• User

    Unica pecca dovrà avere molto probabilmente una doppia copertura previdenziale e quindi 2 contributi .... ma anche 2 pensioni.

    i2m4y Le faccio una domanda...
    Mi pare di capire da quello che ha scritto lei che se uno ha una doppia copertura previdenziale avrà diritto, in sede di pensione, ad una doppia pensione...
    Giusto???

    Faccio questa domanda perchè mio padre, andato in pensione lo scorso anno, ha 37 anni di contributi come dipendente ed inoltre per 11 anni ha avuto una doppia copertura previdenziale, in quanto, oltre a lavorare come dipendente, aveva un negozio.
    In sede di calcolo di pensione però gli 11 anni non gli sono stati calcolati e gli hanno detto che erano persi...
    Quindi le chiedo... C'è la possibilità che si siano sbagliati e che quindi la pensione che stà ricevendo è di importo minore rispetto a quello che gli spetterebbe???
    Grazie per la risposta


  • Super User

    Ciao Christian, per prima cosa dammi del tu 😄 .

    Sicuramente si dovranno aver maturati i requisiti minimi per l'erogazione delle due pensioni secondo le norme vigenti (ad esempio INPS dipendenti e gestione separata INPS, che normalmente vengono poi cumulate in unico assegno).
    Purtroppo però io poco mi intendo di pensioni perchè seguo gli aspetti previdenziali solo per ciò che concerne poche categorie, nella fase di versamento e non di riscossione (solo professionisti) e non sono consulente del lavoro.

    I miei consigli nel tuo caso sono:

    1. verificare bene la nuova norma sulla totalizzazione dei periodi contributivi (in pratica la ricongiunzione dei contributi versati in più enti) che nel tuo caso sarebbe anche agevolato dal fatto che dovrebbero essere sempre verso INPS. E' stata notizia sulla stampa economica di un mesetto fa. Il perido minimo contributivo per la totalizzazione non ricordo bene ma era di 6 o 7 anni.
      Penso che qualche ricerca internet con le parole sottolineate ti darà molte notizie in merito.

    2. rivolgersi ad un patronato od ad un consulente del lavoro che possono darti una consulenza in merito (prediligerei il patronato).

    :ciauz:

    Paolo


  • User

    i2m4y Grazie 1000

    Già stamattina andrò ad un patronato inca per chiedere info maggiori 😉


  • Super User

    Questo ed altro era riportato dal Sole dell'ultimo periodo:

    http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1560284784&DocRulesView=Libero&chId=30

    Anche qui nel forum c'è un topic con la notizia di Spiderpanoz.

    Figurati, in bocca al lupo.

    Paolo


  • User

    No, purtroppo al patronato INCA mi hanno detto che non è possibile totalizzare i doppi contributi previdenziali riferiti ad uno stesso periodo 😞


  • Super User

    Peccato!

    Ma hai fatto presente anche il progetto di legge in via di approvazione???


  • User

    Si, anche se sinceramente mi ha dato l'idea di non conoscere pienamente il progetto di legge in via di approvazione :mmm:
    In ogni caso appena la legge verrà approvata ci ritorno 😉
    Grazie ancora!


  • Super User

    Figurati, perfetto te lo avrei consigliato io, magari senti anche un secondo patronato, a legge approvata.

    Paolo


  • User

    Ok, Grazie :ciauz:


  • User Newbie

    Salve a tutti,
    sono nuovo di qui, quindi nn pikkiatemi a sangue se faccio cilecca al primo colpo :sbonk:

    La mia situazione è questa: attualmente sono dip. a tempo indet. con contratto commercio IV livello. Da gennaio vorrei aprire una piva per fare vendita ed assistenza su PC: voglio sondare il mercato per aprire eventualmente un negozio di informatica fra qualche tempo.

    Dando per scontato che ci sia compatibilità (o almeno sul testo del contatto nn ho visto niente che mi induca a pensare il contrario, pikkiatemi se mi sto sbagliando...), vorrei comunque fare una qualche tipo di comunicazione alla mia azienda perché da me sono un po' bastardelli e vorrei evitare coltellate alle spalle.

    Come mi consigliate di muovermi?
    Grazie in anticipo.


  • Bannato Super User

    io ti consiglio di parlare con il tuo superiore gerarchico
    poi cmq fai una lettera scritta
    carta manent verba volant


  • User Newbie

    intervengo nella discussione, alquanto interessante anche per me.
    io sono un lavoratore dipendente e dovrei aprire una partita iva. la cosa non è incompatibile con il mio CCNL.
    cosa devo fare?
    e soprattutto, mi conviene aprire una partita iva per un ricavo lordo di 10.000/15.000 euro annui?
    grazie, edita


  • User Newbie

    Sono assunto come commesso (addetto alle vendite informatica) contratto del commercio
    possono dirmi qualcosa se apro come consulente informatico? o come webmaster? grazie


  • User

    Un medico che è stato assunto come dipendente da una struttura ospedaliera pubblica può mantenere la P.IVA?


  • User Newbie

    Ciao, io sono assunta presso una azienda traita coperativa di lavoro quindi sono un socio lavoratore. In precedenza ho lavorato come grafico in un paio di redazioni, con una di queste la collaborazione continua e vengo pagata in ritenuta d'acconto...ora però mi sono state proposte altre collaborazioni con altri studi e volevo sapere se ho la possibilità di aprire una partita Iva in maniera tale da non avere più il problema del superamento dei 5000 euro lordi per la ritenuta d'acconto.
    Vorrei anche sapere i costi...o comunque dove mi posso rivolgere.

    Grazie mille


  • User Newbie

    Ciao Paolo ho bisogno di un informazione:
    un lavoratore dipendente può intraprendere un' attività di lavoro autonomo nei confronti di un cliente dell'impresa per cui lavora?
    Grazie federica


  • User

    Ciao, solo se si riferiscono a due attività diverse (ad esempio, la tua ditta vende carpenteria al cliente e tu ti offri di tener la contabilità).
    Se sono equisettoriali, no (si parla di concorrenza sleale, sancita dal principio di lealtà del dipendente nei confronti dell'azienda).
    Comunque in questi specifici casi ti serve una liberatoria da parte della tua azienda in cui si dettaglia lo scopo del tuo lavoro autonomo prestato al cliente in questione.


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti,
    lavoro come dipendente in qualità di impiegata per un' officina meccanica, ora mi si è presentata l'opportunità di prendere un bar. Mi domandavo, se io mantenessi il mio lavoro e prendessi anche il bar, dove dovrei mettere una persona a lavorare, dove andrei a parare?
    Mi chiedo , cioè, se mi conviene a livello di tasse o se sarebbe preferibile a questo punto abbandonare il lavoro di impiegata e dedicarmi solo al bar?


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti,riprendo il topic.
    Scrivo da Cantù, dove gestisco l'attività di mio padre come dipendente.
    Sono trascorsi ormai 13 anni dall'inizio della mia avventura con il babbo e tra alti e bassi , siamo sopravvissuti alle vessazioni statali.
    Ora mi trovo nella situazione di dover scegliere se proseguire la sua attività o procededere da solo per la mia strada.
    Prima però vorrei tentare un po' di rodaggio con una "pseudo"attività, non tanto per capire se sarò in grado di gestirla(perchè lo sono ) ma più che altro per valutare la portata della mia iniziativa.
    Vorrei quindi rimanere dipendente di un'attività, ma aprire una P.iva per poter pubblicizzare la mia nuova impresa via web e poterne inoltre valutare i riscontri ( leggi: quanto lavoro potrò vendere?).
    Inizialmente ho pensato di creare un sito web dove indicare esplicitamente che la mia attività sarebbe sorta nell'arco di 5/6mesi, giusto per valutare l'affluenza della clientela e le eventuiali richieste.
    Poi , leggendo questo forum, mi sono chiesto se non fose più conveniente aprire subito una partita iva ed avviare una piccola attività ( tipo sas ).
    In sostanza credo di aver capito che io , quale dipendente a tempo indeterminato, possa possedere anche una p.iva e che possa godere di regimi agevolati al di sotto di certi importi e per un ristretto periodo di tempo, passato il quale dovrebbe scadere l'agevolazione.Dopodichè interverrebero gli studi di settore ( arghhhhh ) che, visti gli importi ridotti con cui penso che farò i conti, sarebbero facilmente giustificabili con il fatto che il mio impiego principale resterebbe il lavoro dipendente.
    Oltre a questo credo di aver inteso che non scaricare l'iva degli acquisti ( relativamente allo scarso reddito presunto ) sia meglio.
    Credo di poter puntare ad un guadagno di circa 1000? al mese, oltre al mio stipendio di circa 1500?.
    Il costo dell'acquisto materiali si dovrebbe assestare a circa 300.00 ? al mese.
    Detto questo, secondo lei si tratta di una pazzia o potrebbe valerne la pena, soprattutto alla luce dei redditi e aspettative che ho indicato?

    Grazie in anticipo.


  • User Attivo

    @ziogaio
    premesso che non ho ben capito il post e soprattutto cosa intende fare, mi sembra di capire che si tratta comunque di un attività commerciale. Se è dipendente (almeno 26 ore lavorate in media) non pagherà i contributi inps. La vedo molto confusa sul regime da adottare (la SAS è una società e non una ditta ad esempio). La invito intanto a leggere le discussioni ben fatte sul forum riguardanti il regime dei minimi e quello del forfettino (nuove iniziative produttive). Dopo che si sarà fatto un idea le consigliio di rivolgersi ad un commercialista, anche online, che potrà inddirizzrla verso la soluzione migliore per lei. Saluti