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Se non sbaglio, puo iscriverti comunque anche senza fornire subito quei dati. Completa l'iscrizione che ti serve per essere ammesso, inizia a guadagnare e poi trovati qualcuno, un parente o un amico fidato, e fornisci a google i suoi dati.
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Io mi sono registrato, ma se effettuo il login in adsense di google mi dice "I tuoi pagamenti sono attualmente sospesi. È richiesta un'azione per sbloccare i pagamenti. Fai clic qui per dettagli." e dopo mi dice che devo immettere i dati fiscali cioè compilare il modulo 8233 se non erro... ma non so come compilarlo
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Io ho compilato il modulo per sbloccare e sono anch'io uno studente universitario che non lavora...
Non è richiesta la partita IVA da parte di google.
Se ti registri come privato non te la chiede.
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@studentaffitto said:
Io ho compilato il modulo per sbloccare e sono anch'io uno studente universitario che non lavora...
Non è richiesta la partita IVA da parte di google.
Se ti registri come privato non te la chiede.
Hai compilato il modulo 8233? Se si, cosa va messo nella Parte II e IV? Grazie
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Ciao...
Io sono andato su google e mi sono iscritto senza problemi, quindi non conosco il modulo al quale fai riferimento e le voci alle quali alludi, in quanto non incontrando problemi, non ho in mente la procedura.Comunque mi sono iscritto circa 1 mese e mezzo fa, quindi puo darsi che le cose siano cambiate.
In ogni caso mi ricordo che all'inizio mi veniva chiesto se volevo iscrivermi con P.IVA o senza, e io ovviamente ho scelto senza.
Poi ho scelto il metodo di riscossione degli assegni, e ho impostato la riscossione in maniera SOSPESA, dato che non avendo partita IVA non poss riscuotere gli assegni.
In tal modo evito di riscuotere un assegno ogni volta che raggiungo 100 dollari.
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@studentaffitto said:
Ciao...
Io sono andato su google e mi sono iscritto senza problemi, quindi non conosco il modulo al quale fai riferimento e le voci alle quali alludi, in quanto non incontrando problemi, non ho in mente la procedura.Comunque mi sono iscritto circa 1 mese e mezzo fa, quindi puo darsi che le cose siano cambiate.
In ogni caso mi ricordo che all'inizio mi veniva chiesto se volevo iscrivermi con P.IVA o senza, e io ovviamente ho scelto senza.
Poi ho scelto il metodo di riscossione degli assegni, e ho impostato la riscossione in maniera SOSPESA, dato che non avendo partita IVA non poss riscuotere gli assegni.
In tal modo evito di riscuotere un assegno ogni volta che raggiungo 100 dollari.
Probabilmente è cambiato qualcosa perchè ora per scegliere la forma di pagamento ho a disposizione 3 opzioni:
-Assegno: consegna standard
-Assegno: consegna espressa assicurata
-Trasferimento elettronico di fondi (dove chiede di aggiungere un conto corrente)
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@studentaffitto said:
riscossione in maniera SOSPESA, dato che non avendo partita IVA non poss riscuotere gli assegni.
Che cosa c'entra la riscossione degli assegni con la P. IVA?
Forse intendevi dire che non hai un conto in banca...
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@PJ said:
Che cosa c'entra la riscossione degli assegni con la P. IVA?
Forse intendevi dire che non hai un conto in banca...
Si...un conto in banca ce l'ho.
Tuttavia nonostante i numerosi post su questo forum e su altri, non ho ancora capito se è possibile liquidare gli assegni ricevuti da google, senza possedere una P.IVA.
Per questo per adesso li ho bloccati. Se riesco a monetizzare un po' di piu di quanto riesco a fare adesso, mi cercherò un commercialista e glielo domanderò.Il problema è che l'economia è una scienza a mio avviso inesatta, perchè il suddetto problema è risolvibile con libera interpretazione delle normative da parte del singolo commercialista. Voglio dire che se interpello 3 commercialisti sullo stesso problema, sono ocnvinto che avro 3 risposte diverse. Uno m dirà "si puoi riscuotere perchè...ecc...ecc" un altro mi dirò "no, perchè..." e un altro ancora mi dirà "che cos'è google?"
Sono abituato all'ingegneria, la quale è una scienza molto piu esatta. Se un cavo porta al massimo 16A, non si scappa. Inutile cercare un'altra interpretazione. Sempre 16A rimangono.
Boh...
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In effetti Internet è un pochino diverso e le leggi Italiane andrebbero cambiate.
Ovvio, ci si deve attenere alle leggi e mettersi in regola.
Però nel web tutti possono monetizzare
Servirebbero delle agevolazioni e delle precise regole per il web, speriamo che prima o poi vengano fuori
Giorgio
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Dubito che verrano fuori.
Sono ocnvinto che il 90% nostri politici sanno a mala pena cos'è internet, e se hanno un sito è perchè la loro agenzia di marketing che usano per la campagna elettorale glielo ha consigliato.Comunque il problema risiede sempre nel fatto che la legge è sempre interpretabile. Non è colpadi nessuno.E'cosìe basta. Non voglio dare le colpe ai commercialisti.
A parer mio l'economia è una materia un po' a casaccio, poco o per niente conosciuta dalla stragrande maggioranza della popolazione italiana.
Faccio un esempio di una situazione personale, nella quale mi sono ritrovato prima di iscrivermi all'università.
Finite le superiori, cercavano una persona in un negozio di vendita di autoricambi. Tale negozio è anche autorizzato da una nota marca di prodotti per la certificazione. Cercavano una persona che stesse dietro all'installazione e alla manutenzione nonchè all'intervento in caso di guasti nel settore delle macchine di certificazione 8quelle che fanno i collaudi e l'analisi dei fumi per intenderci). Non mi avrebbero assunto come dipendente, ma mi fu richiesto di aprire una partita iva dal loro commercialista.
Io, ovviamente presi un appuntamento con un commercialista per informarmi sulla faccenda, perchè di partita iva non ne sapevo nulla (nemmeno ora...nonostante milioni dipost letti e migliaia di domande tutte con risposte diverse fatte a persone che lavorano con Piva e anche a dottori commercialisti)Insomma....vado dal commercialista, e la prima domanda che lui mi fa è:
"Qual'è il volume d'affari che prevedi?"
Ritengo che questa sia una domanda inutile....come faccio a sapere quanto guadagnerò se ancora ho da guadagnare?
Come faccio a sapere quanto freddo sarà il prossimo inverno, se ancora l'ìinverno ha da cominciare?Io queste cose proprio non le capisco. L'economia è una continua ricerca a distribuire costi e responsabilità agli altri, in modo da far figurare dei numeri (i conti) giusti.
Ovvio che il sistema funziona male...
Occorrerebbe a parer mio un aumento della certezza di questa scienza.Esempio:
Vado dal commercialista...e chiedo
"Prevedendo un fatturato di 10.000 annuali, quanto netto mi viene in tasca con un arrotondamento al centesimo?"
Purtroppo questa domanda non mi ha risposto nessun commercialista su 3 con i quali ho colloquiato.
Infatti qualche mese fa sono tornato dal commercialista per la questione degli adsense.
Immaginando di riuscire a tirar fuori 7 o 8 euro al giorno con l'adsense (cosa che non ci riuscirò mai...ma mi piaceva informarmi....non si sa mai), quindi immaginando 2500 euro all'anno da adsense, quanti solidi mi rimangono in tasca alla fine del 1° anno?
Non ho chiesto come aprire la Piva, oppure in che sezione iscrivermi, o se iscrivermi alla camera di commercio.
La domanda è stata chiara e io mi aspettavo una risposta altrettanto chiara e comprensiva dell'iscrizione alla pIva che lui riteneva opportuna....della spesa che avrei dovuto sostenere perlui in un anno... della spesa INPS...della spesa alla camera di commercio.Invece, nonostante io (utente) abbia dato tutti dati certi al sistema (commercialista), il sistema non è riuscito a fornirmi una risposta certa.
Ma come mai?
Piu che vado in la e piu che certe cose non le capisco.
Pare quasi che se uno vuole aprire un attività in proprio,debba buttarsi e vedere solo dopo se gli è convenuto oppure no.
Quindi se non gli è convenuto, deve anche rimetterci ulteriori soldi per cessare l'attività.Forse mi sembrano cose fuori dal mondo perchè nell'ingegneria cio èinammissibile. Si studiano equazioni complessissime per prevedere con il minimo errore (quadratico medio...:-)) cio che otterremo facendo una determinata cosa....si cercano tutti i casi possibili e si studiano uno a uno per metterci al riparo daqualsiasi cosa.
Se ci sono 1000 tipologie di inquaramento iva, nel caso di cui sopra...beh...il commercialista saprà certamente scegliere la migliore e dirmi quanto mi costa nel peggiore dei casi.
Semi dovesse costare 9999 euro, con un fatturato di 10000, al commercialista che gliene interessa? pERCHè "NON MI CONVIENE" (come spesso mi hanno detto).
Io sono studente...non ho redditi...non faccio il modello unico, ne il 730 ne il 740.
Se alla fine dell'anno mi viene 1 euro in tasca...perchè non mi deve convenire?Il problema è che il commercialista non sa darti una cifra precisa all'unità (euro)....
Mah...scusate tantissimo lo sfogo.....
Giorgio chiudi pure perchè qui si va OT, ma ormai l'ho scritto...non ho offeso nessuno...e devo cliccare su "invia risposta"Ciao ciao...
Chiedo scusa se qualche commercialista si è sentito offeso...non ce l'ho con nessuno in particolare....è solo che la scienza economica mi pare inesatta...e c'èpoco da fare.
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Salve, io non ho la P.I. ma AdSense ha fatto iscrivere anche me. Ho richiesto di essere pagato tramite assegno, ma mi dicevano che è un po' complicato riscuotere un assegno internazionale, e le spese sono elevate.
Sapete qualcosa a riguardo?
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Salve a tutti,
secondo il mio modesto parere per cifre basse adsense non sarebbe in regola con il fisco italiano o meglio mettiamo il caso di beccare 50/100 euro al mese... in un anno esce fuori la somma di 600/1200 euro e solo per avere/gestire la partita iva servono 2.500/3.000 euro; tolte le tasse e i soldi della p.iva si andrebbe in negativo alla grande.....
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soluzione n°1 prendere le somme e infischiarsene del fisco (aoh che somme....!) con il rischio connesso.
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soluzione n°2 valida per i lavoratori: nella dichiarazione dei redditi mettere le somme in "altri redditi" (anche se cmq la cosa non sarebbe legale al 100%).
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@dam said:
Salve a tutti,
secondo il mio modesto parere per cifre basse adsense non sarebbe in regola con il fisco italiano o meglio mettiamo il caso di beccare 50/100 euro al mese... in un anno esce fuori la somma di 600/1200 euro e solo per avere/gestire la partita iva servono 2.500/3.000 euro; tolte le tasse e i soldi della p.iva si andrebbe in negativo alla grande.....
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soluzione n°1 prendere le somme e infischiarsene del fisco (aoh che somme....!) con il rischio connesso.
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soluzione n°2 valida per i lavoratori: nella dichiarazione dei redditi mettere le somme in "altri redditi" (anche se cmq la cosa non sarebbe legale al 100%).
scusate sono OT alla grande: si parlava di adsense per studenti....:x
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Gli studenti non sono diversi dalle altre persone.
Sbaglia chi continua ancora ad affermare che si possa usare Adsense senza partita I.V.A.
Se il vostro ricavo e' misero,lasciate stare e seguite i consigli di chi cerca di tutelarvi indicandovi cio' che e' legale e si puo' fare.
Lo studente quindi come chiuqneu altro non potra' ricevere denaro da Adsense se prima non si e' regolarizzato.
Regolarizzarsi costa Almeno 4000 euro all'anno? (2600 minimale Inps con aliquota al 20 %,comercialsita almeno un 1000 euro,legale,attrezzature,spese iniziali, di camera di commercio etc..)
Si ed e' per questo che le soluzioni da sviluppare e da proporre sono:
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Cercare di aumentare il potenziale ricavo e raggiungere REDDITI almeno uguali ai 4000 euro all'anno(non si guadagna ma non ci si perde ma in compenso si paga un po' di INPS che non guasta)
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Lasciare perdere e fare altro
Alte soluzioni non ce ne sono al momento.
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Non sono un pozzo di scienza e non ne so molto in materia, ma esiste una "no tax area" per persone che guadagnano meno di 5000euro;
inoltre sempre con AdSense è prevista la registrazione per persone fisiche oltre che per commercianti, se questo non fosse legale credo che non vi sarebbe proprio questa opportunità!