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- Se puoi comprare dei links scali le serp...altrimenti?
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il problema del competitor più ricco ha risorse economiche per scalare le serp è inevitabile, in qualunque ambito chi ha più soldi può permettersi anche più tempo da dedicare. Tecnicamente uno potrebbe acquistare dei links privatamente, da un sito che solitamente non vende link e questo non potrebbe mai riconoscerli.
Per risolvere il problema però google sta già facendo qualcosa. Avete mai sentito su questo forum circa un miliardo di volte che per avere i migliori risultati sono necessari non link qualsiasi ma link a tema? Queste non sono solo chiacchiere, ma sono cose dimostrate.
Io piuttosto che preoccuparmi del competitor che abusa (che può essere sempre segnalato se si hanno prove in merito), mi preoccuperei del perchè il mio sito non sale e perchè i miei visitatori non mi linkano.Purtroppo il settore turistico è molto inflazionato, per cui, i contenuti per quanto possono essere espansi sono quelli, se si parla di un albergo ci si può dilungare sulla città, ma poi ad un certo punto si deve essere creativi per creare rumore attorno alla propria creatura.
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Sono daccordo sul fatto che chi compra link a raffica finisce per influenzare il giudizio meritocratico di Google. Solitamente però chi affronta grossi investimenti per posizionarsi ne affronta anche per creare contenuti interessanti e congrui con le ricerche, perchè il prodotto, una volta trovato, deve anche essere buono per essere venduto, e un sito che spende migliaia di euro dubito voglia vivere sul PPC.. Quindi quoto chi dice che a questo mondo la spunta chi ha più soldi... chi paga di più... perchè di fondo c'è sempre un'interesse economico in tutto. In linea di tendenza (ma ci sono sicuramente molte eccezioni) si spera che chi spende grossi capitali fornisca anche contenuti interessanti, originali e di buona qualità..
Boh forse sono un sognatore
Rik
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... concordo con tutto cio' che trancedesigner esprime. Il sitema del web marketing deve crescere notevolmente anche dal punto di vista economico. Ed il problema dei link a pagamento è un buon mezzo per farsi pubblicità d aiutare a far crescere portali directory ed altro ben fatte, che hanno solo bisogno di risorse economiche per crescere ancora di più.
D'altra parte concordo appieno con chi combatte questo sistema ma solo al fine di poter portare maggiore visibilità a tutti quei siti che producono idee informazioni innovative e che ricevono link a tema spontanei.
Qualche hanno fa se facevi un buon progetto con informazioni particolarmente buone , soprattutto in campo turistico venivi ben linkato, e la popolarità del tuo sito cresceva di gran lunga sul mercato online che conseguentemente portava all'aumento di popolarità su quello offline.
Per quanto riguarda la realizzazione di progetti di web marketing in campo turistico, è indubbia che la miglior soluzione per chi purtroppo ha buon idee ma non risorse economiche per poter stare sul mercato (ricordiamoci che sul web in campo turistico ci sono fior di multinazionali che investono parecchio e soprattutto in risorse di personale per tenere sott'occhio i competitori e bloccare la loro crescita) è quello della segmentazione. Ad esempio produrre informazioni specifiche e particolareggiate su paesi poco conosciute della toscana, potrebbe essere un buon metodo per ottenere backlink soprattutto nel mercato estero, particolarmente interessato agli usi e costumi della regione toscana.
In sostanza credo che sia meglio creare mercato dove sia ha la possibiltà di crearlo in termini economici, cio' non vul dire non avere buoni introiti, mi sono trovato a gestire campagne per progetti turistici estremamente settoriali che portavano maggiori introiti rispetto a progetti generalisti che invece sono destinati a combattere con competitori più importanti di loro dal punto di vista econimco e di potere nel controllo del mercato, altrimenti si richia di lottare contro i fantasmi ed i mulini a vento...:x
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Questo tipo di sfogo, comprensibile, legittimo e per certi versi anche giusto, sorge dallo storico malinteso che vuole internet un medium alla portata di tutti, ove l'accesso all'informazione è libero e la diffusione dei propri contenuti presso un gran numero di utenti è gratuita, democratica e meritocratica.
Così di fatto non è (forse un tempo, ora non più), esattamente come non lo è per i media tradizionali (televisione, stampa, radio), il cui accesso è vincolato alla disponibilità di ingenti capitali. La piccola e media impresa ad esempio è, per forza di cose, esclusa dalla pubblicità sui network nazionali visto che la realizzazione e la messa in onda di 30 secondi di spot ha costi proibitivi.
Google (e i motori di ricerca in generale) è uno strumento pubblicitario. Come tale richiede investimenti, non solo per acquistare link ma anche per fare ricerca, costruire contenuti, analisi di traffico e conversioni ecc ecc. Dire quindi che i grandi player del settore turistico (ma anche di altri mercati, quello finanziario ad esempio) sono privilegiati perchè possono acquistare link è vero solo in parte. Perchè del budget a disposizione di un portale, l'acquisto di link ne rappresenta davvero una minima quota.
Una cosa che dico sempre nei discorsi che riguardano l'acquisto di link è che non basta "poter" comprare i link. Bisogna anche "saper" comprare i link; il titolare del sito menzionato da netdream, che sta investendo grosse somme per l'acquisto di link è un caso abbastanza esemplare: se acquista link male, questo gli porterà un netto miglioramento iniziale ma con il tempo l'influenza di quei link scenderà a zero; se invece li acquista bene allora tanto di cappello, si vede che non solo ha i soldi per farlo ma anche speso del tempo a capire come, quando e da chi comprare.
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Google ha algoritmi che riescono a stabilire, con buone possibilità di azzeccare, la probabile spontaneità di un link (unica condizione per cui il link possa essere considerato valido). Ne consegue che un link con anchor "hotel Roma" acquistato su un sito che parla di Dentifrici e spazzolini da denti, avrà ben poco valore. E non solo, espone il titolare del sito alla possibilità che gli venga segato il valore passato tramite outbound.
Per comprare un link quindi non basta avere i soldi per farlo. Comprare link richiede accortezza e discrezione sia da parte di chi acquista, sia soprattutto da parte di chi vende. Nella stragrande maggioranza dei casi non è così (basta che dai un'occhiata alla sezione "Vendo scambio link" del Forum Gt per accorgerti di quanta poca discrezione vi sia nell'offrire i propri link in vendita).
E' vero che Google ha fatto della meritocrazia e della democrazia il suo cavallo di battaglia. Ma come nella vita reale una democrazia perfetta non può esistere. Soprattutto quando di mezzo ci sono società private, soldi, investitori e azionisti.
OT
In questo momento, mentre scrivo, hanno defacciato il sito di Matt Cutts
http://www.mattcutts.com/blog/index.htmlEND OT
@"trancedesigner" said:
il fatto che comprando link si possano scalare le serp, non va contro le linee guida pertanto...
Vero. Nelle guidelines non vi è scritto che non si possono comprare e vendere link. Semplicemente perchè le linee guida sono riferite alla qualità in sè del sito internet presente su Google.
Comprare e vendere link contravviene al totale principio del Pagerank, significa tentare di influire sui ranking e sulla distribuzione del pagerank.Non a caso vi è attualmente una lotta senza quartiere contro i siti che vendono link, e a mio parere i drammatici drop nelle serp di molti siti negli ultimi tempo sono parzialmente dovuti a questo. Anche perchè se ad un sito viene annullato il valore degli outbound questo non avrà effetto solo sul sito stesso, ma anche sui siti che linka, e sui siti che a loro volta sono linkati e così via... con effetti a catena non indifferenti.
.Stuart
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A mio avviso il concetto della meritocrazia che Google usa è ormai sorpassato... ma era inevitabile dal momento che il meccanismo di costruzione delle serp è stato reso noto. Ora parto con una semplice analisi. la maggiorparte dei siti è inserito in decine e decine di web directories, poi ci sono gli scambi link e i link comprati, e solo in ultimo ci sono quel 10 % di link spontanei. Se così non fosse il mestiere di SEM non esisterebbe. Tutto questo porta a presupporre che chi si troverà in cima alle serps non è chi è stato linkato spontaneamente da più siti autorevoli (Principio di base del PR) ma chi ha dedicato piu tempo a fare web marketing. Penso comunque di non dire nulla di nuovo. Se ci si volesse fermare ad un'analisi del web ideologica e preistorica come quella che valuta il link un voto dato da un sito l'unico modo per crescere sui motori sarebbe quello di migliorare i contenuti invece di cercare di aumentare i link in entrata (come sempre viene consigliato). Il fatto è che se io voglio posizionare il sito di un mio cliente che vende piastrelle a meno che questo non produca piastrelle uniche e particolari io dovrò ricorrere a link acquistati o creati artificiosamente attraverso scambi e web directories. Comunque tutto questo lo sanno anche presso GG ma continuano a tenere valido il principio dei backlink per ordinare le serp e (fino a prova contraria) sono quelli che le ordinano in maniera migliore. Questo vuol dire che in effetti si accetta il fatto che chi investe per fare Web Marketing produca contenuti congruenti alle parole che spinge.
Rik
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@Stuart said:
E' vero che Google ha fatto della meritocrazia e della democrazia il suo cavallo di battaglia. Ma come nella vita reale una democrazia perfetta non può esistere.
Più che giusto, secondo me.
Forse ci dimentichiamo che tuttora essere presenti su una serp di Google in una posizione decente è possibile con lavoro, intelligenza ed onestà, mentre per avere una presenza pubblicitaria off-line si deve parlare di milioni di euro! (a parità di bacino di utenza..). Non sarà una meritocrazia perfetta ma è la migliore che io conosca.
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Grazie a tutti per le risposte e scusate se nel mio sfogo sono andato anche un pò fuori tema deviando dalla discussione iniziata da netdream....
Effettivamente il mio era un pò uno sfogo del tipo "bast@rdi loro che hanno i soldi, io invece mi devo fare sempre un xxxx così" e del tipo "sognavo che google fosse l'isola felice e portatore di giustizia per i + deboli" (un pò come un nuovo messia
)....
...ma in realtà ero consapevole delle leggi di mercato e non mi metterò a combattere di certo contro i mulini a vento.....d'altra parte ho sempre pensato che chi più deve faticare, deve spremere le proprie meningi, alla fine trovi qualcosa di migliore o comunque di diverso, e quindi penso anche io che questa sia la strada da intraprendere anche in questo caso..
Avevo anche bisono di capire quale fosse la retta via e come poi fosse in realtà il mondo (virtuale) popolato da ogni sorta di elementi...
Rimanendo sull'allegoria "divina", a questo punto penso che i consigli della famiglia Tave siano un pò come una piccola Bibbia ma che poi bisogna essere in grado di scontrarsi con la realtà (virtuale) di tutti i giorni...byez!!!
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@Stuart said:
OT
In questo momento, mentre scrivo, hanno defacciato il sito di Matt Cutts
http://www.mattcutts.com/blog/index.htmlEND OT
.Stuart
E mi pare che lui si sia vendicato degli http://www.darkseoteam.com/
black hat vs white hat
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E mi pare che lui si sia vendicato degli http://www.darkseoteam.com/
black hat vs white hatGoogle is just a stupid algorithm relying on spammy backlinks.
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Tornando in Tema (per Matt cliccate pure qui), trovo questo post molto interessante.
Voglio fare due domande però:
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se il sito fosse il più valido del modo, con tante informazioni, cambierebbe forse lo sfogo per il fatto che lui stia comprando link? (;))
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chi lo ha detto che io povero squattrinato non posso riuscire ad avere molti più link di lui non spendendo meno?
Bene. Inizia a fare dei video sui singoli paesini, oppure installa una bella web cam
E' un sito sul turismo...allora invitiamo questi turisti a venire nel nostro sito.
a) Vado in tutti i bar del paese ed in cambio di un banner nella sezione apposita gli lascio la mia presentazione del sito per i turisti
b) nella presentazioni li invito sul sito a scrivere i loro pareri sulle attività ricettive
Secondo voi, un sito con tanti feedback reali sulle attività ricettive, quandi backlink potrebbe ricevere?
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@Giorgiotave said:
Voglio fare due domande però:
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se il sito fosse il più valido del modo, con tante informazioni, cambierebbe forse lo sfogo per il fatto che lui stia comprando link? (;))
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chi lo ha detto che io povero squattrinato non posso riuscire ad avere molti più link di lui non spendendo meno?
Bene. Inizia a fare dei video sui singoli paesini, oppure installa una bella web cam
E' un sito sul turismo...allora invitiamo questi turisti a venire nel nostro sito.
a) Vado in tutti i bar del paese ed in cambio di un banner nella sezione apposita gli lascio la mia presentazione del sito per i turisti
b) nella presentazioni li invito sul sito a scrivere i loro pareri sulle attività ricettive
Secondo voi, un sito con tanti feedback reali sulle attività ricettive, quandi backlink potrebbe ricevere?
Rispondo alle 2 domande di Giorgio
-La prima implica che il mio non sia un gran sito
Ma ti assicuro che per quello che sapevo fare un anno fà è già tantissimo, e poi è in costruzione e online da un mese...
Rispondendoti ti posso dire che per fare il "sito + valido del mondo" uno che ha i soldi può tentare di farselo fare da un team in relativamente poco tempo mentre a me per ottenere gli stessi risultati (raccogliere informazioni, tradurle, impaginarle graficamente) mi ci vorrebe una vita (calcola che le foto del sito le vadoa fare io, gli traduco i testi ecc...)-Certo che li posso avere, ma mi occorrera il triplo del lavoro e del tempo..
Per i video purtroppo ora non ho tempo...vi ricordo che devo anche gestire un agenzia e relativi problemi...al sito ci lavoro la notte come potete vedere dalle ore dei miei post..
La promozione caracea è in fase di stampa...abbiamo un locale aperto al pubblico e questo aiuterà il sito
Quindi il mio sfogo era relativo al fatto che dovendo fare 1000 cose insieme, alla fine, vedere chi non segue le rogole, dopo che io ci ho perso tempo, sia on line che nella realtà, mi dava fastidio...;)
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Guarda Matadero, se parliamo di regole, allora dobbiamo rispettarle tutte.
Google recita una cosa tipo:
evitate sistemi che mirano ad incrementare il pagerank del vostro sito.
In questa frase sia lo scambio link che l'acquisto link stanno allo stesso livello. Tutti e due vanno contro le regole di Google.
Purtroppo è dura lottare con un competitors che ha del budget a disposizione per comprare banner o link, ma non è niente di illegale
Io posso comprare uno spazio pubblicitario dove mettere la mia frase e farmi linkare le mie parole, questo non significa che sto andando contro le regole.
o no?
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Si, ok...ma mi sembra che nessuno abbia detto che non va bene comprare link perchè non è legale.....
....io ho semplicemente detto che visto che i link si possono comprare, si possono creare dei network ottimizzati, dei "triangoli" di links....non mi pare giusto che google, per fare le cose giuste, dia così peso a questo fattore...tutto qua...
il dicorso su chi non segue le regole era riferito a quei siti pieni di link, parole chiave, con diversi contenuti copia&incolla e senza informazioni utili reali ai fini della ricerca effettuata...sembra strano ma in campo turistico ce ne sono parecchi e spesso sono in alto..
....un conto è ottimizzare (anche se come dici tu non segue le direttive) un sito con buoni contenuti relativi alle "parole chiave" e nato per dare un servizio, e un conto è fare delle pagine il cui unico scopo è attirare ricerche dai motori...
Poi è vero, siamo tutti peccatori, anche nella vita reale, ma ti assivuro che a volte dietro a questo tipo di siti ci sono anche persone o attività non molto "chiare" per lo stato italiano...d'altra parte on-line non si migliora