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Studio di settore - COmmercialista da' strani suggerimenti. Cosa fare?
Salve a tutti...ho qualche problemino fiscale...vi espongo.
Ho una ditta individuale di grafica. Essendo studente universitario, purtroppo la seguo part-time per ora. Il mio problema è duplice:-
Nel 2005 non ho realizzato un fatturato inferiore a quello rpevisto dagli studi di settore, e il commercialista mi ha suggerito di fare una fattura "a vuoto", di circa 3000 euro, onde evitare controlli. Per intenderci, ho tutte le carte in regola, ma spesso chi viene a fare gli accertamenti, se capiti male, ti trova il pelo nell'uovo perchè non è contento di aver perso la giornata per nulla. E' davvero così? Mi sembra assurdo dover fare in sostanza un falso per pagare più tasse di quanto devo, ed ingiustamente. Come dovrei comportarmi, etica a parte?
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Ho deciso di chiudere l'attività per il momento, dato che l'università prende sempre di più non posso seguire l'azienda. Avevo letto che l'azienda non è soggetta ad accertamenti (che temo x i motivi di cui sopra) relativi all'anno di partura e chiusura attività..ma il commercialista ha negato ciò...chi ha ragione?
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E' effettivamene così da temere un accertamento se ho tutto in regola? Non uso software pirata... sempre pagato iva e tasse.... perchè dovrei tanto temere questo maledetto accertamento? Ed è così automatico che se non pago quanto mi dice lo studio di settore sono soggetto subito a questa procedura?
Grazie in anticipo x la risposta!!
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Ciao, eviterei fatture a vuoto... piuttosto allora andrebbe usata la procedura di "adeguamento" ai risultati dello studio di settore.... ma se ti riferisci all'anno 2005 ormai c'è poco da fare.
Il fatto che tu chiuda l'attività potresti usarlo quale arma per dire "ragazzi, non avevo tempo da dedicarle, non era evidentemente redditizia e l'ho chiusa" nel contraddittorio che è obbligatorio avere con la'genzia entrate prima di qualsiasi eventuale accertamento.
L'anno di chiusura attività con le regole vigenti fin poco tempo fa non era soggetto a studi di settore.... con la finanziaria potrebbero aver modificato qualcosa e mi riservo di verificare meglio.
Poalo
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@i2m4y said:
Ciao, eviterei fatture a vuoto... piuttosto allora andrebbe usata la procedura di "adeguamento" ai risultati dello studio di settore.... ma se ti riferisci all'anno 2005 ormai c'è poco da fare.
Il fatto che tu chiuda l'attività potresti usarlo quale arma per dire "ragazzi, non avevo tempo da dedicarle, non era evidentemente redditizia e l'ho chiusa" nel contraddittorio che è obbligatorio avere con la'genzia entrate prima di qualsiasi eventuale accertamento.
L'anno di chiusura attività con le regole vigenti fin poco tempo fa non era soggetto a studi di settore.... con la finanziaria potrebbero aver modificato qualcosa e mi riservo di verificare meglio.
Poalo
Salve come si usa tale procedura di adeguamento?
a cosa serve?
E se dovessi adeguarmi il prossimo anno per il 2006 entro quale data del 2007 devo farlo?grazie
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In pratica, in fase di compilazione del modello unico 2006 compileresti anche gli studi di settore.... da cui risulteresti non congruo e quindi passibile di accertamento.... anzichè fare una fattura falsa.... in apposite caselline della dichiarazione andresti a dichiarare la differenza tra il tuo reddito dichiarato e quello congruo risultante dallo studio di settore.... ci pagheresti le tasse ed avresti seguito la strada corretta prescritta dal legislatore per divenire congruo.
Paolo
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mi allaccio a questo argomento per qualche domandina aggiuntiva, se ritieni che sia fuori argomento apro una discussione nuova (non mi scappi hehe).
in merito allo studio di settore se il fatturato non è "congruo" con quanto previsto dal legislatore è automatico che debba essere fatto l'adeguamento?
l'adeguamento ha un codice tributario particolare in modo che possa verificare sulle deleghe f24 se l'ho pagato senza saperne nulla (lo so l'ignoranza non è una scusa e sto pagandone le spese ma ca.....spiterina mi chiedo cosa pago a fare un professionista).
in merito allo studio di settore se il fatturato non è "congruo" con quanto previsto dal legislatore è automatico che debba essere il contenzioso con l'agenzia delle entrate?
è consentito dal legislatore dare una roncolata tra capo e collo al proprio commercialista?
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non considerate l'ultima domanda, ho trovato risposta sul sito dell'agenzia delle entrate
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