• User Attivo

    @Catone said:

    1. Letto tutto due volte, ma ancora non riesco a capire: se non dispongo di partita iva e/o società non posso aprire un account adsense?

    Se posso, come giustifico al fisco le entrate.
    Io la partita iva ce l'ho, ma almeno 20 persone al mese mi chiedono se possono fare quanto sopra essendone privi.

    Quanto al rimborso iva, qualcuno è riuscito ad ottenerlo?

    Altro dubbio: non bisogna anche considerare l'emittente del messaggio pubblicitario? Mi spiego se i server di google sono negli usa e il messaggo arriva a siti italiani, conta solo appunto il destinatario?

    Ciò detto se i miei calcoli sono esatti su 100 euro, ci pago 20 di iva e 30 di tasse, dimezzo il guadagno che è in linea, purtroppo, con il mio normale regime.

    Va bene mi candido, c'è chi offre case per tutti, io prometto Adsense defiscalizzato per tutti! Votatemi! :fumato:

    quoto le domande di Catone e in più vorrei un esempio pratico:

    ad esempio se mi arriva l'assegno di adsense da 1000 euro a me società con P.IVA, come funziona in parole povere il profilo dell'IVA?
    ovvero con quei 1000 euro che ci devo fare?
    devo chiedere il rimborso di 200 euro a google?


  • User

    Anche io ho gli stessi dubbi


  • User Attivo

    E' scritto chiaramente in questo (lungo) post:

    http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=5011


  • User Attivo

    @margheritebianche said:

    E' scritto chiaramente in questo (lungo) post:

    http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=5011

    ok,
    allora prova a rispondere alle nostre domande 😄

    :fumato:


  • User Attivo

    L?aspetto semmai più problematico è capire se il corrispettivo riconosciuto da Google debba intendersi comprensivo di Imposta oppure no. Questo sembra comprensibilmente essere un problema sentito dai webmasters italiani in quanto considerarlo comprensivo di IVA vorrebbe per loro significare la compressione dei ricavi conseguente al versamento di imposta connesso.
    Riporto dunque un messaggio ufficiale di Google Adsense? ricevuto da un aderente al servizio (cioè un fornitore di spazi per gli annunci):

    ?Gentile Sig. XXXXX,

    La ringraziamo per l'immensa pazienza dimostrata. Il dipartimento
    competente ci ha fornito la risposta al suo quesito: le confermiamo che
    quanto riportato nella sua prima email è corretto, e cioè nella fattura da
    inviare a Google dovrà inserire 100 USD + 20% IVA, supponendo che
    l'ammontare del pagamento sia pari a 100 USD.

    Il totale della fattura sarà 120 USD, e Google le rimborserà 20 USD. Le
    raccomandiamo di prestare particolare attenzione nella compilazione della
    fattura stessa. Per praticità riportiamo di seguito la lista delle
    informazioni necessarie:

    • Data di emissione
    • Numero fattura
    • Partita IVA del publisher
    • Partita IVA di Google (EU372000041)
    • Nome e indirizzo del beneficiario come riportati nel suo account AdSense
    • Nome completo e indirizzo di Google (come indicati di seguito)
    • Una descrizione dei servizi forniti dal publisher AdSense (come ad
      esempio "fornitura a Google di spazio pubblicitario sul sito Web per la
      pubblicazione di annunci)
    • Data pagamento (questo è il periodo di tempo i cui i rendimenti sono
      stati generati, o la data di emissione del pagamento)
    • Importo tassabile (ammontare del pagamento)
    • Percentuale (%) di IVA applicata (questa è la percentuale di IVA
      applicata in base al paese indicato nel suo account AdSense)
    • Importo IVA (l'esatto ammontare in dollari come determinato dalla % IVA)

    Dopo aver inserito le informazioni richieste, potrà inviare la sua fattura
    al seguente indirizzo:

    Google Inc.
    AdSense VAT
    PO Box 2050
    Mountain View CA 94042

    Dopo aver ricevuto la sua fattura completa e accurata per il rimborso IVA,
    procederemo all'emissione del pagamento all'indirizzo indicato nel suo
    account AdSense.?

    Vista la comunicazione ad personam, non si può fare di questa comunicazione un principio generale valido per tutti gli aderenti al sistema, ma sicuramente è un punto di partenza per comportarsi in un modo che sembrerebbe del tutto ragionevole e non penalizzante per il fornitore di spazi e per lo stesso Google Adsense?.


  • User Attivo

    da quanto ho capito io si incassa 1000 si manda la fattura a google come scritto nell'annuncio e google rimborsa il 20% (questo mi ha sorpreso, forse dipende dal profilo fiscale che si è selezionato in google?). Quindi per riprendere l'esempio di Catone: guadagno 100; 20 le pago di IVA; 30 di tasse; 20 però google me le ridà e quindi in tasca mi rimangono 70.

    E' vero sarebbe molto utile chiarire la situazione per chi la P.IVA non ce l'ha!!
    Se è necessaria per forza, per chi ha guadagni sotto un tot annuo ci sono defiscalizzazioni, esiste ed è possibile stabilire un soglia di ricavi di google al di sotto dei quali non conviene aprire la P.IVA e lasciar perdere tutto?


  • Super User

    @Catone said:

    1. Letto tutto due volte, ma ancora non riesco a capire: se non dispongo di partita iva e/o società non posso aprire un account adsense?

    Se posso, come giustifico al fisco le entrate.
    Io la partita iva ce l'ho, ma almeno 20 persone al mese mi chiedono se possono fare quanto sopra essendone privi.

    Quanto al rimborso iva, qualcuno è riuscito ad ottenerlo?

    Altro dubbio: non bisogna anche considerare l'emittente del messaggio pubblicitario? Mi spiego se i server di google sono negli usa e il messaggo arriva a siti italiani, conta solo appunto il destinatario?

    Ciò detto se i miei calcoli sono esatti su 100 euro, ci pago 20 di iva e 30 di tasse, dimezzo il guadagno che è in linea, purtroppo, con il mio normale regime.

    Va bene mi candido, c'è chi offre case per tutti, io prometto Adsense defiscalizzato per tutti! Votatemi! :fumato:

    Ciao a tutti in effetti mi scuso con tutti, ma pur avendo cercato di esprimermi poco tecnicamente non ci sono riuscito. Sono talmente abituato al pessimo gergo giuridico che anche quando non voglio non riesco a discostarmene più di tanto.

    Allora per la domanda su Adsense ed i privati.

    Reputo che Adsense non possa essere ospitato da privati con un profitto monetario.
    Adsense, per le modalità sue proprie di funzionamento, vuole che se ne ospitino i "quadrati" per lungo tempo (diciamo più di un paio di mesi per stare bassi... in realtà lo ospitate per anni alle volte).
    Quindi Voi prestate servizi pubblicitari in maniera continuativa.
    Tale continuatività nel prestare il servizio vi fa ricadere in quello che fiscalmente è uno dei requisiti per aprire obbligatoriamente una partita Iva: la professionalità.
    Ma professionalità di cosa?... professionalità nell'esercizio di una impresa che vende spazi pubblicitari, che è attività che anche dal punto di vista civilistico rientra tra le attività d'impresa (art. 2195 C.C., a memoria).
    E quindi non solo apertura partita iva, ma creazione dell'ente giuridico che rende tali servizi (impresa individuale o società = camera di commercio ed eventualmente notaio).
    Non solo.... l'attività di agenzia pubblicitaria è sottoposta anche a regime di autorizzazione amministrativa (che mi sembra rilasci il comune, ma non mi è mai capitata la cosa e quindi non la conosco direttamente).
    Reputo che tale autorizzazione però andrebbe richiesta ove la vendita di spazi pubblicitari rappresentasse un certo spessore della vostra attività od addirittura fosse la vostra attività prevalente (verificatelo alla camera di commercio, non conosco questo profilo autorizzativo così bene).

    Leggi anche questo in merito ad Adsense e privati: http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=4647

    Quindi, a mio giudizio, è escluso che un privato possa legittimamente trarre profitti da Adsense.

    Caro Catone in effetti la questione di valutare la residenza degli inserzionisti e di GG è ciò che con più ostinazione i webmaster cercano di porre in primo piano con la speranza che tale luogo di residenza del committente li conduca a semplificare il profilo iva di Asense riconducendolo ad una operazione fuori campo iva (no fattura, no iva).

    Purtroppo come visto nel topic-annuncio con la pubblicazione dei "quadrati" in realtà concludiamo una più complessa campagna pubblicitaria, rendendo l'ultimo servizio ad essa indispensabile, e quindi, come detto dalla Corte di Giustizia UE, rendendo un servizio pubblicitario a tutti gli effetti.
    Il nostro committente è GG ed il committente di GG sono gli altri inserzionisti con cui noi non abbiamo legami contrattuali diretti.
    GG Adsense risiede in USA (ExtraUE) e quindi non si scappa, il criterio di territorialità IVA deve essere, ai sensi di legge, solo ed esclusivamente quello di individuare dove è fruita la pubblicità. Se in Italia non v'è scampo, va applicata l'IVA.

    Altro problema: dato per scontato che dopo la risposta di GG che ho citato (chiedete a Stealth), GG rimborsi prima o poi l'IVA....

    all'atto dell'icasso di un assegno di 1000 euro emetterete la seguente fattura

    Imponibile servizi pubblicitari GG Adsense: 1000
    IVA 20%: 200
    Totale: 1200

    Nella liquidazione IVA verserete i 200 euro di tale fattura.

    Ma voi ne avete incassati solo 1000.... gli altri 200 resteranno un vostro credito verso GG in contabilità fino al rimborso di tale importo e quando tale rimborso avverrà non dovrete emettere alcuna fattura perchè tale importo sarà già compreso nella prima fattura (era l'IVA). Chiuderete in contabilità il credito aperto per 200.

    I 1000 di imponibile saranno anche ricavi della società/imprenditore e concorreranno con tutti gli altri suoi redditi d'impresa alla determinazione del suo reddito complessivo su cui pagheranno:

    Società di capitali:
    33% ires + 4,25% Irap

    Impresa individuale e società persone:
    4,25% irap + Irpef (alle aliquote del singolo imprenditore o socio).

    TUTTO QUESTO SE VALE IL DISCORSO CHE GG RIMBORSI L'IRAP.

    Se non vale dovrete considerare 1000 quale totale fattura e quindi la emetterete così:

    Imponibile servizi pubblicitari GG Adsense: 833.33
    IVA 20%: 166.67
    Totale: 1000

    e verserete 166.67, rimanendo ahimè incisi dell'iva.

    833,33 (imponibile) saranno ricavi che faranno parte dereddito imponibile esattamente come spiegato qualche riga indietro.

    [Ok ho modificato qualche cosa di questo post che ho dovuto scrivere di fretta]

    :ciauz:

    Paolo


  • User Attivo

    Ringrazio tantissimo il commercialista per la sua disponibilità.
    Anche il mio mi ha chiesto di adottare la seconda soluzione.

    Come hai scorporato totale di 1000 euro per arrivare a 833 di imponibile ?
    A chi poi vanno inviate le fatture ?

    A questo punto nn dovrebbe succedere la stessa cosa con Adwords ?
    Ossia loro ci emettono fattura con iva ?
    Fino adesso adwords era solo un costo (senza potersi scaricare iva)

    Addesso con l'autofattura cosa succede di preciso ?

    Prendendo come esempio sempre 1000 euro
    Adesso dovrebbero farci ffattura di 833 euro + iva ?

    Magari :fumato:


  • Super User

    @lilo said:

    Ringrazio tantissimo il commercialista per la sua disponibilità.
    Anche il mio mi ha chiesto di adottare la seconda soluzione.

    Come hai scorporato totale di 1000 euro per arrivare a 833 di imponibile ?
    A chi poi vanno inviate le fatture ?

    A questo punto nn dovrebbe succedere la stessa cosa con Adwords ?
    Ossia loro ci emettono fattura con iva ?
    Fino adesso adwords era solo un costo (senza potersi scaricare iva)

    Addesso con l'autofattura cosa succede di preciso ?

    Prendendo come esempio sempre 1000 euro
    Adesso dovrebbero farci ffattura di 833 euro + iva ?

    Magari :fumato:

    Ciao Lilo, figurati.

    per scorporare l'iva non fai altro che dividere l'importo del totale fattura 1000 per 1,20 ed ottieni 833,33. Se prendi infatti 833,33 e lo miltipliche per 0,20 (cioè 20%) trovi l'iva di 166,67 e se sommi imponibile ed iva torni a 1000 di totale fattura.

    intesti le fatture a Google come identificato in fondo a questo topic:
    http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=5011
    PS sempre che tale comunicazione di Google sia corretta (non l'ho ricevuta io, ma altro utente di questo forum). Comunque penso che i dati esatti della controparte contrattuale di Adsense si trovino proprio nel contratto con Adsense (se vuoi fare una verifica maggiore).

    Per il trattamento esatto di Adwords guarda qui:
    http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=5121
    Se Google che ti fattura Adwords è effettivamente domiciliato/residente in Irlanda (come mi hanno detto i suoi utenti) allora il trattamento è quello dell'autofattura che ho spiegato. L'iva va a debito ed a credito si compensano e quindi non ci perdi un euro. Il costo, ipotizziamo 1000 (non considerare l'iva), lo deduci dal reddito.

    Paolo


  • User Newbie

    Salve ho aggiunto il codice adsense ieri ma a quanto pare non sono ancora in regola fiscalmente quindi chiedo a voi esperti.

    In quanto webmaster con partita iva, con server in USA, google dal suo wizard mi dice che dovrei fare la dichiarazione dei redditi in america per il coinvolgimento dei serve usa ma il sito governativo non è che sia il massimo della chiarezza e non danno aiuti se non per telefono.
    Cioè una email potevano anche metterla...
    ...comunque visto che ho letto dei post di un commercialista/avvocato io cosa dovrei fare dei futuri milioni di euro che guadagnerò con adsense? 😉

    Fare fattura con IVA a google? Pagare le tasse in Italia o demandare tutto agli USA?

    Paolo


  • User

    Scusate la domanda probabilmente idiota 😄 ma quando faccio una fattura con IVA di solito vado in uno di quei siti tipo
    http://europa.eu.int/comm/taxation_customs/vies/it/vieshome.htm
    per verifica dell'esistenza della parta iva. Nella lettera di risposta di google viene citata come partita IVA "EU372000041", però il prefisso EU non mi risulta in nessuno di quei siti. Non per sfiducia, ma dove si controlla, non dico l'esattezza, ma almeno l'esistenza di tale partita IVA ? :mmm:


  • User

    Altri dubbi 🙂
    Premetto che non ci capisco nulla, e quanto segue sono dubbi che spero che gli esperti vogliano chiarirmi.

    Riguardo alla territorialità, la cosa che non mi torna è questa. Dice l'art. 7 comma 4 del DPR 633/72

    In deroga al secondo e al terzo comma:
    [...]d) le prestazioni derivanti da [...] le prestazioni pubblicitarie, [...] le prestazioni di servizi di telecomunicazione, di elaborazione e fornitura di dati e simili, [...] si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono rese a soggetti domiciliati nel territorio stesso o a soggetti ivi residenti che non hanno stabilito il domicilio all'estero e quando sono rese a stabili organizzazioni in Italia di soggetti domiciliati o residenti all'estero, a meno che non siano utilizzate fuori dalla Comunità economica europea;

    Da quel poco o nulla che capisco io di leggi, io quale pubblisher la prestazione la rendo a Google Inc ( azienda extra UE ) indipendentemente dal fatto di dove sia visibile la pubblicità. Quindi, io vendo prestazioni pubblicitarie a Google - USA, giusto?

    Poi, Dice l'art. 7 comma 4 lettera f del DPR 633/72:

    f) Le operazioni di cui alla lettera d), escluse le prestazini di servizi di telecomunicazione....
    Ma scusate - i servizi pubblicitari via internet non sono assimilabili a servizi di telecomunicazione (comunicazione a distanza...) ?

    Ad esempio, se io registro uno spot radiofonico che viene diffuso in onde corte da Radio Tibet con sede a Katmandu, io penso che NON dovrei fatturare l'IVA sebbene lo spot possa essere udibile anche in Italia. Per analogia, non dovrebbe valere lo stesso principio nel caso in cui lo spot è reso attraverso un diverso canale di telecomunicazione (Internet, piuttosto che la radio, o la TV via satellite)?

    Inoltre, a prescindere da ciò, sempre la lettera f) dice:

    si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono ivi utilizzate; queste ultime prestazioni, se rese da soggetti domiciliati o residenti in Italia si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono utilizzate in Italia o in altro Stato membro della Comunità stessa;

    Ora, il termine usato è "utilizzate" e non "sono visibili" o qualcosa di analogo. In molti casi "tradizionali" l'utilizzo di una prestazione pubblicitaria avviene proprio nel luogo in cui è visibile. Ad esempio se io realizzo un cartellone pubblicitario e questo viene esposto nella pubblica via di una città, esso viene utilizzato proprio nel luogo in cui è visibile. Ma nel caso di un emittente televisiva via satellite o di Internet il luogo fisico in cui viene utilizzato l'annuncio pubblicitario non necessariamente coincide con il luogo in cui è visionato. Infatti, poniamo che io il sito ed i relativi annunci lo abbia hostato su un server fisicamente hostato in Tibet. Ora, non è che è l'annuncio che di sua spontanea volontà si reca sul computer dell'utente italiano, ma è l'utente italiano o svizzero o sanmarinese o quel che volete voi che richiama i dati dal mio server remoto in Tibet sul suo PC locale in Italia o in un qualsiasi altro stato, e poi clickando l'annuncio nuovamente invia altri dati ad un secondo server (quello di Google) che si trova presumibilmente negli Stati Uniti ed infine viene dirottato su un terzo server (quello dell'inserzionista AdWords) che potrebbe trovarsi ovunque. A ben vedere, quindi, il luogo di UTILIZZO del servizio è tutt'altro che facile da identificare, ma probabilmente dovrebbe essere prevalentemente inquadrabile in una delle nazioni dove con certezza si trovano fisicamente i server coinvolti nella gestione della pubblicità, ossia la nazione dove si trova il server utilizzato dal pubblisher di Adsense oppure gli Stati Uniti, dove si trovano i server di Google che sparano i contenuti dell'annuncio e registrano i click e gestiscono i reindirizzamenti.

    Infine, l'utilizzo sul sito della lingua italiana di per sé, a mio avviso, significa poco - sia perché non sono io a decidere in quale lingua Google decide di fornire gli annunci (capita spesso di vedere annunci in inglese o altra lingua anche in siti in italiano), sia perché l'italiano è lingua compresa anche fuori dalla comunità economica europea. Il fatto che un annuncio possa essere visionato e/o clickato da utenti italiani piuttosto che svizzeri o italoamericani di New York è un qualcosa che non so e che non posso sapere poiché Google stesso non fornisce i log dei click e non mi consente di selezionare restrizioni territoriali e non posso certo pagare l'IVA o tasse analoghe in TUTTE le nazioni del mondo dove gli annunci sono visibili. Chi è che deve dimostrare che gli annunci sono fruiti prevalentemente da utenti italiani? l'unica cosa per me certa è dove si trovano i server che gestiscono (utilizzano?) il mio servizio, ed i due soggetti (cedente e cessionario) coinvolti nel contratto pubblicitario e probabilmente e sulla base di questi unici dati certi che dovrebbe essere valutata la territorialità dell'imposta?

    Cedo ora la palla a chi ne capisce e gentilmente si presta a chiarire i dubbi di noi profani 🙂


  • User

    Aggiungo un altro quesito 🙂

    Supponiamo di dover fare pubblicità su un?emittente radiofonica, noi pagheremo il compenso alla radio, se questo compenso dovesse essere soggetto a iva anche chi affitta i ripetitori alla radio deve pagare più tasse di conseguenza visto che porta il segnala fino all?Italia ?

    Si è assimilato AdSense alla trasmissione radiofonica di uno spot. Però il confronto non è pertinente. Chi mette a disposizione il proprio sito non è assimilabile alla radio ma al ripetitore. La radio è invece assimilabile al servizio di AdWords, chi vuole fare pubblicità si rivolge a quel servizio, poi google deciderà su quali ?ripetitori? trasmettere lo spot.


  • User

    Riporto anche il parere di un altro commercialista

    Fornitore: Impresa Ue (Azienda Italiana)
    Committente: Soggetto extra-ue (Google)
    Luogo utilizzazione: Irrilevante
    Tassazione Iva: No

    Condizione che si è creata dopo le modifiche apportate ALL?ART. 7 DEL DPR 633/72 dal 4 ottobre 2003 .... nuova disciplina Iva del commercio elettronico: il Decreto Legislativo n. 273 del 01 agosto 2003, pubblicato sulla GU n. 230 del 3-10-2003

    fonte:
    http://www.altalex.com/index.php?idnot=6809


  • Super User

    Sinceramente non condivido la tabellina dell'illustre Rag. D'Andò (peraltro scrittore di un notevole volume in materia di Iva).

    Non penso la mia sia presunzione, ma solo la mera lettura della norma.

    La riporto sotto ed evidenzio in rossole sole parti di interesse, consiglio la lettura continua come se il resto non esistesse.

    ***DPR 633/72

    Titolo del provvedimento:
    Istituzione e disciplina dell'imposta sul valore aggiunto.

    art. 7**

    **Titolo:
    Territorialita' dell'imposta.

    Testo: in vigore dal 28/01/2006
    modificato da: DLG del 15/12/2005 n. 294 art. 1 **

    Agli effetti del presente decreto:
    a) per "Stato" o "territorio dello Stato" si intende il
    territorio della Repubblica italiana, con esclusione dei comuni di Livigno
    e di Campione d'Italia e delle acque italiane del lago di Lugano;
    b) per "Comunita" o "territorio della Comunita" si intende il territorio
    corrispondente al campo di applicazione del Trattato istitutivo della
    Comunita' economica europea con le seguenti esclusioni, oltre quella
    indicata nella lettera a):
    1) per la Repubblica ellenica, il Monte Athos;
    2) per la Repubblica federale di Germania, l'isola di Helgoland ed il
    territorio di Busingen;
    3) per la Repubblica francese, i Dipartimenti d'oltremare;
    4) per il Regno di Spagna, Ceuta, Melilla e le isole Canarie;
    4-bis) per la Repubblica di Finlandia, le isole Aland;
    c) il Principato di Monaco, l'isola di Man e le zone di sovranita' del
    Regno Unito di Akrotiri e Dhekelia si intendono compresi nel territorio
    rispettivamente della Repubblica francese, del Regno Unito di Gran Bretagna
    e Irlanda del Nord e della Repubblica di Cipro.
    Le cessioni di beni si considerano effettuate nel territorio dello Stato
    se hanno per oggetto beni immobili ovvero beni mobili nazionali, comunitari
    o vincolati al regime della temporanea importazione, esistenti nel
    territorio dello stesso ovvero beni mobili spediti da altro Stato membro,
    installati, montati o assiemati nel territorio dello Stato dal fornitore o
    per suo conto. Si considerano altresi' effettuate nel territorio dello Stato
    le cessioni di beni nei confronti di passeggeri nel corso di un trasporto
    intracomunitario a mezzo di navi, aeromobili o treni, se il trasporto ha
    inizio nel territorio dello Stato; si considera intracomunitario il
    trasporto con luogo di partenza e di arrivo siti in Stati membri diversi e
    luogo di partenza quello di primo punto di imbarco dei passeggeri, luogo di
    arrivo quello dell'ultimo punto di sbarco. Le cessioni di gas mediante
    sistemi di distribuzione di gas naturale e le cessioni di energia elettrica
    si considerano effettuate nel territorio dello Stato:
    a) quando il cessionario e' un soggetto passivo rivenditore che ha il
    domicilio nel territorio dello Stato o e' ivi residente senza aver stabilito
    all'estero il domicilio o una stabile organizzazione destinataria dei beni
    ceduti, ovvero ha in Italia una stabile organizzazione, per la quale gli
    acquisti sono effettuati. Per soggetto passivo-rivenditore, si intende un
    soggetto passivo la cui principale attivita' in relazione all'acquisto di
    gas e di elettricita' e' costituita dalla rivendita di detti beni ed il cui
    consumo personale di detti prodotti e' trascurabile;
    b) quando il cessionario e' un soggetto diverso dal rivenditore, se i
    beni sono usati o consumati nel territorio dello Stato. Se la totalita' o
    parte dei beni non e' di fatto utilizzata dal cessionario, limitatamente
    alla parte non usata o non consumata, le cessioni anzidette si considerano
    comunque effettuate nel territorio dello Stato quando sono poste in essere
    nei confronti di soggetti che hanno il domicilio nel territorio dello Stato
    o di soggetti ivi residenti che non abbiano stabilito il domicilio
    all'estero, ovvero nei confronti di stabili organizzazioni nel territorio
    dello Stato, per le quali sono effettuati gli acquisti da parte di soggetti
    domiciliati e residenti all'estero; non si considerano effettuate nel
    territorio dello Stato le cessioni poste in essere nei confronti di stabili
    organizzazioni all'estero, per le quali sono effettuati gli acquisti da
    parte di soggetti domiciliati o residenti in Italia.
    Le prestazioni di servizi si considerano effettuate nel territorio dello
    Stato quando sono rese da soggetti che hanno il domicilio nel territorio
    stesso o da soggetti ivi residenti che non abbiano stabilito il domicilio
    all'estero, nonche' quando sono rese da stabili organizzazioni in Italia di
    soggetti domiciliati e residenti all'estero; non si considerano effettuate
    nel territorio dello Stato quando sono rese da stabili organizzazioni
    all'estero di soggetti domiciliati o residenti in Italia. Per i soggetti
    diversi dalle persone fisiche, agli effetti del presente articolo, si
    considera domicilio il luogo in cui si trova la sede legale e residenza
    quello in cui si trova la sede effettiva.
    In deroga al secondo e terzo comma:
    a) le prestazioni di servizi relativi a beni immobili, comprese le
    perizie, le prestazioni di agenzia e le prestazioni inerenti alla
    preparazione e al coordinamento dell'esecuzione dei lavori immobiliari, si
    considerano effettuate nel territorio dello Stato quando l'immobile e'
    situato nel territorio stesso;
    b) le prestazioni di servizi, comprese le perizie, relative a beni mobili
    materiali e le prestazioni di servizi culturali, scientifici, artistici,
    didattici, sportivi, ricreativi e simili, nonche' le operazioni di carico,
    scarico, manutenzione e simili, accessorie ai trasporti di beni, si
    considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono eseguite nel
    territorio stesso;
    c) le prestazioni di trasporto si considerano effettuate nel territorio
    dello Stato in proporzione alla distanza ivi percorsa;
    d) le prestazioni derivanti da contratti di locazione, anche finanziaria,
    noleggio e simili di beni mobili materiali diversi dai mezzi di trasporto,
    le prestazioni di servizi indicate al numero 2) del secondo comma dell'art.
    3, le prestazioni pubblicitarie, di consulenza e assistenza tecnica o
    legale, comprese quelle di formazione e di addestramento del personale, le
    prestazioni di servizi di telecomunicazione, di radiodiffusione e di
    televisione, le prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici, di
    elaborazione e fornitura di dati e simili, le operazioni bancarie,
    finanziarie e assicurative e le prestazioni relative a prestiti di
    personale, la concessione dell'accesso ai sistemi di gas naturale o di
    energia elettrica, il servizio di trasporto o di trasmissione mediante gli
    stessi e la fornitura di altri servizi direttamente collegati, nonche' le
    prestazioni di intermediazione inerenti alle suddette prestazioni o
    operazioni e quelle inerenti all'obbligo di non esercitarle, nonche' le
    cessioni di contratti relativi alle prestazioni di sportivi professionisti,
    si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono rese a
    soggetti domiciliati nel territorio stesso o a soggetti ivi residenti che
    non hanno stabilito il domicilio all'estero e quando sono rese a stabili
    organizzazioni in Italia di soggetti domiciliati o residenti all'estero, a
    meno che non siano utilizzate fuori dalla Comunita' economica europea;o, a
    meno che non siano utilizzate fuori dalla Comunita' economica europea;
    e) le prestazioni di servizi e le operazioni di cui alla lettera precedente
    rese a soggetti domiciliati o residenti in altri Stati membri della Comunita'
    economica europea, si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando
    il destinatario non e' soggetto passivo dell'imposta nello Stato in cui ha il
    domicilio o la residenza;
    f) le operazioni di cui alla lettera d) escluse le restazioni di servizi
    di telecomunicazione, le prestazioni di servizi rese tramite mezzi
    elettronici a committenti non soggetti passivi d'imposta residenti al di
    fuori della Comunita', le prestazioni di consulenza e assistenza tecnica o
    legale, ivi comprese quelle di formazione e di addestramento del personale,
    di elaborazione e fornitura di dati e simili, la concessione dell'accesso ai
    sistemi di gas naturale o di energia elettrica, il servizio di trasporto o
    di trasmissione mediante gli stessi e la fornitura di altri servizi
    direttamente collegati, **rese a soggetti domiciliati e residenti fuori della
    Comunita' economica europea **nonche' quelle derivanti da contratti di
    locazione, anche finanziaria, noleggio e simili di mezzi di trasporto rese
    da soggetti domiciliati o residenti fuori della Comunita' stessa ovvero
    domiciliati o residenti nei territori esclusi a norma del primo comma
    lettera a), ovvero da stabili organizzazioni operanti in detti territori, si
    considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono ivi
    utilizzate
    ; queste ultime prestazioni, se rese da soggetti domiciliati o
    residenti in Italia si considerano effettuate nel territorio dello Stato
    quando sono utilizzate in Italia o in altro Stato membro della Comunita'
    stessa;
    f-bis) le prestazioni di servizi di telecomunicazione rese a soggetti
    domiciliati o residenti fuori del territorio della Comunita' da soggetti
    domiciliati o residenti fuori della Comunita' stessa, ovvero domiciliati o
    residenti nei territori esclusi a norma del primo comma, lettera a), si
    considerano effettuate nel territorio dello Stato quando i servizi sono ivi
    utilizzati. Tali servizi si considerano utilizzati nel territorio dello Stato
    se in partenza dallo stesso o quando, realizzandosi la prestazione tramite
    cessione di schede prepagate o di altri mezzi tecnici preordinati
    all'utilizzazione del servizio, la loro distribuzione avviene, direttamente o
    a mezzo di commissionari, rappresentanti, o altri intermediari, nel territorio
    dello Stato;
    f-ter) le prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici da
    soggetti domiciliati o residenti fuori della Comunita' a committenti non
    soggetti passivi d'imposta nello Stato, si considerano ivi effettuate;
    f-quater) le prestazioni di telecomunicazione, di radiodiffusione e di
    televisione rese da soggetti domiciliati o residenti fuori della Comunita' a
    committenti comunitari non soggetti passivi d'imposta si considerano
    effettuate nel territorio dello Stato quando sono ivi utilizzate.
    Non si considerano effettuate nel territorio dello Stato le cessioni
    all'esportazione, le operazioni assimilate a cessioni all'esportazione e i
    servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali di cui ai
    successivi artt. 8, 8-bis e 9. *

    Dunque reputo che non sia "irrilevante" il luogo di utilizzo delle prestazioni nemmeno per il commercio elettronico.

    Paolo


  • User Newbie

    certo il fatto che la situazione non sia chiara non aiuta.... quanto dovremo aspettare secondo voi per avere certezze, visto che l'uso di questi strumenti si sta diffondendo moltissimo?

    Mi sembra assurdo, se è vero che non dovrebbe essere possibile recepire guadagni da Google senza partita iva, che questa opzione sia prevista (che poi sia anche la più diffusa, be...è un'altro paio di maniche!)


  • User

    Salve i2m4y
    e complimenti per una trattazione che seguo da vari mesi, anche se con diverse conclusioni.

    Secondo me con il nuovo regolamento CE è in ogni caso possibile far rientrare AdSense tra "prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici a committenti non soggetti passivi d'imposta residenti al di fuori della Comunita'".

    Ovvero citiamo:
    f) le operazioni di cui alla lettera d) escluse ... le prestazioni di servizi rese tramite mezzi elettronici a committenti non soggetti passivi d'imposta residenti al di fuori della Comunita'....rese a soggetti domiciliati e residenti fuori della Comunita' economica europea .... si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono ivi utilizzate

    Secondo me la chiave è in quell' "escluse" e la questione è legata alla qualifica di Google INC:
    Google INC - Azienda USA senza dirette sedi in UE (vi sono altre società, certo, ma non sue dirette emanazioni/sedi), è un "soggetto passivo d'imposta (IVA)"?

    Secondo me non lo è... e la lettera f) non si applica (rimanendo solo quindi solo la d) che ci taglia fuori dall'IVA) il committente è un soggetto totalmente extracomunitario.... come facciamo a qualificarlo soggetto passivo IVA? In base a quale principio/norma?

    Ti prego, se non è così puoi chiarirmi come si arriva alla classificazione?


  • User

    Ciao!

    Vorrei postare 2 link che magari possono contribuire alla crescita della discussione:

    Il primo: "L'Iva nei servizi internazionali" nel qual si discute sul PRINCIPIO DELLA TERRITORIALITA?:

    [url=http://www.newsmercati.com/Tool/TopTen/Detail/view_html?idi=-1&idu=-1&idn=14&ida=821&id_article=821]NewsMercati - L'Iva nei servizi internazionali

    Da qui tiro fuoi il seguente passaggio:

    POSIZIONE FISCALE DEL COMMITTENTE

    Gli sforzi per individuare il corretto inquadramento delle prestazioni fin qui individuate non possono però dirsi ancora conclusi. Infatti, occorre capire anche la posizione fiscale del committente.

    *  Se si tratta di soggetto privato, l?operazione si considera effettuata in Italia e pertanto rientra nel campo di applicazione dell?Iva.
    *  Al contrario, se si tratta di soggetto passivo d?imposta, allora l?operazione si considera effettuata nello Stato del committente e pertanto è un?operazione fuori campo Iva.
    

    Dunque se Google è un soggetto passivo d'imposta, allora non devo pagare l'iIVA?

    Altro link che può tornare utile: "Applicazione uniforme del regime IVA in ambito comunitario"

    [url=http://www.newsmercati.com/Tool/TopTen/Detail/view_html?idi=-1&idu=-1&idn=12&ida=703&id_article=703]NewsMercati - Applicazione uniforme del regime IVA in ambito comunitario

    E questo: "La proposta UE di tassazione del commercio elettronico"

    [url=http://www.interlex.it/ecomm/psglaw9.htm]F. J. Geffers - La proposta UE di tassazione del commercio elettronico

    Ma perchè non c'è mai certezza assoluta di niente in questo ambito?

    Grazie


  • Super User

    premesso che non ne capisco nulla e i dubbi mi sorgono perchè la ragazza dell'amministrazione vuole fatturare i ricavi di adsense..

    dopo aver letto (e non capito!) tutto quello che avete scritto 😉

    ho scritto a google chiedendo dove potessi inviare la fattura: google italia? google londra? (visto che il bonifico arriva da la ) o google california

    e loro gentilissimi mi hanno risposto subito
    con la stessa (sob) mail da voi riportata..
    parlando anche dell'iva

    la mia amministrazione non capisce perchè la dobb pagare visto che con altri all'estero (bookings per es) non la paghiamo..
    mentre ho dato tutto il vostro carteggio al commercialista, sperando che ci capisca qualcosa
    vi forwardo la mail che ho ricevuto (che è la stessa che ho letto qui..)

    ciao :ciauz:

    ps ma tutti voi che avete adsense non fate fattura? come vi comportate?


    La ringraziamo per il messaggio.
    Non è necessario che invii a Google la fattura relativa ai pagamenti inviati alla sua azienda per la partecipazione al programma AdSense di Google.
    Tuttavia se per motivi legati alla sua contabilitá aziendale desidera inviarci la sua fattura per il rimborso IVA, la preghiamo di assicurarsi di includere le seguenti informazioni, altrimenti la sua fattura non potrá essere accettata.

    • Data di emissione
    • Numero fattura
    • Partita IVA del publisher
    • Partita IVA di Google (EU372000041)
    • Nome e indirizzo del beneficiario come riportati nel suo account AdSense
    • Nome completo e indirizzo di Google (come indicati di seguito)
    • Una descrizione dei servizi forniti dal publisher AdSense (come ad esempio "fornitura a Google di spazio pubblicitario sul sito Web per la pubblicazione di annunci)
    • Data pagamento (questo è il periodo di tempo i cui i rendimenti sono stati generati, o la data di emissione del pagamento)
    • Importo tassabile (ammontare del pagamento in euro e in dollari USA)
    • Percentuale (%) di IVA applicata (questa è la percentuale di IVA applicata in base al paese indicato nel suo account AdSense)
    • Importo IVA (l'esatto ammontare in euro e in dollari come determinato dalla % IVA)
      Dopo aver inserito le informazioni richieste, la invitiamo a inoltrarci un fax simile della fattura in formato PDF tramite email.
      Dopo che avremo controllato l'esattezza dei dati inseriti, potrà inviare la sua fattura al seguente indirizzo:
      Google Inc.
      ATTN: AdSense Payments - VAT
      1600 Amphitheatre Pkwy
      Mountain View, CA 94043
      USA
      Una volta ricevuta la sua fattura completa e accurata per il rimborso IVA, procederemo all'emissione del pagamento all'indirizzo indicato nel suo account AdSense.
      Apprezziamo la sua collaborazione.

  • Bannato User Attivo

    post molto utile...

    Avrei un quesito:

    • Non ho partita iva

    • Hosting Americano (non so dove sia il server, sono su Servage)

    • Dominio registrato presso registrar Americano

    • Sito in lingua inglese

    • Pagamenti attraverso bonifico

    Sarei in regola o no?

    Ho letto tutto con molta attenzione...ma non riesco ad avere una risposta chiara...ammetto di essere limitato...

    Grazie a tutti in anticipo e al sempre disponibile i2m4y