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- Estensioni domini e G, rapporto (alla buona)
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@agoago said:
- Ho ipotizzato che per grandi numeri ogni estensione ha mediamente per un sito lo stesso numero di pagine di qualsiasi altra, un wm non compra un .com se vuole fare un sito di 1000 pagine ed un .net se ne vuole creare solo 200.
Io invece sono propenso a pensare il contrario: i .com sono generalmente presi d'assalto da chiunque, anche da coloro che magari poi non ci fanno nulla e lasciano il dominio parcheggiato.
Un .org già è diverso, perché generalmente viene preso da organizzazioni e associazioni che contano diversi membri e che è più facile possiedano archivi o pagine per ciascun membro o progetti comunitari che necessitano di forum di discussione o comunque di un quantitativo di pagine non piccolo.
In poche parole io ritengo che tutti i milioni di piccoli operatori che devono aprirsi un sito-vetrina di poche pagine, è più facile che si prendano un .com che un .org. Sopratutto perché sono, appunto, soggetti commerciali e non organizzazioni.
Il concetto che espongo diventa ancora più evidente se si prendono in considerazione i domini .edu, notoriamente ricchi di documenti, archivi, informazioni e conseguentemente molte pagine, che in totale sono circa 7.500 ([url=http://www.zooknic.com/Domains/counts.html]letto da qui) e che con 1,530,000,000 di pagine su Google si portano a casa 204.000 pagine per dominio.
Ma questo ovviamente non significa che se "compro" (perché nemmeno si può) un dominio .edu Google ha più voglia di indicizzarmi più pagine.
Significa solo che un dominio .edu ha in media più pagine di un .org, che ha sua volta ha in media più pagine di un .com. Tutto qua.
Premesso che se il mio vicino di casa mangia 2 polli ed io nessuno di media ne mangiamo uno a testa..
Ma la deviazione standard è diversa!
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LowLevel concordo in pieno.
E' uno spunto per ragionare su quanto dici ma anche per chiedersi come mai un .biz ha di media 8 pagine indicizzate da G e un us 95.
Questo sempre che il comando site:.estensione sia attendibile, verificato questo il resto delle valutazioni e' molto interesante. Meglio un .de o un .it?
Non credo che un tedesco crei siti di media piu' corposi di un italiano o di un francese e via dicendo. Insomma mi sembra un lavoro carino ed anche con interessanti risvolti ed analisi scientifiche e sociali ecc ecc.
Se scoprissimo che per una data nazione un motore inserisce un piccolo valore di pagine/sito rispetto un altro ci sarebbe da capire perche'.
Dipende da un rapporto costo benefici? Una questione di marketing? E via dicendo. Prima i dati certi da valutare, poi le analisi del caso, come fai tu per quanto risuarda .org e .com
Per esempio, il .net con solo 34 pagine in media a sito? Ed il .us con il triplo... assurdo, io tutto lo spam lo facevo sui .us... costavano meno come domini!
Ammesso e non concesso, ripeto, che site:ecc sia veritiero.
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Si ma il risultato che vuoi ottenere quale sarebbe ?
Perchè e percome, ai fini pratici cambia qualcosa ?
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uMoR anche se non sta bene rispondere ad una domanda con un'altra domanda, se le medie sito/pagine sotto riportate corrispondessero alla realta', tu compreresti un .biz per il tuo prossimo sito...? Nel dubbio non ci sono dubbi. E' la regola.
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Mah ti riporto la mia esperienza.
Ho un .biz, 1040 pagine indicizzate alla perfezione (ne una di piu ne una di meno), indicizzati bene anche i .info.
Quelli peggio indicizzati sono i .us (per ora, spero di ricredermi presto).
Il tuo discorso può filare, ma a me l'unico dubbio che viene è che il numero di pagine indicizzate dipenda da qualcos'altro!
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@agoago said:
Non credo che un tedesco crei siti di media piu' corposi di un italiano o di un francese e via dicendo.
Perché non lo credi? Secondo me le variabili da prendere in considerazione sono davvero molte. Magari la presenza in Rete della germania mostra caratteristiche più mature di quella italiana, e tra queste caratteristiche potrebbe anche rientrare una maggiore produzione di contenuti.
Un'altra ragione potrebbe essere linguistica. Nel senso che le lingue che mostrano una maggiore lunghezza media delle parole possono essere più facilmente soggette alla divisione dei (più lunghi) contenuti su più pagine.
Un'altra ragione potrebbe essere quella dell'importanza della "zona del Web" in cui il sito risiede. Ad esempio, in media i siti italiani hanno un valore di PageRank minore rispetto ai siti USA, e questo può influire nella quantità di pagine indicizzate da Google, che come ben sappiamo dipende in parte dal valore di PageRank dei siti.
Io credo che esistano motivazioni tecniche riguardanti l'indicizzazione ma, ancora prima, motivazioni linguistiche e sociali. A mio parere l'estensione X è usata più frequentemente da soggetti con determinate caratteristiche, e sono queste caratteristiche che determinano il numero di pagine create. Poi Google ci "aggiunge di suo", stabilendo il numero di pagine indicizzate.
Quindi prima ancora di chiedersi "perché Google indicizza meno pagine" secondo me è il caso di chiedersi "perché una classe di soggetti crea siti più piccoli".
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tranne forse i domini riservati, non credo google attribuisca più valore ad alcuni domini perché sono acquistabili da chiunque. E non danno nessun valore aggiunto.
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Ho aperto qualche sito in merito alla questione estensione.
Stesso stile stesso tutto, sono passati quasi 2 mesi e mi sono accorto che a parità di sito, avevo risultati più concreti solo con ALCUNE estensioni.Il bello è che non sto parlando di pagine indicizzate e basta, ma anche di accessi!
Il valore dei siti dovrebbe essere il medesimo, invece non lo è.Ho 2 dubbi:
- il server (tutti diversi, alcune estensioni hanno beccato quello fortunato)
- l'estensione
Diciamo che il server può contare fino a un certo punto, nel senso che dovrei avere un culo grande come una casa per beccare x server buoni per tutti i domini di una certa estensione.
Quando hai un dubbio...
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uMoR ed io discutiamo spesso in privato, cosi' succede che appena uno dei due si senta sicuro su una data cosa l'altro la metta in discussione e cosi', cio' che apparentemente e' giusto che sia poi non lo e', non c'e' certezza.
Concordiamo anche su molti aspetti, ma almeno in quel caso siamo certi che stiamo sbagliando entrambi.
Questo salvo rare eccezioni. Una di queste e' che un estensione valga un' altra. Raramente mi sento sicuro, in questo settore, nel prendere posizione. In questo caso mi sbilancio.
Alcune estensioni pesano e parecchio, altre sono neutre, alcune deleterie.
Oggi e' cosi', domani chissa'...
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@agoago said:
Alcune estensioni pesano e parecchio, altre sono neutre, alcune deleterie.
Io credo che per le valutazioni delle estensioni non si possa partire da un punteggio negativo.
Però, pensandoci bene, fare molte analisi se mi si presenta un'estensione .org con un e-commerce, o un .it in inglese...
Che parametri pensi possano influire in modo "negativo"?