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Le competenze sono il fattore più importante in assoluto.
Anzi, precisiamo: la competenza data dall'esperienza sul campo, dal toccare con mano l'evoluzione delle logiche e dei prodotti, dei gusti degli investitori, dell'alfabetizzazione informatica e della confidenza con il web degli utenti finali...
Chiaro che in tutti i lavori l'esperienza è fondamentale, ma mai come nel web quello che puoi studiare in un anno di master è vecchio almeno di due anni e quindi rispetto alla situazione reale...è vetusto!
Quello che voglio dire è che se dovessi consigliare un giovane (non che io sia incartapecorita , ma nemmeno 18enne...) che vuole inserirsi nel mondo del web marketing, gli/le direi: lascia perdere i master o sedicenti tali, che nella migliore delle ipotesi ti fanno solo aggiungere del tempo tra ora e il tuo ingresso nel mondo del lavoro e focalizzati sulla ricerca di un posto, informati sulle agenzie/realtà più efficenti e innovative, frequenta qualche forum e poi, quando hai trovato chi ti prende, impara tutto quello che puoi, anche delle divisioni non necessariamente marketing, studiati le logiche, le tendenze, osserva...la scuola migliore!
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per chiarire: non è necessario entrare nell'ufficio marketing direttamente se si vuole diventare un web marketer, ma l'importante è entrare in una situazione dove si respira web marketing tutti i giorni, dove ci sono spazi di confronto e utilizzare magari il tempo di un master per fare una bella gavetta sul campo.
Per esperienza: rende molto di più.Sulla laurea: non saprei, quando ho iniziato a lavorare io di laureati nel web ce n'erano pochini...anche per questione di età. Non credo che ora ci siano molte differenze, anzi, credo che fra un giovane aperto e volenteroso, diplomato e un meno giovane, con la testa un pò "inquadrata" dall'università...venga scelto il primo (anche perchè il secondo sicuramente e giustamente ha più pretese ed è meno condizionabile...ma qui bisognerebbe aprire il triste thread "precariato nel web")
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Ok, mi pare che le competenze/conoscenze la facciano da padrona... proviamo a specificare un po' meglio?
Inizierei così... poi a voi continuare:
- conoscenza dei fondamenti di marketing tradizionale
- conoscenza dei fondamenti di comunicazione via web
- conoscenza dei fondamenti della statistica qualitativa e quantitativa (con relativi metodi di misurazione)
- poi???
Barbara
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Conoscenza delle logiche di funzionamento dei siti web/portali, sia dal punto di vista della struttura, sia da quello editoriale. Importantissimo il concetto di usabilità, i limiti strutturali, le potenzialità di un prodotto web.
Capacità analitica dei dati a disposizione (sessioni, pagine viste, entrata/uscita, provenienze, tempi di permanenza...)
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cara Barbara
scusa se rispondo solo oraallora se vuoi sapere l'ordine delle 3 cose per arrivare a fare questo lavoro, personalmente penso siano così:
- formazione scolastica (fra tutte le possibilità direi la meglio in questo campo sia Scienze della Comunicazione, ma vanno bene anche altre facoltà come Economia e Commercio)
- esperienze lavorative (esperienze in uffici marketing, anche non web)
- competenze necessarie (tecniche, organizzative, ma anche capacità di gestione di progetti complessi..infine capacità personali di scrittura e comunicazione)
se invece vuoi sapere l'ordine per essere presi in considerazione in questo settore (ovvero cosa conta per chi ti fa un colloquio di lavoro)
- approccio mentale / attitudine web marketing oriented (ti viene dal tuo percorso ma è soprattutto una questione personale) con trasversalità (ovvero capacità di comprendere lavoro e probl. di altre figure professionali come i programmatori, i commerciali ecc. e soprattutto capacità di saperci dialogare) + curiosità e interessi a 360°
- competenze tecniche
- esperienze lavorative
- formazione
in pratica è esattamente rovesciata
concordo con chi dice che piuttosto che farsi master e contro master, meglio 1 anno in un'azienda a farsi le ossa con uno stage. non necessariamente in aziende internet. anzi..
le occasioni di formazione post scolastica le intendo più come: leggere libri, riviste, siti e forum per tenersi aggiornati. e lo faccio rientrare nelle competenze..
ciao
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Aggiungo solo che un titolo può darti quel quid per essere preso in considerazione e valutato.
Anche se si è bravi, spesso ci si ferma alle certificazioni ed ai diplomi, quindi averli(anche se l'utilità è relativa ai fini pratici), può dare quella possibilità di farsi conoscere.
Le selezioni del personale non sempre son fatte da gente competente, il che è anche normale, quindi si fanno condizionare dai titoli.
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I miei due cent sull'argomento
Formazione: importantissima perchè ti permette di crearti un determinato approccio alla materia e all'apprendimento tout court.
Insomma, chi si è preso il pezzo di carta se non altro ha imparato a studiare
Circa il percorso di studi, beh qui possono essere i più vari... io ad esempio sono psicologa della comunicazione - vabbè quando ho terminato io scienze della comunicazione manco esisteva - per cui i miei punti forti erano la metodologia di ricerca psicosociale e la conoscenza approfondita della statistica.
Punti deboli la scarsa padronanza dei termini più economici quindi conseguita la laurea ho dovuto integrare con altri esami di economia a 'Ca Foscari.Ho conosciuto persone con passati scolastici molto differenti dal mio, ma con un approccio simile... ed è su quello che si riesce a creare una carriera.
Esperienze professionali: altrettanto importanti della formazione. L'aver visto tante cose - lavorativamente parlando - magari avendo provato ambiti completamente diversi permette alla persona di essere flessibile ... e paziente
Inoltre il lavoro sul campo ti insegna per forza l'umiltà... c'è sempre da imparare! ... e non si può fare tutto da soli... è importate poter chiedere aiuto.Infine le **Competenze: **nessuno nasce imparato, tutto si può apprendere se c'è voglia.
Personalmente ritengo che per fare questo mestiere siano fondamentali due elementi:
- passione;
- la consapevolezza di non essere mai arrivati...
Non mi trovo d'accordo con chi inserisce nel novero delle competenze del web marketer l'usabilità: per me sono cose diverse.
Come per la programmazione lascio lavorare i colleghi programmatori, per la grafica i designer, per l'usabilità gli ergonomi.Il limitare il proprio raggio di azione e potersi affidare a dei colleghi specializzati è IMHO fondamentale per il successo finale del processo.
Infatti, molto spesso com web marketer si intende una figura tutto fare ... approccio sbagliatissimo.Tutte opinioni personali...
Barbara
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@b_b said:
Non mi trovo d'accordo con chi inserisce nel novero delle competenze del web marketer l'usabilità: per me sono cose diverse.
Come per la programmazione lascio lavorare i colleghi programmatori, per la grafica i designer, per l'usabilità gli ergonomi.Il limitare il proprio raggio di azione e potersi affidare a dei colleghi specializzati è IMHO fondamentale per il successo finale del processo.
Infatti, molto spesso com web marketer si intende una figura tutto fare ... approccio sbagliatissimo.Tutte opinioni personali...
Barbara
Forse ne ho parlato io? Sì devo essere io!
Vedi io invece credo che chi fa marketing, anche non necessariamente web, deve conoscere molte cose ed intuirne moltissime. Non intendevo dire che è necessario essere dei programmatori, ma almeno di intuire la materia. Sapere, almeno a grandi linee, che cosa deve fare un programmatore ti aiuta ad analizzare megli i problemi del cliente. Sapere che una certa tecnologia ha, ad esempio con i motori di ricerca, una performance migliore non può aiutarti nel tuo lavoro.
Quanto all'usabilità invece non sono d'accordo. Quando parlo di usabilità intendo tutte le azioni che possono migliorare l'user esperience in un sito web. Di fatto con l'usabilità si possono aumentare anche e di molto le conversioni, quindi, almeno un'infarinatura sull'argomento, a mio avviso, è necessaria.
Ti propongo questa lettura: relazioni tra usabilità e marketing di Michele Visciola.
Poi v'è anche da sottolineare la profonda differenza che esiste tra un webmarketer di una piccola azienda (magari unico ad occuparsi di quella materia e, per forza di cose, un tuttologo, se mi consenti il termine) e il webmarketer di una grossa azienda, che ha risorse per creare veri e propri team di sviluppo. Ma in ogni caso un team lavora meglio se ciascuno dei suoi appartenenti conosce bene il lavoro degli altri.
Ovviamente mie personali opinioni!
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@Catone said:
Forse ne ho parlato io? Sì devo essere io!
Vedi io invece credo che chi fa marketing, anche non necessariamente web, deve conoscere molte cose ed intuirne moltissime. Non intendevo dire che è necessario essere dei programmatori, ma almeno di intuire la materia. Sapere, almeno a grandi linee, che cosa deve fare un programmatore ti aiuta ad analizzare megli i problemi del cliente. Sapere che una certa tecnologia ha, ad esempio con i motori di ricerca, una performance migliore non può aiutarti nel tuo lavoro.
[cut]
Infarinatura si, conoscenza approfondita no...
A mio parere un markettaro deve conoscere il suo ambiente di lavoro.
Se ad esempio, si muove nella produzione di lamiere dovrà avere una infarinatura circa le tecniche di produzione e le caratteristiche dei vari prodotti... ma nessuno si sognerà di chiedere più di questo.
Nel web spesso si pensa che si debba sapere tutti tutto... è sbagliato per due semplici motivi:
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la performance che posso dare su un argomento che non conosco a menadito sarà sicuramente mediocre... e quindi 'rovinerò' la reputazione complessiva del settore...
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si manca di rispetto a coloro che hanno dedicato la propria crescita professionale ad un determinato argomento.
Prendiamo il caso dell'ergonomo... ne ho uno nell'ufficio accanto
Se entro da lui vedo libri legati alle scienze cognitive - funzionamento della memoria, della percezione, del pensiero, etc - se sbircio nei suoi bookmark leggo siti di cui io non ho mai sentito parlare...Altro caso è quello dei creativi/grafici ... beh da loro il mondo è un altro... riviste tante di tutti i tipi, stampe alle pareti delle home page più belle del mese, testi sul design, fumetti e albi fotografici...
Lo spazio dei programmatori è ancora diverso... anche qui tornano i libri... certi tomoni in inglese che in confronto il 'devoto oli' - famoso dizionario - è una lettura 'leggera'...
Non lavoro in una agenzia grande, anzi... però qui tutti - io per prima - siamo consapevoli dei propri limiti e quindi chiediamo **a chi conosce veramente l'argomento **di integrare le idee degli altri con il suo apporto da esperto in materia.
Ovviamente ci sono delle conoscenze trasversali, i testi di Nielsen li abbiamo letti tutti come anche il cluetrain ...
Ma queste conoscenze debbono servire per far creare un lessico comune in modo tale si sappia che quando si parla di usabilità si intende questo o quello...Forse, per alcuni, la mia tesi sembrerà estrema... però vorrei veder riconosciuto al web lo stesso rispetto che viene attribuito al mondo produttivo tradizionale, dove figure diverse vengono *riconosciute, rispettate e pagate *in modo diverso...
Nessuno chiederebbe all'amministrativo di un'azienda di produzione tradizionale di- gestire la contabilità,
- disegnare via cad i progetti dei singoli prodotti,
- fare un salto in fabbrica a inserire le istruzioni nelle macchine a controllo numerico,
- verificare lo scostamento dai parametri definiti dal sistema qualità
- monitorare la soddisfazione dei clienti... eppure sono tutte attività che vengono portate avanti con l'utilizzo del Computer
Se esistesse una singola persona che potesse fare tutto questo pensate che guadagnerebbe cinque stipendi?
Barbara
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Va beh per la programmazione mi sta bene l'infarinatura. Siamo d'accordo quindi.
Per il discorso usabilità, non lo so, sono due concetti spesso tangenti e altrettanto spesso intimamente correlati che non sento di essere d'accordo con quanto dici. Ma, insomma, sono pure disquisizioni teoriche e pareri personali, almeno il mio.
Tornando alla tua tesi di base, dico che sono d'accordo che sia necessaria una specializzazione netta tra le parti, ma ribadisco anche che in molte micro aziende che non dispongono di budget (e che quindi possono contare sul quel tipo di risorsa o rinunciare al merketing) c'è, in genere, una sola persona che si occupa di tutto e deve, giocoforza, conoscere un po' di tutto: non è praticabile altra soluzione, te lo dico perché ho lavorato in più d'una di queste realtà.
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@Catone said:
Tornando alla tua tesi di base, dico che sono d'accordo che sia necessaria una specializzazione netta tra le parti, ma ribadisco anche che in molte micro aziende che non dispongono di budget (e che quindi possono contare sul quel tipo di risorsa o rinunciare al merketing) c'è, in genere, una sola persona che si occupa di tutto e deve, giocoforza, conoscere un po' di tutto: non è praticabile altra soluzione, te lo dico perché ho lavorato in più d'una di queste realtà.
Riscrivo ... il sistema mi ha dato pagina non trovata al momento dell'invio
Sono anni che con IWA portiamo avanti la nostra battaglia per il riconoscimento - sia professionale, sia economico - delle figure del web.
All'inizio c'era una figura chiamata **webmaster, **a costui era richiesto di:
- progettare la struttura del sito
- ideare la grafica
- scrivere il codice
- redigere i contenuti
- relazionarsi con gli utenti
- promuovere il sito
- ...
Una singola persona non può fare tutto questo bene. Le competenze e le conoscenze richieste sono tante e tali che è ovvio che se ci si deve occupare di tutto il livello sarà mediocre... e tale sarà anche il risultato portato al committente...
Insomma per scrivere un testo accattivante si debbono avere delle conoscenze molto specifiche, per programmare ne servono altre, per progettare l'interfaccia altre ancora...
Tu parli di aziende molto piccole dove una persona porta avanti tutto... ma i risultati?
IMHO si deve sempre tener conto che - nel nostro settore - l'errore di uno si ripercuote sull'intera percezione del mercato :bho:In un'azienda tradizionale nessuno si aspetterebbe che l'operaio specializzato nella gestione delle macchine potesse andare a gestire la contabilità senza fare castronerie...
Barbara
ps. spero che sia chiaro che non c'è nessun intento polemico o di attacco...
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Guarda un trattamento simile proprio non me l'aspettavo da una mia conterranea, sono veramente deluso!
Scherzo! Non lo so, i miei risultati sono stati decenti, sono ancora in piedi. Mi rendo conto che con una struttura più ampia forse sarebbero stati migiori, ma vorrei farti conoscere alcune di queste aziende e dei loro clienti, capiresti tante cose!
Ad ogni modo, ripeto, ora con un team specializzato lavoro meglio!
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@b_b said:
Riscrivo ... il sistema mi ha dato pagina non trovata al momento dell'invio
Bastava tornare indietro...con FF
@b_b said:
Sono anni che con IWA portiamo avanti la nostra battaglia per il riconoscimento - sia professionale, sia economico - delle figure del web.
All'inizio c'era una figura chiamata **webmaster, **a costui era richiesto di:
- progettare la struttura del sito
- ideare la grafica
- scrivere il codice
- redigere i contenuti
- relazionarsi con gli utenti
- promuovere il sito
- ...
Una singola persona non può fare tutto questo bene. Le competenze e le conoscenze richieste sono tante e tali che è ovvio che se ci si deve occupare di tutto il livello sarà mediocre... e tale sarà anche il risultato portato al committente...
Quoto tutto
Vorrei aggiungere un parametro: Fantasia/Genialità/Intuito
O lo hai o non lo hai
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@Giorgiotave said:
Bastava tornare indietro...con FF
questa è crudeltà! ci ho provato... ma aveva perso il testo...
Barbara
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@Catone said:
Guarda un trattamento simile proprio non me l'aspettavo da una mia conterranea, sono veramente deluso!
Forse perchè proprio della stessa zona riusciamo a confrontarci bene ... stesso mercato=stessi problemi :():
Qui in Veneto le grandi web agency sono tutte fallite -ad es. Seven - o bruscamente ridimensionate - vedi E-Tree-
Imho la realtà giusta è proprio quella della piccola azienda, dove ci sono poche persone ben preparate e motivate... poi se il progetto è particolare si possono avviare collaborazioni con terzi specializzatissimi...
Nulla di più insomma del classico modello 'veneto'/'italiano' dove ci sono realtà piccolissime sulla carta - ma di estrema eccellenza qualitativa - che riescono ad imporsi a livello internazionale.
Sono convinta che la condivisione e la consapevolezza dei propri limiti siano l'elemento vincente di ogni team che opera sul web... team che deve venir creato di volta in volta secondo gli obiettivi del progetto
Barbara
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@b_b said:
Forse perchè proprio della stessa zona riusciamo a confrontarci bene ... stesso mercato=stessi problemi :():
Qui in Veneto le grandi web agency sono tutte fallite -ad es. Seven - o bruscamente ridimensionate - vedi E-Tree-
Imho la realtà giusta è proprio quella della piccola azienda, dove ci sono poche persone ben preparate e motivate... poi se il progetto è particolare si possono avviare collaborazioni con terzi specializzatissimi...
Nulla di più insomma del classico modello 'veneto'/'italiano' dove ci sono realtà piccolissime sulla carta - ma di estrema eccellenza qualitativa - che riescono ad imporsi a livello internazionale.
Sono convinta che la condivisione e la consapevolezza dei propri limiti siano l'elemento vincente di ogni team che opera sul web... team che deve venir creato di volta in volta secondo gli obiettivi del progetto
Barbara
Va bene ti assolvo!
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ehm, leggo adesso, credo di aver parlato anch'io di usabilità e di pluri-competenze...visto che l'argomento è stato ampiamente sviscerato non procedo oltre.
In ogni caso volevo risistemare le mie dichiarazioni: anch'io non sono convinta che i tuttologi siano la soluzione, ma la conoscenza del lavoro degli altri permette di organizzare meglio i progetti e ottenere risultati migliori.
Purtroppo, come sottolineava Catone, a volte non è possibile avere figure specializzate e viene richiesto sempre ai soliti noti di occuparsi di tutto...
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@nelli said:
cara Barbara
scusa se rispondo solo oraallora se vuoi sapere l'ordine delle 3 cose per arrivare a fare questo lavoro, personalmente penso siano così:
- formazione scolastica (fra tutte le possibilità direi la meglio in questo campo sia Scienze della Comunicazione, ma vanno bene anche altre facoltà come Economia e Commercio)
- esperienze lavorative (esperienze in uffici marketing, anche non web)
3)competenze necessarie (tecniche, organizzative, ma anche capacità di gestione di progetti complessi..infine capacità personali di scrittura e comunicazione)
se invece vuoi sapere l'ordine per essere presi in considerazione in questo settore (ovvero cosa conta per chi ti fa un colloquio di lavoro)
- approccio mentale / attitudine web marketing oriented (ti viene dal tuo percorso ma è soprattutto una questione personale) con trasversalità (ovvero capacità di comprendere lavoro e probl. di altre figure professionali come i programmatori, i commerciali ecc. e soprattutto capacità di saperci dialogare) + curiosità e interessi a 360°
- competenze tecniche
- esperienze lavorative
- formazione
in pratica è esattamente rovesciata
quoto tutto . aggiungo che un libro di problemSolving da tenere vicino al caminetto è pur sempre utile. aggiungo anche che al 100 % ho acquisito concetti e rinfrescato concetti già appresi leggendo su forum e confrontandomi spesso con utenti in privato! il webmarketing è anche condivisione su come si comporta la concorrenza o il grande portale ecc .
collaboratore di
Http://www.gdesign.it
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Peccato....ho visto questo topic dopo aver postato su marketingroutes :(....
Vi segnalo il mio umile contributo in risposta a chi afferma che le competenze tecniche (html, php e compagnia bella) siano condizione necessaria per lavorare come webmarketer.
Ciao ragazzzzzziiiiiii :D;)
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@alexs2k said:
Peccato....ho visto questo topic dopo aver postato su marketingroutes :(....
Vi segnalo il mio umile contributo in risposta a chi afferma che le competenze tecniche (html, php e compagnia bella) siano condizione necessaria per lavorare come webmarketer.
Ciao ragazzzzzziiiiiii :D;)
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