenti visitano solo una pagina del sito e poi lo abbandonano. Non e' una questione di tempo speso sul sito, 30 secondi o 30 minuti non fa alcuna differenza. Per sapere quanto tempo gli passano su una determinata pagina esiste il report "tempo sul sito" puo' trovare maggiori informazioni nella guida online:
http://www.google.com/support/googleanalytics/bin/answer.py?answer=60127Insomma, mi sa che se vogliamo capirne di più ci tocca andare avanti a forza di test e buon senso
(oppure ho posto una domanda del piffero? :?)
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@petro said:
Insomma, mi sa che se vogliamo capirne di più ci tocca andare avanti a forza di test e buon senso
(oppure ho posto una domanda del piffero? :?)
Hai posto la domanda giusta e ti hanno dato la stessa risposta che hanno dato a me gli sviluppatori di altri prodotti. Il bounce è semplicemente il signore che arriva e legge una sola pagina.
A noi piacerebbe che ci fosse un'altra implicazione, ma non è così.
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Col tipo di tracciamento che fa google dovrebbe essere possibile sapere al centesimo di secondo quanto tempo un utente tiene aperta una pagina.
Ricordatevi che includiamo un js per analytics. Non si tratta di log da webserver. Via javascript, riflettendoci 2 minuti, sono arrivato alla conclusione che potevano sapere i tempi precisi.
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Bene a sapersi....
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**Ellegi, ** aveva fatto degli esperimenti sui click in SERP... (trovato qui) ... magari se ci raccontasse qualche dettaglio in piu'...;)
Nicola
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@fradefra said:
Nel frattempo, ho fatto un paio di telefonate ad amici che lavorano in laboratori che producono software per l'analisi degli accessi.
Entrambi mi hanno confermato quanto sospettavo. Non v'è alcun modo per capire dopo quanto tempo un visitatore abbandoni una pagina.
forse ho capito male...
ma perche' dici cosi'??
prendi i video di clicktale ... si riesce a tracciare esattamente perfino dove l'utente mette il mouse sulla pagina.. ci sono le visite con anche i tempi di permanenza... e si vede esattamente quanto tempo un utente sta sulla pagina...mi spieghi meglio cosa intendi?
fra
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Mapelli, per spiegartelo dovrei scrivere un post lungo un chilometro, comunque accenno:
- non vi è possibilità di fissare con certezza la biunivocità tra un IP ed una persona/visitatore a causa di molti fattori tra i quali gli Internet Point, le reti aziendali che escono in NAT, le reti in fibra (quali fastweb), le cadute di connessione, ecc.
- la navigazione reale non è mai seriale. Sono veramente pochi quelli che aprono una pagina alla volta e non possano alla seconda senza prima aver esaurito la prima. I più hanno varie pagine attive contemporaneamente, quindi il tempo di permanenza ne risulta completamente sfalsato.
- quote significative di navigazione avvengono in ufficio, dove esistono migliaia di motivi per cui si può interrompere una visita per riprenderla dopo due ore, quando ormai la pagina è considerata bounce.
- proxy e firewall aziendali falsano completamente l'identificazione del visitatore ed il tempo di permanenza.
...etc, etc.
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Quoto fradefra, in particolar modo, dopo le nuove funzioni dei browser FF in primis e IE dopo, del poter usare una pagina a piu schede...
io per esempio, avvolte tengo schede aperte per giorni interi, senza leggerle...
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Salve a tutti sono nuovo del forum e mi interessa tantissimo l'argomento.
Ho realizzato lo sniffer per la googole toolbar ed ho notato che effettivamente invia a google tutte le pagine visualizzate, inoltre, se clicchiamo una pagina risultante da una ricerca effettuata dalla toolbar, invia anche la parola chiave ricercata insieme all'url raggiunto e continuando la nagivazione sul medesimo sito, oppure ricaricando il sito nella medesima sessione, la parola chiave viene sempre inviata a google:
Qui una stringa sniffata dalla toolbar (il mio sito è coperto da asterischi)
LTTP è stato utilizzato a causa delle restrizioni del forum...ammazza che fatica!
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