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l'utente è abituato a vedere e toccare ciò che compra, bisognerebbe aumentare la sensibilità del ueb.
tipo qualche tempo fa mentre cazzeggiavo in rete (nn lo faccio mai ) mi sono imbattutto in un sito che vendeva vestiti, e se immettevi i tuoi dati fisici usciva un manichino che indossava ciò che si voleva acquistare!
(sai gli abbinamenti per le donne..... )
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A mio parere quello che manca in moltissimi siti sono descrizione adeguate. Giusto, non si può toccare la merce, però si può descrivere bene, si possono dare suggerimenti sul suo utilizzo, abbinamenti con altri prodotti.
Io in genere compro hardware o cmq hi-tec online e spesso mi imbatto in siti che piazzano il solo nome del prodotto senza uno straccio di descrizione. Sbagliano, io invece vorrei approfondire, vorrei capire le differenze tra un prodotto e l'altro. Li frego perchè cerco in siti web e negli ng informazioni adeguate, ma l'acquirente medio non lo fa e magari abbandona il sito e va all'ipermercato, lì almeno c'è qualcuno, magari non molto competente, ma è pur sempre qualcuno.
Poi, utile, è il commento degli utenti che hanno acquistato lo stesso prodotto, in pochi lo fanno, e, quasi nessuno lo fa, una lista a recensioni dello stesso prodotto o a siti d argomento correlato.
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ottime risposte sin qui, bravi ragazzi
dopo aver lanciato il sasso, dico pure io un paio di elementi che possono migliorare l'esperienza d'acquisto.
come al solito, ci conviene camminare sulle spalle dei giganti, e quindi guardiamo amazon.
ci sono cose secondo me molto interessanti come:
- "i clienti che hanno acquistato questo prodotto hanno acquistato anche: item1 item2 item3".
- prodotti collegati
- compra item1 insieme a item2 e becchi lo sconto
- items che hai visto di recente (utile in un mall ENORME come amazon).
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A mio avviso dopo aver messo delle descrizioni dettagliate con le recensioni degli utenti che hanno comprato, bisognerebbe inserire anche un confronto oggettivo fra quello che il nostro sito deve vendere e lo stesso prodotto venduto da un altro sito! Esempio: il sito A vende computer assemblati, ma anche il sito B vende computer! Perciò quali sono le differenze fra i computer del sito A e quelli del sito B? e perché dovrei comprare sul sito A invece che sul B ?
A mio avviso tutte queste cose andrebbero spiegate al cliente in più in questo caso avrebbe fatto un discorso chiaro ed onesto: per che cosa utilizzi il computer? Che tipo di lavoro fai? Facendo domande di questo genere si può consigliare il nostro cliente nel suo acquisto anche tramite un sito ergo facendogli risparmiate molti soldi a lui perché ha fatto una scelta accurata del computer per lo utilizzo che ne fa e nel contempo avremo dato tutte le informazioni che servono per poter scegliere!
Naturalmente per le società che possono permetterselo aggiungerei anche una chat dove poter colloquiare con personale specializzato per poter avere ancora più informazioni, oppure per avere la conferma delle informazioni scritte!
Personalmente credo che tutto ciò al giorno d'oggi sia fatto da pochissimi siti forse per paura di perdere il cliente finale ma soprattutto perché ci vuole molto lavoro!
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pienamente daccordo se parliamo di siti che trattano diversi articoli (oltre la decina), ma se il sito ne vende 1 massimo 2?
se parliamo del sito di un albergo (o come nel mio caso di vendita di software pacchettizzati)? i prodotti in questo caso sono uno solo o qualche unità quindi i suggerimenti che dai tu (must) non sono applicabili.
al contrario eventuali recensioni sono un'ottima cosa solo che per fare "bella figura" devono essere filtrate e quindi si deve mettere solamente quelle positive.
quando mi imbatto in un sito che ha la sezione feedback il primo ragionamento che faccio è "questo se li è scritti da solo".
Gli elementi che rendono questi credibili sono la scrittina sotto il nome che dice chi è quella data persona come responsabile della data ditta, gestore dle negozio di palline per ammaestrare le pulci nane della peciuania di roma etc.fondamentale per il branding e per la "fiducia" da parte dell'acquirente secondo me sono le recensioni che si riescono ad ottenere dalle riviste del settore.
Per il mio sitarello sto contattando tutte le riviste e siti principali per chiedere come poter ottenere la recensione di un software, se dovessi riuscire nell'impresa mi copio la parte che riguarda il mio software sul sito ed in più faccio una scansione della pagina.forse però sto andando ot, non stiamo parlando di come ottenere fiducia da parte degli utenti ma di come rendere l'acquisto un'esperienza.
sempre sul mio sitarello sto creando il sistema di assistenza a ticket e questo sistema entra in funzione con l'utente già dal momento in cui vuole scaricare la versione dimostrativa.
Questo mi permette di iniziare un rapporto con l'utente basandolo su un rapporto persona persona non sito utente.
Vuoi scaricare il mio programma? bene, ti devi registrare.ho visto dalle statistiche che se lascio il download libero, su 100 download, se ne vendo uno posso essere contento. Il problema che 2.3 mb di eseguibile da scaricare è banda quindi sono costi che non hanno un ritorno per me.
quindi il nuovo test è questo sistema di ticket dove avrò sicuramente molti ma molti meno download ma posso trattare l'utente come persona.
gli mando un messaggio personalizzato per guidarlo nel download, nell'installazione e nella prima configurazione del software.
Ho l'indirizzo email e quindi posso inviargli news sugli aggiornamenti, quesot mi permette di non avere download anonimi con un rapporto che finisce nel momento in cui l'utente se ne va dal sito.Forse (e sottolineo forse) l'attenzione che dedico agli utenti->persone che scaricano la demo dovrebbe dare un'immagine di professionalità e di professionista che segue i propri clienti e questo (risottolineo forse) dovrebbe dare una percentuale di conversione utenti-clienti maggiore.
alla faccia del papiro.
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sono completamente daccordo ranius ma... l'utente finale sa usare una chat? ricordiamoci sempre che chi compra non sempre sa cos'é un forum, e se gli chiedi di pigiare "enter" non sa che fare, ho estremizzato ma io penso che chi fa ecommerce dovrebbe pensare a chi compra come ad un incapace in modo che sia semplice per chi è alle prime armi e semplicissimo per chi è più smaliziato.
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@ Ranius
credo che il proporre il confronto tra i prodotti del proprio sito e quelli della concorrenza sia nei fatti una cosa impraticabile.
sarebbe assolutamente troppo oneroso fare questo confronto, e perche' di concorrenti ne potresti avere centinaia (e in molti settori e' proprio cosi'), sia perche' i concorrenti cambiano i loro prodotti e i relativi prezzi. seguire tutto puo' diventare un suicidio.@ Tymba
ovviamente si, mi riferivo a siti con molti prodotti (diciamo dai 100 in su, almeno).riguardo alle recensioni che devono essere filtrate, dissento.
siamo su internet, dove l'informazione puo' girare alla velocita' della luce.se un utente recensisce un prodotto, del quale e' rimasto profondamente deluso, acquistato sul mio sito, e io blocco quella recensione, la credibilita' del mio sito puo' crollare alla velocita' della luce. al contrario, lasciarlo passare dimostra che mi comporto in maniera trasparente, e puo' spingere utenti interessati a quel prodotto a preferirne un'altro in vendita sul mio stesso shop. ho infatti aumentato la mia credibilita' in maniera trasparente. la concorrenza no. cosa dovrebbe far pensare alla maggioranza delle persone che il mio prodotto sia cattivo sul mio sito (perche' cosi' dice un consumatore) e buono sul sito di un concorrente, sul quale non c'e' possibilita' di accedere a queste valutazioni?
va da se' che per poter offrire questa trasparenza, devo offrire prodotti di qualita'. ma se ho la coscienza a posto, cosa devo temere? se i prodotti sono buoni, la politica delle recensioni (moderate, si, ma solo per impedire che uno le usi per scrivere cazzate senza senso) mi premiera' alla lunga. inoltre e' anche un modo per avere un feedback degli utenti, che sono, a mio avviso, tendenzialmente portati a dare giudizi se chi li legge sono altri utenti, e non il venditore. credo ci sia questo tipo di "solidarieta' tra consumatori".
@ esteban
sono abbastanza d'accordo, ma specificando meglio: non dovremmo pensare all'utente come ad un incapace. ma dobbiamo permettere ad un incapace (quando arrivera') di portare a termine un acquisto. una guida passo passo su come acquistare puo' essere utile, ad esempio.
allo stesso tempo l'utente capace ha diritto a vivere un'esperienza d'acquisto superiore. non credo che combinare i due obiettivi (facilita' per l'incapace, qualita' per il capace) siano incompatibili.
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D'accordo, però mio buon esteban in quell'esempio stiamo parlando di computer per cui se non sai utilizzare una chat conviene andare a comprare il computer al supermercato!
Lasciando perdere ciò che non vuol essere una polemica, posso dirti che in quel caso farei una chat molto semplice che darebbe solamente la possibilità di parlare con una persona diretta e senza dover far altri lavori... per giunta non dobbiamo dimenticare che se facciamo acquisti on-line il computer dobbiamo conoscerlo abbastanza bene altrimenti finiamo per essere venduti e ricomprati senza neppure saperlo!Quando ti parlo di pipeline in una scheda video e tu non sai neppure che cos'è una scheda video la domanda sorge spontanea: "perché sei venuto a comprare un computer assemblato su un sito?"
Certamente per un esempio più incalzante come una vendita di vini on-line lo strumento più interessante per avere una persona della ditta a disposizione sarebbe il telefono oppure, sempre per rimanere sul complicato, un e-mail!
Tutto ciò non toglie però che bisogna istituire, all'interno dell'azienda, un call center che possa rispondere a tutte le domande e di conseguenza che abbia un personale altamente qualificato per il prodotto...
Certamente must ha ragione quando dice che una guida all'acquisto darebbe i suoi frutti... per quanto riguarda l'idea di fare un confronto fra noi e i nostri concorrenti, andrebbe presa solamente per i più conosciuti! Ad esempio: il negozio "computer oggi" vende computer sarebbe utile dare un confronto con il negozio della "Dell" periodico quindi senza stare troppo dietro a quest'ultimo negozio ma andando a vedere i suoi computer dopo un periodo preciso(per esempio un mese) logicamente questo discorso non può essere fatto sul lungo termine perché hai ragione quando dici che la concorrenza aumenta i prodotti cambiano etc. però per un sito che deve creare il suo target e quindi deve guadagnarsi una fetta di mercato ritengo che questo potrebbe essere utile!
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@Ranius said:
Certamente must ha ragione quando dice che una guida all'acquisto darebbe i suoi frutti... per quanto riguarda l'idea di fare un confronto fra noi e i nostri concorrenti, andrebbe presa solamente per i più conosciuti! Ad esempio: il negozio "computer oggi" vende computer sarebbe utile dare un confronto con il negozio della "Dell" periodico quindi senza stare troppo dietro a quest'ultimo negozio ma andando a vedere i suoi computer dopo un periodo preciso(per esempio un mese) logicamente questo discorso non può essere fatto sul lungo termine perché hai ragione quando dici che la concorrenza aumenta i prodotti cambiano etc. però per un sito che deve creare il suo target e quindi deve guadagnarsi una fetta di mercato ritengo che questo potrebbe essere utile!
ecco, ritengo in effetti questa una buona mossa di marketing.
crei una pagina di comparazione tra due prodotti e la linki da un annuncio adwords che compare quando l'utente cerca "dell" e che dice qualcosa tipo "vedi la differenza!".
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probabilmente mi sono spiegato male o ho estremizzato il mio es.
quello che intendevo dire è esattamente ciò che avete detto voi
Mi piace molto l'home di tymba ad es... appena entro ho davanti i due bottom del provalo e del acquista.... li ho trovati ottimi come idea e come immediatezza anche per chi come me che conosce abbastanza il ueb e nn ha voglia di stare a cercare ogni cosa...ottimi anche per chi non mastica tanto di www per la loro semplicità
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Quando devo acquistare, non mi fermo mai alla grafica del sito, mi baso su altri fattori, innanzi tutto se un utente capita per sbaglio (sponsorizzazioni varie ad esempio) su un sito e-commerce magari ci da un occhio per vedere cosa tratta.
In questo caso - trattandosi di un negozio on-line ed essendo che l'utente accede al sito non sapendo cosa questo tratta - gli aspetti secondo me importanti sono (in ordine casuale):
- presentazione del prodotto;
- competitivita' a livello economico del prodotto;
- soluzioni per il pagamento (contrassegno, bonifico anticipato, carta di credito etc.);
- commenti vari di feedback da parte degli utenti (sia sul prodotto, che sul servizio offerto dal sito);
- presenza di un supporto on-line (chat live person o instant messaging) durante gli orari di lavoro in grado di dare le giuste direttive in modo sopratutto garbato e completo;
- un chi siamo completo, con recapiti fisici e telefonici (io sto molto attento se il numero di telefono e di fax coincidono), eventuali foto della sede.
Facciamo un esempio pratico (confronto avuto con il mio commercialista): oramai piu' o meno tutti hanno una fotocamera digitale, io non ce l'ho, e mi imbatto in un sito che tratta questo argomento, ed una macchina ha stimolato la mia curiosita' (punto 1 e punto 4), la prima cosa che faccio e' guardare il prezzo e cerco in rete prezzi piu' competitivi (punto 2), quindi mi registro al sito (devo vedere chi tratta i miei dati, quindi qui entra in gioco il punto 6 ed il punto) e vedo un po' le condizioni di pagamento (punto 3) e non avendo mai acquistato su internet, punto a pagare la merce in contrassegno e per questo chiedo supporto (punto 5).
Certo non e' cosi semplice vendere, pero' tutti e 6 punti, sicuramente permettono un tasso di conversione "accessi unici/vendite" maggiore, e se gli utenti arrivano per esempio da Fast-Adv.it () o AdWords, il ROI per chi investe e' maggiore e sara' ben felice di pagare.
Adesso passiamo all'utente che ha gia' acquistato su internet: si presuppone che avendo gia' fatto acquisti, se ci si e' trovati bene si torna sullo stesso store, per cui in questo caso, difficilmente c'è qualcosa da dire anche perche', alla fine dei conti, ogni custome-care che si rispetti sa chi ha gia' acquistato (hwside.it prima di essere un comparatore prezzi era un e-commerce hardware, avevamo 200/300 ordini evasi mensilmente e conoscevamo tutti i nostri utenti).
E se l'utente dovesse acquistare un prodotto in un settore in cui non ha esperienze? Beh, anche in questo caso, i punti che guarderebbe sarebbero quelli gia' citati, e cioe':
- presentazione del prodotto;
- competitivita' a livello economico del prodotto;
- soluzioni per il pagamento (contrassegno, bonifico anticipato, carta di credito etc.);
- commenti vari di feedback da parte degli utenti (sia sul prodotto, che sul servizio offerto dal sito);
- presenza di un supporto on-line (chat live person o instant messaging) durante gli orari di lavoro in grado di dare le giuste direttive in modo sopratutto garbato e completo;
- un chi siamo completo, con recapiti fisici e telefonici (io sto molto attento se il numero di telefono e di fax coincidono), eventuali foto della sede.
Per cui, i miei consigli, per chi vuole aprire un store sono essenzialmente:
- scrivete piu' che potete su di voi e sul prodotto che offrite;
- permettete di lasciare (magari solo per gli utenti registrati) un feedback sul prodotto o sul sito (io ad esempio quando acquisto libri che non conosco bene, lo faccio su ibs, i commenti molte volte sono contrastanti ma mi permettono di capire se quel libro fa o meno a caso mio);
- fornire il miglior supporto possibile, sia via chat (meglio live person) che email o telefonica;
- offrire il maggior numero di soluzioni possibili per i pagamenti;
- diventare miei clienti .
Spero di non aver dimenticato nulla che vado un tantino di fretta
Domenico
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Continuo il discorso inserendo un terzo utente, quello che sa cosa acquistare, si e' gia' informato presso una sede fisica ed ora cerca on-line il prodotto.
Per l'e-commerce che vende il prodotto (prendiamo come esempio un velocipede) e' importante capire come poter far suo quel cliente, le soluzioni piu' ovvie sono:
- pubblicita' mirata con il key advertising (AdWords);
- indicizzazione sui motori di ricerca;
- passaparola (e qui entrano in gioco i clienti che gia' hanno acquistato il prodotto e la validita' dell'e-commerce, perche' il passaparola e' una cosa che non si inventa ma va curato giorno dopo giorno);
- motore di comparazione prezzi (ma qui, se non si e' competitivi al 100%, la situazione e' piuttosto rischiosa).
A questo punto che il potenziale cliente e' entrato nel nostro e-commerce, si spera di far aumentare il rapporto accessi/vendite e non e' detto che questo sia sempre facile, anzi, spesso e' il contrario ed anche in questo caso, e' importante curare gli aspetti citati nel post precedente, ovvero:
- scrivere il piu' possibile su chi vende e sul prodotto offerto;
- permettete di lasciare (magari solo per gli utenti registrati) un feedback sul prodotto o sul sito;
- fornire il miglior supporto possibile, sia via chat (meglio live person) che email o telefonica;
- offrire il maggior numero di soluzioni possibili per i pagamenti.
Per quanto concerne la chat a cui mi riferisco io (la live person), e' possibile avere maggiori informazioni a questo link: http://www.liveperson.com/ .
Per chi ha un e-commerce e vuole integrare un sistema di pagamento con carta di credito: https://www.sella.it/index.jsp .
Per chi vuole iniziare a fare e-commerce e vuole affidarsi ad una piattaforma e-commerce open-source: http://www.oscommerce.com/ .
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@Fast-Adv.it said:
Per chi vuole iniziare a fare e-commerce e vuole affidarsi ad una piattaforma e-commerce personalizzata: guardare la mia firma
penso proprio ti sia sfuggito il thread "Annuncio: Regole del Forum e Link Utili [05/07/2005]".
riporto qui la parte che ti interessa di piu'.Regole generali
- Non è consentita l'autopromozione nei post. L'indicazione del proprio sito può essere fatta solo nella firma.
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Hai ragione ho scritto di fretta ed ho dato subito invio, sistemato