• Super User

    Solo alcune brevi considerazioni 🙂

    Il Parlamento e Governo Italiano da tempo lavorano al progetto di questa legge partito nel 1998 e proseguito durante il Governo Berlusconi.
    Mi sembra positivo poter considerare in parte bipartisan il primo risultato di questi giorni.

    Mi sembra inoltre positivo che si sia giunti al decreto Legge sentendo e coinvolgendo le associazioni maggiormente rappresentative dei fornitori di connettività alla rete Internet; sembra anzi che da essi stessi sia stato espresso un forte stimolo a muoversi con urgenza in questa direzione.

    La sensazione è che gli ostacoli siano forti e trasversali e specialmente all'estero.

    E' evidente che, regolarizzata la situazione in casa propria, [o perlomeno dopo essersi messi sulla buona strada] i nostri vari organismi anche politici e governativi potranno muoversi in modo ben più incisivo per pretendere adesioni internazionali ad adeguati protocolli d'intesa sull'argomento.

    Difatti, come sostiene Don Fortunato Di Noto, fondatore dell'associazione "Meter" e famoso per aver fatto oscurare migliaia di siti pedofili, il decreto Gentiloni appare positivo; tenendo presente che il problema non è nei provider italiani che "soprattutto dopo l'entrata in vigore della legge 269/98 hanno sempre recepito le indicazioni e le denunce" quanto in quelli esteri.
    E per sciogliere questo nodo don Di Noto propone di "... agire in sede Onu sensibilizzando i Paesi che hanno aderito alla convenzione di Ginevra sui diritti dell'infanzia. Dobbiamo chiedere loro comportamenti in difesa dei bambini, considerato che alcuni di loro hanno atteggiamenti di tolleranza pseudo culturale nei confronti del fenomeno".


  • Bannato User

    @paolino said:

    il problema non ricadrà però sui webmaster....nella legge si parla dell'obbligo da parte degli ISP di censurare i domini e/o IP che puntano a materiale pedopornografico....

    Il problema del webmaster non è che deve oscurare. E' che viene oscurato!

    @paolino said:

    è ovvio che questa legge è pensata per tenere alla larga dal web italiano i siti esteri che contengono materiale pedofilo e che risiedono su server in Stati in cui non esistono leggi contro la pedofilia....

    se un sito pedofilo si trova su un server italiano state sicuri che prima dell'oscuramento del sito arriveranno gli SWAT a casa del gestore....

    riguardo poi la definizione di pedofilia non c'è poi molta imprecisione...nel momento in cui ci si trova di fronte a siti che ospitano materiale multimediale riguardante rapporti sessuali con protagonisti minorenni scatta il reato.....

    1. allora hai avuto modo di leggere il testo del decreto? Dove? Se lo posti qui fai una cosa utile(per me, almeno) (tanto i testi di legge, almeno quelli, non hanno copyright)

    2. Veramente il reato scatta a fronte della "consapevole" detenzione, pubblicazione, diffusione ecc... Questa definizione sta in una legge vecchia, e quindi almeno quella è reperibile.
      Fa parecchia differenza la parolina.
      Senno' si avrebbe un bel caso di responsabilità penale oggettiva che non sarebbe molto costituzionalmente simpatico.
      Quanto ai rapporti sessuali con protagonisti minorenni... Tu come la distingui la foto di una bionda tettona di 17 anni, 11 mesi e 29 giorni da quella di una maggiorenne?

    Il tutto è teorico ovviamente... Purtroppo, io, foto di bionde tettone da pubblicare non ne ho (e se le avessi non le pubblicherei ma le conserverei tra i ricordi più cari... eh eh eh). Scusate la digressione ma ci tenevo comunque a sottolineare che io ne faccio una questione di principio e di ordinamento... non che me ne freghi niente di tutelare in nessun modo nessun pedofilo, né lui né i suoi amici e parenti fino al 6° grado...

    2bis) la sanzione dell'oscuramento scatta invece per il solo fatto, senza alcun accertamento sulla consapevolezza (io il decreto ancora non lo ho trovato, ma trovo improbabile che affermi che un magistrato si deve esprimere sulla consapevolezza del fatto in 6 ore)

    2ter) Quindi è possibile che qualcuno che NON ha commesso il REATO, possa essere oscurato lo stesso.
    Solo per siti esteri? Magari il decreto dice cosi'. Mbé? Io non potrei avere il mio sito su un server estero? Mi riguarda comunque.

    Io ho la massima fiducia per il "buon senso" della gente che applica le leggi.
    Oltretutto appartengo al novero, per così dire.
    Ciò non toglie che la legge deve essere scritta BENE per impedire che i cittadini siano in ostaggio del primo idiota di turno che dovesse trovar spazi per abnormità.

    Mettiamo il caso che mi piazzo sul sito la foto delle vacanze, un bel primo piano di me al mare che mi godo la tintarella...
    Sullo sfondo, qualcuna cambia il costume, in spiaggia, al figlioletto... Che, tecnicamente, risulta in quel momento inquadrato, immortalato, e ... nudo.

    A me non sta mica bene che il mio sito resta aperto "perchè è ovvio che la legge serve per contrastare i pedofili", e quindi probabilmente non se la prenderanno con me.
    Il mio sito deve restare aperto perché io ho il diritto di esprimermi, di pubblicare foto, di avere un sito, e nessuno mi può in nessun modo comprimere, limitare o ridurre questo diritto se non DOPO che un magistrato (e non il primo poliziotto o impiegato di autorità pseudo governativa) ha quantomeno valutato un minimo di fondatezza del presunto reato (e non voglio fare troppo il garantista perché sennò potrei anche pretendere la sentenza passata in giudicato)

    Peraltro, io capisco che la parola "pedofilia" scatena questo senso di urgenza...
    Ed è vero che l'ordinamento consente alcuni atti "emergenziali" per la tutela dell'ordine pubblico, di fronte al rischio che vengano commessi alcuni crimini.
    Ad esempio, se ho il porto d'armi io ho tutto il diritto di andarmene in giro armato...
    Ma se vado in giro con la pistola in mano per strada, "apparentemente" ubriaco o impazzito... Qualcuno mi fermerà e porterà in caserma... E' ovvio che non si aspetta di "accertare" se ho davvero intenzione di commettere un qualche reato, se sono DAVVERO ubriaco o impazzito. Per evitare che io ammazzi qualcuno.

    Ma in questo caso mi sfugge quale sia l'urgenza da tutelare a fronte della compressione di diritti.
    Nessun bambino dovrebbe essere sottoposto all'esperienza di subire un servizio fotografico "lascivo" o altro...
    Ma qui ormai le foto sono state scattate.
    Gli interessi da tutelare che residuano sono di due ordini:
    a) per il bambino, che pure ha "subito" il servizio fotografico, ogni ulteriore "fruizione" del servizio può essere considerata una ulteriore offesa morale o umiliazione (anche se ovviamente non avviene in sua presenza e lui non ne è consapevole)
    b) qualcuno può, involontariamente, vedere una immagine che giustamente, di nuovo, offende la sua morale.

    Il rischio che un'anima candida "veda" una singola foto inappropriata vale una limitazione della libertà di parola (in senso lato)?.
    Quanta gente (che non cerchi esplicitamente quel tipo di materiale) può capitare per errore su un sito e esserne scioccata solo perché invece di chiuderlo in 6 ore si sono fatte passare 24, 48 o anche 72 ore?

    L'offesa morale ad un bambino che però non sarà mai consapevole dell'offesa, quanto deve essere tutelata?
    (il bambino saprà, prima o poi, che per un certo periodo sono circolate sue foto imbarazzanti... Dico "per un certo periodo" perchè sarebbe bello pensare ce prima o poi si riesca a sequestrarne e distruggerne ogni copia esistente.)
    Ma come può essere che faccia per lui differenza se su un certo sito sono rimaste quelle foto per 6 ore dalla segnalazione o per 24?
    Quanti diritti bisogna comprimere, e quante "leggi speciali" bisogna fare, per "ridurre" in un modo così irrilevante la sua umiliazione?

    Mi spiace, ma dobbiamo discutere di valori e di quali pesi assegnare a ciascuno di questi valori.
    Il rischio di un ferimento, di un assassinio, di un danno fisico, di subire una violenza in qualche modo concreta deve essere evitato anche a costo di una temporanea compressione della libertà.

    Se vado a 200 in città il rischio di ammazzare qualcun altro (oltre a me) è talmente elevato che, in barba alla mia libertà di spostamento, verrei punito per il solo fatto di aver superato i 50... Giusto.

    Mentre cammino per strada potrei anche rivolgermi in modo molto offensivo nei confronti del mio prossimo... ma non mi parrebbe giusto girare imbavagliato solo per questo.

    Se offendo gratuitamente la gente, DOPO, con ragionevoli tempi per accertare un minimo di responsabilità e di colpa, punitemi.

    @paolino said:

    è chiaro che chi vuole gestire un servizio sul web che implica l'interazione con gli utenti e la possibilità da parte di questi ultimi di postare materiale multimediale si assume l'obbligo di controllare la liceità di tale materiale.....se un dipendente di una ditta chimica ruba un fusto di acido e lo usa per ammazzare qualcuno, la ditta sarà comunque responsabile di non aver vigilato e/o predisposto mezzi opportuni per la custodia dei fusti di acido....

    noi operiamo sul web e non vogliamo essere criminalizzati e questo lo trovo naturale, però da qui ad invocare l'anarchia ce ne corre....come operatori dobbiamo assumerci le nostre responsabilità....uno Stato ha il diritto di imporre i valori che vanno per la maggiore e bloccare eventuali messaggi che vanno contro tali valori, il problema sorge semmai quando lo Stato usa due pesi e due misure per favorire una parte e penalizzarne un'altra

    Ps. Per inciso, se ho un'azienda che conserva acido lo devo custodire in modo particolare per tutelare l'ambiente.
    Il fatto che un dipendente possa usarlo come arma, invece, non determina NESSUNA responsabilità penale dell'azienda (o meglio, dell'amministratore dell'azienda). La responsabilità penale è ...... ..... PERSONALE (Corso di diritto penale, anno 1 giorno 1)

    L'ultimo commento è un pò spocchioso e me ne scuso...
    La causa dell' "accaloramento" è nel fatto che immagino di dar troppo valore a qualcosa che è stato scritto in un modo ma probabilmente voleva intendere qualcos'altro.

    "uno Stato ha il diritto di imporre i valori che vanno per la maggiore e bloccare eventuali messaggi che vanno contro tali valori"

    Scusa, Paolino... Nel contesto del tuo messaggio forse è accettabile.
    Ma, in assoluto, e se dovessi prendere la frase così com'è, non ricordo di aver letto, recentemente (intendo cinquant'anni a questa parte), una affermazione meno condivisibile, e più pericolosa.

    NO, NO e NO! Lo Stato non ha nessun diritto di IMPORRE VALORI. Quanto poi a "bloccare messaggi", piuttosto scendo in piazza col kalashnikov (si scrive così?).

    Ne facciamo un discorso statistico? un altro po' di crescita zero, un altro pò di immigrazione... e i VALORI che andranno "per la maggiore" saranno infibulazione, burka, e obbligo di preghiera 5 volte al giorno rivolti verso la Mecca. Immagino che ti adeguerai?

    Quello che deve fare un Stato serio, in tema di valori, è non obbligare NESSUNO a credere o a NON credere in qualunque valore, e consentire a tutti, ciascuno per se, qualunque comportamento... gestendo soltanto ed esclusivamente quella ristretta area di interessi nei quali la libertà di uno può essere alternativa alla libertà dell'altro.

    E se io volessi dire che la pedofilia è una gran cosa perché Alessandro Magno e Socrate la praticavano... Cavolo, lo direi quanto mi pare e quanto voglio!!!! Quello che lo stato mi DEVE impedire... E' di praticarla!
    E peraltro l'unico motivo per cui può proibirla NON è perché è una cosa brutta e che offenderebbe la TUA sensibilità.
    Ma il diritto è quello del bambino (o minore) che si presume che non possa validamente esprimere un consenso. E senza il suo consenso l'atto sessuale del pedofilo è una limitazione della libertà DEL BAMBINO.
    Il fatto che tutto il "resto della società" trovi l'atto una cosa da voltastomaco, mi spiace, ma non rileva!

    Senza QUESTO passaggio logico... Mi spiace, ma persino l'orribile e assoutamente deprecabile atto del pedofilo, potrebbe (né dovrebbe) essere punito.


  • Super User

    Il problema del webmaster non è che deve oscurare. E' che viene oscurato! Mi inquieta il tuo post Mormy.

    Il webmaster viene oscurato se ha siti pedopornografici. Non mi risulta che oscurino altri.

    Chiedi poi con forza a Paolino se ha avuto modo di leggere il testo del decreto. Chiedi anche dove.

    Nel mio post precedente al tuo vi è un link che porta a tale decreto, ma in questi giorni era mi sembra ovunque nella rete, che non si è parlato d'altro.

    Mi sembra poi che il problema pedofilia e pedopornografia non sia sorto a causa di tettone di 17 anni e 11 mesi, ma di abusi su** bambini**; di 6-8 anni insomma.

    Mi sembra di capire che ti turbi il fatto che la parola "pedofilia" scateni questo senso di urgenza... ma come ho scritto, il progetto di questa legge è partito nel 1998, prima di Google, praticamente preistoria di internet.

    ... Ma qui ormai le foto [del bambino] sono state scattate../.. L'offesa morale ad un bambino che però non sarà mai consapevole dell'offesa, quanto deve essere tutelata? Qui mi astengo dal commentare.
    Semplicemente questo è apologia di reato.

    Ne prendo atto e comunico il caso all'amministratore.

    Auspicando che questo ForumGT sappia esprimere fermezza di fronte ad * atteggiamenti di tolleranza pseudo culturale nei confronti del fenomeno*.


  • Admin

    Senza ombra di dubbio,
    questo ForumGT esprime fermezza di fronte ad ogni forma di atteggiamento tollerante pseudo culturale nei confronti di questo fenomeno.

    Il ForumGT stà, per intenderci, dalla parte di Don Fortunato Di Noto e del suo "Meter".


  • User Attivo

    Auspicando che questo ForumGT sappia esprimere fermezza di fronte ad atteggiamenti di tolleranza pseudo culturale nei confronti del fenomeno
    Fermezza assoluta !!!
    Chi è causa dei suoi mali pianga se stesso.
    Chi fa housing di siti con contenuto pedopornografico è e deve essere responsabile penalmente del contenuto pubblicato.
    Dovrebbe essere il primo a denunciare il fatto.
    NON ci possono essere e non ci sono, come giustamente dice Andrez, sfumature.
    Alessio


  • User

    @GameOver said:

    Il ForumGT stà, per intenderci, dalla parte di Don Fortunato Di Noto e del suo "Meter".

    anche quando fa chiudere in un battibaleno i forum dell'ADUC?

    Roma - L'Associazione per i diritti di utenti e consumatori ADUC non ci sta e tramite il proprio legale Emmanuela Bertucci ha chiesto al Tribunale di Catania di riesaminare il decreto con cui nei giorni scorsi sono stati posti sotto sequestro due gruppi di discussione ospitati dal proprio sito web.


  • User

    @GameOver said:

    Il ForumGT stà, per intenderci, dalla parte di Don Fortunato Di Noto e del suo "Meter".
    Suvvia, se bisogna stare dalla parte di qualcuno che si occupa veramente e in modo efficace di queste questioni evitiamo di parlare di don fortunato di noto. Esistono tante altre associazioni e realta' che combattono la pedofilia senza farne spettacolarizzazione (spesso finalizzata solo ad un po' di autopromozione e priva di qualunque contenuto) come fa lui.

    Per un approfondimento su quel personaggio mediatico che e' Don Fortunato Di Noto invito alla lettura di qualche link trovati con un qualunque motore di ricerca. Ce ne sarebbero veramente tantissimi di casi come questi che riguardano un personaggio che e' piu' attento alla spettacolarizzazione e all'esaltazione della sua immagine che ad un contrasto effettivo e serio della pedopornografia

    IL CORAGGIOSO SACERDOTE E IL DIABOLICO FORUM
    Dossier / La cecita' della censura antipedofila
    Offese alla religione, sequestrati due forum italiani
    ** DON FORTUNATO DI NOTO (della serie : "Tutti i nodi vengono al pettine");**


  • Community Manager

    Quel "per intenderci" non era rivolto al personaggio, ma a chi, come tanti, combatte contro la pedofilia.

    Si potevano fare tanti nomi, non è importante, questo Forum è contro la pedofilia e verrà segnalata qualsiasi cosa alle autorità competenti.

    La pedofilia va combattuta in tanti modi e noi siamo contro la pedofilia 🙂

    Vi prego di continuare a discutere sul tema di questo topic e quindi, K_D e Trentino, potete chiarire la vostra posizione nella lotta alla pedofilia e nei confronti di questo Decreto Legge sulla pedopornografia?

    :ciauz:


  • Admin

    Evidentemente sembra necessario ribadire,
    questo ForumGT esprime fermezza di fronte ad ogni forma di atteggiamento tollerante pseudo culturale nei confronti di questo fenomeno.

    Il ForumGT stà, per intenderci, dalla parte dei bambini.
    Che vi siano poi anche preti, ministri o provider a difenderli poco importa.

    Nè della vita privata o delle mire di detti politici e preti ci interessa tanto.

    A lei trentino, ed a lei K_D, cosa veramente importa?


  • User

    Ripeto i due concetti che ho espresso nel mio post, giusto per non dare spazio a fraintendimenti

    **- Sono contro la pedofilia, e sono convinto che vada combattuta.
    **Non ho ancora avuto modo di leggere per intero il decreto legge in oggetto e quindi, come non ho fatto anche nel post precedente, non esprimo opinioni in merito.

    • Don Fortunato di Noto per quel che mi riguarda piu' che combattere la pedofilia e la pedopornografia combatte per ottenere visibilita' personale scatenando facili polemiche e censurando siti che con la pedofilia c'entrano come i cavoli a merenda (vedi i vari forum oscurati per offese alla religione cattolica o le sparate fatte in varie occasioni su altri argomenti quali i tamagochi che con la pedofilia non c'etrano assolutamente nulla) e pompando mediaticamente episodi clamorosi che hanno ampio risalto sui media ma che spesso si sgonfiano perche' inconsistenti.

    Quindi non ritengo l'associazione di Don Fortunato di Noto qualcosa di utile per combattere la pedofilia e la pedopornografia. Ritengo anzi che spesso con il suo atteggiamento volutamente spettacolarizzante abbia un effetto deleterio su tutte quelle associazioni (e ne esistono molte per fortuna) che combattono **seriamente **la pedofilia e la pedopornografia senza ricercare lo scoop spettacolare sui media ma cercando di sensibilizzare le persone sul tema e provando a trovare strumenti efficaci con la collaborazione di tutti coloro che credono, esattamente come questo forum, che la pedofilia vada combattuta.

    *Detto questo non mi sembra che nel mio post ci fossero spazi per fraintendimenti di alcun genere, ma se sentite la necessita' che ribadisca la mia posizione, eccovi accontentati, spero sia sufficiente...
    *


  • User

    Credevo di aver scritto in un perfetto italiano....

    Io ho quotato la frase in cui si affermava di stare dalla parte di Meter e di don di Noto e ho risposto a quella!
    E ribadisco, sottolineo, evidenzio, la mia perplessità: è giusto stare SEMPRE dalla parte di chi si occupa NON SOLO dei diritti dei minori (sacrosanto e lodevole impegno!), ma ANCHE di far chiudere forum di associazioni dei consumatori?

    Ovviamente se Meter si occupasse SOLO di tutela dei bambini, il problema non si porrebbe, ma putroppo non è così: oltre al lodevole e prezioso impegno in un determinato campo si sono allargati alla caccia di altro (satanismo, video diseducativi su YouTube e chissà cos'altro in futuro). Era questo il punto, molto semplice da capire (ma evidentemente non era così ovvio).


  • User Attivo

    Non mi pare che la creazione di siti internet sia una attività pericolosa al pari della produzione di acidi.

    A chi chiede prese di posizione: è ovvio che sono contro la pedofilia, esprimere un pensiero critico verso un decreto legge non vuol dire approvare il reato che il provvedimento intende combattere.

    Non sempre il fine giustifica i mezzi, anzi.
    Sono contrario alla pena di morte, questo non significa che approvo ciò che hanno fatto coloro che sono condannati alla pena capitale.

    Vorrei tornare a parlare del merito della legge (per esempio grazie al bannaggio dell'IP che fine fanno tutti i siti di altri webmaster in hosting condiviso sullo stesso server?) ma qui si parla di reati, eventuali denunce ecc., qualcuno dei partecipanti a questa discussione è stato denunciato? chi? è per quale reato?

    *Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo.
    *Voltaire


  • User Attivo

    Il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha firmato un Decreto per contrastare il fenomeno della pedopornografia in rete. Il decreto, realizzato di concerto col Ministero per le Riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione, entrerà in vigore tra 60 giorni. In questo arco di tempo i fornitori di connettività - c.d. Internet Provider - dovranno dotarsi di sistemi in grado di oscurare entro 6 ore dalla comunicazione ricevuta, i siti che diffondano, distribuiscano o facciano commercio di immagini pedopornografiche. Il decreto del Ministro Gentiloni è stato definito dopo un’istruttoria durata alcuni mesi cui, oltre ai due Ministeri interessati, hanno partecipato attivamente anche la Polizia Postale e delle Comunicazioni e le stesse associazioni degli Internet Provider, ai quali spetterà l’onere di intervenire direttamente, oscurando i siti incriminati dopo aver ricevuto, secondo modalità concordate, apposita comunicazione. Con tale provvedimento si completa il percorso delineato quasi dieci anni fa, con la legge 3 agosto 1998, n. 269 "Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù", successivamente integrata dalla legge n. 38/2006. Quest’ultima in particolare ha previsto all’art. 19 l’istituzione, da parte del Ministero degli Interni, di un Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete internet, sotto la responsabilità della Polizia Postale e delle Comunicazioni, con il compito di raccogliere tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile, riguardanti siti che diffondono materiale concernente l'utilizzo sessuale dei minori avvalendosi della rete. Nel decreto del Ministero delle Comunicazioni è disposto in particolare che gli Internet Provider si dotino dei sistemi per oscurare i siti incriminati, secondo i requisiti stabiliti nel provvedimento stesso, entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale al livello minimo di «nome del dominio» ed entro 120 giorni dalla stessa data a livello di «indirizzo IP ». Ogni 6 mesi si procederà poi al controllo dei risultati ottenuti, alla verifica delle tecnologie adottate e della loro congruenza con gli obiettivi della legge. «Il decreto – ha dichiarato il Ministro delle Comunicazioni - rafforza la lotta contro i contenuti pedopornografici e lo sfruttamento dei minori attraverso Internet». «Internet è una straordinaria fonte di informazione ed un motore dell’innovazione - ha concluso il Ministro Gentiloni - Per difendere la libertà contro ogni tentazione di censura preventiva e generalizzata, peraltro impraticabile, occorre colpire in modo certo ed efficace chi ne fa un uso criminoso contro i bambini. Sono soddisfatto perché saranno proprio gli Internet Provider a collaborare con la Polizia Postale e delle Comunicazioni per oscurare i siti illegali». Il nostro ordinamento alla maggiore circolazione di materiale pornografico realizzato sfruttando i minori, ha reagito con il comma 3 dell’art. 600 ter del Codice Penale, che prevede pene particolarmente severe proprio in correlazione alla distribuzione, divulgazione o pubblicizzazione, anche per via telematica, di materiale pornografico.

    fonte Palazzo Chigi

    http://www.governo.it/notizie/not_notizia.asp?idno=2540


  • Super User

    La posizione di GameOver mi sembrava chiara: "Che vi siano poi anche preti, ministri o provider a difenderli poco importa. Nè della vita privata o delle mire di detti politici e preti ci interessa tanto."

    Quindi K_D e trentino, vi è stato chiesto di pronunciarvi sul Decreto - Pedopornografia, perchè insistere a voler deviare il discorso sulla credibilità di un prete?

    I toni poi che usate nel farlo non sono molto apprezzati in questo ForumGT.
    Se trovate il tempo di leggere il punto uno del nostro Regolamento potrete constatare che ci prefiggiamo altro.

    Forse è bene che usiate altri forum per esprimere tali toni.

    I tuoi poi RockyMountains, mi sembrano palesi sofismi.
    Forse qualcuno ha ritenuto un'attività pericolosa il creare siti internet?

    Questo caso mi sembra anzi di una semplicità disarmante; i siti internet che ospitano pedopornografia avranno problemi e dovranno cessare di farlo.
    I siti che NON ospitano pedopornografia NON avranno nessun problema.
    Semplice no?

    Ed illuminismo e libertà di espressione con la pedopornografia non c'entrano nulla.
    Mi pare di pessimo gusto usarli a questo fine.


  • User Attivo

    I tuoi poi RockyMountains, mi sembrano palesi sofismi.
    Forse qualcuno ha ritenuto un'attività pericolosa il creare siti internet?

    Se leggi i primi post trovi che io facevo l'esempio che non si può chiudere una fabbrica perché con un coltello da essa prodotto qualcuno ha ucciso, paolino mi rispondeva facendo l'esempio di un furto da uno stabilimento di acidi, e così ho risposto all'esempio.

    I siti che NON ospitano pedopornografia NON avranno nessun problema.
    Semplice no?

    No, non è semplice, è semplicismo.

    I contenuti dei siti non sono pubblicati tutti dai webmaster ma in molti casi sono gli utenti stessi a pubblicarli.

    La legge del 2003 sulla società dell'informazione ha stabilito che non esiste un obbligo del fornitore di servizi a controllare tutto (ha però altri obblighi).
    Ora tu legislatore mi dici che non sono tenuto a controllare ma poi mi dici che se c'è qualcosa che non va (ma solo riguardante la pedofilia, e tutto il resto?) mi rendi inaccessibile il sito, bene allora controllo tutto, ma quanto tempo ho a disposizione da quando il pedofilo pubblica?
    Nel testo io non l'ho trovato, né ho trovato l'ipotesi che qualcuno contatti prima il titolare del sito, quindi mi pare che l'unico modo per proteggersi dal rischio di oscuramento sia quello di moderare preventivamente tutto il materiale, sempreché in questo caso non subentri il reato di DETENZIONE di materiale pedopornografico.

    Questo cosa può voler dire per tutti i siti che offrono servizi come "crea il tuo forum gratuito", blog ecc. sullo stesso domino con centinaia di migliaia di nuovi contenuti ogni giorno?

    Ma anche facendo così potrebbero esserci altri rischi.

    ALPHA è un figlio di buona donna e vuole oscurare il sito di BETA.
    BETA ha un servizio di posta interna con la possibilità di allegare ai privates message dei files, ALPHA si crea sul sito di BETA 2 account, e da un account invia all'altro PM con delle immagini pedopornografiche (che saranno ovviamente caricate sul server del sito di BETA), poi va in giro su Intenet e collega queste immagini in un tag HTML IMG, oppure, se il sito ha un sistema di protezione delle immagini dice "volete vedere le mie immagini, collegatevi al sito di BETA con questo username e password".
    Parte la segnalazione, l'agente del nucleo antipedofilia verifica che sul sito di BETA sono ospitate le immagini pedopornografiche, e a questo punto l'agente applicando la legge per quale motivo non dovrebbe oscurare il sito dell'ignaro e innocente BETA?
    Per proteggersi da ciò che può fare BETA?
    Deve controllare pure la posta? Ma la posta è inviolabile, lo dice la costituzione.
    OK, mi si potrà dire che prevarrà il buon senso, ma mettiamoci nei panni di quell'agente, da una parte ha a disposizione un pulsante tramite il quale riesce ad oscurare il sito entro 6 ore, dall'altro ha l'alternativa di mandare una e-mail al webmaster del sito, aspettare che la legga, aspettare che si convinca che non si tratta di uno scherzo, aspettare che contatti il suo avvocato, e dopo tutto questo aspettare rischiare di infrangere lui la legge.

    Voi che fareste? Premereste il pulsante di oscuramento immediato certificato dalla legge, o seguireste la lenta via informale e problematica delle buone maniere con il webmaster? Se anche 9 su 10 (ottimista al massimo) seguiranno la via più problematica, rimane quell'agente su 10, solo che quando capita a te, non te ne frega che statisticamente rientri nel 10%, il danno dell'oscuramento lo subisci al 100%.

    Ed illuminismo e libertà di espressione con la pedopornografia non c'entrano nulla.
    Mi pare di pessimo gusto usarli a questo fine.

    Non ritengo che la pedofilia rientri nella libertà di espressione, pure questo mi tocca di specificare, semplicemente in questa discussione non ho visto un atteggiamento aperto ad idee diverse dalla propria, e allora ricordavo, pure a me stesso, una bella citazione che può placare i toni.

    Ecco come titola oggi Punto Informatico:
    Cassandra Crossing/ Italia come Cina
    Il decreto contro il pedoporno preoccupa: per la prima volta la censura sulla rete in Italia passa ad un livello industriale mentre sale il livello del tecno-controllo. Sapori pechinesi offresi

    Nell'articolo Punto Informatico non ha premesso che è contro la pedofilia.
    E' come dire: "premesso che sono contrario alla mafia, la legge sui pentiti per me va cambiata"

    Liberi pensatori, associazioni, cittadini della Rete, politici, dove siete?

    Così conclude Marco Calamari in quell'articolo
    Io ci sono!


  • Moderatore

    il testo del decreto è stato pubblicato ieri da Punto Informatico http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1832753&p=2&r=PI

    quest'affermazione non l'ho capita nemmeno io

    Il problema del webmaster non è che deve oscurare. E' che viene oscurato!

    e che vuoi che ringrazino i gestori di siti pedopornografici, magari gli diamo pure qualche finanziamento pubblico perchè fanno cultura?

    mi rendo conto che gli amministratori di alcune community italiane che permettono a ragazzine 15enne di mostrarsi in foto senza veli staranno già tremando però lo Stato, lo ribadisco, ha il diritto/dovere di imporre anche con la forza quelli che sono i valori consolidati della società che rappresenta....

    per capirci non si tratta di imporre i valori di Prodi o Berlusconi ma dell'elettorato che li ha messi al governo, anzi su certi temi come quello trattato, appunto, mi pare che gli italiani siano stati sempre tutti d'accordo nel condannare senza riserve tali perversioni

    chi non è contento e ritiene che lo Stato italiano sia troppo attaccato alle sottane di Ratzinger può fondare un movimento politico ed esprimere le proprie idee in merito

    affinchè una società esista e duri c'è bisogno di regole, regole certe e valide per tutti....non si può per esempio mettere sullo stesso piano il blocco dei siti pedopornografici e quello dei casinò online....nel secondo caso si tratta palesemente di un'ingiustizia perpetrata a danno di una parte per proteggere gli interessi di un'altra....


  • Super User

    ... Io ci sono!
    Ora non mi sembrano sofismi caro RockyMountains ma ragionevoli perplessità.

    E non esito a scusarmi se la mia precedente è stata solo una interpretazione soggettiva.

    Ma a differenza di altri, sarei per una posizione chiara.

    Alle oggettive difficoltà e complicazioni che questo Decreto Legge di oggi (ed i suoi sviluppi futuri) ha creato e creerà nelle categorie dei WM e degli hosting, sarei per anteporre i diritti dei bambini ad una infanzia serena.

    Fermo questo aspetto, discutiamo e ragioniamo pure, senza dimenticare che l'attuale Decreto è stato sviluppato con la collaborazione delle associazioni maggiormente rappresentative dei fornitori di connettività alla rete Internet. 🙂


  • Community Manager

    Pulite le ultime parti 🙂