• Super User

    @Everfluxx said:

    Forse mi sono spiegato male. Il problema che ho posto è legato all'autorevolezza dei blog.

    scusa avevo frainteso... però alcuni blog sono autorevoli....
    e pian piano lo saranno sempre di più...

    ad oggi però concordo che la carta stampata da qualche garanzia in più... ma non sempre


  • User

    @Everfluxx said:

    Forse mi sono spiegato male. Il problema che ho posto è legato all'autorevolezza dei blog.

    Sì, è vero, per certe categorie di prodotti è difficile rendere oggettivo un concetto, o meglio un'attribuzione di valore come l'autorevolezza al singolo blog.. dopo quanto o cosa un blog può essere considerato autorevole e da chi? Forse in base ai link, al traffico, ai link al pagerank..? forse ma non è facile da determinare.


  • Super User

    @koalasereno said:

    Sì, è vero, per certe categorie di prodotti è difficile rendere oggettivo un concetto, o meglio un'attribuzione di valore come l'autorevolezza al singolo blog.. dopo quanto o cosa un blog può essere considerato autorevole e da chi? Forse in base ai link, al traffico, ai link al pagerank..? forse ma non è facile da determinare.
    A mio modesto avviso, l'autorevolezza di un blog si misura appunto con la sua capacità di influenzare le opinioni di chi lo legge.


  • User

    @SpiderPanoz said:

    col tempo quelli che siamo abituati a considerare beni problematici diventeranno sempre meno problematici 😄

    scusami, mi sa che ho risposto a questa domanda attaccandola a un altro utente :-


  • User

    @Everfluxx said:

    A mio modesto avviso, l'autorevolezza di un blog si misura appunto con la sua capacità di influenzare le opinioni di chi lo legge.

    sono d'accordo anche se non è facile misurare questa capacità 🙂 almeno non in prima battuta.


  • Super User

    @koalasereno said:

    scusami, mi sa che ho risposto a questa domanda attaccandola a un altro utente :-

    azz. speriamo di non perdere di autorevolezza :lol:


  • User

    @mr yak said:

    Ciao Leonardo e grazie per la tua disponibilità.
    La domanda, forse banale, e cosa vedi tu per il futuro: dove potrebbe portare secondo te la diffusione dei "contenuti dal basso"? chiaramente parlo di direzione generale, non di quale sarà la prossima idea che sfonderà...

    bella domanda quanto difficile da rispondere.. ci provo correndo comuqnue il rischio di essere banale..
    secondo me questa ondata di contenuti dal basso è come un grande rimescolamento di carte, una ondata di libertà, di democrazia informativa che forse porterà ad una maggiore trasparenza e verità.. mi ricordo che all'inizio la rete, quella fatta dagli accademici e dagli iniversitari, era molto più vicina a quella che è ora e che sta diventando o tornando ad essere..
    se il sito più bello o la campagna più grande è solo ad appannaggio di chi è più grande o può spendere di più il Web diventa come ogni altro medium d comunicazione.. ma il web è diverso, come cantava gaber il web è libertà e la libertà è partecipazione 🙂


  • Super User

    Mi pare ti sia scappata questa domanda fatta all'inizio Leo, te la ripropongo 🙂 :

    @i2m4y said:

    Ciao e benvenuto,

    in merito alla "profilazione" del sito web per tipologia di utente mi chiedo se potresti postare qualche esempio di siti organizzati in "sentieri diversi" a seconda dell'utente, manager, casalinga ecc.

    Paolo


  • User

    @koalasereno said:

    bella domanda quanto difficile da rispondere.. ci provo correndo comuqnue il rischio di essere banale..
    secondo me questa ondata di contenuti dal basso è come un grande rimescolamento di carte, una ondata di libertà, di democrazia informativa che forse porterà ad una maggiore trasparenza e verità.. mi ricordo che all'inizio la rete, quella fatta dagli accademici e dagli iniversitari, era molto più vicina a quella che è ora e che sta diventando o tornando ad essere..
    se il sito più bello o la campagna più grande è solo ad appannaggio di chi è più grande o può spendere di più il Web diventa come ogni altro medium d comunicazione.. ma il web è diverso, come cantava gaber il web è libertà e la libertà è partecipazione 🙂

    Ce la farà il web 2.0 a resistere? O sarà ripreso e fagocitato da interessi a lui stesso superiori? Le grandi aziende cercheranno di riprendere il controllo della situazione? Forse ci proveranno, non so se riusciranno..


  • User Attivo

    La campagne di banner advertising hanno avuto nel corso degli anni tassi di click-through decrescenti e tassi di conversione bassissimi.
    L'efficacia di una campagna banner spesso si misura proprio in base a questi due ultimi parametri.
    In altri media, tv, carta stampata, radio, il rapporto diretto tra esposizione ad un annuncio pubblicitario e risposta del consumatore è più difficile da misurare eppure si spendono cifre enormi solo per i passaggi.

    Quanto pensi siano importanti le sole impression di un banner (indipendentemente dal click-through e dal tasso di conversione) per promuovere il brand di un'azienda?

    Una campagna tramite banner deve essere gestita diversamente da una compagnia grande e da una piccola impresa?

    Quali sono i tuoi suggerimenti per ottenere click-through e tassi di conversione maggiori?


  • Community Manager

    [CENTER]**Comunicazione per tutti i partecipanti

    **[LEFT]Alle 17:00 si chiude questo Live con Leonardo, vi prego di non fare domande oltre quell'orario in quanto lasceremo il topic aperto per far rispondere alle ultime domande arrivate 🙂

    :ciauz:
    [/LEFT]
    [/CENTER]


  • User Attivo

    leo forse ti è scappata questa:

    sono uno studente di comunicazione iscritto al 3° anno, dopo la laurea voglio fare un master in marketing e comunicazione
    magari per lavorare un giorno in campo pubblicitario come account
    quali sono le università , istituti + accreditati e che danno + preparazione????


  • User

    @Catone said:

    Mi pare ti sia scappato questa domanda fatta all'inzio Leo, te la ripropongo 🙂 :

    ma per esempio molti siti di servizi online (assicurazioni, banche, servizi finanziari, etc.) indirizzano subito il visitatore ad un percorso in base al tipo di target (business o consumer) o tipologia di prodotto (mutuo, conto corrente, o assicurazione moto). Altro esempio di differenziazione è: visitatore o cliente? Lo stesso Amazon ha introdotto questa differenziazione..


  • User

    @vinarcid0810 said:

    leo forse ti è scappata pure questa:

    sono uno studente di comunicazione iscritto al 3° anno, dopo la laurea voglio fare un master in marketing e comunicazione
    magari per lavorare un giorno in campo pubblicitario come account
    quali sono le università , istituti + accreditati e che danno + preparazione????

    mah, difficile dire quali siano le scuole o gli istituti più accreditati, se la Bocconi, la IULM, o altre scuole per tecnici Pubblicitari; se fossi in te punterei ad una scuola che oltre alla qualità didatica ti permetta anche di avvicinarti al mondo del lavoro con uno stage o un'esperienza in azienda..


  • User Attivo

    Prima del termine ripropongo pure la mia che è sfuggita, in ogni caso grazie
    @RockyMountains said:

    Ciao Leonardo,
    oltre a realizzare buoni prodotti e servizi, è possibile attrarre i social network, fare in modo che parlino di quei prodotti/servizi?


  • Super User

    Ecco la mia ultima domanda! 🙂

    Gli strumenti di Geo targeting. Sempre più spesso mi devo confrontare con clienti che hanno realtà radicate in certe zone specifiche e necessitano di interventi di web marketing altamente localizzati.
    Lato seo è abbastanza semplice circoscrivere il posizionamento, lato ppc è già più complesso, almeno in adwords l'individuazione dell'ip considera l'origine della connessione al web, piuttosto che la posizione reale dell'utente. Ma non importa! 🙂

    Quello che voglio sapere da te è che altri strumenti di promozione online si possono utilizzare per una campagna di marketing di questo tipo?


  • Moderatrice

    Cito sempre Giorgio
    Esperienze e casi di studio.
    Puoi farci vedere qualcosa?


  • User

    @Calogero Dimino said:

    La campagne di banner advertising hanno avuto nel corso degli anni tassi di click-through decrescenti e tassi di conversione bassissimi.
    L'efficacia di una campagna banner spesso si misura proprio in base a questi due ultimi parametri.
    In altri media, tv, carta stampata, radio, il rapporto diretto tra esposizione ad un annuncio pubblicitario e risposta del consumatore è più difficile da misurare eppure si spendono cifre enormi solo per i passaggi.

    Quanto pensi siano importanti le sole impression di un banner (indipendentemente dal click-through e dal tasso di conversione) per promuovere il brand di un'azienda?

    Una campagna tramite banner deve essere gestita diversamente da una compagnia grande e da una piccola impresa?

    Quali sono i tuoi suggerimenti per ottenere click-through e tassi di conversione maggiori?

    Anche se personalmente non amo molto i banner ci sono studi che dimostrano l'incremento della popolarità e richiamo del brand da parte di persone che sono state esposte alla campagna; un altro parametro è il cosidetto view-through che sembra avere un certo peso nel ricordo della marca e nel far scaturire poi una visita successiva e, auspicabilmenteo una conversione..per quanto riguarda le campagne rich-media penso la capacità di generare brand awareness ed anche un CTR superiore sia forse l'unica strada percorribile..
    In merito al budget, una piccola azienda potrebbe fare un'analisi e una segmentazione più accurata al fine di disperdere il meno possibile le impression; un mio amico che ha un'azienda con basso budget a disposizione sta facendo una campagna su un blog verticale appartenente ad un Blog network. Penso con buoni risultati..


  • User

    @Catone said:

    Ecco la mia ultima domanda! 🙂

    Gli strumenti di Geo targeting. Sempre più spesso mi devo confrontare con clienti che hanno realtà radicate in certe zone specifiche e necessitano di interventi di web marketing altamente localizzati.
    Lato seo è abbastanza semplice circoscrivere il posizionamento, lato ppc è già più complesso, almeno in adwords l'individuazione dell'ip considera l'origine della connessione al web, piuttosto che la posizione reale dell'utente. Ma non importa! 🙂

    Quello che voglio sapere da te è che altri strumenti di promozione online si possono utilizzare per una campagna di marketing di questo tipo?

    Sulla geolocalizzazione oltre al SEM che hai citato, la sponsorizzazione o il bannering all'interno di siti locali e regionali potrebbe essere una altrernativa interessante; pensa a questi siti /portali come lombardiaimprese.. che si rivolgono ad aziende di una sola regione..


  • User

    @mr yak said:

    Tu ritieni che le aziende abbiano svantaggi dal web 2.0?
    Quali?

    in realtà più che svantaggi, sono i timori che le frenano.. la perdita di controllo intrinseca all'apertura di un blog per esempio ancora li frena e li spaventa. Aprirsi alla partecipazione ed all'ascolto invedce potrebbe essere una mossa vincente..