• Super User

    Vabbè penso di aver spiegato come sono, già mi faccio schifo da solo perchè sono uno dei tanti parassiti di questa società ma sono fatto così e non posso farci nulla

    Il vero parassita, non si pone il problema di esserlo, anzi lo reputa un pregio personale.
    Da quel che vedo, sei molto timido e sensibile.
    La lentezza di comprensione (che poi è in pratica deriva unicamente da un problema di concentrazione) è un effetto collaterale della timidezza, te lo dice uno che ha avuto (ha ancora) il 90% dei tuoi "sintomi".

    Ho capacità solo di parlare e capire gli altri, sono anche asociale per dirla tutta.
    Questa frase riassume tutto : pensi troppo agli altri ed al giudizio degli altri.
    Ti consiglio vivamente di iniziare a pensare a te stesso e di vivere la TUA vita, non quella che pensi vorrebbero per te gli altri !!!
    E' difficile, lo so, anch'io non ci sono ancora riuscito del tutto, però bisogna assolutamente farlo!!
    😉


  • User

    Provo a spiegarti meglio... è risaputo che coloro che hanno difficoltà di concentrazione non imparano quasi mai nulla nella vita e sono lenti, perché quando un ragazzo riesce a concentrarsi bene o male riesce nel fare le cose, tralasciando le predisposizioni personali.
    La mia difficoltà di concentrazione è molto molto marcata.. tieni conto che impiego anni anche solo per scrivere. In queste condizioni non importa studiare o sapere le teorie alla perfezione, quando uno è così lento non riesce bene in alcun mestiere... e fossi lento solo nello studio non sarebbe nulla. sono lento anche quando faccio qualcosa, quando gioco a pallone...insomma una situazione di ca**a.
    io sono sempre andato avanti fino a quando nonc ho lasciato, non mi ero mai perso d'animo, ma ad un certo punto vedere di STUDIARE E NON RICORDARSI NULLA, essere lentissimo a capire, vedere di non avere progressi mi ha scoraggiato...
    Uno schifo di vita questo... ti alzi al mattino e dimentichi tutto di quello fatto il giorno precedente... è come se nascessi ogni giorno ()
    Invece -per fortuna della nostra società- c'è gente piu' brava e veloce che riesce meglio, anche per quanto riguarda fantasia,intuizione ecc.
    Come diceva giustamente franguzzo, laddove c'è TIMIDEZZA, difficilmente si può avere ''genio''; non a caso spesso un professore diceva che coloro i quali a lezione sono molto socievoli (non i bulletti, ma quelli che capiscono) rendono molto molto in piu' di quelli piu' timidi e timorosi.
    Comunque di ragazzo ELASTICO ED INGEGNOSO ne ho conosciuto 1: solo 1...non so se fosse umano, ma aveva una velocità nel capire e un modo originale di risolvere i problemi ammirevole...ma questi individui sono rari e chissà da dove provengono... al resto di noi umani non ci resta che...cercare di migliorarsi giorno per giorno... ma tenete conto che quando uno è lentissimo e con problemi di memoria come me c'è poco da fare: è come arrampicarsi sugli specchi, sali fino a sopra e ricadi e devi rifare tutto d'accapo.
    😞
    :bho:
    :ciauz:


  • Super User

    @aalex said:

    Laddove c'è TIMIDEZZA, difficilmente si può avere ''genio''

    Non sono d'accordo, il "genio" può esserci indipendentemente dalla timidezza, il problema è che il timido non riesce a mostrarlo agli altri, dando l'impressione di non capire o di non essere coinvolto.
    La timidezza invece influisce tantissimo sulla concentrazione e sull'attenzione ai dettagli, perchè, ad esempio, nel timido mentre ascolta (ma anche quando legge), subentrano tutta una serie di pensieri (quasi tutti volti a come poi relazionarsi con gli altri sull'argomento che si segue) che distolgono, spesso totalmente, dal filo del discorso.
    Io sono famoso, tra amici e colleghi, perchè riesco a dimenticare molte scene di un film visto la sera precedente e mi capita spesso di rivedere un film già visto qualche tempo prima, quasi come se fosse la prima volta.

    Comunque ognuno ha i suoi tempi, ritmi ecc. non è necessario tenere sempre premuto il piede sull'accelleratore. 😉


  • User

    però posso dirti che i piu' portati per le cose ci sono... :bho: io al di la' di tutto, non ero portato :bho:


  • Super User

    Aalex :).

    @Aalex said:

    Questo ragazzo, che era in CORSO, mi disse: NON TI ISCRIVERE!!.. era un ragazzo studioso ed io pensavo che lo studio bastasse.

    Queste sono frasi che si dicono tanto per dire, anche noi scherzavamo con i ragazzi che vedevamo iscriversi in segreteria dicendo siete ancora in tempo. La verità sta nel mezzo: non è nè difficile, nè semplice, presuppone solo un minimo di impegno.
    Se continui a ripeterti da solo:"Sono un asino" finisci con crederci veramente, diventi uno schiavo convinto, quando invece ogni persona di questo mondo può avere la sua splendida unicità e la sua personalità senza essere un caz.zo di ingengere!!!
    Sei una persona sensibilissima, che merita tanto rispetto già per il solo fatto di mettere su un forum pubblico tutte le proprie paure, frustrazioni, debolezze ecc.. Non mi fare incazzare, NON DIRE PIU' SONO UN ASINO o stronzate del genere perchè sono fesserie. Ti dico io le cose come vanno nella vita. Ragazzi superbi (apparentemente brillanti) = poco valore. Persone umili = veri uomini. Non ti lasciare ingannare dalle apparenze. Tutti hanno i propri casini o i loro punti deboli, la differenza è che ci sono persone come te con scarsa fiducia in se stessi che ne fanno delle debolezze personali universali, ed altri che con un pò di fantasia e di filosofia sorridono e dicono pazienza, si va avanti, con un sorriso, e quando cadono per terra non rimangono a piangere per qualche sbucciatura, ma si alzano, si scrollano lo sporco dai vestiti, respirano e proseguono nella loro strada.
    Il tuo sogno è guidare i treni. Benissimo, hai mai fatto qualcosa in tal senso? Ti senti un parassita della società? Lo scopo della vita è quello di essere felici, non nell'occupare questa o quella posizione sociale.
    La mia definizione di intelligenza è questa: chi è più felice, o si sforza di esserlo è la persona più intelligente! Quindi non necessariamente l'ingegnere capo della NASA, ma anche il contadino che ama il suo pezzo di terra, il suo gregge, il suo fiasco di vino, e lo splendido spettacolo stupidamente troppo comune per essere goduto da NOI esseri sociali, che offre ogni santissima sera un paradisiaco cielo stellato, o un temporale in campagna, o il tappeto delle foglie autunnali.
    Sapere minimizzare ad occhio un'equazione, o avere dimestichezza con vettori, trasformate di Fourier o cazza.te varie, credimi, non ha nulla a che fare con l'intelligenza! L'intelligeza è la tua capacità di essere felici indipendentemente dai casini che mediamente si distribuiscono tra tutti gli esseri umani.
    Chi ha la dislessia, chi è zoppo, chi ha mal di pancia continui, chi sta sulla sedia a rotelle, chi ha un familiare malato, chi è orfano... devo continuare. Pensi che questi casi siano eccezioni? Indaga su una persona presa a caso per strada, ti sfido. Prendi quella che ti sembra più sorridente e indaga come uno psicopatico su di essa e poi dimmi se la sua vita, in toto, è perfetta e felice!

    Non è vero che tutti i professori sono uguali! Assolutamente. Ci sono le teste di caz.zo, e ci sono persone deboli, gentili, sensibili e umane e vanno giudicate a campione e non sul singolo caso. Come ogni categoria. Se andassimo insieme ad un ricevimento professori di qualcuno di essi, con la stampa di questi post ecc., e facessimo un discorso ponderato e ragionato, tempo un mese e passi qualsiasi esame che scegli tu con un 30 e lode! Ti sfido!
    Credimi Aalex, ci vuole coraggio, ma devi fare tu la scelta: la scelta delle scuse (pillola rossa), o la scelta dell'essere cazzuti, digrignare i denti e dire "brutto stro.nzo ora ti faccio vedere chi è il vero Aalex" (pillola azzurra).
    Una delle poche cose per cui questa stranissima cosa di nome vita ha un senso:"Il libero arbitrio". Puoi scegliere, in questo momento.


  • Super User

    io al di la' di tutto, non ero portato
    neanche io, ma, ho imparato a fregarmene 😉


  • User

    ciao michy, ho capito la tua linea di pensiero.. che è la stessa di mio fratello (che è bravo, la pensa in maniera diametralmente opposta alla mia), mio padre (il quale a volte continua a dirmi: sei ancora in tempo..vacci... perchè tra qualche anno devi portare il pane a casa)...
    ora, io ho perso TUTTO l'entusiasmo..e fidati che avevo iniziato che l'avevo ma questa difficoltà di concentrazione, lentezza, unita a brutti rapporti con gli amici ( :arrabbiato: ) mi rovina. Altri non sono geni però sanno interagire, sanno SCHERZARE, sanno trovare il momento di RIDERE fregandosene di tutto... io questo momento non lo so trovare. Sono un tipo troppo asociale e pensieroso con me stesso, ma se nn sono cambiato in 20 anni nn penso che cambio ora.
    Ciò che mi rovina, che mi rende un ANIMALE, è che non ho sicurezza in me stesso ma mi lascio condizionare troppo dagli altri... e... sono un tipo permaloso al 101%.
    Quando uno è così.... altro non si prospetta che una vita da ''mediano'' anzi piu' probabilmente da difensore o addirittura portiere. Di sicuro non posso fare l'attaccante...
    in questo discorso tralascerei tutto l'ottimismo poiché ti ripeto non sono mai cambiato, sono restato il cogione di sempre... da quando ero piccolo e giocavo con gli amici ero il + cogione e lo sono rimasto. Mio fratello uno dei piu' stimati e lo è rimasto.
    non si possono cambiare queste cose.
    :ciauz:


  • Bannato Super User

    @aalex said:

    ma se nn sono cambiato in 20 anni nn penso che cambio ora.

    Mi diapiace di contraddirti, ma non è così, a te, a 20 anni sembra che ormai sia tutto stabilizzato, lo credono spesso anche quelli a cui vanno bene le cose.

    In realtà, nonostante tutto, il tuo carattere subirà decine di variazioni con il passare del tempo, in parte sarà una tua scelta consapevole, in parte saranno gli eventi della tua vita futura ad influire in questo cambiamento.

    Ti stai mettendo in discussione, e questo a casa mia si chiama coraggio, si chiama determinazione, come vedi sei molto più elastico di tanti che credono di essere Dei.

    Decidi quello che vuoi fare, non da grande, ma adesso, decidi cosa ti potrebbe rendere felice, ma rendere felice te, non Tuo padre, tuo fratello o i tuoi amici, te stesso vedrai che non è poi così difficile, è pieno di ingegneri che non capiscono niente della vita e forse neanche dell'ingegneria, datti uno scopo e perseguilo sino a che sarà il tuo scopo.

    @aalex said:

    Quando uno è così.... altro non si prospetta che una vita da ''mediano'' anzi piu' probabilmente da difensore o addirittura portiere. Di sicuro non posso fare l'attaccante...

    Ricordati che sono importanti anche i portieri, anzi a volte sono migliori degli attaccanti, nonostante l'opinione delle Veline, ma le veline si sa, non sono il massimo come critici 😉

    In bocca al lupo, ti auguro di trovare la tua strada, magari piena di curve, ma la tua.


  • Super User

    @EmmeBar said:

    Mi diapiace di contraddirti, ma non è così, a te, a 20 anni sembra che ormai sia tutto stabilizzato, lo credono spesso anche quelli a cui vanno bene le cose.

    In realtà, nonostante tutto, il tuo carattere subirà decine di variazioni con il passare del tempo, in parte sarà una tua scelta consapevole, in parte saranno gli eventi della tua vita futura ad influire in questo cambiamento.

    quoto e straquoto, si cambia azzo se si cambia invecchiando, quando poi metterai su famiglia diventerai un altro!!!

    @EmmeBar said:

    Ricordati che sono importanti anche i portieri, anzi a volte sono migliori degli attaccanti, nonostante l'opinione delle Veline, ma le veline si sa, non sono il massimo come critici 😉

    ricordati, come dice il mio allenatore preferito di Hockey : un buon portiere vale da solo mezza squadra 😉


  • User

    beh ora che parliamo vi svelo un'altra cosa...ma non prendetemi per ... 🙂

    mi sono iscritto ad ingegneria non per me ma per gli altri.
    questa frase la dice tutta 🙂
    il piu' grosso difetto della mia vita e del mio carattere è SEMPRE stato questo: vivere in funzione degli altri.
    Me lo disse il mio amico al primo anno di liceo, me lo dice mio fratello (CHE DICE CHe a casa sono spavaldo e fuori sono una pecora, il che è vero, mentre lui è se stesso sia a casa che all'univ, e questa è un qualità che io non ho), me lo fece notare anche un mio collega di lavoro (lavoro estivo).
    La stragrande maggioranza delle persone anche se non ha l'intelligenza al di sopra della norma sa vivere la propria vita e accettarsi: io questo ancora devo imparare a farlo e ciò è grave ma forse neanche modificabile da un giorno all'altro. Se ho sempre avuto problemi, legato poco con gli amici, questo è un aspetto del mio carattere... se devo essere me stesso sono fatto così: se devo fingere di essere un altro (e questa è un'altra cosa che non tanto sopporto) posso farlo, ma la gente se ne accorge, direi OVVIAMENTE.
    Mio fratello, mio padre (soprattutto) e mia madre sono sè stessi in ogni ambito: a casa, al supermercato o alla festa. Questa è una qualità che io non ho. Io sono in un modo a casa e in un altro altrove. So benissimo che ognuno cerca di mostrarsi ''migliore'' quando è fuori casa ma credetemi che le persone che sono se stesse sia in casa che altrove vivono una vita piu' o meno serena... le altre come me ( e ce ne sono) che cercano di sembrare diverse (forse perchè nn si accettano) vivono sempre una vita di ''rabbia'' ma questo fa parte del proprio carattere..purtroppo.
    Come vedete, e provate ad immaginare i vostri amici o parenti, coloro che sono sè stessi SEMPRE sono quelli che riescono meglio nella vita, invece coloro che cercano di apparire diversi da come sono, cercano di strafare, poi cadono e falliscono miseramente.
    Questo devo cominciare a fare: essere me stesso, cominciare ad essere piu' uomo e meno bambino lunatico. Ma la ricetta per farlo non la ho perchè lo sapete meglio di me che il cervello umano può anche cambiare ma di poco... alla fine come siamo stati fatti così rimaniamo!
    Ho conosciuto diversi ragazzi in gamba, uno in particolare, se stesso sempre, nei momenti di euforia e in quelli piu' tristi... un ragazzo esemplare, che veniva in facoltà e faceva gli esami CERCANDO DI RICORDARSI LE COSE APPRESE A LEZIONE SENZA STUDIARE ACCANITAMENTE (cosa che facevo io). Questi sono i veri uomini...e..studenti!

    Ciao e scusate per la marea di vaccate che scrivo. :bho:


  • Super User

    aalex caro, quanta tenerezza mi fai..già.
    mi ricordi com'ero io diversi anni fa: insicura, piena di dubbi, vittima dei giudizi altrui.. quante paure, dubbi, insicurezze e quelle domande esistenziali "staro' facendo l'università giusta?" oppure " che cosa voglio fare da grande?" o ancora " **cosa saro' in grado di fare **da grande.."

    alla tua età ci si sente così inferiori a tutto il mondo e la cosa buffa è che sembra che gli altri stiano tutti bene, siano tutti bravi e sappiano sempre cosa dire, fare, come vestirsi..

    poi col tempo per fortuna un po' si cambia, e un po' si capisce che la vita non è facile per nessuno, che dietro a tanti sorrisi, vestiti firmati e aspetto da vincente in realtà ci sono problemi e fragilità enormi: in paragone noi stiamo moooolto meglio!!

    non so se riuscirai a credermi, ma ti chiedo di fare lo sforzo.. davvero, diciamo da matematico ammetti la possibilità del mio ragionamento.. mettici un* if *davanti 😉
    ma ti assicuro che tutti passiamo momenti come il tuo.
    a volte puo' essere per disgrazie fisiche, malattie, separazioni, eventi brutti (ho un'amica coetanea che ha perso il marito di 32 anni e ha 2 bambini piccoli..) ma altre volte i dolori sono interni a noi.
    sono causati dalla nostra testa che ragiona ragiona ragiona.. e non si ferma mai.

    trova la tua strada.. c'è di sicuro, se non vuoi + fare ingegneria smetti. ci sono miliardi di cose che puoi fare. prova a fare quello che ti senti dentro. quello che ti piace.

    ma ti invito anche a guardare un'altra cosa: **il calore **che ti hanno manifestato qui nel forum. ti assicuro che sentire parlare così questi ragazzacci che normalmente riescono solo ad esprimersi in stringhe di codice (scherzoooo) è una manifestazione di grande calore umano. e non lo avrebbero fatto se non pensassero che TU VALI.

    ti assicuro che sanno essere MOLTO SPIETATI con gli stupidi

    spero che dopo tante chiacchere tu possa cominciare a vedere le cose in maniera un pochino diversa. anche solo un pochino.


  • User

    beh so che ho sbagliato rotta io, ho sbagliato a vedere le cose.

    credevo che lo studio inteso come ore a sputare sangue sui libri per imparare,cercare di capire le cose fosse APPREZZATO.
    Invece è piu' apprezzato (forse anche giustamente!) il ragazzo bravo con fantasia, velocità, originalità, intuito etetc rispetto a un ragazzo piu' studioso... mi rendo solo ora conto che quelle giornate passate sui libri a studiare,cercare di capire, sputare sangue per prepararsi si sono rivelate VANE 😞 ti ripeto che all'inizio io vedevo l'esame come un qualcosa da imparare,anche se sono lento non importa, mi svegliavo di buon mattino a studiare e non pensavo minimamente che i prof cercassero di vedere le potenzialità piuttosto che la ''preparazione''. Forse è anche giusto,ma io non volevo prendere 30, mi bastavano anche i 18 ma il punto è che qualcuno ha cominciato a fare la strizzatina d'occhio volendo lasciare ad intendere che i tipi chiusi (quelli spavaldi non vengono mai offesi,in genere),con poca fantasia ed un pò lenti (cioè io) non saranno buoni ingegneri... ma io questo non lo pensavo prima, pensavo allo S T U D I O.. e invece mi sbagliavo.
    Ora ho imparato a vedere le cose sotto un'altra prospettiva...forse mi sbagliavo io ed avevano ragione loro.. so benissimo che il tipo elastico ed ingegnoso anche se sa un decimo di te del programma renderà sempre piu' di te nella vita perchè ha elasticità mentale... cosa che io NON ho purtroppo. Io sono lentissimo....
    ma scoprire così in ritardo la faccenda, perchè ripeto che io fino al mio ritiro non pensavo minimamente ''questo è + bravo, questo no'' ma pensavo a studiare per conti miei... qualcuno però mi ha fatto notare (cosa che io non pensavo) che lo studio senza capacità (insomma sono il classico ragazzo senza capacità,lento,che quando vedreste direste: questo è ingegnere? e forse fareste così: :sbonk: ) è inutile...
    complice di tutto ciò non sono neanche tanto le capacità (c'è gente come me che tira avanti) quando il mio carattere di certo non sicuro.
    Ma ripeto accorgermene dopo tanto tempo mi fa star male... avrei dovuto accorgermene al secondo giorno e invece no con caparbietà mi mettevo e studiavo....
    sono comunque ora abbastanza convinto che la mia lentezza e la mia scarsa fantasia (insomma avrete capito che sono la classica schiappa) non mi avrebbe consentito di svolgere egregiamente la professione....
    ma il rimorso è stato NON accorgersene prima... ho fatto passare mesi inutilmente...altre persone se ne accorgevano subito che non erano fatte per quegli studi e lasciavano senza particolari paranoie. il mio rimpianto è aver sprecato tempo inutile in una facoltà che non tanto non mi piaceva ma NON mi riusciva....

    :ciauz:


  • Super User

    Ciao aalex 🙂
    ho letto il tuo topic , gli interventi e i contro interventi.

    Posso capire come ti senti. Ti capisco davvero, anche se temo dovrai credermi sulla parola. Il gusto amaro di quelle circostanze della vita in cui ci si sente 'sbagliati', in cui si comprende che il detto "volere è potere" non è sempre vero, in cui ci si chiede "e ora?".

    Avevo la tua età quando ho lasciato l'Università. Ero anche bravo, con una discreta media, e con non troppi esame ancora da dare. L'unico scoglio, insormontabile, era Istituzioni di Diritto Romano, esame del primo anno che solo un anno dopo la mia iscrizione, con il nuovo ordinamento sarebbe diventato propedeutico (leggi: "o lo dai o fuori").
    Un blocco psicologico totale, nei confronti del benchè minimo termine latino.
    Ora mi è un po' passato, conosco e uso moltissimi termini latini: *modus operandi, de gustibus, moquette.... * (no eh?)

    E' stato questo esame mai dato (insieme ad una testata data ad un assistente, ma non conta ai fini del discorso) ad affossare una carriera accademica fino a quel momento direi discreta.

    Cosa successe il giorno in cui ammisi che la mia vita da studente era finita? Mi sentii perso. Il secondo giorno piansi. Il terzo giorno mi sentii un fallito.
    Il quarto giorno reinventai da zero la mia vita. Mi comprai un pc e scoprii che ci mettevo tre secondi a capirne il funzionamento. Internet non era ancora conosciuto come lo è oggi. Installai il CD di IOL e mi collegai. Fu amore a prima vista. Da lì corsi per webmaster, corsi di Flash, la mia prima web agency ecc ecc....

    Forse da Avvocato avrei guadagnato di più, ma non sarebbe mai stata la mia vita. E se non fosse stato per quell'allergia al Latino non l'avrei mai capito.

    Ora concediti il diritto di essere triste, inc.azzato con te stesso, con il mondo, con chi ti ha portato a scegliere ingegneria, con tutti gli ingegneri del mondo, con tutti i bambini di 4 anni che dicono "da gande voio fae l'inggeniee", con le fighette che dicono "se non è ingegnere non lo guardo neanche".... prenditi il tuo tempo.

    Da domani, dopodomani, avrai un nuovo obiettivo: scoprire cosa sai fare, cosa vuoi fare, chi sei davvero. Guardati allo specchio con i TUOI occhi e non con gli occhi delle persone a cui vorresti piacere o somigliare.
    La vita è una sola c.azzo, sei giovane e hai la possibilità, il diritto, il DOVERE di viverla secondo le tue capacità e i tuoi desideri.

    <EDIT> Rettifico.... non avevo la tua età quando ho lasciato l'Uni. Ero molto più vecchio!.. che questo ti fornisca uno stimolo in più </EDIT>

    Hold on! 🙂

    Stu


  • User

    @Stuart said:

    con le fighette che dicono "se non è ingegnere non lo guardo neanche </EDIT>

    :lol: beh non penso che le fighette guardino questo...
    Sono convinto che sono fallito dal primo giorno, perché qualche professore (senza cattiveria) già mi faceva notare che se non capisci in classe e sei così lento è meglio che lasci perdere.. certo non me lo diceva verbalmente ma lo lasciava a capire in vari modi.
    Il fallimento è stata l'iscrizione, non il non farcela, perché un ragazzo ''portato'' e appassionato per la materia riesce, pur se magari con qualche anno in piu' ma comunque riesce. Il fallimento è stato iscriversi pensando di laurearsi studiando... lo studio invece non rende, specie ad ingegneria.
    ci sono comunque tanti altri ragazzi che studiano parecchio, imparano, hanno anche medie alte ma non riescono ad avere quella bravura, quella marcia in piu' per sfondare... e questo accade in vari campi. E' frustrante questo non riuscire ad arrivare :bho:

    Ora come ora mi sono guardato intorno e c'è il vuoto: non ho un diploma tecnico, non so fare praticamente nulla, non sono un tipo sveglio ma un tipo altamente PESSIMISTA, non sono per nulla bravo in niente, non ho passioni, non vado in palestra, non ho amici (neanche uno), ed esco raramente. da questo quadro puoi intuire quando ''quadrata'' sia la mia vita.. altri ragazzi non sono geni, ma escono, ridono, si prendono la valvola di sfogo... io sempre pensieroso e pessimista,dal mattino fino alla sera. C'è anche da dire che faccio sempre le stesse cose, o al pc o leggo qualcosa o sto a letto. esco solo per fare qualcosa che possa servire in casa tipo spesa,pagamento bollette...
    credo che questa mia asocialità,come anche lo scrivere queste cose su un forum non sia del tutto normale. Cioè penso: altra gente che mi vede ca**o può pensare oltre che sono un cogione sfiato? E' la stessa cosa che penserei io se vedessi un ragazzo che si comportasse così. in fondo è normale...
    nel mio caso non si tratta di eccessiva protezione dei genitori come qualcuno può pensare.. conosco ragazzi sempre chiusi in casa perchè hanno la mammina che li vuole con loro ... si tratta di incapacità di legare rapporti con gli altri, amici... e addirittura parenti! io non vado d'accordo con nessuno :bho:
    direi che sono apatico....
    dunque, c'è poco da guardarsi intorno... tieni conto anche del fatto che per qualsiasi posto fanno il colloquio, e io che gli vado a dire? Una volta ne feci uno e fui scartato senza colpo ferire al colloquio di gruppo (che non supererò neanche se viene la fine del mondo perché puntualmente c'è il tipo piu' sveglio e sicuro di me, ci deve essere per forza,a meno che non si presenti un sordomuto)..quindi altro non resterebbe che affidarmi a qualche raccomandazione... so che è brutto dirlo,altrimenti resto a casa a vita! non vedo prospettive di alcun tipo.
    :ciauz:


  • Super User

    @aalex said:

    non ho un diploma tecnico, non so fare praticamente nulla
    Esistono i corsi post-diploma (qualsiasi diploma tu abbia) e non è grave che tu non sappia fare nulla. E' importante che tu voglia imparare a fare qualcosa.

    @aalex said:

    non sono un tipo sveglio
    Nessuno è realmente sveglio quando è obbligato a fare qualcosa per cui non è portato.
    Sai che non esiste un solo tipo di intelligenza?
    Sai che gente come Mozart o Einstein, universalmente considerati geni, non avrebbero passato alcun test per il QI?
    Laurearsi in ingegneria non è sinonimo di intelligenza in senso assoluto. Dai un manuale di Diritto Penale ad un ingegnere e si addormenterà.
    Dai un manuale di ingegneria all'Avvocato Taormina e te lo tirerà dietro.

    Persin guidare la macchina richiede un'intelligenza diversa da quella ingegneristica o mnemonica: un mio amico ingegnere fa 4 incidenti al mese. Con torto.
    Dare il bianco sui muri richiede intelligenza. E non tutti ne sono in grado.

    @aalex said:

    non sono per nulla bravo in niente
    E che ne sai? Hai provato a fare TUTTO?
    A mio parere, la capacità di scrivere non ti manca. Scrivi bene infatti, non hai sbagliato un condizionale, un congiuntivo.

    @aalex said:

    non ho passioni
    Scrivere su questo Forum ti ha appassionato, confessalo.
    Lo hai fatto un tempo, e sei tornato a farlo.

    Non è vero che non hai passioni. E' forse vero che non sei nell'animo giusto di farti appassionare da qualcosa. Ma ciò non vuol dire che sarà così per sempre.

    @aalex said:

    non vado in palestra
    Non è grave.

    @aalex said:

    non ho amici (neanche uno)
    Strano. Qui dentro ne vedo tantissimi 😉

    @aalex said:

    io sempre pensieroso e pessimista,dal mattino fino alla sera. C'è anche da dire che faccio sempre le stesse cose, o al pc o leggo qualcosa o sto a letto. esco solo per fare qualcosa che possa servire in casa tipo spesa,pagamento bollette...
    credo che questa mia asocialità,come anche lo scrivere queste cose su un forum non sia del tutto normale. Cioè penso: altra gente che mi vede ca**o può pensare oltre che sono un cogione sfiato? E' la stessa cosa che penserei io se vedessi un ragazzo che si comportasse così. in fondo è normale...
    Non so il resto del mondo, ma io non cedo alla tentazione di pensare che una persona che non agisce, non pensa, e non parla come un tronista di Maria De Filippi sia uno sfigato.
    Sei solo introverso, lo sono anche io.

    Anche se il mondo sembra andare solo nella direzione di chi sorride a destra e a manca, che grida invece di parlare, che fa il trendy il cool il fashion, non sei l'unico ad essere così.

    @aalex said:

    tieni conto anche del fatto che per qualsiasi posto fanno il colloquio, e io che gli vado a dire?
    Normale che ci sia un colloquio non credi? E poi non basta un colloquio per definirsi incapaci di sostenere qualsiasi colloquio.
    Il fare un colloquio è un'arte che si impara colloquio dopo colloquio.

    @aalex said:

    non supererò neanche se viene la fine del mondo perché puntualmente c'è il tipo piu' sveglio e sicuro di me, ci deve essere per forza,a meno che non si presenti un sordomuto
    Devo deluderti, ma quel tipo di colloquio l'ho sostenuto anche io, e generalmente ero il "tipo piu' sveglio e sicuro"...ma venivo scartato ugualmente.
    In ambito aziendale, spiacente di deludere il tuo pessimismo, sono generalmente favoriti coloro che fanno dell'understatement la loro filosofia. Nessuno (a meno che non sia un posto da agente immobiliare Tecnocasa) vuole uno sborone nella propria società.

    @aalex said:

    non vedo prospettive di alcun tipo.
    Ora la pensi così. Fra un mese, sarà molto diverso.

    Ciao.
    Stuart


  • Community Manager

    Anche io ho mollato l'università, ci ho provato, ma oltre che il settore Internet in Italia è dietro da paura, non sono portato per lo studio, infatti sono uscito con 64.

    Avevo materie con 8 e materie con 4 😄

    Ti quoto in pieno tutto il post di Stuart, non cambio una virgola 😉


  • User

    beh un mestiere che mi piacerebbe imparare è l'elettricista o il fabbro.
    ma devo trovare qualcuno disposto ad assumerm per fare almeno 2-3 anni di esperienza...
    altrimenti proprio non so che fare, credo che rimarrò a casa per lunghi anni a mangiare sulle spalle dei miei se non mi do una mossa :ciauz:


  • Bannato User

    @aalex said:

    beh un mestiere che mi piacerebbe imparare è l'elettricista o il fabbro.
    ma devo trovare qualcuno disposto ad assumerm per fare almeno 2-3 anni di esperienza...
    altrimenti proprio non so che fare, credo che rimarrò a casa per lunghi anni a mangiare sulle spalle dei miei se non mi do una mossa :ciauz:

    http://www.macrolibrarsi.it/_anthony-robbins.php

    Leggi Come Migliorare il Proprio Stato Mentale, Fisico, Finanziario.

    A me ha cambiato la vita...sei proprio il tipo giusto per leggerlo...

    Vedrai e poi mi dirai...


  • User

    cambiato la vita mi smebra un pò eccessivo... penso che non riuscirei nancha a concentrarmi sopra per la rabbia che ho in questi giorni :arrabbiato:


  • Super User

    Caro aalex, più o meno mi sembra di rivedere, almeno in parte, la mia storia.

    Mi sono iscritto ad ingegneria parecchi anni fa, perchè patito di informatica e soprattutto perchè ci andavano alcuni amici.
    Ci sono stato due anni e dopo un litigio con un professore e quattro miseri esami mi sono reso conto che non faceva per me. Tutta teoria, decine di esami di matematica pura e applicata, nulla di pratico.
    Ricordo che, finito il secondo anno, i miei mi hanno letteralmente llimitato il 70% delle mie libertà. Mi sentivo incazzato e insoddisfatto. Tutto sommato, almeno il secondo anno avevo studiato parecchio ma, come dire, nulla è andato come volevo. Non ultimo un grosso litigio con un professore che mi ha messo parecchio i bastoni tra le ruote, eufemisticamente parlando.
    Peraltro anche i miei amici erano nella stessa identica situazione.

    Potevo scegliere tre alternative: cambiare facoltà, tenere duro o lasciare l'università.

    Ho scelto la prima e mi sono iscritto ad Economia. Con tutto il tempo "perso" a preparare Analisi 1 ho dato il primo esame di Matematica senza aprire libro ed ecco che il primo esame è andato. Poi ho trovato qualche materia molto interessante, come il marketing e l'economia aziendale, dove lo studio, per certi versi, era anche divertimento, ed ecco che ne ho passati altri due. Poi, esame di diritto, lì studi e passi, ci riescono tutti, gli intelligenti e quelli che lo sono meno (e io credo, dopo aver letto quello che hai scritto che tu appartenga alla prima categoria!).
    Ebbene, non ho recuperato i due anni, questo no, anche perchè ho dovuto fare il servizio civile dopo il primo senza mai toccare libro, ma ho fatto esami con estrema regolarità e mi sono laureato prima di altri che si erano iscritti a quella facoltà quando io l'avevo fatto ad ingegneria.
    E questa è la mia storia.

    I miei due amici invece hanno tenuto duro. Uno l'anno successivo al mio abbandono si è chiuso in casa e ha cominciato a dare esami con regolarità e si è laureato anche lui in tempi decenti. L'altro ha detto, me ne frego, vado avanti quanto serve. Ha cominciato a lavoricchiare tanto per tenersi a galla e quindi ad imporsi di fare almeno un esame a semestre. Intanto però accumulava esperienza con i suoi lavori.
    Alla fine, a 31 anni, si è laureato anche lui, proprio qualche mese fa.
    Vista così la sua potrebbe sembrare una barzelletta, laureato a 31 anni: non è così. Ha sempre lavorato e quindi ha messo via i suoi soldini, ha trovato un lavoro stabile e ora, grazie alla laurea, è passato di livello e prende più di me e dell'altro mio amico che si è laureato in ingegneria più velocemente.

    Ora può anche darsi che nessuno di queste storie corrisponda alla tua. Può anche darsi che tu possa scegliere l'ulteriore opzione di abbandonare gli studi: sei libero di fare quello che credi.

    Ti chiedo soltanto di pensare a cosa ti piace, a cosa ti entusiasma: botanica, geologia, fisica, medicina, ragionaci sopra e poi, solo allora, decidi che fare. Non si deve scegliere l'univesità sulle base delle aspettative degli altri o perchè quella data facoltà offre più sbocchi, ma solo ed esclusivamente perchè una materia ti piace, fregatene di quelli che dicono il contrario.

    Non hai perso molto tempo, se ricominci da un'altra parte ce la puoi fare tranquillamente, io ne sono l'esempio. E se invece non vuoi più studiare, bene, fai un patto con i tuoi, un paio di anni di istruzione e esperienza e poi te la caverai da solo. Del resto i genitori servono anche a questo, a darti un minimo di tranquillità quando stai decidendo la tua strada.

    Tutto si supera se lo vuoi, ricordalo!

    :ciaosai: