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Ciao,
a tal proposito cosa ne pensate dei messaggi subliminali a sfondo sessuale ?Avete fatto qualche test a riguardo ? Sarebbe bello studiare le diverse reazioni a messaggi espliciti e impliciti....
Magari, appena ho un po' di tempo provo a fare qualche test...
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bella discussione calogero
allora, riguardo esperienze passate ti posso dire che qualche anno fa usavo riferimenti sessuali (molto blandi) nei banner, e sempre di buon gusto. ma ovviamente erano quelli più cliccati (se ritrovassi le stats ti potrei dire anche di quanto, ma si parla di diversi anni fa).
oggi credo che le cose siano ben cambiate.. ormai l'overdose da nudi (che ci tengo a sottolineare non ho mai usato) secondo me ne rende inutile l'utilizzo.
ma..
penso che se la campagna è fatta con ironia la cosa cambia parecchio, allora sì che funziona!
allo stesso modo sono convinta che se per pubblicizzare qualcosa ci metti una **bella donna, vestita il giusto **(ma NON VUOL DIRE SPOGLIATA) in un contesto appropriato e con un nesso fra il messaggio visivo e il messaggio testuale/sonoro (meglio ancora sarebbe con il prodotto..) beh allora funziona.
ma solo perchè come abbiamo già detto in passato, l'utilizzo di persone rende più "umano" qualsiasi prodotto. e le persone preferiscono cliccare dove c'è un bel sorriso piuttosto che figure geometriche astratte..però è **assolutamente determinante la scelta **delle immagini, dei messaggi, del video ecc. ecc.
la stessa ragazza in bikini puo' essere volgare oppure rasserenante.. capisco che il buon gusto non sia universale, ma ci sono cose sulle quali più o meno tutti a pelle concordano o quanto meno accettano.sempre che pero' i**l riferimento sessuale non sia completamente gratuito **o peggio ancora forzato.
anni fa ricevevo la newsletter di un sito di vini piuttosto famoso. un giorno aprendola vedo una ragazza in *guepiere nera *che reclamizza non so quale vino. irritata la cestino. al terzo invio scrivo alla responsabile - che conoscevo per via di un referral program - spiegandole che è un abbinamento piuttosto obsoleto, poco fantasioso e per me donna controproducente (nessuna donna comprerebbe vino da una specie di maitresse). lei tutta offesa mi spiega che è una strategia, un'azione di **cobranding **con il gruppo La perla, che comunque era sicura che piacesse a tutti.. (di sicuro ai clienti maschi si) e che infine anche se io ero scandalizzata (che poi non ero, mi faceva solo tristezza) l'importante era che se ne parlasse.
che la pubblicità è questo...:oio so solo che oltre a dare meno rilievo al programma di affiliazione, non sono più entrata in quel sito..
ribadisco.. la pubblicità si ciba di creatività.. se i creativi riescono a dirci le stesse cose in modo nuovo e originale, personalmente lo preferisco. se poi è più facile, comodo, "sicuro" puntare sul sesso.. beh lo posso capire, ma è un peccato!:bho:
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Mi associo a Nelli: ottima discussione Calogero!
Personalmente il fattore "sesso" non mi attrae particolarmente in ambito pubblicitario, a meno che sussistano due condizioni:
- che sia un richiamo estremamente intrigante e per nulla volgare. Amo la malizia, ma quella ricercata, quella intelligente e per nulla banale o di basso livello.
- che ci sia un collegamento mediamente forte col prodotto: non deve essere un rapporto forzato e poco giustificabile, perchè in quel modo si rischia seriamente di mettere in secondo piano ciò che si vende per dare risalto allo stimolo sessuale.Il processo mentale deve essere: vengo attirata da stimoli erotici -> collego il prodotto a questi stimoli -> ricordo il prodotto con più facilità e lo lego ad una sensazione positiva, che mi è piaciuta.
Se però non esistessero questi due presupposti la sensazione diventerebbe immediatamente negativa, e quindi controproducente.
Pubblicità volgare e senza un'intelligente dose di erotismo? E' triste, davvero triste.
Oppure pubblicità di un prodotto completamente slegato dall'immagine sessuale utilizzata? Beh, in quel caso il prodotto non vale la pena di essere acquistato se il pubblicitario ha dovuto far leva su un fattore esterno piuttosto che sulle meravigliose, incredibili, inenarrabili doti intrinseche dell'articolo in questione.Questa - è ovvio - è la mia personalissima percezione. Ci saranno sicuramente anche molte altre persone che rimangono colpite maggiormente dalla scena grassa e volgare che richiama sesso esplicito e per nulla attinente a quanto venduto. Se alcuni pubblicitari utilizzano ancora questo metodo significa che ci sono molti potenziali clienti che lo apprezzano, e alla fine quello che conta è il risultato.
Non siamo nel campo dell'arte, ma in quello delle strategie di vendita, che poco hanno a che fare con virtuosismi di raffinatezza e cultura.Vi riporto - per finire - due esempi concreti.
Il primo negativo: io ricordo ancora con estremo "disgusto" due pubblicità che avevano scene di nudo che nulla avevano a che fare con quello che reclamizzavano. Nello specifico una marca di silicone e quella degli infissi per abitazioni. Ricordo bene il nome di queste due ditte. E vi assicuro che non comprerò mai nulla da loro. Quindi, riprendendo quello che diceva Nelli circa la signora che sosteneva che l'importante era parlarne, non sarei troppo d'accordo. Una pubblicità negativa non potrà mai rivelarsi positiva. Innanzitutto non lo diventerà mai nella mia mente e poi quel senso di negatività mi ha portato a passare un pò delle mie sensazioni poco piacevoli anche a voi.
Secondo esempio: il mio, per forza di cose. In questo caso l'utilizzo dell'argomento sesso era semplicemente irrinunciabile.
Vendendo intimo ho realizzato delle campagne con dei banner. In primo piano le delicate grazie di una fanciulla vista di schiena, mentre indossava un perizoma. Era San Valentino e si giocava sul contrasto angelo/demone. Quindi un banner metà dolce e metà provocante, ma sempre entro rigorosi limiti di stile. Nella pagina che ospitava quel banner ce ne erano anche altri di tutt'altro genere, che vendevano altri prodotti. Faccio senza dirvi che il mio banner è stato in assoluto il più clikkato, circa il triplo degli altri. Ma non perchè in quel periodo tutti avessero avuto una improvvisa voglia di comprare intimo, ma perchè comunque il richiamo sessuale attira.
Nel mio caso purtroppo questa cosa è negativa, poichè in campagne ppc i soldi pagati per soddisfare la semplice curiosità o morbosità altrui sono davvero tanti. In realtà chi è davvero interessato all'acquisto è una sparuta minoranza.Ciao,
Chiara
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Il sesso non fa vendere, attira ma non vende.
Perché sono in molti a credere che il sesso fa vendere.
Semplicemente, perché tutto il mondo degli adulti, gira attorno al sesso, ( è un dato scientifico e economico ).
Una buona parte del economia lavora per il sesso; i prodotti di bellezza, profumi, accessori, gioielli, abbigliamento, intimo, centri estetici, fiorai e molto ancora.
Visto questi dati, e normale le agenzie di marketing & pubblicità sfornano continuamente pubblicità e messaggi a sfondo sessuale, ma molte operano con concetti e criteri campati in aria.
Come giustamente avete fatto notare, una ragazza in bikini attira un certo target, ma ne respinge un'altra buona parte, e attirare non significa vendere.
<b>Il segreto non è comunicare attraverso il sesso, ma inviare un determinato messaggio: tu sei sexy, e se non lo sei puoi diventarlo con il prodotto X ( ogni uno di noi vuole essere sexy ).</b>
Non so quanti di voi si ricordano la pubblicità della C3 firmata Dolce & Gabbana, la ?sexy car?, ecco quello è un bel esempio: questa macchina ti rende sexy, un messaggio semplice e ironico, ma di grande impatto, non quella della Y, con una campagna web, che la quale non vendere nemmeno una Y, anzi rischia di perdere una buona parte del target femminile, alla quale la Y inizialmente era destinata.
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Arkin
Il sesso non fa vendere, attira ma non vende.
Kya
Il processo mentale deve essere: vengo attirata da stimoli erotici -> collego il prodotto a questi stimoli -> ricordo il prodotto con più facilità e lo lego ad una sensazione positiva, che mi è piaciuta.
Vado al supermercato e ci sono da una parte Nelli e Kya, dall'altra ci sono due donne che somigliano una a Giorgio, l'altra a Gero. Tutti invitano ad assaggiare ed eventualmente a comprare una pizza surgelata da due euro. Secondo voi quale delle due coppie, a parità di altre condizioni, venderà di più?
Se partiamo dalla base, anche il solo distinguere tra sesso femminile e maschile, è importante.
Belle donne nella pubblicità, le hostess dei convegni e degli aerei...
Donne belle e curate.
Mentre le donne stanno attente all'aspetto relazionale, al fascino, al modo di vestire, agli sguardi, al sorriso, alla pettinatura, al modo di rivolgersi... a tutto ciò che è intorno ad una persona (persona intesa quindi e come sesso maschile e come femminile), gli uomini stanno più attenti all'aspetto fisico.E' più difficile, secondo alcune ricerche, piacere fisicamente ad un uomo.
Se una donna esamina e sta attenta al "contorno", ad un uomo dobbiamo fornire subito la materia prima.
Avevo letto di uno studio per cui gli uomini socializzano, frequentano, e stanno più facilmente con uomini che gli "piacciono" (non nel senso che ne sono attratti o innamorati, ma nel senso che comunque li gradiscono fisicamente, a partire dai loro tratti somatici).Ammettiamo che per A le caramelle migliori sono quelle colorate e gustose.
Per B invece le migliori caramelle sono, in ordine, quelle di colore Rosso, Verde, Giallo.
Il colore, per B, assume più importanza rispetto al gusto.Ecco perché una caramella Rossa e gustosa sembra accontentare tutti.
Naturalmente si sta generalizzando parecchio.
Quindi rispondendo ad Arkin, il solo sesso maschile o femminile, a prescindere dagli indumenti sexy o dalle illusioni, il solo aspetto fisico già potrebbe influenzare la vendita di un prodotto.
Andiamo al sesso inteso, oltre che come sesso in senso stretto, anche come nudità, atto o simbolo sessuale.
La pubblicità serve a vendere o far conoscere?
La promozione agisce in maniera diretta puntando sul prezzo, sulla quantità prodotto, sul luogo, sul periodo, etc etc..
La pubblicità può descrivere o includere una promozione ed in quel caso serve senza ombra di dubbio a vendere.
Subito dico che, logicamente, lo scopo principale di un investimento ( e quindi anche quello pubblicitario) per chi fa marketing è avere un ritorno economico... per cui, in qualche modo, qualsiasi cosa facciamo si deve tradurre in risparmio o profitto e deve aumentare l'utile di un'azienda.Detto ciò, la pubblicità non serve propriamente a vendere... ma a rendere pubblico, a far conoscere un prodotto.
Quindi sono daccordo con Arkin quando dice che il sesso (ma come qualsiasi altra cosa aggiungo io) non fa vendere.Nel processo mentale descritto da Kya, il sesso non sembra essere uno stimolo per vendere, ma, in primo luogo, uno stimolo per attirare.
E qui Arkin è daccordo.Se lo scopo della pubblicità è favorire il ricordo una marca, una linea di prodotto, un prodotto... il sesso in questo senso può favorire il riconoscimento o il ricordo vero e proprio.
Perché il sesso attira?
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Ci sono delle canzoni che vi dicono qualcosa in un particolare periodo... magari quando siete giù...
Che piacevole trovarsi daccordo con una persona e pensarla esattamente allo stesso modo!
Riconoscere in una frase di qualcuno la citazione del vostro poeta (o comico) preferito...
In un film riconoscere la citazione di una scena, musica, situazione di un altro film famoso...Vi dà soddisfazione riconoscere... accedere ad un livello ulteriore, oltre il superficiale.
Beh... il comico, il poeta, il film, la canzone, un pensarla in un modo... non sono di tutti. Il sesso, dall'alba dei tempi, si.
Quando si va all'estero la prima cosa che si imparano sono le parolacce e le parti intime del corpo!Dove sta il sesso nella piramide dei bisogni di Maslow?
Beh... io lo metterei in tutti i livelli!
La procreazione è essenziale per il genere umano... e non c'è cultura, religione, morale che possa avere effetti devastanti per questo istinto innato.
Forte come la fame, la sete, o il bisogno dei bisogni, il bisogno di andare in bagno ...
Sesso.. un bisogno innato in tutti gli animali... a qualsiasi costo...
Il maschio della mantide religiosa si fa divorare dalla propria femmina durante l'atto sessuale... ma è in gioco il destino della specie!Il sesso è un bisogno di sicurezza, indica appartenenza, amore..
Beh... scontati i discorsi sull'autostima e sulle proprie decantate capacità, prestazioni, acrobazie...
Per qualcuno potrebbe anche significare autorealizzarsi!La cosa più importante a livello fisico, sociale e personale, non è forse la cosa più riconoscibile? Quella su cui si possono fare più citazioni, si può giocare di più, si può proibire di più, si può fantasticare di più, si possono elaborare (e si sono elaborate) più metafore e più allusioni in qualuque loco!
Ci può essere mai un'overdose? Ci si può mai stancare?
Ognuno di noi, a seconda della cultura, degli interessi, dello stato psicologico in cui si trova... ha diversi stadi di lettura di un testo (inteso nel suo senso più ampio).
La donna nuda... è un qualcosa di primordiale per gli uomini, è istinto... e penso attira sempre. Potrà mai esserci un'overdose? Si potrà mai smettere, nonostante l'abbondanza, di avere fame o sete o di andare in bagno?Diverso è il discorso sui giochi che si possono fare e sulla loro banalità...
Orribile la campagna alla radio " Ma che Asso dici?"
Me la ricordo... funziona? Venderà? In quanti altri pianeti oltre la terra esiste la vita?Ha pienamente ragione Nelli, ironia, creatività, semisimbolismo...
La figura della farfalla che muore sbattendo le ali è meno banale del solito tappo di una bottiglia di spumante che si libera in volo!
Però c'è anche un problema di trasmissione del messaggio e di destinatario.Il treno che entra in galleria è più comprensibile di un quadro di Klimt!
Per me, il limite rimane comunque la nostra creatività, non il contenuto che sfruttiamo!
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Calogero io fino a poco tempo fa andavo al lavoro in autobus, sai perché? Perché potevo ascoltare quello che diceva la gente comune.
Dalle 12 alle 15 ci sono i ragazzi che tornano da scuola, il mercoledì e il venerdì le donne che vanno e vengono dal mercato. Alla sera persone di tutte le età che tornano dal lavoro e via di questo passo.Alcune considerazioni estrapolate dalle statistiche mentali derivate dall'analisi delle conversazioni a cui ho assistito:
- Metà dei discorsi che carpivo riguardavano direttamente o indirettamente il sesso.
- I cartelloni pubblicitari degli autobus con donnine poco vestite, assimilabili, nel nostro caso, a pagine web, sono molto più guardati di quelli che ne sono privi. Anche dalle donne, ho osservato. Forse nell'uomo c'è bramosia di possesso, nella donna il confronto, ma posso sbagliarmi.
Altre considerazioni "di strada":
Hai presente al supermercato quando ci sono quelle donne che fanno dimostrazioni dei prodotti? Sì, bene! Se mi trovo di fronta una vecchiaccia che vuole appiopparmi il nuovo cracker al gusto di bacon con aglio e farcito di sottaceti, faccio degli slalom alla Thoeni per evitarla, cambio corsia di colpo, faccio suonare il cellulare, al limite se ci sbatto davanti, rifiuto elegantemente, adducendo che sono vegetariano e odio la pancetta.
Ma se colei che mi vuole far assaggiare e comprare qualcosa è una bella ragazza, non ho scampo: il prodotto entra nel mio carrello e rimane, in genere, in frigorifero sino alla sua scadenza. Poi, privato del suo involucro, viene gettato nella pattumiera dei rifiuti organici.
Sarò volubile, sarò un "maschio medio", ma è così.
Ultima considerazione: chiacchiere da bar.
Ho amici e conoscenti di tutte le età, estrazione sociale e bagaglio culturale; quando descrivo il mio lavoro, le domande che mi sono poste più spesso sono due (riporto le domande pari pari, perdonate la crudezza
- "Hai mai fatto siti porno?"
- "Perché al posto di quella ruota dentata in home page non ci piazzi una bella figa?"
Conclusione.
Il sesso è e rimane il motore di nostre molte azioni quotidiane, perchè non dovrebbe avere la stessa valenza anche nel web?
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@Catone said:
Il sesso è e rimane il motore di nostre molte azioni quotidiane, perchè non dovrebbe avere la stessa valenza anche nel web?
perchè esistono altri target (per fortuna)è vero che per certe masse il sesso funziona e lo farà sempre.
ma per quelle come me (fra le altre cose non prendo mai l'autobus ... certi discorsi non funzionano.e ti dimentichi di una fetta di mercato incredibilmente consistente, ricca e desiderosa di spendere: i gay.
come gli vendi una crema per il corpo? con una donnina nuda o con un omaccione? sono stereotipi vecchi.. ma ti assicuro che visto quanto costano certe marche (tipo shisheido, chanel..) e quanto ricarico c'è.. beh io non ci sputerei su quel target!guardalo il film con mel gibson vai...:p;):)
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@nelli said:
perchè esistono altri target (per fortuna)
è vero che per certe masse il sesso funziona e lo farà sempre.
ma per quelle come me (fra le altre cose non prendo mai l'autobus ... certi discorsi non funzionano.e ti dimentichi di una fetta di mercato incredibilmente consistente, ricca e desiderosa di spendere: i gay.
come gli vendi una crema per il corpo? con una donnina nuda o con un omaccione? sono stereotipi vecchi.. ma ti assicuro che visto quanto costano certe marche (tipo shisheido, chanel..) e quanto ricarico c'è.. beh io non ci sputerei su quel target!guardalo il film con mel gibson vai...:p;):)
[Omissis*]!
Gli esempi riguardano donne, perchè sono masculo, ma quando parlo di sesso ne parlo a 360°, quindi anche di omaccioni.
Il sesso per te non funziona, lo so, ma tu sei speciale, gli altri sono normali.*Editato dallo stesso autore poche ore dopo
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non è vero che per me il sesso non funziona.:():
volevo solo dire che se per taaaanta gente una cosa funziona, oggi il **marketing **e soprattutto il web marketing ci insegnano che per raggiungere le nicchie devi usare linguaggi e strumenti nuovi, e guarda caso il mercato si sta microdividendo in tante piccolissime nicchie..magari fosse ancora facile e semplice , come una volta, dividere fra casalinghe frustrate e omaccioni col chiodo fisso..
oggi gli uomini si vestono più effeminati delle donne
e le donne sono cazzute come uominicon realtà così.. cosa gli fai vedere.. sempre le veline?
cmq si fa per scherzare eh.. :p:);)
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NON è un caso, n quanto donne, che Nelly e Kya siano della stessa posizione. La sfera femminile, e spero che le due signorine me ne diano conferma hanno una percezione "leggermente" diversa verso i messaggi a sfondo sessuale.
Il caso della lancia Y è lampante. Si tratta amio avviso di un riposizionamneto del brand, ovvero credo stiano ripropenendo la Y anche alla sfera maschile. Da quel che vedo in giro, il 90% delle persone che guida l'auto in oggetto è femminile. Già precedenti SPOT si strizzavano l'occhiolino alla sfera maschile. Ultimo e non ultimo è il testimonial di Stefano Gabbana per LANCIA Y. Direi che si pone ottimamente nel mezzo delle due sfere. Avrebbero potuto prendere Cavalli, Armani etc...
Non so .. voi che ne pensate???
Ciao Angelo
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ottima osservazione angelo
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:Trilly-95-77: :Trilly-95-77:
Era solo una battuta, mi metto in ginocchio e ti chiedo scusa.
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...Però continuo la discussione
Si parla di nicchie di mercato, degli umori di settori circoscritti di persone e sono d'accordo con tutti, il sesso non è detto che faccia breccia.
Tutti i miei discorsi (autobus, supermercato, ecc.) riguardano la persona media e, per assimilazione, l'utente medio, la maggioranza pertanto.
Ebbene io credo che nella maggioranza delle persone il sesso faccia breccia, tutto qui... :bho:
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@Catone said:
...Però continuo la discussione
Ebbene io credo che nella maggioranza delle persone il sesso faccia breccia, tutto qui... :bho:Giustamente... chiunque pensa al sesso.... ci laviamo, ci profumiamo andiamo dal parrucchiere, ci facciamo o non ci facciamo la barba per piacere all'una o all'atra persona..
Quasi tutto il nostro lato estetico è caratterizzato dal sesso e dalle circostanze temporali e contestuali...
Forse questo lato ci accomuna perchè è ancora molto caratterizzato dall'istinto e da tutti e 5 i sensi... e sicuramente è un mezzo che se dosato giustamente non può che portare risultati positivi.
Naturalmente non si deve cadere nel volgare, proprio come si corteggia: sappiamo tutti a dove si vuole arrivare, ma ci si arriva per gradi, soprattutto in modo indiretto e lasciando spazio all'immaginazione e a diverse interpretazioni.... la magia del mistero...
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@Catone said:
Ebbene io credo che nella maggioranza delle persone il sesso faccia breccia, tutto qui... :bho:
Anke io sono convinta di questo, altrimenti nn si spiega il fatto ke anke grandi aziende ricorrano a questo tipo di messaggio...
ma sono anke dell'idea ke per stupire si deve andare controcorrente...
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@dechigno said:
Naturalmente non si deve cadere nel volgare, proprio come si corteggia: sappiamo tutti a dove si vuole arrivare, ma ci si arriva per gradi, soprattutto in modo indiretto e lasciando spazio all'immaginazione e a diverse interpretazioni.... la magia del mistero...
Sono pienamente d'accordo con l'osservazione di dechigno. Secondo me questa metafora rispecchia perfettamente le opinioni espresse in questa discussione.
Credo che il consumatore, anzi preferisco parlare nello specifico di consumatrici, come nella vita vogliano essere "corteggiate", perchè l'acquisto finale ha un gusto diverso, più consapevole, e sembra meno forzato dal messaggio ma più dettato dal proprio gusto. Se il sesso viene usato in maniera esplicita, volgare e soprattutto incoerente con il prodotto reclamizzato, il consumatore si offende perchè pensa che il tutto sia mirato ad una sua "caduta nella trappola", come un'esca incapace di salvarsi... ora non so voi ma a me non fa piacere l'idea di me stessa attaccata ad un amo... :():
Questo succede anche nella vita: poche donne vorrebbero che un uomo le chiedesse senza mezzi termini, e senza il ben che minimo interesse precedente, una prestazione sessuale... così non si valorizza la persona ma solo il suo sesso. La maggior parte delle donne vuole sapersi a letto con un uomo perchè lo ha scelto non perchè ci è "cascata" e così in qualche modo reagisce di fronte ai messaggi pubblicitari: di certo nessuna donna vorrebbe comprare un prodotto solo per un impulso ormonale.Credo che un uomo si faccia meno problemi in tal senso, anzi c'è chi utilizza il proprio istinto ormonale come mezzo per giustificare qualche azione avventata, sia esso sotto le coperte o al supermercato
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@Calogero Dimino said:
Nella pubblicità i richiami ai simboli sessuali sono una costante.
Perché piuttosto non partiamo ancora una volta dal contesto? Innazitotto, i richiami sessuali hanno molto più appeal sugli uomini sessualmente attivi, meglio se adolescenti e segaioli (scusa il termine, ma è quello più adatto), metre nelle donne rischia di creare repulsione.Classici i calendari per camionisti (da cui è nato anche il mitico Calendari Pirelli).In secondo luogo, il calendario Pirelli stesso ha avuto successo quando ha cabiato posizionamento e da strumento pubblicitario si è trasformato in un fatto di PR, passando da una sessualità agressiva a una molto velata, più allusiva che esplicita, con l'apporto di fotografi donna come Sarah Moon (è l'unica copia che io abbia mai ricevuto), quind anche con una visione femminile della sessualità.
Io ho usato alcune volte il sesso come appeal, ma più nelle attivita di supporto, come il below-the-line e le fiere, che non in capagne vere e proprie, con il consenso dei committenti e un discreto successo di pubblico, ma era sempre allusivo, non esplicito.
In un sito intenet non ce lo vedo molto ma, anche qui dipende dal contesto.