• User

    a mio modestissimo parere, il bene andrebbe ceduto (o dismesso con autofattura) applicando il regime del margine di cui all'art.36 del d.l. 23 febbraio 1995 n.41, conv. con L. 22 marzo 95, n.85), in quanto si tratta di bene usato acquistato da privato...


  • User Attivo

    @odiovisco said:

    a mio modestissimo parere, il bene andrebbe ceduto (o dismesso con autofattura) applicando il regime del margine di cui all'art.36 del d.l. 23 febbraio 1995 n.41, conv. con L. 22 marzo 95, n.85), in quanto si tratta di bene usato acquistato da privato...

    Non so...ho un sacco di dubbi..

    Naturalmente se Paolo dice che è così..sono sicura che è così...


  • Super User

    No, no, non devi prender ciò che dico come oro colato. Non mi metto a far la ricerca che dovresti aver fatto tu Martina. Ti posto quello che mi viene ragionando sulla tua posizione....
    .....infatti in questo caso, riconfermando che non può essere esente 27quinquies... ti dico di bene valutare quanto scritto da Odiovisco, che forse meglio di me ha valutato l'operazione...... ricordo ora alcune rispostine dell'esperto risponde in merito che effettivamente facevano rientrare il caso (acquisto da privato e successiva rivendita) nel regime del margine..... divresti approfondire sulle norme Martina.

    Grazie Odiovisco.


  • User Attivo

    teoricamente potrebbe essere applicato il regime del margine, ma non credo che questa sia la circostanza migliore, perchè in genere quel regime non si applica per i beni strumentali, ma per quelli "commerciali" cioè destinati alla rivendita. Non che questo criterio sia assoluto.
    Io continuo ad avere ancora qualche dubbio sul principio della cessione in cui la controparte è sia cedente che cessionaria, soprattutto alla luce della riforma per i professionisti per i quali diventano rilevanti le plusvalenze sulla cessione di questi beni. Con questo strumento si potrebbe eludere molto facilmente e anzi, addirittura rilevare delle preziose minusvalenze...


  • User Attivo

    @Bax said:

    Io continuo ad avere ancora qualche dubbio sul principio della cessione in cui la controparte è sia cedente che cessionaria, soprattutto alla luce della riforma per i professionisti per i quali diventano rilevanti le plusvalenze sulla cessione di questi beni. Con questo strumento si potrebbe eludere molto facilmente e anzi, addirittura rilevare delle preziose minusvalenze...

    Com'è possibile allora dare rilevanza nell'attività di impresa/professionale di beni già in possesso del soggetto prima che diventasse soggetto passivo iva. Beni che da tal momento iniziano ad essere utilizzati anche per lavoro (cellulare, macchina, computer, arredamenti per i professionisti ecc. ecc..)

    Naturalmente mi piacerebbe ricevere un consiglio pratico visto che siamo commercialisti e non filosofi..;) 😉


  • Super User

    Personalmente reputo sufficiente da persona a persona, inserirne i valore negli studio di settore (beni a disposizione) e nell'eventuale inventario.
    Non ne dedurrai gli ammortamenti.

    P.


  • User Attivo

    Problema risolto (chi cerca trova 😉 😞

    Circolare ministeriale 16/07/1988 n.188/E

    1. Trattamento dei veicoli acquistati in regime di esenzione.
      D. Una societa' ha acquistato un veicolo in regime di esenzione ex articolo 10, numero 27-quinquies del D.P.R. n. 663/72. Quando rivende il veicolo che regime applica? Fatturazione con I.V.A., esenzione o margine?
      R. I veicoli nuovi acquistati senza poter detrarre, neppure parzialmente, la relativa imposta, all'atto della rivendita formano oggetto di cessioni esenti dall'IVA ai sensi dell'art. 10. n. 27-quinquies, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633.
      Il regime del margine si rende invece applicabile, ai sensi dell'art. 36 del D.L. 23 febbraio 1995, n. 41, convertito dalla legge 22 marzo 1995, n.85, alla rivendita di veicoli usati a suo tempo acquistati presso privati, presso contribuenti che hanno applicato il regime del margine ovvero presso contribuenti che hanno ceduto in regime di esenzione ai sensi dell'art. 10, n. 27-quinquies, del D.P.R. n. 633 del 1972.

    Grazie per l'aiuto 🙂


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Non ne dedurrai gli ammortamenti.

    P.

    E' questo che scoccia...;) Naturalmente i beni che inserisco nella sfera imprenditoriale/professionale li valuto al valore normale (di mercato) sia in entrate ke in uscita...:)


  • User Attivo

    E se l'imprenditore/professionista ricevesse una ricevuta da un privato (non più se stesso) per l'acquisto di cespiti coi quali iniziare l'attività...questa alternativa la vedete ancora capziosa????:D


  • User Attivo

    Per quanto riguarda una autovettura c'è un passaggio di proprietà soggetto a trascrizione e ciò avviene in modo abbastanza trasparente. Per gli altri cespiti forse il procedimento è meno artificioso. Certo sarei un po' perplesso se un privato vendesse a una impresa edile una gru.


  • Super User

    @Bax said:

    Certo sarei un po' perplesso se un privato vendesse a una impresa edile una gru.

    Mi sto ancora rotolando per il ridere ad immaginarmi la scena del privato che aveva una gru in giardino.... :eheh: :eheh: