• Super User

    @cesareone said:

    :

    puoi spiegare meglio la tua risposta, cosa intendi con html puro? non farai riferimento ai linguaggi server side Smile

    2 anni fa era credenza popolare che Google potesse fare discriminazioni tra i file .html e le altre estensioni....

    no no, era solo riferito senza menu in flash, JS vari o altre diavolerie che coplichino la vita agli spider 🙂 poi si fa quel che si può 😉
    grazie:)

    la precisazione è utile a chi legge 😉


  • User Attivo

    @mix said:

    Giusto per mettere un pò fuoco:

    Quindi cosa pensi di gente con low che hanno un approcio matematico ai motori di ricercA?

    ....
    dici che sarebbe il caso di cambiare facoltà?

    Sono al primo anno di matematica con specializzazione in informatica, siccome mi piacerebbe specializzarmi nel capo Seo, mi consigli di cambiare corso di studi?

    Premetto che nella mia facoltà si parla di tutto tranne che dei motori di ricerca 😢

    Avere un approccio matematico mica è sbagliato! Non scordiamo che saper usare gli strumenti è fondamentale. Quando si dice che uno scultore è qualcosa di più di uno che usa lo scalpellino, mica si vuol dire che non deve saperlo usare!

    Facoltà non la cambierei. Mica si può cambiare facoltà ogni anno perché arriva un fradefra qualunque.... domani ne arriva un altro e che fai? cambi ancora?
    Quello che ti direi, invece, è di integrare quello che studi, con altri percorsi umanistici, non necessariamente scolastici.

    • Visita musei
    • leggi
    • vai al cinema
    • parla con tutti quelli che ti stanno attorno
    • entra a far parte di comunità con interessi che non siano solo tecnici
    • fai qualche master
    • partecipa ai tanti work-shop che le università organizzano continuamente, spesso gratis

  • User

    @Tambu said:

    io sono un patito di Google Analytics. ma a prescindere da questo, immaginando di avere soldi infiniti ma dovendo scegliere UN SOLO PRODOTTO... tu che (immagino) ne hai visti tanti, ti sentiresti di dire UN NOME? un nome solo, anche famosissimo, costi quel che costi, anche MILLLLLLLLLIARDI di euro 🙂

    no! Per il semplice fatto che poi i fattori che determinano il successo o meno sono altri.
    Se hai imparato bene uno strumento, se nn c'è un grosso limite insito nel programma perchè cambiarlo?
    Noi usiamo degli strumenti perchè abbiamo la possibilità di adattarli alle ns esigenze e sopratutto perchè sappiamo come funzionano, non c'è un programma perfetto in tutto.
    Poi il fattore costo nn lo vedo così "marginale" ... devo usare il prodotto giusto per quello che devo fare ... se devo solo contare le visite, basta il primo contatore free che c'è online. Spesso siamo da clienti che hanno dei programmi "ESAGERATI" ... poi che guardano? Le visite ... manco i visitatori ... il famoso cannone per uccidere la formica.


  • User Attivo

    A FraDeFra: quali pensa che siano le difficoltà a posizionare un blog nel medio-lungo termine data la natura stessa del blog a puntare sugli ultimi articoli/post/news e a scartare i vecchi post?

    Grazie anticipatamente della risposta.


  • User Attivo

    @bayle said:

    A FraDeFra: quali pensa che siano le difficoltà a posizionare un blog nel medio-lungo termine data la natura stessa del blog a puntare sugli ultimi articoli/post/news?

    Grazie anticipatamente della risposta.

    Il posizionamento, come ho avuto modo di dire molte volte, non è un progetto che mira ad essere visibile per una chiave. Il posizionamento ha una curva di visibilità media, che deve consentire ad un sito di essere visibile per molte chiavi, nel tempo.

    Cioè, mi spiego diversamente.
    Secondo me, non è importante che nei prossimi 10 anni, se digito una chiave, compaia sempre la stessa pagina del sito. Quello che conta è che se digito la chiave, compaia una pagina del sito, meglio se a tema.

    Che vuol dire?

    Che se hai un blog, ogni volta che metti un post, estendi la visibilità. Puoi decidere tu, su che temi estendere o se aumentare la forza di quelli che già ci sono.

    Per concludere. Non solo non vedo problemi, ma anzi, all'opposto, vedo enormi possibilità, se opportunamente gestite. Il blog è il classico esempio di una cosa che ho detto poco fa in un'altra risposta. Non è il tecnico che posiziona, ma il redattore di contenuti (ovviamente se il tecnico avrà fatto bene il suo lavoro e ottimizzato il blog come si conviene).


  • User

    Visto che nn arrivano altre domande, ne faccio una a voi provocatoria ...

    come si calcola il costo di una conversione se oltre ad adwords ho anche una campagna PPC su Yahoo o altro?

    E come faccio ad attribuire un costo al posizionamento naturale?

    idee? 😄


  • Bannato Super User

    Campagna fuori rete.

    Cosa ne pensate? Vi e un resoconto effettivo? Come è possibile dimostrare il tutto?


  • Super User

    non vedo perchè il posizionamento naturale dovrebbe avere un costo 😉

    dalle mia parti di dice "tutto grasso che cola" 😛


  • User Attivo

    Prima di tutto grazie della risposta.

    Il fatto è che io ho un blog che tratta l'argomento Simpson e la situazione non è delle più facili (IMHO) da gestire, perchè i contenuti sono a grandi linee sempre gli stessi (ripeto a grandi linee) e non ci sono news come potrebbero esserci in campi informatici, sportivi o quant'altro.
    Quindi il discorso si fa difficile perchè le chiavi sono statiche e non ci sono variazioni nelle stesse, ma un blog è aggiornamento e news, quindi: come far combaciare i due aspetti?
    Una soluzione potrebbe essere riciclare gli argomenti, ma questo non fidelizza gli utenti, ma IMHO ha l'effetto opposto.

    Ovviamente parlo del mio blog per presentare un esempio concreto, credo che il discorso sia espandibile a moltissimi contesti.


  • User

    @Tambu said:

    non vedo perchè il posizionamento naturale dovrebbe avere un costo 😉

    dalle mia parti di dice "tutto grasso che cola" 😛

    beh se fai dei posizionamenti a costo Zero allora posso mandarti una serie di progetti 😄

    Intendevo progetti realizzati da un'agenzia per un cliente ... ci sono dei posizionamenti naturali che hanno dei costi con tanti zeri, quindi come valutare la spalmatura sui contatti/conversioni?


  • Super User

    Visto che il protagonista del Live è Fradefra, è forte la tentazione di chiedere consigli vari, come ad esempio: "Come faccio, in tre semplici mosse, a invitare a cena quella brunetta che mi piace tanto?" 😉

    Ma mi atterrò al tema generale del Forum 😄

    Visto che la tua vita professionale ti ha portato (e porta tutt'ora) a contatto con varie realtà aziendali, qual è la tua opinione della scena SEO italiana? A livello di qualità, di spirito corporativo, di concorrenza.

    Stuart


  • User Attivo

    @mix said:

    Campagna fuori rete.

    Cosa ne pensate? Vi e un resoconto effettivo? Come è possibile dimostrare il tutto?

    Con campagna fuori rete, intendi campagna fatta nel mondo reale?
    Se sì, il problema è quello ben conosciuto di non poter in modo aritmetico dare un ROI. Solitamente si osserva l'incremento del fatturato (quando si ha un contesto che si presta) o l'incremento delle visite al negozio / sito, o, quando possibile, un modulo di feedback (anche questo non è sempre possibile).

    A volte alcuni fanno partire campagne telefoniche di follow-up, che però hanno un discreto costo, anche se possono a loro volta generare opportunità.

    Qualcuno fa domande a chi in occasione di manifestazioni e fiere si avvicina allo stand.

    Qualcuno mette sulla carta stampata un link che non è quello reale, ma che continene sistemi di traccia, per vedere quanti arrivano da quel preciso messaggio promozionale.

    Spesso si attua un mix di tutti questi sistemi.


  • Bannato Super User

    Spesso si attua un mix di tutti questi sistemi.

    Ogni riferimento è puramente casuale 😄

    Ritornando ai discorsi seri mi pongo questa domanda, per un webmaster che ha un sito che non fattura nulla perchè e un qualcosa di amatoria, che però sta crescendo a vista d'occhio conviene investire in campagne di adv per aumentare ancora la sua utenza?

    E sopratutto e meglio concentrarsi su un solo targhet o espandere il tutto a quante più fasce di utenza possibili?


  • User Attivo

    @bayle said:

    Prima di tutto grazie della risposta.

    Il fatto è che io ho un blog che tratta l'argomento Simpson e la situazione non è delle più facili (IMHO) da gestire, perchè i contenuti sono a grandi linee sempre gli stessi (ripeto a grandi linee) e non ci sono news come potrebbero esserci in campi informatici, sportivi o quant'altro.
    Quindi il discorso si fa difficile perchè le chiavi sono statiche e non ci sono variazioni nelle stesse, ma un blog è aggiornamento e news, quindi: come far combaciare i due aspetti?
    Una soluzione potrebbe essere riciclare gli argomenti, ma questo non fidelizza gli utenti, ma IMHO ha l'effetto opposto.

    Ovviamente parlo del mio blog per presentare un esempio concreto, credo che il discorso sia espandibile a moltissimi contesti.

    Io parto dal presupposto che su ogni blog ci debbano essere tre tipi di post, dato un argomento specifico:

    1. post informativi, coi quali tu asserisci qualcosa;
    2. post stimolatori di discussione, coi quali tu partendo da un presupposto stimoli le risposte degli altri;
    3. post di bookmark a risorse utili;
      Mi riesce difficile dimostrartelo, ma farei l'esperimento. Mi apri un account sul tuo blog, mi dai un tema, vuoi vedere che riesco a metterti un post a settimana senza mai ripetermi? 🙂 Chiaro, non è facile, ma nella vita non sempre tutto è facile.

    Non deve trattarsi necessariamente di news. Io sono convinto che si ti fermi a chiacchierare coi tuoi utenti (attiva una chat-line), ti verrano fuori dozzine di argomenti, aspetti, ecc. ec.
    Fai un giro sui blog degli altri e collegati usandoli come spunti. Salteranno fuori ulteriori cose.
    Partecipa a qualche manifestazione. Salteranno fuori altre cose.

    Altrimenti, vuol dire che hai un sito su una cosa morta (e non credo). Tanto varrebbe, cambiare 😄


  • Community Manager

    Fradefra, in una scheda prodotto di un libro, quali sono secondo te le call to action da non dimenticare mai di inserire?


  • User

    @mix said:

    Campagna fuori rete.

    Cosa ne pensate? Vi e un resoconto effettivo? Come è possibile dimostrare il tutto?

    oltre a quello suggerito da Fradefra, ti posso dare un esempio di un progetto che abbiamo fatto l'hanno scorso e replicato quest'anno.

    Il cliente è una nota marca di vino che ha lanciato una campagna per la linea cocktail, tutto solo offline!
    Abbiamo registrato un dominio apposito, poi alle persone che sono andate al cocktail è stato distribuito un coupon con una URL ed un numero ...
    Ovviamente c'era la possibilità di ricevere a casa degli omaggi, in cambio si sono potuti profilare dei prospect.


  • Super User

    Immaginando un lavoro SEO per un noto Cliente sul quale per ovvi motivi non è possibile stravolgere il sito ma solamente dare un minimo di indicazioni per l'ottimizzazione base del codice HTML e che probabilmente a causa della piattaforma utilizzata non sarà possibile implementare completamente su quali altri fattori (probabilmente esterni) concentrerai le tue strategie?

    🙂


  • Bannato Super User

    Mi riesce difficile dimostrartelo, ma farei l'esperimento. Mi apri un account sul tuo blog, mi dai un tema, vuoi vedere che riesco a metterti un post a settimana senza mai ripetermi? 🙂 Chiaro, non è facile, ma nella vita non sempre tutto è facile.

    Scusa fradefra se ti smentisco ma mi viene difficile accettare una cosa del genere:

    Nel mio sito ogni user ha la possibilità di aprire tutti gli argomenti di discussioni possibili e immaginabili ( un grande forum aperto a tutti in tutto e per tutto... addirittura per dare max liberta ogni autore del post è automaticamente nominato mod del post stesso ) ma alla fine tolti gli argomenti nuovi ( cronaca o eventi strani ) nessuno più ha idee (parlo di 3000 user ) i post sono sempre quelli gli argomenti non variano mai...

    Dici che il problem sono io che non do in pasto ai miei user argomenti di discussioni nuovi?


  • User Attivo

    @fradefra said:

    Mi riesce difficile dimostrartelo, ma farei l'esperimento. Mi apri un account sul tuo blog, mi dai un tema, vuoi vedere che riesco a metterti un post a settimana senza mai ripetermi? 🙂

    Parli seriamente o la tua era una specie di metafora? 😉

    @fradefra said:

    Non deve trattarsi necessariamente di news. Io sono convinto che si ti fermi a chiacchierare coi tuoi utenti (attiva una chat-line), ti verrano fuori dozzine di argomenti, aspetti, ecc. ec.

    Questo, anche se nel mio piccolo, lo sto già facendo; nelle discussioni ai post molte volte si va OT e parliamo di argomenti non necessariamente correlati a quello del post.
    Poi traggo spunto dai commenti per i nuovi post e molte volte chiedo propio che cosa piacerebbe agli utenti.

    Un'altra domanda: nel blog io e i miei "collaboratori" organizziamo molto spesso gare e/o concorsi e sondaggi. Credi che questo possa fidelizzare gli utenti?


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Visto che il protagonista del Live è Fradefra, è forte la tentazione di chiedere consigli vari, come ad esempio: "Come faccio, in tre semplici mosse, a invitare a cena quella brunetta che mi piace tanto?" 😉

    Ma mi atterrò al tema generale del Forum 😄

    Visto che la tua vita professionale ti ha portato (e porta tutt'ora) a contatto con varie realtà aziendali, qual è la tua opinione della scena SEO italiana? A livello di qualità, di spirito corporativo, di concorrenza.

    Stuart

    Facciamo una premessa, altrimenti non riesco a rispondere.
    Io sono una persona aziendale e quando parlo di realtà economica, parlo di aziende. Non che i consulenti non esistano (io stesso lo sono stato per dieci anni), ma sono una cosa diversa.

    La qualità italiana è più alta di quello che si può pensare. Solo che è nascosta.

    Lo spirito corporativo esiste, eccome. Sia in positivo, sia in negativo. Purtroppo.

    Con quelli che riconosco come concorrenti reali, ci vado a mangiare tutti i giorni. Se non lo faccio io, lo fa qualcun altro della mia azienda.

    Andando sulla micro-economia, su quello strato formato da consulenti che operano per conto proprio e su micro-aziende formate da una, due o tre persone, forse c'è un po' di guerra in più. Comunque, sono amico di molti, non ho mai litigato per accaparrarmi un cliente, non mi sono mai visto negare l'accesso perché concorrente.

    Se invece parliamo della realtà economica in senso lato (quindi a prescindere dal settore), il settore SEO è meno che zero. Ogni altro settore, dalla marmellata all'automotive, dalla GDO (grande distribuzione organizzata) all'elettronica, dal turismo organizzato all'arredamento, dall'editoria al tessile, in numeri sono molto molto molto più alti. In generale, azienda vuol dire minimo 50 persone e nel SEO in Italia, nessuno arriva a 50 persone!
    Se pensate che con 30 euro le aziende nel SEO vedono la stanza del SES, quando in altri settori vedono lo SMAU, il MACEF, il Vinitaly, il MIA ecc. ecc. capite quanto poco valga il nostro e come ci considerino. Circa dei cantinari... mi spiace, visto che ci lavoro, ma credo sia corretto affermare che è così.