• Super User

    @petro said:

    Ma per le altre, quelle serp gigantesche da un miliardo di risultati e oltre (key singole come "windows", "water", ecc) c'è qualche speranza che un singolo sito nuovo, per quanto sia linkato tanto e bene, possa finire in prima pagina?

    In tempi stretti? No.

    Quelle serp fanno storia a sè, e ci vuole un network potente e una certa anzianità per entrarvi, oppure può bastare un singolo documento fortissimamente a tema e linkato in un certo modo, senza un vero e proprio network alle spalle?

    Va bene anche se non c'è un network, ma bisogna ricevere l'attenzione (reale o simulata) di grandi parti del web.

    In questi giorni sto vedendo come reagisce Google.com su una mia pagina che ultimamente ha ricevuto molti accessi e backlink. La key che ho scelto è "search engine". 😄

    Vi farò sapere.

    Il fatto che il sito tratti anche altri argomenti correlati (ovviamente in sezioni separate) e sia presente in serp correlate ma più piccole, può aiutare?

    A quei livelli, è quasi esclusivamente una questione di fattori esterni.


  • Community Manager

    Un OT: ColleghediLow, must è moderatore può rispondere 😄

    .


  • Super User

    @petro said:

    per certe ricerche, il motore mostra quanto c'è scritto nel tag description.
    Succede quando nel documento le parole cercate non sono abbastanza vicine, e il motore non riesce a estrapolare i pezzetti di frase da mostrare, giusto?

    Parliamo di Google? Se sì, allora succede anche quando i termini appaiono solo nella description e non nel corpo (e magari la pagina entra nell'indice solo in funzione dell'anchor text dei backlink).

    Come possiamo fare per fare in modo che il motore mostri o la description o il testo che a noi interessa? Ci sono accorgimenti, in tal senso?

    La scelta di Google varia a seconda della key cercata dall'utente. Non puoi ottenere il massimo del risultato per tutte le keyword.

    Però puoi fare una lista delle principali keyword sulle quali la pagina punta e, per ciascuna di esse, fare in modo che i termini che la compongono siano vicini tra loro e all'inizio di una frase che ti piacerebbe apparisse come descrizione.

    Questo generalmente è sufficiente a far mostrare una buona descrizione a Google.


  • Super User

    @Giorgiotave said:

    Un OT: ColleghediLow, must è moderatore può rispondere 😄

    un altro OT: non credevo passasse. e per un attimo ho pensato a superpoteri :lol:


  • Super User

    @sitionweb said:

    Ce li puoi elencare? 😄

    Sono costernato, ma preferisco evitare. 😄

    Uno ultimamente molto popolare consiste nel far credere a Google che il sito che si vuole far penalizzare appartenga... HEY! Mi stavi fregando! 😄


  • Super User

    @deborahdc said:

    Ciao Low,
    E' possibile sapere se un competitor ci sta penalizzando?

    In alcune occasioni sì. Ma bisogna partire dal presupposto che le persone che possono mettere in atto quelle tecniche sono davvero poche (internazionalmente), perché richiedono molte risorse.

    Quindi a meno che il tuo competitor non sia un gigantesco portale internazionale con un network composto da centinaia di siti, non c'è nulla da preoccuparsi. 🙂

    (poi a volte si possono commettere errori che possono facilitare il compito di chi ci vuole danneggiare, ma questo è un altro discorso)


  • Super User

    @Stuart said:

    E' mia opinione che risorse in lingua inglese però siano in qualche modo *più resistenti *alla perdita di rilevanza linguistica se linkati da risorse non in lingua inglese.

    Posso avere la tua opinione in merito?

    Temo che ti deluderò 😞 , perché io ho gestito solo casi di risorse italiane che ricevevano rilevanza linguistica da siti esteri, sia direttamente sia indirettamente, passando attraverso una pagina che fungeva da "accumulo".

    Posso solo dirti che la teoria considererebbe coerente quel comportamento che indichi, per una semplice ragione: l'inglese è una lingua internazionale più di altre ed una alla quale si fa molto riferimento a prescindere dal contesto linguistico.

    Quindi una pagina in inglese che riceve un link da una pagina in italiano ha meno ragione di essere "italianizzata" mentre una pagina in italiano che riceve link da pagine di lingua inglese ha più senso che sia "inglesizzata".

    Potrebbe dipendere da quanto il motore percepisce la grandezza e la diffusione di una lingua.


  • Super User

    @Giorgiotave said:

    Low, se tu fossi Google,

    Questa premessa è più divertente di quanto tu possa immaginare. 😄

    come useresti i dati di Google News (in fondo c'è una selezione di siti rilevanti, chiavi più ricercate, chiavi regionali, chiavi stagionali)?

    Le informazioni sui trend delle ricerche su Google News sono sicuramente un buon indizio degli argomenti che gli utenti giudicano più interessanti in un dato momento.

    Però molti utenti non usano Google News e sono ancora abituati ad usare solo Google.

    Forse avrebbe senso dare un minimo di temporanea visibilità in più su Google Web a quei siti che trattano argomenti legati ad un evento appena avvenuto.

    Hai fatto dei test per valutare se c'è qualche relazione tra il posizionamento organico e Google News?

    Non di recente. 😞


  • Super User

    @petro said:

    "spalancare le porte" all'improvviso agli spider, ad esempio dopo un anno, può portare benefici maggiori di quelli che avrebbe lo stesso sito, con gli stessi link, ma con le porte subito aperte (senza considerare il fattore anzianità)?

    Non ti so dire la differenza di comportamento tra l'apertura immediata e quella posticipata.

    Io possiedo una pagina con quelle caratteristiche, disabilitata col robots.txt e che ha ricevuto ultimemente un picco di traffico e backlink. Sto vendendo quanto sale per una key "impossibile" senza far sapere a Google che cosa contiene. Non appena si ferma, vedrò di testare cosa succede quando toglierò il robots.txt

    Personalmente lo considero uno dei test più interessanti che io abbia fatto negli ultimi mesi e vi farò sapere che conclusioni avrò ottenuto. 🙂

    In altre parole, i crawler sono "curiosi" di sapere cosa gli abbiamo tenuto nascosto per tanto tempo?

    A voglia! 😄

    In alcune particolarissime occasioni Google spedisce una bella e-mail ai webmaster che hanno (bei) siti disabilitati dal robots.txt proponendo loro di abilitare il sito ai crawler. 🙂

    E' questo il vero SEM, ovvero Marketing rivolto direttamente ai motori di ricerca e ai loro robot? 😄

    Ma certo! "Search Engine Marketing" = "Marketing nei confronti dei motori". Logico, no? 😄 😉


  • Super User

    @must said:

    ultima domanda per Low: facciamo scambio link?

    Ho solo pagine PR6, ultimamente. Google mi ha abbassato il PR-mostro che avevo due mesi fa. 😢


  • User

    @Leon83 said:

    Per le colleghe:

    se doveste consigliare un'apprendista webmarketer, come ordinereste questi "investimenti" (in ordine di importanza)?

    • stage in Italia (in che tipo di azienda?)
    • stage all'estero (dove?)
    • lettura libri e guide
    • frequentazione di forum & blog di settore
    • progetti personali

    Se non volete fare una classifica, in generale, come consigliereste di muoversi?

    Più che ordinarli per importanza, potrebbe essere utile ordinarli per "priorità temporale".

    - lettura libri e guide

    Avere solide basi di marketing ancora prima che web marketing è assolutamente essenziale per comprendere le complesse logiche che regolano questo mondo 😉
    L'importante comunque è non smettere MAI di leggere e tenersi aggiornati in un mondo soggetto ad evoluzioni repentine come questo.

    **- stage in Italia (in che tipo di azienda?)

    • stage all'estero (dove?)**

    Uno stage in un'agenzia SEO/SEM è una grandissima opportunità per entrare in contatto con professionisti affermati di questo settore e imparare da chi ha affrontato nel tempo l'evoluzione del mercato, delle tecniche e degli strumenti.
    Per chiunque fosse interessato, attualmente è aperta una [url=http://www.sems.it/jobs/stage.htm]posizione di stage in Sems.

    All'estero meglio che in Italia (passerò per esterofila...), soprattutto avendo la possibilità di seguire un stage in un paese all'avanguardia in questo settore come gli USA, lo UK, la Francia o la Germania.
    Valuterei invece con attenzione uno stage in paesi più arretrati del nostro come ad esempio Spagna e Portogallo, si corre il rischio di non riuscire a tenersi al passo una volta tornati 😞

    - frequentazione di forum & blog di settore

    Affronterei queste fonti di conoscenza solo dopo aver acquisito un minimo di basi in modo da poter valutare con spirito critico le informazioni a disposizione senza venire sommersi da inutile rumore di sottofondo 😉

    - progetti personali

    Generalmente provare sulla propria pelle insegna molto, in questo caso specifico però credo che per avvicinarsi al tema del web marketing sia più utile confrontarsi con esperti del settore e casi pratici di aziende affrontando via via tutte le fasi di un progetto di promozione, dal briefing con il cliente alla valutazione degli obiettivi raggiunti.

    Personalmente ho avuto la grandissima opportunità di confrontarmi fin da subito con alcuni tra i più grandi esperti del settore che mi hanno dato moltissimo infondendomi una grande passione per il mondo del SEM.

    A Marco Loguercio, Paola Albanese, Marco Fontebasso, Annamaria Calderaro, Salvatore Cariello, Giorgio Volpe, Paolo Serra, Gaia Simonato, Enrico Altavilla e a tutti coloro che hanno contribuito ad accendere il mio personale entusiasmo nei confronti di questo settore e delle sfide che ogni giorno ci riserva, un grazie di cuore.


  • Super User

    @LowLevel said:

    Ho solo pagine PR6, ultimamente. Google mi ha abbassato il PR-mostro che avevo due mesi fa. 😢

    sai quanti pm riceverai ora per questa affermazione? :lol: :lol:


  • Super User

    Beh, mi rimane da rispondere solo a Micky, mi apre.

    Le sue domande sono un po', e siccome siamo un po' stanchi preferiamo prima andare a cenare. Ma risponderò alle sue domande, ne può stare sicuro. 🙂

    Nel frattempo colgo l'occasione per ringraziare Marco Loguercio, che ci ha offerto ospitalità in ufficio anche in queste ore. 🙂

    Spero che questo "live" sia piaciuto e spero di non aver sparato troppe fesserie nelle risposte. :lol:

    Se vi va di approfondire gli argomenti trattati, prendete pure in considerazione l'idea di fare un salto qui a Milano in Sems, magari [url=http://www.sems.it/jobs/index.htm]diventiamo pure colleghi (cerchiamo anche Junior). 😄

    Un ringraziamento particolare va a tutte le persone che hanno condiviso assieme a me questa iniziativa, colleghe in testa, è stata molto divertente e son venuti fuori dei temi molto interessanti.

    Arrileggerci sui forum! 🙂


  • Community Manager

    Bellissimo Live :sbav:

    Un Grazie a Low e le sue Colleghe per avere fornito delle risposte altamente professionali che hanno permesso a tutti di crescere tantissimo.

    Sono restati con noi 5 ore più supplementari per rispondere a Micky.

    So benissimo che tutto il Forum vi ringrazia per questa immensa disponibilità e vorrebbe farlo in questo Topic. Lo faccio io a nome di tutti:

    Grazie Infinitamente 🙂

    Ho creato anche questo [url=http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=12327]Topic per i Ringraziamenti.

    @LeCollegheDiLow said:

    Cogliamo l'occasione per ringraziare Giorgio di mettere a disposizione dell'intera comunità uno spazio di confronto tanto stimolante come quello del forum 🙂

    @LowLevel said:

    Breve sviolinata: se sta cambiando in Italia, e quasi esclusivamente in Italia, è grazie esclusivamente alla filosofia con cui Giorgio ha creato e gestito questo forum. Non smetterò mai di dire questa cosa; qui ci sono potenziali che all'estero si sognano.

    Questo Forum ringrazia Voi e le persone come voi che permettono, giorno dopo giorno, di vivere questo grande sogno a tutti noi SEO Italiani 🙂

    Un Grande Abbraccio

    Giorgio 😉


  • User

    Dopo aver controllato con calma che tutte le domande abbiano ricevuto risposta, scrivo il mio ultimo intervento per chiudere questo thread.

    Grazie Giorgio per aver messo a nostra disposizione questa fantastica arena 🙂
    Un ringraziamento particolare a tutti i forumisti intervenuti in queste 5 ore LIVE contribuendo attivamente alla crescita di tutti noi.
    Alla prossima :ciaosai:


  • Super User

    @micky said:

    1. supponiamo voglia creare un sito ricco di contenuti, assolutamente non da SEO ma da alleato stretto dei motori.
      Chi mi suggerisce,* il più possibile matematicamente parlando* (:D), **i contenuti e le sezioni da sviluppare. **

    Non sarà la matematica a darti risposte di questo genere. La matematica interviene ad un livello più basso, fornendoti gli strumenti per comprendere che cosa sta realmente facendo un motore di ricerca quando ne analizzi i comportamenti.

    E' vero che una volta individuati i criteri (matematici) di un motore la matematica può venire utile per fornirti strumenti per ottimizzare un sito o il network al quale un sito appartiene, tuttavia non bisogna commettere l'errore di credere che una qualunque fase del SEO possa essere rappresentata da un modello matematico.

    Regola generale: se ciò che devi analizzare ha fondamenti matematici, come molti degli algoritmi utilizzati in IR, allora può avere un senso ricorrere ai numeri. In caso contrario, è bene evitare di tirare in ballo la matematica, perché ciò che otterresti sarebbe solo una perdita di aderenza con la realtà e risultati pericolosamente fuorvianti.

    Nota anche che avere una soluzione matematica non significa anche riuscire ad applicarla. Ad esempio, io ti sto per indicare una strada matematica per la scelta dei contenuti da sviluppare ma tu non riuscirai a percorrerla facilmente, in quanto serve anche una mole di informazioni che non è facile acquisire.

    Esiste una "robetta" 😄 chiamata SVD (Singular Value Decomposition), è probabile che tu la conosca in quanto ho letto che hai una laurea in matematica. A tal proposito, scusami in anticipo per l'approssimazione con cui spiego: le mie basi matematiche sono appena sufficienti per capire come funzionano i modelli di IR e gli algoritmi che mi interessano.

    La SVD prende in esame una matrice A m*n e la scompone nel prodotto di tre altre matrici. Una di queste tre matrici (S) è di tipo diagonale e contiene i singular value di A (per la descrizione delle altre due matrici ti consiglio di leggere [url=http://en.wikipedia.org/wiki/Singular_value_decomposition]questa voce di Wikipedia).

    Prendendo in esame solo i k (k < min(n, m)) singular value più grandi e solo k colonne della seconda matrice e k righe della terza, è possibile costruire un'approssimazione di rank k di A, A'.

    A' è uno spazio vettoriale che possiede interessanti proprietà:

    1. quei vettori che in A risultavano distanti tra loro rimangono distinti anche in A';

    2. quei vettori che in A risultavano più vicini vengono ulteriormente "accorpati" in A';

    3. A' possiede un rank inferiore ad A, ovvero si tratta di uno spazio con meno dimensioni di A, e questo lo rende decisamente più maneggevole.

    Che cosa ha a che fare tutto ciò con i motori di ricerca? Semplice, la SVD è utilizzata da un modello in uso in IR chiamato "Latent Semantic Indexing" (LSI).

    Nella LSI non si fa altro che creare la matrice di partenza A costruendola con le relazioni tra termini (righe) e documenti (colonne). Ogni elemento della matrice contiene un valore >=0 che indica il peso di quel termine all'interno di quel documento.

    Eseguendo la SVD su una matrice così costruita, la scomposizione produce tre matrici che rappresentano rispettivamente le correlazioni tra i termini e dei generici "concetti", le correlazioni tra i documenti ed i suddetti "concetti" e una terza matrice, quella diagonale introdotta sopra, che mette in relazione le altre due.

    A questo punto, nel momento in cui si vuole calcolare l'approssimazione di A riducendo il rank nel modo sopra descritto, i vettori che rappresentano i documenti si avvicinano tra loro in funzione di quanto "semanticamente" correlati i documenti sono tra loro.

    Il risultato è che i vettori di due documenti che trattano dell'argomento X si avvicinano tra loro anche se non usano affatto gli stessi termini ma grazie alle co-occorrenze negli altri documenti del corpus che i termini usati dal primo documento presentano con i termini usati dal secondo documento.

    Ovviamente la tecnica della SVD non possiede in sé il concetto di "termine" o di "documento" né tantomeno ha idea di cosa sia un "concetto" tuttavia, per il modo in cui essa funziona, si ottiene dalla matrice A (piena quasi esclusivamente di "0"), una matrice di rank inferiore, molto più compatta, in cui tutto il "rumore" è stato eliminato.

    Non è un caso che la SVD venga utilizzata anche in altri ambiti per alcuni algoritmi di de-noising e, in grafica, per alcuni algoritmi di de-blurring/sharpening.

    Come puoi sfruttare queste indicazioni per decidere su quali termini puntare nelle tue singole pagine o nelle sezioni del tuo sito? Non puoi. Non facilmente, intendo.

    In teoria dovresti innanzitutto avere un grande corpus di documenti, creare la matrice termine-documento inserendo anche i vettori relativi ai documenti che hai sviluppato tu ed un vettore che simula una query inserita dall'utente, assegnare a ciascun elemento un peso calcolato in base ad una formula di term weighting anche semplicissima come la tf*idf, applicare la SVD ([url=http://users.pandora.be/paul.larmuseau/SVD.htm]guarda qui), ridurla ed infine andare a guardare nella matrice ottenuta in che posizione si trovano i documenti da te sviluppati rispetto al documento-query che avevi simulato.

    Semplice, no? 😄

    Scherzi a parte, è improbabile che tu possa fare ciò (sebbene non impossibile), però puoi comunque estrarre da tutto ciò una considerazione di massima: i motori di ricerca più evoluti vanno ben oltre la semplice misurazione delle keyword inserite dall'utente all'interno dei documenti del corpus.

    Di fatto, i termini cercati dall'utente è utile che siano presenti nei documenti sviluppati non perché siano importanti per il ranking ma perché sono importanti nella fase di recall del motore di ricerca.

    In altre parole: il documento entra a far parte dei risultati di una ricerca se contiene i termini cercati o se ci sono link con quei termini che puntano ad esso, ma nel momento in cui è entrato la sua posizione non viene determinata tanto dalla presenza dei termini quanto dalla composizione dell'intero testo della pagina.

    E' per questo che è importante sapere quali termini co-occorrono, nel corpus, con quelli per i quali vuoi posizionare una pagina. Ed i tool di suggerimento keyword possono esserti utili proprio in questo.

    Il mio consiglio: fregarsene del tutto (in questa fase) della matematica e sviluppare buone capacità di scrittura. Quei termini e quegli argomenti correlati verranno in mente da sé, magari con l'aiuto di un buon dizionario di sinonimi o di strumenti simili a [url=http://wordnet.princeton.edu/]WordNet.

    1. meglio creare un sito multilingua o più siti in lingue diverse (considerando la maggior naturalezza con cui una home viene linkata rispetto a pagine interne(miosito.com/jp/index-japan.php). In tal caso come si pongono i sottodomini?

    Beh, il massimo sarebbe un sito diverso per ogni lingua, con un dominio "regionale", su un server ospitato nella nazione di riferimento, promosso anche in base ai metodi di promozione che funzionano meglio nella specifica nazione. Ovviamente questo approccio rende la gestione del network più complessa.

    1. cos'è di preciso la sandbox e come posso evitare di finirci dentro? Una volta dentro come posso uscire più alla svelta (ci sono teorie che dicono che è meglio dare una parvenza di sito definitivo, altre invece che dicono proprio il contrario). Quanto incide il fattore traffico per l'uscita dalla stessa?

    Nessuno sa con precisione che cosa sia la sandbox. Posso solo osservare che alcuni siti del tutto privi di traffico non hanno avuto problemi a posizionarsi per le key (medio-competitive) sulle quali puntavano.

    La mia opinione è che Google ha bisogno di alcune informazioni per poter stabilire la posizione di alcuni siti e che non tutti i nuovi siti sono in grado di acquisire velocemente quelle caratteristiche che Google usa per estrarre quelle informazioni.

    Personalmente presterei molta attenzione alla tipologia e qualità dei siti da cui arrivano i backlink e alla qualità dei backlink stessi. Leggo molti webmaster convinti di avere buoni backlink, ma quando poi controllo si scopre che la loro qualità è molto bassa.

    'Sta putt-biiiiiiiiip che un link su una pagina a PR alto è sicuramente un buon link bisognerà sradicarla dalla testa della gente, altrimenti non si va avanti... 😞

    4)link popularity a parte (e ti chiedo se i link verso pagine interne sono, come sospetto un fattore importantissimo di ranking),

    Sono importanti i backlink tematizzati che puntano a pagine tematizzate. Generalmente le home page sono meno tematizzate rispetto alle pagine interne.

    quali sono i fattori esterni su cui puntare maggiormente? Ad esempio può essere importante il fatto che gli utenti cercano il nome del sito, o la digitazione diretta nell'url? (e quindi regolarmi di conseguenza cercando di scegliere un nome opportunamente ricordabile? L'aggiunta ai preferitiAltri?

    Al momento: backlink di qualità. Per il futuro: backlink di qualità e qualunque elemento o iniziativa induca direttamente o indirettamente gli utenti ad approdare sul sito senza passare dai motori di ricerca.

    puoi dare un voto da 1 a 10 a ciascuno di questi fattori, dopo di che mi levo dalle scatole :D:

    contenuti
    struttura interna del sito
    link popularity
    presenza in dmoz
    anzianità del sito
    server
    traffico
    presenza di link esterni autorevoli
    digitazione diretta del sito nell'url
    ricerca del nome di dominio nei motori

    Niente voti (avrebbe poco senso), ma ti indico quelli che sono importanti e che lo saranno sempre più: contenuti, server di qualità, traffico, l'insieme di backlink e outlink. 🙂

    Aggiunto: Grazie a Giorgio per averci concesso la possibilità di scrivere su questo topic ormai chiuso. Per fare ciò ha dovuto assegnarci temporaneamente lo status di moderatori ed io non so come abbia fatto a fidarsi di me: la tentazione di cliccare su pulsanti a caso è stata forte. 😄


  • Community Manager

    @LowLevel said:

    Aggiunto: Grazie a Giorgio per averci concesso la possibilità di scrivere su questo topic ormai chiuso. Per fare ciò ha dovuto assegnarci temporaneamente lo status di moderatori ed io non so come abbia fatto a fidarsi di me: la tentazione di cliccare su pulsanti a caso è stata forte. 😄

    :lol:

    Lascio il thread in rilievo per qualche giorno. Ora vediamo come sfruttare al meglio le risposte di Low e delle sue Colleghe.

    Oltre a fare una raccolta, sarebbe fantastico se un Micky a caso aprisse dei thread di approfondimento su alcuni temi veramente interessanti a cui hanno dato risposta Low e LeCollegheDiLow 🙂

    🙂


  • Super User

    abuso dei miei superpoteri di moderatore per ringraziare Low e colleghe per questo Live. grazie grazie grazie :ciauz: