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Catone le tue preoccupazioni sono centrate in pieno.
Se per i tuoi introiti professionali hanno istituito la tracciabilità di cui sopra, per tutti i tuoi rapporti con istituti finanziari hanno istituito gli accertamenti bancari.
Quindi anche il c/c che hai come privato presso la banca di una sim dove hai dei fondi comuni, per capirci, può essere oggetto di verifica da parte dell'amministrazione finanziaria, la quale, a determinate condizioni, potrà presumere che le "uscite" siano tuoi compensi in nero.Per capirci se ci sono uscite ingiustificate... hai pagato qualcuno... e poi hai rigirato quella prestazione al tuo cliente in nero.
Potrà avere un senso per le imprese (acquisto merci in nero e le rivendo) ma per i professionisti è pura follia secondo me.
Quindi 2 concetti: tracciabilità ed accertamenti bancari su tutti i rapporti.... se sei evasore.... O PRESUNTO TALE.... ti spiezzo in due!!!
Se poi non troveranno niente di anomalo... allora dovrai aver dichiarato almeno quanto dice lo studio di settore quell'anno, anche se hai la contabilità ordinaria, altrimenti tanto te lo imputano lo stesso.
Se poi sei una società ci sono le norme sulle società operative e quindi o dichiari almeno un tot. o te lo imputano
A mio giudizio rasentiamo lo stato di follia.
P.
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Eh, la miseria! Ma non è che stai un po' esagerando?
Adesso stai a vedere che se uno non giustifica 1000 EUR sul suo CC lo schiaffano in galera!
@i2m4y said:
Quindi 2 concetti: tracciabilità ed accertamenti bancari su tutti i rapporti.... se sei evasore.... O PRESUNTO TALE.... ti spiezzo in due!!!
P.
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Hai ragione il mio è un discorso esasperato.... ma ti assicuro che tanto poi dipende dai verificatori che ti trovi davanti... esistono quelli ragionevoli... ma esistono anche quelli di altro tipo.
E' dare tutte queste armi a quelli di questo secondo genere che poi può costare un bel po'...In effetti una recente circolare ha comunque ammesso i prelievi non giustificati, quando gli stessi possano essere ragionevolmente correlati alle normali esigenze di vita.
P.
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A questo punto Paolo non c'è allora alcuna convenienza ad aprire un nuovo corrento privato e utilizzare l'altro per l'attività, cmq verrebbero controllati entrambi in caso di verifica?
A me sembra una cosa pazzesca!
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La grande convenienza e nell'ordine che avrai a livello contabile.
Nella vita privata potresti fare 1000 operazioni e solo 100 in quella professionale.... non mi piacerebbe averle mischiate... consiglio sempre conti separati.P
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@i2m4y said:
La grande convenienza e nell'ordine che avrai a livello contabile.
Nella vita privata potresti fare 1000 operazioni e solo 100 in quella professionale.... non mi piacerebbe averle mischiate... consiglio sempre conti separati.P
Allora non ho capito io. Quello che intendevo con non conviene è che qualsiasi conto intestato a me può essere riconducibile alla mia attività professionale, oppure solo uno dei conti, quello che io dichiaro essere associato alla stessa?
Es.: ho un conto con intesa e dico: questo è per il mio lavoro, bene. Ho un altro conto con fineco e dico questo è personale! A questo punto il fisco mi fa un controllo, possono spulciare su entrambi o solo su quello di intesa?
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io non ho capito 2 cose. ho 2 conti ad oggi, facciamo che uno, il conto A, lo passo a conto dell'azienda. se tutto quello che guadagno col lavoro lo devo versare sul conto A, che cosa lo tengo a fare il B se non ci posso versare niente? oltre al lavoro non ho altre entrate.. lo posso usare mettendoci per esempio i soldi che mi da, facciamo un esempio, il nonno a natale? come li giustifico?
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Possono essere verificati entrambio i conti....
maggiore ordine contabile è comunque una gran cosa ed una migliore presentazione ai verificatori.
Sul conto A hai gli incassi e le spese dell'attività, giroconti periodicamente al conto B i soldi che ti servono per la vita privata.
Paolo
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Ciao Paolo, eccomi di nuovo qui con i soliti dubbi.
Avevi aiutato mio marito qualche mese fa perché stava aprendo la partita iva come libero professionista e voleva fare un calcolo di quanto mettere da parte per tasse, contributi, etc.
Riguardo l'obbligo del conto corrente, nell'attesa di un incontro chiarificatore col commercialista, vorrei capire una cosa.
Ora abbiamo un conto corrente intestato a me e dove lui è cointestatario. Stiamo cominciando ora ad avere qualche entrata fissa e quindi fino adesso questo è stato l'unico conto corrente in cui ci sono entrate sue, mie e le tutte le spese quotidiane.
E' ovvio che ora lui si aprirà un conto corrente per l'attività, ma se l'altro conto sarà intestato solo a me (cioè eliminando il fatto che lui è cointestatario), i controlli potrebbero riguardare anche questo conto? Considera che io ho attualmente un contratto a progetto ma presto (spero) dovrei essere assunta con un contratto part-time (mantenendo quindi entrambi i lavori). E' presumibile che il mio conto sarà quello utilizzato per le spese di casa, e quindi per forza di cose Mauro dovrà farvi dei versamenti... ecco, in questo senso potrebbero essere collegati e quindi anche il mio soggetto a controlli?
Prima qualcuno ha scritto riguardo a regali di parenti e simili... conviene spenderli subito? senza versarli? prima che facciano venire sospetti????
Grazie, e buon lavoro!ps. oggi dovrebbero approvare la nuova finanziaria... dici che mio marito deve ricalcolare quanto mettere da parte per le tasse? a occhio... anche se so che è un casino... meglio o peggio di prima per un libero professionista che non guadagna chissà che?
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Non ho idea di come sarà la finanziaria... ma ho paura che per il solo fatto di essere "professionista" sarà penalizzato.... nella loro mentalità tuo marito guadagna tanto solo che i soldi li fa sparire.
Direi che fossi in voi continuerei con conto cintestato e conto attività tuo marito.
Gli accertamenti bancari sarebbero comunque sempre possibili per ordine del magistrato... dunque...
Comunque quest'ultimo caso quando davvero è presunto qualcosa di grave.
P.
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E' da folli, in pratica non puoi trattenere contanti dai compensi, devi versarli, così le banche ci guadagnano, poi devi trasferirli sul conto "spese vita", così le banche ci guadagnano, poi devi prelevare quello che ti serve, così le banche ci guadagnano......
Poi ci si lamenta che ci sono gli evasori.
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non so se puo' essere utile ...
Accertamento: legittima l'acquisizione di dati bancari per la verifica di annualità anteriori al 1° gennaio 1992
È legittimo l'accertamento eseguito sulla base di un'acquisizione di dati bancari del contribuente avvenuta prima del 1° gennaio 1992, data di entrata in vigore della legge n. 413/1991, quando l'avviso di accertamento sia stato notificato al contribuente in un'epoca successiva a tale disciplina innovativa.
(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 13/09/2006, n. 19613)Accertamento: riferibili alla società i movimenti bancari effettuati sui conti correnti intestati a soci e loro familiari
In ordine alla rilevanza dei movimenti - versamenti e prelevamenti - effettuati su conti correnti bancari intestati a soggetti diversi (soci e loro familiari) dalla società destinataria della rettifica, la Corte di Cassazione ribadisce la possibilità di tenerne conto ogniqualvolta risulti la natura fittizia dell'intestazione o, comunque, la riferibilità delle operazioni alla società.
(Cassazione civile Sentenza, Sez. trib., 13/09/2006, n. 19609)