• Super User

    @Dell'Orto Fabio said:

    Ne cito una su tutte, quella che a mio avviso è la più importante; essere indipendenti !

    Dico la mia, ma già l'ha detta Dell'Orto Fabio e perciò lo QUOTO!!
    Aggiungo al post che se vuoi fare il posizionatore dei siti web dei avere un network avviato ed essere indipendente come diceva Dell'Orto.
    I link degli altri possono mutare e non si possono correre dei rischi quando cè il denaro in mezzo 😉 e che vuoi continuare con questa avventura/mestiere.


  • User Attivo

    quando si parla di network di siti secondo me si parte da un presupposto sbagliato: credere che questo debba essere finalizzato al solo posizionamento.

    Io credo che, per casi specifici, sia, addirittura, necessario creare un network di siti per mettere in maggiore rilevanza alcuni settori tematici che pur riguardandando un macroambito ne sono un complemento degno di essere approfondito.

    Logicamente ogni scelta deve essere ponderata, ma non riesco a pensare alla creazione di un network in maniera strumentale all'indicizzazione.

    Basandosi su certi pregiudizi sento in giro teorie "contro" il network perchè passibile di attenzione negativa da parte dei motori etc,etc. Qualcuno che mi ha preceduto ha già detto che se ci sono contenuti originali e pertinenti, utili all'utente ed alla "economia" gestionale di un progetto web, non c'è da preoccuparsi.


  • Super User

    @micky said:

    perchè costruire un network di siti, con tutta la faticaccia che ne deriva, se poi al massimo posso usarlo come spinta della valenza di un link verso il principale (per sito)?

    Sono onesto e penso in questi termini:

    Si costruisce un network quando un sito solo non basta più per il dato argomento o si vuole parlare di argomenti correlati. Lo scambio link incrociato non è più un qualcosa che serve per spingere, ma per far capire ad utenti e motori che i siti sono collegati tra loro.

    **Aggiungo: **nel breve periodo funzionano i network fatti solo per aumentare la Link Popularity e il PR, ma, alla lunga i motori se ne accorgono e tendono a penalizzarli. Ovviamente imho.

    :ciauz:


  • Super User

    @zero81 said:

    quando si parla di network di siti secondo me si parte da un presupposto sbagliato: credere che questo debba essere finalizzato al solo posizionamento.

    Io credo che, per casi specifici, sia, addirittura, necessario creare un network di siti per mettere in maggiore rilevanza alcuni settori tematici che pur riguardandando un macroambito ne sono un complemento degno di essere approfondito.

    Logicamente ogni scelta deve essere ponderata, ma non riesco a pensare alla creazione di un network in maniera strumentale all'indicizzazione.

    Basandosi su certi pregiudizi sento in giro teorie "contro" il network perchè passibile di attenzione negativa da parte dei motori etc,etc. Qualcuno che mi ha preceduto ha già detto che se ci sono contenuti originali e pertinenti, utili all'utente ed alla "economia" gestionale di un progetto web, non c'è da preoccuparsi.

    Esattamente, in realtà dovrebbe proprio essere quello il motivo per crearlo, dare rilevanza a temi che magari affogano nel complesso di un sito più generalista.

    Poi, è evidente, che se il sito satellite generato ha buoni contenuti, finirà per posizionarsi bene sui motori e porterà visite anche al sito principale che sarà collegato.

    Un network ti permette anche di posizionarti meglio ma soprattutto radicarti in maniera più profonda nel web, con tutti i vantaggi relativi.

    Se non si punta a questo, allora non si vuol creare un network di risorse ma un network di mero sostegno con contenuti approssimativi e magari poco rilevanti, in pratica bl e basta fini a se stessi.

    Non dico che sia sbagliato ma son due cose diverse.


  • User Attivo

    Nella mia esperienza sulla realizzazione dei network, posso dire che i network sono uno strumento ottimo, ma non bisogna abusarne.

    Per abuso intendo: linkare tutti con tutti... oppure linkare da ogni pagina il sito madre, cioè quello a cui vogliamo dare rilevanza, o peggio ancora fare siti quasi uguali tra di loro.

    Personalmente ho utilizzato i network quando avevo da posizionare sui motori molte keywords che appartenevano allo stesso macro argomento, ma che dal punto di visto "letterale" erano molto diverse tra di loro.

    Fino a quando i motori davano una certa valenza alla keyword contenuta nel nome del dominio, era una buona strategia, che portava i suoi vantaggi in termini di posizionamento.

    Oggi la key nel dominio ha poca rilevanza, però attualmente creando un sito satellite, dove sia nei contenuti, nel dominio, e nel titolo, inserisco la key strategica, riesco ad ottenere qualche link spontaneo, che non avrei mai ottenuto facendo un unico sito.

    Faccio un esempio stupido per rendere l'idea: supponiamo che devo vendere delle scarpe... Ho un sito madre che vende ogni tipo di scarpa (classiche, sportive, e via dicendo...)che voglio posizionare con la key vendita scarpe.

    Creo un sito satellite e lo posiziono solo per la key vendita scarpe sportive. Magari scelgo un dominio del tipo: www.scarpesportive.it (non tanto per posizionarmi ma per essere più a tema con i contenuti del sito). All'interno parlo solo di scarpe sportive... ovviamente.

    Dal sito scarpe sportive metto un link al sito madre o agli altri siti per la vendita di altri tipi di scarpe (es. scarpe classiche, etc..)

    In questo modo, posso farmi includere a Dmoz con il sito di nicchia scarpe sportive (per ora non è possibile va beh... 🙂 ) e sopratutto, dato che ho notato che tantissimi siti normali, utilizzano i dati di dmoz per fornire risorse utili ai propri visitatori, posso avere un aumento di popolarità in modo spontaneo. Senza contare poi.. qualche link spontaneo che leggendo che il mio title ed il mio dominio è scarpe sportive, sicuramente se metterà un link al mio sito, lo farà utilizzando come anchor la key scarpe sportive.

    Poi vorrei anche aggiungere che msn e yahoo..sono molto sensibili alle key presenti nei domini e nel title, e per particolari settori di nicchia, ricevere qualche utente in più al giorno che viene da questi due motori, non fa certo schifo 🙂

    Premetto che questo esempio, era solo per spiegare in linea di massima il mio pensiero e so bene che per l'e-commerce.. non è magari una giusta strategia... Ma volevo farvi capire più che altro il modo di operare applicabile ai vari settori.

    L'importante secondo me, è creare contenuti originali e non siti fotocopie, in modo da avere maggiore visibilità e di conseguenza più visitatori.

    Per ultimo ma non meno importante, io per i miei network (che realizzo solo per uso personale e non per i clienti, i quali ancora non capiscono e non giustificano sia in termini di tempo che di prezzo, un simile lavoraccio) cerco di utilizzare siti con hosting diversi ed ip dedicato ( anche se google i collegamenti li riconosce lo stesso 🙂 ).

    Cmq ci vuole molto lavoro, sopratutto per trovare contenuti originali, registrare i siti nelle directory e prendere link a tema. Concordo con chi ha affermato che se un sito non ha contenuti simili, e sono tutti originali, secondo me non può essere penalizzato solo perchè appartiene ad un network. E' importante questa forza propria...sopratutto nel caso in cui, quei siti web, dove compriamo i link possano subire penalizzazioni dai motori farci perdere la nostra forza (che ci viene dall'esterno..)

    :ciauz:


  • Bannato Super User

    volevo rispondere solo alla domanda sul verso dei link:
    effettivamente, come dice micky, ha più senso che il madre abbia un link verso il satellite, come per dire:"se volete approfondire, cliccate qui", giusto micky?
    ma questo ragionamento sta dietro un preconcetto: madre e satellite si conoscono!
    noi, invece, ci impegnamo a non farci sgammare, comprando siti su hosting diversi pure dietro a nomi diversi, tutto per far intendere al motore che madre e satellite non si conoscono.
    se questa è l'intenzione del network allora, secondo me, è giusto che il madre non linki il satellite...pensandoci...io parlo di basket ed è molto più logico il fatto che sia io a linkare il sito nba.com, piuttosto che il contrario! 😄
    se invece vogliamo fare un network dove non abbiamo problemi a far capire chi tira i fili, possiamo pure linkare dal madre i satelliti, come suggeriva micky.
    però, mi pare di capire che, per paura di penalizzazioni, ora come ora si stia cercando di creare network facendo capire il meno possibile ai motori che chi ci sta dietro è sempre la stessa persona.
    ovviamente IMHO
    🙂

    p.s. bentornato fabio! 😉


  • Community Manager

    @zero81 said:

    quando si parla di network di siti secondo me si parte da un presupposto sbagliato: credere che questo debba essere finalizzato al solo posizionamento.

    Io credo che, per casi specifici, sia, addirittura, necessario creare un network di siti per mettere in maggiore rilevanza alcuni settori tematici che pur riguardandando un macroambito ne sono un complemento degno di essere approfondito.

    Logicamente ogni scelta deve essere ponderata, ma non riesco a pensare alla creazione di un network in maniera strumentale all'indicizzazione.

    Basandosi su certi pregiudizi sento in giro teorie "contro" il network perchè passibile di attenzione negativa da parte dei motori etc,etc. Qualcuno che mi ha preceduto ha già detto che se ci sono contenuti originali e pertinenti, utili all'utente ed alla "economia" gestionale di un progetto web, non c'è da preoccuparsi.

    😄

    Ma perchè creare domini diversi? E' importante sapere che nel web ci sono persone che hanno emozioni e modi di vedere internet diversi, e quindi hanno un modo diverso di viverlo, con vari impulsi:

    c'è chi partecipa ai wiki, chi ai forum, chi vuole solo news, chi ama i    blog, chi condivide i video, chi usa gli rss.
    
    
    Riuscire ad individuare tutti questi tipi di utilizzi del web, o almeno    quelli più importanti per il tuo settore, è molto importante, anche per il    successo del tuo forum.
    

    Questo pezzo uscirà domani nel mio ebook 😄


  • User

    :)Porto la mia esperienza personale.

    fase 1) Realizzo il primo sito e ci lavoro per svariati mesi, piano piano sale a PR5, lo uso come strumento di promozione per i miei clienti. Potrei accontentarmi mi fa vivere.

    fase 2) realizzo un secondo sito con contenuti separati anche se pertinenti. Lo spingo col primo sito e con azioni di promozione sue anche questo sito lo uso come strumento di promozione per i miei clienti PR4

    fase 3) realizzo un terzo sito sempre con contenuti originali ma pertinenti sempre spinto inizialmente dal primo sito e da sue azioni anche questo lo uso come strumento per i clienti PR4

    :rk01_annegare: a questo punto o finito il fiato e a malapena tengo dietro ai tre siti che mi procurano pero tutto il lavoro che voglio e mi permettono a necessità di spingere i miei clienti.

    Morale: molto sudore e ore di lavoro per far crescere ogni singolo sito e tempi di attesa prima che rendano abbastanza lunghi. Non farei mai questo per un cliente preferisco fornigli io la spinta per il suo sito. I siti satellite mandano qualche sporadico link al sito madre. Rischio di penalizzazione zero. Chiarezza di intenti sia per il motore che per il cliente.

    Penso si capisca chiaramente come la parola magica gia espressa nella discussione sia INDIPENDENZA che equivale a cercare di crearsi gli strumenti in proprio per raggiungere gli obiettivi nostri ma soprattutto quelli dei nostri clienti.

    Ebbene solo adesso posso fare il network alla dritta perche dopo aver dato abbondantemente al cliente gli chiedo indietro la sua spinta ai miei siti.

    Ritengo infine il network di siti alla dritta o alla rovescia uno strumento indispensabile per ogni agenzia web ( a pensare che la maggioranza non usa neanche il proprio sito come strumento di promozione per i propri clienti)


  • Super User

    ottimo post :D!
    Mi è sfuggita solo una cosina:

    "fase 2) realizzo un secondo sito con contenuti separati anche se pertinenti. Lo spingo col primo sito e con azioni di promozione sue anche questo sito lo uso come strumento di promozione per i miei clienti PR4"

    "I siti satellite mandano qualche sporadico link al sito madre. Rischio di penalizzazione zero. Chiarezza di intenti sia per il motore che per il cliente."

    be ma a questo punto, se ho capito bene hai creato delle risorse che si lincano vicendevolmente quindi si perde il concetto stesso di "spontaneità" o comunque diciamo di unilateralità del verso di linking, no :)? (anche se sono convinto che i motori considerano uno scambio come tale solo quando i entrambi link in uno scambio vengono aggiunti in un intervallo temporale ristretto)


  • Super User

    @phpone said:

    un aumento del pagerank e una spinta per alcune key
    p.s. il pr serve x gli allocchi (chi ancora crede che sia il pr a giudicare un buon sito)
    stai affermando che il pr non vale nulla? :mmm:


  • User

    @micky said:

    ottimo post :D!
    Mi è sfuggita solo una cosina:

    "fase 2) realizzo un secondo sito con contenuti separati anche se pertinenti. Lo spingo col primo sito e con azioni di promozione sue anche questo sito lo uso come strumento di promozione per i miei clienti PR4"

    "I siti satellite mandano qualche sporadico link al sito madre. Rischio di penalizzazione zero. Chiarezza di intenti sia per il motore che per il cliente."

    be ma a questo punto, se ho capito bene hai creato delle risorse che si lincano vicendevolmente quindi si perde il concetto stesso di "spontaneità" o comunque diciamo di unilateralità del verso di linking, no :)? (anche se sono convinto che i motori considerano uno scambio come tale solo quando i entrambi link in uno scambio vengono aggiunti in un intervallo temporale ristretto)

    NETWORK OBIETTIVO PUBBLICAZIONE
    🙂 E’ vero ho perso la spontanità ma non me ne fregava niente perché non stavo ottimizzando lo scambio link ma stavo pubblicando il sito di un mio cliente Quindi un’obiettivo completamente diverso e in questo caso primario

    🙂 Se l'obiettivo è la pubblicazione la mia esperienza mi porta a dire che non sono necessari più di 2 link e dallo stesso sito chiaramente quello a PR maggiore L'importante è che siano i primi link che vede Google (cioè il sito è appena messo online)
    🙂 Se ne deduce che utilizzare il network di siti (non so dire il numero ma sicuramente più di 3) puo diventare secondo me quasi controproducente se lo spider arriva prima su quelli a PR più basso :)?
    :rambo: se dico scempiaggini

    NETWORK OBIETTIVO LINK ((alcune note sparse)
    🙂 La spontaneità del link è il valore aggiunto che cerco con altri sistemi che tutti quelli del forum conoscono meglio di me (qualità dei contenuti, ebook, ecc) non certo con un network che mi richiede un lavoro enorme e mi porta un link a sito mi sembra da masochisti

    🙂 Il link di per se ha valore anche se è un backlink
    🙂 Un link ad una risorsa bannata di per se non porta alla bannatura del tuo sito (esperienza di un link che ho scoperto dopo sei mesi essere verso un sito che era stato bannato)

    🙂 Interessante la tua ipotesi sui backlink e l’intervallo temporale Purtroppo non si puo applicare allo scambio perche non puoi dire all'altro mettimi il link che fra 1 mese te lo rendo
    Si puo invece applicare ai backlink dai tuoi siti 😉
    (In questo caso da ora in poi applichero la regola) Sono fra quelli che dicono (se applicare una regola non fa male è meglio applicarla perché potrebbe fare bene)

    Io sono anni che spingo i siti dei miei clienti che mi danno tutti il link di ritorno


  • User

    Vantaggi di un network (nospam e stesso tema generale):

    1. Possibilità di "replicare" i backlinks ottenuti ad un sito centrale anche per i suoi satelliti

    2. Usabilità e navigabilità semplificata per i visitatori

    3. Sfruttamento dei domini per spingere su chiavi più pesanti

    4. Possibili vantaggi per crosslinks tematici e sensati senza esagerare.

    Svantaggi:

    1. Qualche euro in più di spesa

    2. Un po di tempo in più di costruzione e gestione

    3. Rischi penalità

    IMHO


  • Super User

    @ppevans said:

    Vantaggi di un network (nospam e stesso tema generale):

    1. Possibilità di "replicare" i backlinks ottenuti ad un sito centrale anche per i suoi satelliti

    2. Usabilità e navigabilità semplificata per i visitatori

    3. Sfruttamento dei domini per spingere su chiavi più pesanti

    4. Possibili vantaggi per crosslinks tematici e sensati senza esagerare.

    Svantaggi:

    1. Qualche euro in più di spesa

    2. Un po di tempo in più di costruzione e gestione

    3. Rischi penalità

    IMHO
    proprio sul rischio penalità volevo portare una mia testimonianza. Tempo fa costruimmo un network di siti tutti sullo stesso argomento, i siti si piazzarano così bene su google da avere la prima pagina solo di nostri siti

    ebbene la cosa non è piaciuta affatto a google, ha preso questa cosa come un tentativo di monopolizzare alcune keyword con la conseguenza di bannare un paio di siti (e senza spiegazioni ne motivi apparenti ... non abbiamo fatto uso di tecniche scorrette) e retrocedere gli altri in posizioni ridicole..

    da quel giorno network di siti si, ma per generi differenti 😉


  • User Attivo

    Premetto che sono tendenzialmente a favore dei network di siti. Dico "tendenzialmente" perchè ho alcune riserve su diversi punti.
    a. ok il network di siti purchè su ip differenti (non su stesso ip condiviso)
    b. ok il network ma senza triangolazioni
    c. ok il network di contenuti tematici, unici e in aggiornamento

    Il vantaggio del Network insieme all'indipendenza è l'alto grado di flessibilità.


  • User Attivo

    mi sento di quotarti in pieno gaiodedu anche se la triangolazione non la vedo cosi' penalizzante....:x


  • User

    Ciao,
    mi intrometto.

    Premettendo che reputo sia vantaggioso alla lunga il network, inteso però come network di siti monotematici, di proprietà dello stesso "editore" e non una accozzaglia di siti già esistenti che decidono di fare un network.

    Vorrei capire questo punto di gaiodedu:

    a. ok il network di siti purchè su ip differenti (non su stesso ip condiviso)

    Premetto:

    • il network, come da introduzione, ha lo stesso proprietario
    • google capisce che sono un network perchè tutti i siti si linkano (anche per altri fattori, non è l'unico elemento)
    • ne deriva che inizialmente o anche per sempre, google non darà peso ai link tra i vari siti del network

    perchè dovrei usare ip differenti?
    Tanto google già sa che i siti fanno parte di un network (link) dello stesso proprietario (whois), cambiare IP che vantaggi potrebbe dare?

    Tra l'altro supponendo che si possiede un server dedicato è anche la soluzione più ragionevole ed economica.

    Qui, ora, potrei sbagliarmi (è quanto mi risulta, ma potrebbe essere diverso): ma in una webfarm, sempre supponendo di avere un server dedicato, posso sì cambiare IP ma non la classe, che al max varia ma rimane molto simile:
    72.158.174.53
    72.158.179.245

    secondo voi, quindi, google non gli da lo stesso peso di un IP condiviso?

    Questo è quanto penso, è sbagliato? Ho detto qualche cavolata? :bho:

    Ciao
    elle


  • Super User

    personalmente cerco di cambiare non soli gli ip, anche hosting e nominativo, quando ciò è possibile


  • User Attivo

    @sottomare said:

    Ciao,
    mi intrometto.

    Premettendo che reputo sia vantaggioso alla lunga il network, inteso però come network di siti monotematici, di proprietà dello stesso "editore" e non una accozzaglia di siti già esistenti che decidono di fare un network.

    Vorrei capire questo punto di gaiodedu:

    Premetto:

    • il network, come da introduzione, ha lo stesso proprietario
    • google capisce che sono un network perchè tutti i siti si linkano (anche per altri fattori, non è l'unico elemento)
    • ne deriva che inizialmente o anche per sempre, google non darà peso ai link tra i vari siti del network

    perchè dovrei usare ip differenti?
    Tanto google già sa che i siti fanno parte di un network (link) dello stesso proprietario (whois), cambiare IP che vantaggi potrebbe dare?

    Tra l'altro supponendo che si possiede un server dedicato è anche la soluzione più ragionevole ed economica.

    Qui, ora, potrei sbagliarmi (è quanto mi risulta, ma potrebbe essere diverso): ma in una webfarm, sempre supponendo di avere un server dedicato, posso sì cambiare IP ma non la classe, che al max varia ma rimane molto simile:
    72.158.174.53
    72.158.179.245

    secondo voi, quindi, google non gli da lo stesso peso di un IP condiviso?

    Questo è quanto penso, è sbagliato? Ho detto qualche cavolata? :bho:

    Ciao
    elle

    Ciao, credo possa esserti utile questo articolo.

    http://www.bruceclay.com/blog/archives/2007/03/which_is_better.html

    Andrea


  • Super User

    @gaiodedu said:

    Ciao, credo possa esserti utile questo articolo.

    http://www.bruceclay.com/blog/archives/2007/03/which_is_better.html

    Andrea
    interessante e condivido quasi tutto, però non è vero che google banna tutto un IP, ma il dominio, lo affermo per esperienza diretta, non per sentito dire...:ciauz:


  • User

    Scusate, sono un po' testardo :arrabbiato: , ma non mi avete convinto :nonono: 😄 ma non mi sembra di aver individuato la risposta. O meglio la motivazione.

    In riferimento a questo articolo:

    Ciao, credo possa esserti utile questo articolo.

    http://www.bruceclay.com/blog/archiv...is_better.html

    Andrea

    Ci sono principalmente 2 errori, che ritengo grandi, e che mi fanno perdere un po' di fiducia sulla veridicità dell'articolo:

    1. come dice Sughero3 non mi risulta che sia vero che banna l'IP ma il sito

    2. il 90% della TOP 50 significa 45 siti web con IP fisso. Facendo una ricerca per una delle keywords più cercate al mondo "Paris Hilton" questo non è assolutamente vero.
      (lo so andrebbe fatto un test più largo su più ricerche)

    E poi c'è una considerazione da fare:

    un sito web con IP fisso in genere deve avere un server dedicato o semi dedicato (virtual server o che condivide il server con pochi altri siti), il che vuol dire svariate migliaia di euro all'anno (oltre 2000 euro l'anno come minimo, ma penso anche che sia poco fattibile a così basso prezzo).
    Questo a mio parere significa che il sito deve rendere molti soldi e questo vuol dire avere tanti accessi che di conseguenza significa che il sito è importante, conosciuto e quindi appare anche senza IP dedicato nelle prime posizione delle serp.

    Es. Reale: possediamo un server dedicato con sopra 4 siti + 1 sottodominio (quindi 5 siti) che generano insieme quasi 70k utenti al giorno.
    Il tutto con 2 IP, e fino a fine 2006 con uno unico.
    Al trasferimento a 2 IP, al sito più grande è stato attribuito un IP dedicato.
    Secondo un po' di analisi questo non ha invariato per niente le serp. in tutti i casi, i siti hanno mantenuto la loro posizione (ci posizionavamo già precedentemente molto bene di solito in prima pagina, spesso tra i primi 5).

    Fare il tutto con 5 IP che fanno parte della stessa classe non mi sembra il caso, separarli in server di web farm diverse comporterebbe almeno una spesa di mantenimento superiore al 300%.
    Calcolando anche un CPM medio di 25 euro è una spesa insostenibile... immagino una cifra all'incirca di 30k euro di server e banda, in base agli attuali costi che sosteniamo.

    Questo per far capire che sono pochi coloro che si possono permettere un IP dedicato su server sparsi sul territorio per qualche manciata di siti. Il che significa che sono siti che già per loro guadagno molto e per guadagnare molto sono importanti, stra linkati,...

    Quindi è normale che appaiano nella TOP 50.

    Se il ragionamento fosse inverso, ovvero stanno nella TOP 50 perchè hanno un IP statico e quindi sono diventati conosciuti ed importanti, Google non premeriebbe i contenuti di qualità, ma chi ha più soldi da investire.

    Ciao
    elle