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- Formula per ritenuta d'acconto
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ok sistemato...cosi è ok?
Spett.le __________________________________
Via/Viale/Corso/Piazza ______________________________________________ n° ______
CAP ___________ Città ______________________ Provincia _______________________
Data: ___________ n° documento:________
Il sottoscritto ****** nato a ****** il ****** e residente in via ******
a ****** (prov. ******), codice fiscale ******, dichiara di ricevere
dal/dalla ______________________________________
P.IVA o Cod. Fisc. ______________________________________
per prestazioni occasionali relative a: _____________________________________________
il seguente Compenso lordo ? ____________
meno Ritenuta d'acconto 20% - ? ____________
Totale netto ? ____________Prestazione meramente occasionale di cui all?art. 67, lett. L) del D.P.R. 917/86.
Esclusa dal campo di applicazione dell?IVA ai sensi dell?art. 5 del D.P.R. 633/72.Modalità di pagamento:
( ) Bonifico bancario su:
C/C n°******
ABI ******
CAB ******
CIN ******
intestato a ******
Banca ******
IBAN ******( ) Paypal: ******
( ) Contanti
() Altro: ________________________________________In fede,
"firma"
Le marche da bollo le compro dal tabaccaio? ci sono solo quelle da 1,81? hanno una scadenza?
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Adesso va meglio.
Le marche da bollo non sono solo da ? 1,81 ma a te servono quelle. Non scadono: al massimo potrebbero decidere di aumentarle ma si spera che in tal caso prevedano l'integrazione.
Di ogni ricevuta stampi due copie: sull'originale applichi la marca da bollo, la sbarri per annullarla e la dai a chi ti paga.
Sull'altra copia basta la scritta "marca da bollo da ? 1,81 apposta sull'originale". Oppure fai una copia della ricevuta dopo che hai apposto la marca e la conservi per la tua dichiarazione.Dovrebbe essere tutto.
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Quindi faccio due copie... Deve firmarle entrambe anche il cliente giusto?
Ma ci vuole la fotocopia di qualche documento di identità?
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Devi firmarle soltanto tu: tu dichiari di ricevere i soldi. Non occorrono documenti di identità.
P.S. Mi raccomando le maiuscole.
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Ok. Però una cosa, mettiamo che mi voglia pagare con un bonifico, io se a lui non faccio firmare niente e una volta che me ne vado non mi paga come faccio a dimostrare che ho fatto un lavoro da lui? Meglio fare magari un altro foglio che dichiara che ho fatto un intervento presso di lui e lo faccio firmare entrambi?
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Potete fare un contratto da cui si evince il lavoro che farai e il prezzo concordato e questo lo firmi e fai firmare prima; il punto, però, è che rilasci quella ricevuta per la prestazione nel momento in cui tu sei stato già pagato - "dichiaro di ricevere" o "dichiaro di aver ricevuto" - e non prima.
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Ah ok. Quindi come metodo di pagamento dovrei lasciare solo quelli immediati come "in contanti" o "paypal". Cavoli quindi se mi paga ad esempio con un bonifico, dovrei tornare a rilasciargli la ritenuta d'acconto (nel caso in cui l'originale abbia la marca da bollo, altrimenti potrei madargli una mail no?) in un altro giorno. Altre soluzioni non ce ne sono?
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E mandargli una mail prima con gli estremi del tuo conto, no? E poi quando lo incontri gli lasci la ricevuta.
Oppure - ma sembra una ipotesi che nessun webmaster riesce più a credere che esista [:D] - dopo che ti ha pagato gli spedisci per posta, e intendo la posta con busta e francobollo, la ricevuta.
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Beh allora tirando le somme potrei fare cosi:
se il cliente non paga con un metodo di pagamento immediato compilo questo template qui sotto:MIEI DATI
MIEI DATI
MIEI DATI
MIEI DATI[RIGHT]Spettabile*** ***
******
_______________[/RIGHT]Data //________
· ASSISTENZA SISTEMISTICA
Motivo richiesta intervento
Ora di arrivo
Tempo impiegato
6______________________________
Ora di uscita
Firma del Tecnico Firma del Cliente per accettazione
Sotto aggiungo qualcosa riguardante il fatto che deve ancora pagarmi?
Poi appena arriva il pagamento gli mando la ritenuta d'acconto via mail se non serve la marca da bollo o via posta normale se cè la marca da bollo.
Puo andare?
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Siamo usciti fin troppo dal senso di questo thread, oltre al fatto che, messo in questi termini, appare un'attività continuativa e questo esula totalmente dalla ratio delle prestazioni occasionali e, rispetto a questo aspetto, ti consiglio massima prudenza e anche un consulto con un commercialista.
Se il cliente non paga è un problema legale, da recupero crediti, non inerente alla "formula per ritenuta d'acconto". Alla bisogna apri un thread specifico.
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Stavo iniziando un'attività solo che volevo "tastare il terreno" per un paio di mesi e poi aprire la partita iva.
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@Nimue del Lago said:
Devi firmarle soltanto tu: tu dichiari di ricevere i soldi. Non occorrono documenti di identità.
Un dubbio :). Perchè devo fare e firmare due copie della ritenuta d'acconto se poi una delle due copie la tengo io?
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Intanto per mantenere memoria di ciò che hai fatto per te stesso ma soprattutto perché potresti:
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essere tenuto a fare la dichiarazione dei redditi;
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avere convenienza nel fare la dichiarazione dei redditi per recuperare la ritenuta
e questo per legge. La ricevuta è l'unica dimostrazione del tuo reddito.
Se non hai nessun altro reddito dovresti rientrare nel secondo caso ma occorre verificare caso per caso che non ci siano motivi per cui sei comunque tenuto a fare la dichiarazione.
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Salve a tutti,
sono capitato qui in cerca di un aiuto che spero possiate darmi.
Sono un medico titolare di P.I.(regime dei minimi) che lavora come libero professionista. Devo fatturare un lordo pattuito di 2000? da cui poi il cliente tratterrà il 20% per la ritenuta d'acconto. Se ho capito bene (e vi prego di correggermi se sbaglio) mentre l'IVA si calcola sul netto, la ritenuta si calcola sul lordo, quindi nel mio caso sarebbe di 400?, e quindi il netto da pagarmi di 1600?. E' corretto?
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Ciao uomo77 e benvenuto nel Forum GT.
Sì, il calcolo fatto è corretto: in pratica, partendo dal lordo, la ritenuta è il 20% e il netto l'80%.
2000 x 0,8 = 1600
e
2000 x 0,2 = 400
Questo è sicuramente corretto se sei nel regime dei minimi e se non ci sono spese anticipate. Già la presenza della rivalsa che a volte è prevista dalle casse di previdenza può complicare le cose, per cui attenzione.
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Salve a tutti, io ho un problema di calcolo..sto preparando la parcella per un lavoro di cui il netto è 783.
Devo calcolare il 4% di inps
e il 20% di ritenuta.non so come fare, fino al mese scorso non avevo la partita iva (regime dei minimi) e quindi il lordo lo calcolavo moltiplicando il netto per 1,25
Come devo fare?
Grazie!
Ari
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Salve a tutti,
avrei bisogno del vostro aiuto.
In Aprile 2010 ho aperto P.I. per regolarizzarmi con il mio lavoro di webmaster.
Da Giugno 2009 eseguo dei lavori per una società e per mia scelta ho preferito non farmi accreditare i compensi perché sprovvisto di P.I.
Adesso che sono in regola, mi è stato suggerito di emettere fattura con ritenuta d'acconto per i compensi maturati fino a Marzo 2010 e per quelli successivi di rilasciare regolare fattura con iva.
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E' la soluzione più corretta? Oppure posso fatturare normalmente anche per prestazioni risalenti al periodo antecedente all'apertura della P.I. ?
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Andro a pagare più tasse rispetto a una fatturazione normale di tutto il compenso?
Grazie per l'aiuto
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Bisogna vedere nel modello di apertura della partita IVA quale giorno hai indicato come data di inizio dell'attività.
Tutte le prestazioni successive all'inizio dell'attività vanno fatturate, quelle precedenti no. Per quelle precedenti, considerabili come prestazioni occasionali (purchè si rientri nei limiti di legge), puoi emettere una ricevuta. Come prestazioni occasionali non rientrano nel campo di applicazione dell'IVA e dunque non c'è fattura. Nella ricevuta, comunque, è meglio indicare nel dettaglio il periodo cui fanno riferimento tali compensi, per evidenziare che sono antefedenti all'inizio dell'attività da lavoratore autonomo. Sulla ricevuta non scordare di applicare la marca da bollo da € 1,81.
Precisazione: la ritenuta d'acconto la subisci in entrambi i casi.
Che paghi più o meno tasse, infine, ce lo dirai tu alla prossima dichiarazione dei redditi, ora non si può sapere ma solo fare ipotesi che lasciano un po' il tempo che trovano. Fra l'altro, bisognerebbe anche sapere se aderisci ad un regime contabile sostitutivo.
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Ciao OJE, grazie per la risposta.
Quali sono i limiti di legge per potersi considerare prestazioni occasionali? Sono legati all'importo ricevuto? O ad altri fattori?
Il dubbio sulla maggiore tassazione mi è venuto confrontando la ricevuta con ritenuta d'acconto rispetto a un eventuale fattura che avrei potuto emettere se avessi aperto prima la partita iva.
Mettiamo che abbiamo accordato un compenso di 1000 euro.
Se avessi emesso fattura avrei avuto un netto di 833 e 166 di iva.
Con la ritenuta d'acconto invece ho un netto di 800 e una ritenuta di 200.
E' corretto dire che ho guadagnato meno? Preciso che ai tempi non si era mai discusso di iva quindi pattuivo importi senza alcuna valutazione se fossero netti o lordi.
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Le prestazioni occasionali sono tali se la loro durata nell'anno solare non supera i 30 giorni e se il compenso complessivo non supera 5.000 euro. Questo per singolo datore di lavoro, poi magari puoi avere nell'anno 10 datori, lavorare 30 giorni per ciascuno e guadagnare in tutto 50.000 euro.
Nel tuo esempio c'è un errore importante: se il tuo compenso è 1.000 e fatturi, il totale della fattura è 1.200: 1.000 di compenso e 200 di IVA.
Su quei 1.000 subisci una ritenuta di 200, mentre i 200 di IVA li devi riversare allo Stato.