• Moderatore

    Un decreto legge firmato dal ministro Gentiloni sigla un importante passo avanti nella guerra delle istituzioni alla pedofilia via internet: i siti segnalati dal Ministero degli Interni verranno oscurati entro 6 ore grazie alla collaborazione dei provider

    Da Html.it, finalmente si comincia una dura caccia alla pedofilia.


  • Bannato User

    La pedofilia è orribile.
    Non saprei aggiungere altro.

    Pero'... "pedofilia" è anche una di quelle parole in grado di "spegnere" la coscienza critica del pubblico come nessun altra. Io mi insospettisco sempre.

    Il 2 gennaio tutti i siti informativi dicevano "entro 60 giorni i provider dovranno...".
    Il bello di Internet sarebbe che non ci vuole niente a "linkare" la risorsa originale che si sta commentando.
    Su 76 siti con la notizia, nessuno che mettesse il testo del Decreto!
    Anche in Gazzetta Ufficiale, niente (anche se, se l'obbligo parte a 60 giorni dal 2 gennaio, dovrebbe essere sulla Gazzetta del 2!)
    Mai faticato tanto a trovare un testo... Senza riuscirci. Anche il Ministero che lo ha emanato riporta la velina di stampa... Ma del testo di legge, niente!

    Quando sara' disponibile il testo, questa sara' ormai una notizia vecchia, e chi ci fara' caso?

    Realizzare un filtro entro 6 ore dalla segnalazione mi sa tanto come cosa totalmente automatizzata.... Ma non si poteva aspettare il giorno dopo, no, bisogna intervenire subito, per stroncare il sito incriminato... !

    Spero solo di non scoprire un giorno che, con soldi presumo pubblici, i provider (ma non è che poi significherà Telecom?), si sono fatti finanziare con la scusa di poter intervenire SUBITO a livello di Dominio e di IP una qualche struttura di rilevamento e ricerca informazioni.... che poi magari casualmente porta anche una serie di dati che magari possono essere utili anche per costruirsi senza costi un motorino di ricerca migliore in casa?
    O fare qualche altra cosettina leggermente anti-antitrust?

    Magari ho preso una cantonata... però esercitare il dubbio secondo me è sempre meglio che il plauso indiscriminato.
    Il fatto che poi un decreto del genere consente di chiudere l'attività (se web-attività) a qualcuno, senza provvedimento definitivo della magistratura, perchè qualcuno magari hackerandolo è riuscito a piazzargli la foto nuda di una 17enne in mezzo ad un sito che, ad una valutazione meno "amministrativa" apparirebbe un sito normalissimo e senza alcuna colpa... Bé, mi sembra grave pure questo.

    Mettiamo che uno a caso (che so io, Giorgio Tave (ma si chiama cosi'?) usi il proprio sito per fare affari e lavorare... E che, visto che c'è, offra uno spazio libero tipo Forum, Blogs... Dove tanti possono mettere contenuti e democraticamente comunicare.
    Certo, è responsabile se qualcuno mette qualcosa di illegale e lui la MANTIENE, se usando una diligenza professionale che è comunque superiore a quella ordinaria non impedisce che qualcun altro commetta, a mezzo del suo sito, un reato.

    Significa che deve controllare, sorvegliare, e mettere in atto tutti i ragionevoli accorgimenti per identificare chi scrive cosa, monitorando continuamente con una certa frequenza...

    E se poi scappa alla sorveglianza una foto pedofila, sarà condannato nella misura in cui si dimostrerà che lo ha consentito consapevolmente, o che è stato, magari, gravemente negligente nel suo dovere di controllo.

    Con questo decreto, se il webmaster prova a farsi una notte intera di sonno, rischia brutto...
    Appena chiude gli occhi qualche hacker o altro riesce a mettergli sul sito una foto incriminata, e parte subito la segnalazione (dall'hacker stesso, magari) alla polizia, che trasmette la segnalazione alla instituenda struttura....
    E quando il webmaster si sveglia la mattina si trova già il sito oscurato.
    Certo, in galera non ci andrà mai... Ma se nel frattempo una attività economica o professionale legata a quel sito fallisce?
    Secondo me, con un decreto del genere, vedremo sparire molti spazi di quelli che non vorranno rischiare.
    E con gli spazi ristretti ci perdiamo anche in libertà!

    Mah! Io sono un dietrologo.... Ma che ci vuole, comunque, quando esce la notizia, a inserire anche un cavolo di testo? Che pesano troppo sul Web del Ministero (o dei giornali) 40 kbytes?

    D'altra parte, ricordate quando giravano i video di sesso e violenza nelle scuole?
    L'unico provedimento che ho sentito prendere è stato: vietiamo i telefonini a scuola!
    Che significa? Che senza telecamere i figli degli italiani possono pure essere picchiati e violentati?
    Se c'è una foto pedofila su un sito.... A me non frega molto se il sito viene chiuso in 6 ore o in un mese.
    Mi frega che prima o poi venga chiuso, che il responsabile venga messo e tenuto in galera... E soprattutto che si arresti quello che la foto la ha scattata, magari!


  • Super User

    Mormy interessante e inquietante la tua riflessione ...


  • User Attivo

    Dopo Urbani è la volta di Gentiloni.
    Condivido appieno le considerazioni di mormy.
    I webmaster sono persone in carne e ossa che come tutti ogni tanto hanno bisogno di dormire e mangiare, alcuni di loro permettono agli utenti di esprimersi come vogliono controllando poi, grazie anche a questa ennesima norma liberticida correranno ulteriori rischi.

    Prima di fare una legge del genere date una chiara e inequivocabile definizione di pedofilia, e non scaricate le responsabilità su chi fa di tutto per mantenere i propri siti a norma solo perché più facilmente identificabile dell'hacker o pedofila che rimane nell'anonimato protetto da leggi come quella sulla privacy.

    Sarebbe come se invece di perseguire un assassino si chiudesse lo stabilimento del coltello che ha usato.

    E' la prima volta che in una legge leggo una scadenza così breve: 6 ore di tempo!
    Non mi pare ci sia una scadenza simile per esempio se un hacker in un sito svela come bucare i sistemi informativi dei servizi segreti, o se pubblica un manuale sulla fabbricazione di armi di distruzione di massa.
    Quindi sembra che la pedofilia sia il più grave dei reati, indipendentemente dal danno cagionato e da quanto ci guadagna chi ne è "corresponsabile", solo perché non se ne è accorto.
    E la corruzione, concussione, falso in bilancio, e tutti gli altri reati finanziari che generano miliardi di euro a chi li fa? A quelli ci pensano gli indulti, le amnistie, le prescrizioni, ecc.
    Questi reati non avvengono su Internet da gente che vive di Internet, e forse per questo non sono perseguiti come dovrebbero.
    Internet, al contrario degli altri media (TV, stampa, libri, radio, ecc.) dà voce a tutti, non imbavagliamolo facendo così gli interessi del potere consolidato.
    Ai tempi dei romani i gladiatori, nel medioevo le streghe, la storia insegna che il potere, per distrarre il popolo da ciò che fa, crea dei mostri sui quali il popolo può sfogare le sue frustrazioni.
    Non sarà questo l'obiettivo della legge, ma credo ne sia un effetto indesiderato.


  • Community Manager

    Ho unito vari Thread e ho spostato il tutto qui 🙂


  • Moderatore

    il problema non ricadrà però sui webmaster....nella legge si parla dell'obbligo da parte degli ISP di censurare i domini e/o IP che puntano a materiale pedopornografico....

    è ovvio che questa legge è pensata per tenere alla larga dal web italiano i siti esteri che contengono materiale pedofilo e che risiedono su server in Stati in cui non esistono leggi contro la pedofilia....

    se un sito pedofilo si trova su un server italiano state sicuri che prima dell'oscuramento del sito arriveranno gli SWAT a casa del gestore....

    riguardo poi la definizione di pedofilia non c'è poi molta imprecisione...nel momento in cui ci si trova di fronte a siti che ospitano materiale multimediale riguardante rapporti sessuali con protagonisti minorenni scatta il reato.....

    è chiaro che chi vuole gestire un servizio sul web che implica l'interazione con gli utenti e la possibilità da parte di questi ultimi di postare materiale multimediale si assume l'obbligo di controllare la liceità di tale materiale.....se un dipendente di una ditta chimica ruba un fusto di acido e lo usa per ammazzare qualcuno, la ditta sarà comunque responsabile di non aver vigilato e/o predisposto mezzi opportuni per la custodia dei fusti di acido....

    noi operiamo sul web e non vogliamo essere criminalizzati e questo lo trovo naturale, però da qui ad invocare l'anarchia ce ne corre....come operatori dobbiamo assumerci le nostre responsabilità....uno Stato ha il diritto di imporre i valori che vanno per la maggiore e bloccare eventuali messaggi che vanno contro tali valori, il problema sorge semmai quando lo Stato usa due pesi e due misure per favorire una parte e penalizzarne un'altra


  • Super User

    Solo alcune brevi considerazioni 🙂

    Il Parlamento e Governo Italiano da tempo lavorano al progetto di questa legge partito nel 1998 e proseguito durante il Governo Berlusconi.
    Mi sembra positivo poter considerare in parte bipartisan il primo risultato di questi giorni.

    Mi sembra inoltre positivo che si sia giunti al decreto Legge sentendo e coinvolgendo le associazioni maggiormente rappresentative dei fornitori di connettività alla rete Internet; sembra anzi che da essi stessi sia stato espresso un forte stimolo a muoversi con urgenza in questa direzione.

    La sensazione è che gli ostacoli siano forti e trasversali e specialmente all'estero.

    E' evidente che, regolarizzata la situazione in casa propria, [o perlomeno dopo essersi messi sulla buona strada] i nostri vari organismi anche politici e governativi potranno muoversi in modo ben più incisivo per pretendere adesioni internazionali ad adeguati protocolli d'intesa sull'argomento.

    Difatti, come sostiene Don Fortunato Di Noto, fondatore dell'associazione "Meter" e famoso per aver fatto oscurare migliaia di siti pedofili, il decreto Gentiloni appare positivo; tenendo presente che il problema non è nei provider italiani che "soprattutto dopo l'entrata in vigore della legge 269/98 hanno sempre recepito le indicazioni e le denunce" quanto in quelli esteri.
    E per sciogliere questo nodo don Di Noto propone di "... agire in sede Onu sensibilizzando i Paesi che hanno aderito alla convenzione di Ginevra sui diritti dell'infanzia. Dobbiamo chiedere loro comportamenti in difesa dei bambini, considerato che alcuni di loro hanno atteggiamenti di tolleranza pseudo culturale nei confronti del fenomeno".


  • Bannato User

    @paolino said:

    il problema non ricadrà però sui webmaster....nella legge si parla dell'obbligo da parte degli ISP di censurare i domini e/o IP che puntano a materiale pedopornografico....

    Il problema del webmaster non è che deve oscurare. E' che viene oscurato!

    @paolino said:

    è ovvio che questa legge è pensata per tenere alla larga dal web italiano i siti esteri che contengono materiale pedofilo e che risiedono su server in Stati in cui non esistono leggi contro la pedofilia....

    se un sito pedofilo si trova su un server italiano state sicuri che prima dell'oscuramento del sito arriveranno gli SWAT a casa del gestore....

    riguardo poi la definizione di pedofilia non c'è poi molta imprecisione...nel momento in cui ci si trova di fronte a siti che ospitano materiale multimediale riguardante rapporti sessuali con protagonisti minorenni scatta il reato.....

    1. allora hai avuto modo di leggere il testo del decreto? Dove? Se lo posti qui fai una cosa utile(per me, almeno) (tanto i testi di legge, almeno quelli, non hanno copyright)

    2. Veramente il reato scatta a fronte della "consapevole" detenzione, pubblicazione, diffusione ecc... Questa definizione sta in una legge vecchia, e quindi almeno quella è reperibile.
      Fa parecchia differenza la parolina.
      Senno' si avrebbe un bel caso di responsabilità penale oggettiva che non sarebbe molto costituzionalmente simpatico.
      Quanto ai rapporti sessuali con protagonisti minorenni... Tu come la distingui la foto di una bionda tettona di 17 anni, 11 mesi e 29 giorni da quella di una maggiorenne?

    Il tutto è teorico ovviamente... Purtroppo, io, foto di bionde tettone da pubblicare non ne ho (e se le avessi non le pubblicherei ma le conserverei tra i ricordi più cari... eh eh eh). Scusate la digressione ma ci tenevo comunque a sottolineare che io ne faccio una questione di principio e di ordinamento... non che me ne freghi niente di tutelare in nessun modo nessun pedofilo, né lui né i suoi amici e parenti fino al 6° grado...

    2bis) la sanzione dell'oscuramento scatta invece per il solo fatto, senza alcun accertamento sulla consapevolezza (io il decreto ancora non lo ho trovato, ma trovo improbabile che affermi che un magistrato si deve esprimere sulla consapevolezza del fatto in 6 ore)

    2ter) Quindi è possibile che qualcuno che NON ha commesso il REATO, possa essere oscurato lo stesso.
    Solo per siti esteri? Magari il decreto dice cosi'. Mbé? Io non potrei avere il mio sito su un server estero? Mi riguarda comunque.

    Io ho la massima fiducia per il "buon senso" della gente che applica le leggi.
    Oltretutto appartengo al novero, per così dire.
    Ciò non toglie che la legge deve essere scritta BENE per impedire che i cittadini siano in ostaggio del primo idiota di turno che dovesse trovar spazi per abnormità.

    Mettiamo il caso che mi piazzo sul sito la foto delle vacanze, un bel primo piano di me al mare che mi godo la tintarella...
    Sullo sfondo, qualcuna cambia il costume, in spiaggia, al figlioletto... Che, tecnicamente, risulta in quel momento inquadrato, immortalato, e ... nudo.

    A me non sta mica bene che il mio sito resta aperto "perchè è ovvio che la legge serve per contrastare i pedofili", e quindi probabilmente non se la prenderanno con me.
    Il mio sito deve restare aperto perché io ho il diritto di esprimermi, di pubblicare foto, di avere un sito, e nessuno mi può in nessun modo comprimere, limitare o ridurre questo diritto se non DOPO che un magistrato (e non il primo poliziotto o impiegato di autorità pseudo governativa) ha quantomeno valutato un minimo di fondatezza del presunto reato (e non voglio fare troppo il garantista perché sennò potrei anche pretendere la sentenza passata in giudicato)

    Peraltro, io capisco che la parola "pedofilia" scatena questo senso di urgenza...
    Ed è vero che l'ordinamento consente alcuni atti "emergenziali" per la tutela dell'ordine pubblico, di fronte al rischio che vengano commessi alcuni crimini.
    Ad esempio, se ho il porto d'armi io ho tutto il diritto di andarmene in giro armato...
    Ma se vado in giro con la pistola in mano per strada, "apparentemente" ubriaco o impazzito... Qualcuno mi fermerà e porterà in caserma... E' ovvio che non si aspetta di "accertare" se ho davvero intenzione di commettere un qualche reato, se sono DAVVERO ubriaco o impazzito. Per evitare che io ammazzi qualcuno.

    Ma in questo caso mi sfugge quale sia l'urgenza da tutelare a fronte della compressione di diritti.
    Nessun bambino dovrebbe essere sottoposto all'esperienza di subire un servizio fotografico "lascivo" o altro...
    Ma qui ormai le foto sono state scattate.
    Gli interessi da tutelare che residuano sono di due ordini:
    a) per il bambino, che pure ha "subito" il servizio fotografico, ogni ulteriore "fruizione" del servizio può essere considerata una ulteriore offesa morale o umiliazione (anche se ovviamente non avviene in sua presenza e lui non ne è consapevole)
    b) qualcuno può, involontariamente, vedere una immagine che giustamente, di nuovo, offende la sua morale.

    Il rischio che un'anima candida "veda" una singola foto inappropriata vale una limitazione della libertà di parola (in senso lato)?.
    Quanta gente (che non cerchi esplicitamente quel tipo di materiale) può capitare per errore su un sito e esserne scioccata solo perché invece di chiuderlo in 6 ore si sono fatte passare 24, 48 o anche 72 ore?

    L'offesa morale ad un bambino che però non sarà mai consapevole dell'offesa, quanto deve essere tutelata?
    (il bambino saprà, prima o poi, che per un certo periodo sono circolate sue foto imbarazzanti... Dico "per un certo periodo" perchè sarebbe bello pensare ce prima o poi si riesca a sequestrarne e distruggerne ogni copia esistente.)
    Ma come può essere che faccia per lui differenza se su un certo sito sono rimaste quelle foto per 6 ore dalla segnalazione o per 24?
    Quanti diritti bisogna comprimere, e quante "leggi speciali" bisogna fare, per "ridurre" in un modo così irrilevante la sua umiliazione?

    Mi spiace, ma dobbiamo discutere di valori e di quali pesi assegnare a ciascuno di questi valori.
    Il rischio di un ferimento, di un assassinio, di un danno fisico, di subire una violenza in qualche modo concreta deve essere evitato anche a costo di una temporanea compressione della libertà.

    Se vado a 200 in città il rischio di ammazzare qualcun altro (oltre a me) è talmente elevato che, in barba alla mia libertà di spostamento, verrei punito per il solo fatto di aver superato i 50... Giusto.

    Mentre cammino per strada potrei anche rivolgermi in modo molto offensivo nei confronti del mio prossimo... ma non mi parrebbe giusto girare imbavagliato solo per questo.

    Se offendo gratuitamente la gente, DOPO, con ragionevoli tempi per accertare un minimo di responsabilità e di colpa, punitemi.

    @paolino said:

    è chiaro che chi vuole gestire un servizio sul web che implica l'interazione con gli utenti e la possibilità da parte di questi ultimi di postare materiale multimediale si assume l'obbligo di controllare la liceità di tale materiale.....se un dipendente di una ditta chimica ruba un fusto di acido e lo usa per ammazzare qualcuno, la ditta sarà comunque responsabile di non aver vigilato e/o predisposto mezzi opportuni per la custodia dei fusti di acido....

    noi operiamo sul web e non vogliamo essere criminalizzati e questo lo trovo naturale, però da qui ad invocare l'anarchia ce ne corre....come operatori dobbiamo assumerci le nostre responsabilità....uno Stato ha il diritto di imporre i valori che vanno per la maggiore e bloccare eventuali messaggi che vanno contro tali valori, il problema sorge semmai quando lo Stato usa due pesi e due misure per favorire una parte e penalizzarne un'altra

    Ps. Per inciso, se ho un'azienda che conserva acido lo devo custodire in modo particolare per tutelare l'ambiente.
    Il fatto che un dipendente possa usarlo come arma, invece, non determina NESSUNA responsabilità penale dell'azienda (o meglio, dell'amministratore dell'azienda). La responsabilità penale è ...... ..... PERSONALE (Corso di diritto penale, anno 1 giorno 1)

    L'ultimo commento è un pò spocchioso e me ne scuso...
    La causa dell' "accaloramento" è nel fatto che immagino di dar troppo valore a qualcosa che è stato scritto in un modo ma probabilmente voleva intendere qualcos'altro.

    "uno Stato ha il diritto di imporre i valori che vanno per la maggiore e bloccare eventuali messaggi che vanno contro tali valori"

    Scusa, Paolino... Nel contesto del tuo messaggio forse è accettabile.
    Ma, in assoluto, e se dovessi prendere la frase così com'è, non ricordo di aver letto, recentemente (intendo cinquant'anni a questa parte), una affermazione meno condivisibile, e più pericolosa.

    NO, NO e NO! Lo Stato non ha nessun diritto di IMPORRE VALORI. Quanto poi a "bloccare messaggi", piuttosto scendo in piazza col kalashnikov (si scrive così?).

    Ne facciamo un discorso statistico? un altro po' di crescita zero, un altro pò di immigrazione... e i VALORI che andranno "per la maggiore" saranno infibulazione, burka, e obbligo di preghiera 5 volte al giorno rivolti verso la Mecca. Immagino che ti adeguerai?

    Quello che deve fare un Stato serio, in tema di valori, è non obbligare NESSUNO a credere o a NON credere in qualunque valore, e consentire a tutti, ciascuno per se, qualunque comportamento... gestendo soltanto ed esclusivamente quella ristretta area di interessi nei quali la libertà di uno può essere alternativa alla libertà dell'altro.

    E se io volessi dire che la pedofilia è una gran cosa perché Alessandro Magno e Socrate la praticavano... Cavolo, lo direi quanto mi pare e quanto voglio!!!! Quello che lo stato mi DEVE impedire... E' di praticarla!
    E peraltro l'unico motivo per cui può proibirla NON è perché è una cosa brutta e che offenderebbe la TUA sensibilità.
    Ma il diritto è quello del bambino (o minore) che si presume che non possa validamente esprimere un consenso. E senza il suo consenso l'atto sessuale del pedofilo è una limitazione della libertà DEL BAMBINO.
    Il fatto che tutto il "resto della società" trovi l'atto una cosa da voltastomaco, mi spiace, ma non rileva!

    Senza QUESTO passaggio logico... Mi spiace, ma persino l'orribile e assoutamente deprecabile atto del pedofilo, potrebbe (né dovrebbe) essere punito.


  • Super User

    Il problema del webmaster non è che deve oscurare. E' che viene oscurato! Mi inquieta il tuo post Mormy.

    Il webmaster viene oscurato se ha siti pedopornografici. Non mi risulta che oscurino altri.

    Chiedi poi con forza a Paolino se ha avuto modo di leggere il testo del decreto. Chiedi anche dove.

    Nel mio post precedente al tuo vi è un link che porta a tale decreto, ma in questi giorni era mi sembra ovunque nella rete, che non si è parlato d'altro.

    Mi sembra poi che il problema pedofilia e pedopornografia non sia sorto a causa di tettone di 17 anni e 11 mesi, ma di abusi su** bambini**; di 6-8 anni insomma.

    Mi sembra di capire che ti turbi il fatto che la parola "pedofilia" scateni questo senso di urgenza... ma come ho scritto, il progetto di questa legge è partito nel 1998, prima di Google, praticamente preistoria di internet.

    ... Ma qui ormai le foto [del bambino] sono state scattate../.. L'offesa morale ad un bambino che però non sarà mai consapevole dell'offesa, quanto deve essere tutelata? Qui mi astengo dal commentare.
    Semplicemente questo è apologia di reato.

    Ne prendo atto e comunico il caso all'amministratore.

    Auspicando che questo ForumGT sappia esprimere fermezza di fronte ad * atteggiamenti di tolleranza pseudo culturale nei confronti del fenomeno*.


  • Admin

    Senza ombra di dubbio,
    questo ForumGT esprime fermezza di fronte ad ogni forma di atteggiamento tollerante pseudo culturale nei confronti di questo fenomeno.

    Il ForumGT stà, per intenderci, dalla parte di Don Fortunato Di Noto e del suo "Meter".


  • User Attivo

    Auspicando che questo ForumGT sappia esprimere fermezza di fronte ad atteggiamenti di tolleranza pseudo culturale nei confronti del fenomeno
    Fermezza assoluta !!!
    Chi è causa dei suoi mali pianga se stesso.
    Chi fa housing di siti con contenuto pedopornografico è e deve essere responsabile penalmente del contenuto pubblicato.
    Dovrebbe essere il primo a denunciare il fatto.
    NON ci possono essere e non ci sono, come giustamente dice Andrez, sfumature.
    Alessio


  • User

    @GameOver said:

    Il ForumGT stà, per intenderci, dalla parte di Don Fortunato Di Noto e del suo "Meter".

    anche quando fa chiudere in un battibaleno i forum dell'ADUC?

    Roma - L'Associazione per i diritti di utenti e consumatori ADUC non ci sta e tramite il proprio legale Emmanuela Bertucci ha chiesto al Tribunale di Catania di riesaminare il decreto con cui nei giorni scorsi sono stati posti sotto sequestro due gruppi di discussione ospitati dal proprio sito web.


  • User

    @GameOver said:

    Il ForumGT stà, per intenderci, dalla parte di Don Fortunato Di Noto e del suo "Meter".
    Suvvia, se bisogna stare dalla parte di qualcuno che si occupa veramente e in modo efficace di queste questioni evitiamo di parlare di don fortunato di noto. Esistono tante altre associazioni e realta' che combattono la pedofilia senza farne spettacolarizzazione (spesso finalizzata solo ad un po' di autopromozione e priva di qualunque contenuto) come fa lui.

    Per un approfondimento su quel personaggio mediatico che e' Don Fortunato Di Noto invito alla lettura di qualche link trovati con un qualunque motore di ricerca. Ce ne sarebbero veramente tantissimi di casi come questi che riguardano un personaggio che e' piu' attento alla spettacolarizzazione e all'esaltazione della sua immagine che ad un contrasto effettivo e serio della pedopornografia

    IL CORAGGIOSO SACERDOTE E IL DIABOLICO FORUM
    Dossier / La cecita' della censura antipedofila
    Offese alla religione, sequestrati due forum italiani
    ** DON FORTUNATO DI NOTO (della serie : "Tutti i nodi vengono al pettine");**


  • Community Manager

    Quel "per intenderci" non era rivolto al personaggio, ma a chi, come tanti, combatte contro la pedofilia.

    Si potevano fare tanti nomi, non è importante, questo Forum è contro la pedofilia e verrà segnalata qualsiasi cosa alle autorità competenti.

    La pedofilia va combattuta in tanti modi e noi siamo contro la pedofilia 🙂

    Vi prego di continuare a discutere sul tema di questo topic e quindi, K_D e Trentino, potete chiarire la vostra posizione nella lotta alla pedofilia e nei confronti di questo Decreto Legge sulla pedopornografia?

    :ciauz:


  • Admin

    Evidentemente sembra necessario ribadire,
    questo ForumGT esprime fermezza di fronte ad ogni forma di atteggiamento tollerante pseudo culturale nei confronti di questo fenomeno.

    Il ForumGT stà, per intenderci, dalla parte dei bambini.
    Che vi siano poi anche preti, ministri o provider a difenderli poco importa.

    Nè della vita privata o delle mire di detti politici e preti ci interessa tanto.

    A lei trentino, ed a lei K_D, cosa veramente importa?


  • User

    Ripeto i due concetti che ho espresso nel mio post, giusto per non dare spazio a fraintendimenti

    **- Sono contro la pedofilia, e sono convinto che vada combattuta.
    **Non ho ancora avuto modo di leggere per intero il decreto legge in oggetto e quindi, come non ho fatto anche nel post precedente, non esprimo opinioni in merito.

    • Don Fortunato di Noto per quel che mi riguarda piu' che combattere la pedofilia e la pedopornografia combatte per ottenere visibilita' personale scatenando facili polemiche e censurando siti che con la pedofilia c'entrano come i cavoli a merenda (vedi i vari forum oscurati per offese alla religione cattolica o le sparate fatte in varie occasioni su altri argomenti quali i tamagochi che con la pedofilia non c'etrano assolutamente nulla) e pompando mediaticamente episodi clamorosi che hanno ampio risalto sui media ma che spesso si sgonfiano perche' inconsistenti.

    Quindi non ritengo l'associazione di Don Fortunato di Noto qualcosa di utile per combattere la pedofilia e la pedopornografia. Ritengo anzi che spesso con il suo atteggiamento volutamente spettacolarizzante abbia un effetto deleterio su tutte quelle associazioni (e ne esistono molte per fortuna) che combattono **seriamente **la pedofilia e la pedopornografia senza ricercare lo scoop spettacolare sui media ma cercando di sensibilizzare le persone sul tema e provando a trovare strumenti efficaci con la collaborazione di tutti coloro che credono, esattamente come questo forum, che la pedofilia vada combattuta.

    *Detto questo non mi sembra che nel mio post ci fossero spazi per fraintendimenti di alcun genere, ma se sentite la necessita' che ribadisca la mia posizione, eccovi accontentati, spero sia sufficiente...
    *


  • User

    Credevo di aver scritto in un perfetto italiano....

    Io ho quotato la frase in cui si affermava di stare dalla parte di Meter e di don di Noto e ho risposto a quella!
    E ribadisco, sottolineo, evidenzio, la mia perplessità: è giusto stare SEMPRE dalla parte di chi si occupa NON SOLO dei diritti dei minori (sacrosanto e lodevole impegno!), ma ANCHE di far chiudere forum di associazioni dei consumatori?

    Ovviamente se Meter si occupasse SOLO di tutela dei bambini, il problema non si porrebbe, ma putroppo non è così: oltre al lodevole e prezioso impegno in un determinato campo si sono allargati alla caccia di altro (satanismo, video diseducativi su YouTube e chissà cos'altro in futuro). Era questo il punto, molto semplice da capire (ma evidentemente non era così ovvio).


  • User Attivo

    Non mi pare che la creazione di siti internet sia una attività pericolosa al pari della produzione di acidi.

    A chi chiede prese di posizione: è ovvio che sono contro la pedofilia, esprimere un pensiero critico verso un decreto legge non vuol dire approvare il reato che il provvedimento intende combattere.

    Non sempre il fine giustifica i mezzi, anzi.
    Sono contrario alla pena di morte, questo non significa che approvo ciò che hanno fatto coloro che sono condannati alla pena capitale.

    Vorrei tornare a parlare del merito della legge (per esempio grazie al bannaggio dell'IP che fine fanno tutti i siti di altri webmaster in hosting condiviso sullo stesso server?) ma qui si parla di reati, eventuali denunce ecc., qualcuno dei partecipanti a questa discussione è stato denunciato? chi? è per quale reato?

    *Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo.
    *Voltaire


  • User Attivo

    Il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha firmato un Decreto per contrastare il fenomeno della pedopornografia in rete. Il decreto, realizzato di concerto col Ministero per le Riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione, entrerà in vigore tra 60 giorni. In questo arco di tempo i fornitori di connettività - c.d. Internet Provider - dovranno dotarsi di sistemi in grado di oscurare entro 6 ore dalla comunicazione ricevuta, i siti che diffondano, distribuiscano o facciano commercio di immagini pedopornografiche. Il decreto del Ministro Gentiloni è stato definito dopo un’istruttoria durata alcuni mesi cui, oltre ai due Ministeri interessati, hanno partecipato attivamente anche la Polizia Postale e delle Comunicazioni e le stesse associazioni degli Internet Provider, ai quali spetterà l’onere di intervenire direttamente, oscurando i siti incriminati dopo aver ricevuto, secondo modalità concordate, apposita comunicazione. Con tale provvedimento si completa il percorso delineato quasi dieci anni fa, con la legge 3 agosto 1998, n. 269 "Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù", successivamente integrata dalla legge n. 38/2006. Quest’ultima in particolare ha previsto all’art. 19 l’istituzione, da parte del Ministero degli Interni, di un Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete internet, sotto la responsabilità della Polizia Postale e delle Comunicazioni, con il compito di raccogliere tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile, riguardanti siti che diffondono materiale concernente l'utilizzo sessuale dei minori avvalendosi della rete. Nel decreto del Ministero delle Comunicazioni è disposto in particolare che gli Internet Provider si dotino dei sistemi per oscurare i siti incriminati, secondo i requisiti stabiliti nel provvedimento stesso, entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale al livello minimo di «nome del dominio» ed entro 120 giorni dalla stessa data a livello di «indirizzo IP ». Ogni 6 mesi si procederà poi al controllo dei risultati ottenuti, alla verifica delle tecnologie adottate e della loro congruenza con gli obiettivi della legge. «Il decreto – ha dichiarato il Ministro delle Comunicazioni - rafforza la lotta contro i contenuti pedopornografici e lo sfruttamento dei minori attraverso Internet». «Internet è una straordinaria fonte di informazione ed un motore dell’innovazione - ha concluso il Ministro Gentiloni - Per difendere la libertà contro ogni tentazione di censura preventiva e generalizzata, peraltro impraticabile, occorre colpire in modo certo ed efficace chi ne fa un uso criminoso contro i bambini. Sono soddisfatto perché saranno proprio gli Internet Provider a collaborare con la Polizia Postale e delle Comunicazioni per oscurare i siti illegali». Il nostro ordinamento alla maggiore circolazione di materiale pornografico realizzato sfruttando i minori, ha reagito con il comma 3 dell’art. 600 ter del Codice Penale, che prevede pene particolarmente severe proprio in correlazione alla distribuzione, divulgazione o pubblicizzazione, anche per via telematica, di materiale pornografico.

    fonte Palazzo Chigi

    http://www.governo.it/notizie/not_notizia.asp?idno=2540


  • Super User

    La posizione di GameOver mi sembrava chiara: "Che vi siano poi anche preti, ministri o provider a difenderli poco importa. Nè della vita privata o delle mire di detti politici e preti ci interessa tanto."

    Quindi K_D e trentino, vi è stato chiesto di pronunciarvi sul Decreto - Pedopornografia, perchè insistere a voler deviare il discorso sulla credibilità di un prete?

    I toni poi che usate nel farlo non sono molto apprezzati in questo ForumGT.
    Se trovate il tempo di leggere il punto uno del nostro Regolamento potrete constatare che ci prefiggiamo altro.

    Forse è bene che usiate altri forum per esprimere tali toni.

    I tuoi poi RockyMountains, mi sembrano palesi sofismi.
    Forse qualcuno ha ritenuto un'attività pericolosa il creare siti internet?

    Questo caso mi sembra anzi di una semplicità disarmante; i siti internet che ospitano pedopornografia avranno problemi e dovranno cessare di farlo.
    I siti che NON ospitano pedopornografia NON avranno nessun problema.
    Semplice no?

    Ed illuminismo e libertà di espressione con la pedopornografia non c'entrano nulla.
    Mi pare di pessimo gusto usarli a questo fine.