• User Attivo

    Apertura Partita iva, qualche dubbio

    Ciao a tutti.. dopo tanta indecisione mi sto convincendo di aprire una partita iva e i dubbi mi assillano!
    Spero che mi possiate aiutare a colmare alcune lacune.

    Sono una designer web di 23 anni, attualmente collaboratrice in una azienda.
    Il mio attuale contratto è di collaborazione a progetto e scadrà a giorni e le alternative che mi hanno detto sono queste:

    • Contratto determinato per un anno (13esima e liquidazione) a circa 1050 euro netti al mese (con l'aspettativa di un indeterminato se le cose andranno bene)
    • Partita iva con un compenso annuale di 25000/26000 + iva

    Dato che ogni tanto mi capitano lavoretti esterni e vorrei cmq farli diventare qualcosa di più che lavoretti, sto valutando (ormai ho quasi deciso) se aprire la partita iva o meno
    Ho parlato con un amico commercialista che mi ha detto alcune cose ma ho ancora dei dubbi.

    Detto ciò vi faccio qualche domandina:

    1. ho saputo che l'attività che faccio io non è "catalogata" come codice come libera professionista ma dovrò aprire la p.i. nella categoria servizi e avere l'iscrizione alla camera di commercio. Mi chiedevo, appartenendo a questa categoria "servizi" posso scegliere per caso un nome per la mia attività tipo "Web Solution" o devo per forza scegliere il mio nome o cognome?

    2. se non ho capito male (tralasciando completamente l'iva) un libero professionista paga ciò che scarica meno di un utente privato.. perchè a parte lo scaricare l'iva, il fatto di non dover pagare le tasse sul corrispettivo speso fa in modo che pagherò a tutti gli effetti quel bene meno di quanto ho sborsato all'atto dell'acqusito.. per fare un esempio pratico se compro un pc a 1000 euro + iva, sborserò si 1000 + iva subito ma recuperando i costi alla fine pagherò quel computer un 30/40% in meno.. Mi confermate questa cosa?

    per ora mi fermo qui 🙂


  • User Attivo

    nessuna anima pia che mi aiuta? :frust:


  • Super User

    Ciao il web design (cod. attività 72600) può essere esercitato sia come libera professione che come impresa idnividuale (l'esistenza dei due studi di settore specifici ne da parziale conferma).

    Se deciderai per l'impresa individuale (artigiana) potrai segliere una ragione sociale del tipo "XYZ di Maria Bianchi" ma quel "di Maria Bianchi" è obbligatorio per legge.

    Certo la possibilità di dedurre dal reddito professionale o d'impresa alcuni costi potrà originare un risparmi fiscale... quantificarlo dipende da che aliquote d'imposta si applicano al tuo caso concreto.

    Nel forum troverai centinaia di post sull'apertura dell'attività di webdesiger.

    Paolo


  • User Attivo

    ciao e grazie per la risposta

    @i2m4y said:

    Ciao il web design (cod. attività 72600) può essere esercitato sia come libera professione che come impresa idnividuale (l'esistenza dei due studi di settore specifici ne da parziale conferma). il commercialista con cui ho parlato mi ha "garantito" che l'attività che svolgo non può rietrare in quella di libera professionista ma per forza di servizi. Ti dico a grandi linee le parole che ha usato: "Anche guardando i codici legati al lavoro che fai vengo sempre rimandato al codice attività nella categoria servizi e quindi non hai scelta"
    Premetto (forse è un dato importante) che realizzo siti web sia come grafica che come codice, e grafica di vario tipo. Inoltre in futuro poter anche offrire sviluppo software web e affini (ma per ora no). Sulle basi di ciò il mio commercialista mi ha dato quella risposta.
    Non ti scrivo questa pappardella per sfiducia ma per capire se sbaglia lui o cosa 🙂

    **ps: **mi ha fatto vedere esattamente la voce rpesente su questo documento (pagina 182) http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/eb869e42dac7c1a/ATECOFIN2004_VOLUME.pdf

    72.22.0 Altre realizzazioni di software e consulenza software

    • attività relative all’analisi, alla progettazione, alla programmazione e all’implementazione di software personalizzato
    • proposta di soluzioni software a fronte di un’analisi delle esigenze e dei problemi dell’utente
    • elaborazione, produzione, fornitura, implementazione e documentazione di software su misura secondo le direttive
      dell’utente, compreso il software sviluppato in ambiente web
      Dalla classe 72.22 sono escluse:
    • riproduzione di software operativo(software di base) non personalizzato cfr. 22.33
    • consulenza in materia di software connessa con la consulenza per installazione di elaboratori
      elettronici cfr. 72.10
    • creazione grafica in ambiente web cfr. 72.60

    @i2m4y said:

    Se deciderai per l'impresa individuale (artigiana) potrai segliere una ragione sociale del tipo "XYZ di Maria Bianchi" ma quel "di Maria Bianchi" è obbligatorio per legge.Questo nome "inventato" va presentato insieme all'apertura della partita iva o solo nel momento in cui mi iscriverò alla camera di commercio?

    @i2m4y said:

    Certo la possibilità di dedurre dal reddito professionale o d'impresa alcuni costi potrà originare un risparmi fiscale... quantificarlo dipende da che aliquote d'imposta si applicano al tuo caso concreto.Certo che quantificarlo dipende da che aliquote d'imposta si applicano al mio caso, cmq il mio ragionamento "fila"? in ogni caso io pagherò meno di un utente privato i prodotti che acquisterò quindi?


  • Super User

    Ti posto di seguito i link ai modelli approvati degli "studi di settore" sul sito dell'Agenzia delle entrate:

    http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/sg_servizi_2006.htm
    Studio TG66U

    http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/sk_professionisti_2006.htm
    Studio SK27U

    Come vedi il primo è per servisi ed il secondo per professionisti.... entrambi però contemplano il codice 72.60.0 che è quello proprio del webdesign.
    Quindi anche la stessa Agenzia delle Entrate conferma che per lei è attività che si può svolgere come lavoro autonomo (libero professionista) o come impresa individuale (ciò che tu chiami servizi).

    In effetti a monte di questa piccola prova si deve per forza operare un complesso ragionamento sulla prevalenza del lavoro personale/intellettuale piuttosto che l'organizzazione rilevante di beni, strumenti e capitali per la realizzazione dei servizi.... da questo ragionamento può discendere la corretta scelta tra lavoro autonomo professionale o impresa individuale.

    In ogni caso anche le prestazioni professionali sono servizi.

    Per il resto il nome (ragione sociale) lo dichiari sia all'agenzia entrate che al registro imprese.

    Si la possibilità di dedurti alcuni costi ti equivarrà a pagare meno alcuni beni strumentali ad esempio.

    Paolo


  • User Attivo

    grazie mille per la tua cortesia
    ti chiedo gentilmente se puoi spiegarmi meglio questo concetto perchè non credo di avere capito bene

    "n effetti a monte di questa piccola prova si deve per forza operare un complesso ragionamento sulla prevalenza del lavoro personale/intellettuale piuttosto che l'organizzazione rilevante di beni, strumenti e capitali per la realizzazione dei servizi.... da questo ragionamento può discendere la corretta scelta tra lavoro autonomo professionale o impresa individuale."

    e inoltre una curiosità: il nome della mia attività una volta aperta la partita iva può essere modificato "tranquillamente" quando voglio o va tenuto per legge lo stesso?

    grazie ancora


  • Super User

    Cavoli non so risponderti sulla modificabilità della ragione sociale.... ragionevolmente direi che è modificabile successivamente.

    Intendo dire che si deve ragionare sui tipici requisiti del lavoro autonomo (di stampo molto più intellettuale) o di impresa individuale (dove è presente una rilevante organizzazione di mezzi, persone e magari capitali e dove vi è il tipico richio d'impresa).

    Paolo


  • Super User

    L'ora segnata non è giusta, è indietro di un paio d'ore.... niente monumento... lo si fa ai morti solitamente 😉 .

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Cavoli non so risponderti sulla modificabilità della ragione sociale.... ragionevolmente direi che è modificabile successivamente.

    Intendo dire che si deve ragionare sui tipici requisiti del lavoro autonomo (di stampo molto più intellettuale) o di impresa individuale (dove è presente una rilevante organizzazione di mezzi, persone e magari capitali e dove vi è il tipico richio d'impresa).

    Paolommm intendi dire con parole più semplici che a seconda delle mie "intezioni" devo scegliere o uno o l'altra cosa che alla fine hanno la stessa utilità ma gestite in modo diverso?


  • Super User

    Direi che per il tuo caso specifico non mi farei grossi problemi se scegliere impresa o libera professione in quanto entrambe utilizzabili... mi farei dunque fare dal commercialista un analisi di convenienza e di flessibilità delle due figure giuridiche, .

    Paolo


  • User Attivo

    rimane il fatto che non capisco perchè mi abbia detto che posso fare solo impresa 😞
    potresti dirmi come fargli notare con parole semplici che, come dici tu la mia attività è collocabile in entrambe le scelte?

    grazie infinite per l'aiuto


  • Super User

    Il più semplice ???? Farei vedere lui che esistono i due studi di settore citati.... la medesima attività esercitabile in due modi diversi.

    Paolo


  • User Attivo

    potrebbe bastare portargli la stampa di questi?

    http://www1.agenziaentrate.it/settor...rvizi_2006.htm
    Studio TG66U

    http://www1.agenziaentrate.it/settor...nisti_2006.htm
    Studio SK27U


  • Super User

    Direi di si, si accorgerà da se che i quadri dei dati contabili sono uno per imprese ed uno per lavoro autonomo.

    Paolo


  • User Attivo

    sei stato davvero gentile.. per adesso ti ringrazio nuovamente
    se mi vengono altri dubbi ti rimperò ancora 😉


  • User Attivo

    ieri mi sono incontrata con la collega del commercialista che mi ha chiarito tutto 🙂
    praticamente è esattamente come mi hai detto tu, però loro mi hanno consigliato di rientrare nelle attività di impresa che mi da la possibilità di "fare" molte più cose e dato che la tassazione è praticamente identica anche se gestita in modo diverso.. e qui vorrei un tuo aiuto nel capire se quello che ho capito io è esatto:

    • come libera professionista avrei potuto vendere solamente servizi sottoforma di consulenze
    • con attività di impresa tecnicamente posso associare ai servizi anche i beni che li riguardano

    e da qui ti faccio delle domande (esempio inventati)

    1. posso vendere un software e il relativo pc sul quale deve girare?
    2. posso vendere un impianto multimediale (pc, televisore, ecc) per far navigare i clienti sul sito di un negozio?
    3. posso vendere un computer senza allegarci altri servizi?
    4. posso fare la grafica per dei biglietti da visita e vendere direttamente anche il biglietti stampati?

  • Super User

    Ahhhhhhhhhhhh a ma allora la cosa è nettamente diversa dai..... mi sembrava strano che un commercialista potesse sbagliare (:) 😉 😄 :lol: :yuppi: ).......... in effetti l'ultima persona che ho avviato sulla strada anche io l'ho avviata così per i medesimi motivi.

    Si potrai, fatti ben spiegare da loro come certificare queste cose e come farle rientrare nei tuoi codici attività........ un impresa può fare commercio di beni.

    Paolo


  • User Attivo

    che bello mi apre una marea di possibilità tutto ciò 🙂


  • User Attivo

    per caso esiste una documentazione scritta sul cosa posso fare/vendere e viceversa?


  • Super User

    Non ne conosco... si tratta di un ambito vastissimo quello della possibile attività di una impresa.... non ti resta che parlare-pensare-approfondire con il tuo commercialista a quali opportunità di business dare prevalenza.

    Paolo