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abbinare vendita pubblicità a creazione siti
ciao a tutti
E' possibile creare una ditta individuale e svolgere due attività distinte (come sotto elencate) ?
- vendita di spazi pubblicitari e servi via internet
- creazione di siti web e consulenze informatiche (non collegata al sito dove andrebbero gli spazi pubblicitari... per il momento non intendo farmi un sito per promuovere la mia attività)
Se è possibile, questo comporta una spesa maggiore in termini di:
- iscrizione CCIAA e spese avvio impresa
- tenuta contabilità
- INPS... studi di settore e via dicendo ?
Ultima cosa... come ditta individuale sono responsabile in solido con il mio patrimonio personale vero?
grazie
AD
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Si alla responsab. patrimoniale illimitata tranne il caso di "piccolo imprenditore".
Si è possibile aprire una impresa individuale con quegli oggetti.
Complessità degli adempimenti ed onerosità della gestione (anche consulenziale) viaggiano di pari passo (ad esempio saresti un contribuente multiattività ai fini degli studi di settore, con una più articolata disciplina).... la tassazione invece solo al crescere del reddito.
Paolo
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@i2m4y said:
Complessità degli adempimenti ed onerosità della gestione (anche consulenziale) viaggiano di pari passo (ad esempio saresti un contribuente multiattività ai fini degli studi di settore, con una più articolata disciplina).... la tassazione invece solo al crescere del reddito.
Paolograzie Paolo
Per avere un'idea, quanto può incidere mettere queste due attività insieme?... intendo sui costi di impresa (consulenza e altro).
Se con una voce spendo 800 di commercialista, aggiungendone un'altra in che ordine di grandezza si va a finire?
800 x 2?
800 x 1.5?
Ovviamente a grandi linee... poi approfondirò con il commercialista.Le due attività incidono su, correggimi se sbaglio:
- maggior costo commercialista
- studi di settore
- INPS (cambia qualcosa qui?)
ciao e grazie ancora
AD
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Inps è proporzionale a ricavi/reddito e dunque si.
Commercialista direi 1,5 ma moooooooolto circa (previo approfondimento esatto situazione).
Paolo
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Salve, approfitto di questo post perchè volevo porre una domanda alla quale non ho ancora ricevuto una risposta precisa.
Sono possessore di partita iva agevolata (ai sensi della legge 388 del 2000) come libero professionista.
I miei codici attività riguardano la creazione e lo sviluppo di siti web, sia lato grafica che lato programmazione, quindi una prestazione di servizi.
Ho l'intenzione di creare un sito personale che prevederebbe anche la cessione di spazi pubblicitari (banner o Adsense) e mi trovo di fronte a un dubbio.
La maggior parte delle persone interpellate (webmaster e commercialisti) mi dice che l'inserimento di pubblicità sarebbe da considerare un'attività commerciale e quindi richiederebbe l'iscrizione alla camera di commercio con conseguente modifica delle spese inps annuali (un minimo di 2300 euro invece che una percentuale fissa).
La soluzione sarebbe fortemente antieconomica per me, in quanto non ho la certezza di fatturare in pubblicità una cifra superiore a 2300 euro e l'entrare nel commerciale mi servirebbe, appunto, solo per questa attività.
Però, in un altro forum, mi è stata fornita questa risposta:" Parlando in concreto, dopo attento esame di commercialista del CNA, mi hanno fatto cambiare il codice in "72220 - Altre ralizzazioni di software e consulenza software" sostenendo che con questo codice potessi fare qualsiasi cosa, compresa la pubblicazioni di annunci sui miei siti. Attenzione, non la rivendita di pubblicità su altri siti, ma solo su siti (software) che ho fatto io si.
Nello stesso senso di un editore che guadagna sulla pubblicità. Ha il codice di attività come editore, ma guadagna sulla pubblicazione di pubblicità. Così io sviluppo siti e guadagno sulla pubblicità che vi pubblico, ovvero su tutto quello che si diparte dalla creazione del software o dal suo uso (anche visione).
Con questo codice non c'è l'obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio (come molti altri codici, ad esempio quelli di ditte individuali) perché si inquadra come libero professionista."Mi potete aiutare a fare chiarezza? Chi ha ragione?
Grazie
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Non è una questione di codici attività ma di inquadramento giuridico.
Il codice attività è secondario come problema.
L'attività pubblicitaria è attività d'impresa ai sensi dell'art. 2195 Codice civile e non può dunque essere svolta da libero professionista, ma solo da impresa.
Quindi il passaggio alla figura di imprenditore individuale (almeno) sarebbe obbligatoria (con registro imprese, inps imprese artigiane o commerciali).
Ti consiglio di rivolgerti ad un Dottore Commercialista regolarmente iscritto all'Ordine della tua provincia.... magari le associazioni di categoria tendono a standardizzare un po' troppo le loro consulenze (per mantenere i prezzi bassi).
Paolo