• User Newbie

    Scusate se mi intrometto; diciamo che l'azienda ci fa il contratto COCOPRO per prestazione d'opera quali solo gli oneri a carico azienda e quali a carico libero professionista (contributi, IRAP, IRPEF??)


  • Super User

    Caio Massimo,

    se il progetto è anche oggetto dell'attività professionale IVA, l'azienda non vi farà il contratto cococopro (perchè sarete voi a non volerlo espressamente). Vi farà invece un contratto d'opera con eventualmente alcuni contenuti tipici del contratto cococopro, ma che resterà contratto d'opera.

    Resterà dunque una normalissima prestazione professionale con IVA, rivalsa INPS 4% (se dovuta) e ritenuta.

    Paolo.


  • User Newbie

    Resto turbato dalla tua risposta.

    Visto che quando ho parlato con l'azienda ho detto che sono un libero professionista in regime di impresa e che voglio rimanerlo.
    E considerato che poi mi hanno parlato di fare un contratto a progetto; accennandomi al fatto che in tale contratto i 2/3 dei contributi sono a carico azienda e 1/3 a carico mio.

    Significa che non hanno capito niente??????

    oppure nel contratto d'opera se viene identificato un progetto si ricade dentro questo caso????

    Cioè si riesce a fare un mix dei due contratti????

    p.s. mi hanno fatto un sacco di problemi circa una mia bozza di contratto d'opera proposta, a suo tempo, in quanto secondo la nuova legge biagi questi sono contratti a tutti gli effetti come dipendente simulati.


  • Super User

    Se il prgetto rientra nella tua attività professionale (quella cioè che è oggetto della tua partita iva) non dovrai farti fare un contratto cococopro come inteso dalla legge Biagi, per i motivi espressi sopra anche dalla circolare ministeriale.
    Potrai proporti con un contratto d'opera (cioè un contratto dove definiscono cosa vogliono da te, vincoli e tutele ecc.) per una consulenza professionale, in regime IVA, che sarà previdenzialmente regolato come usualmente sono regolate le tue prestazioni professionali.
    Non essendo dunque un contratto a progetto come inteso dalla legge Biagi, non avrai iscrizione alla "gestione separata INPS" (riservata principalmente ai cococopro veri e propri) che è quella che prevede 2/3 e 1/3.

    E poi fai capire loro che così è il costo della collaborazione professionale è deducibile IRAP (in quanto la paghi tu sul tuo reddito professionale) altrimenti il costo del cococopro è indeducibile IRAp (che è un costo del 4,25% aggiuntivo per loro).

    Paolo


  • User Newbie

    Quindi per l'irap anzichè pagare 4,25 hanno una deduzione di 4,25; totale risparmio 8,5 per lazienda???!!!!!

    Ma oltre all'irap in contratto d'opera loro non versano neanche i contributi che sono a carico mio!!!!!


  • Super User

    Beh calma, ad esempio, se tu usualmente utilizzi la rivalsa 4% in fattura(professionisti senza cassa) evidentemente loro te la pagheranno, quindi sarà un costo (inferiore però a quanto sarebbero per loro i contributi gestione separata cococopro).

    Irap: loro risparmiano il 4,25% e stop. Non si duplica il vantaggio.
    Se cococopro pagano, sulla quota di reddito corrispondente al costo non dedotto, il 4,25%.
    Se con IVA non pagano il 4,25% non pagano sulla quota di reddito in quanto il costo è deducibile.

    Ciao.


  • User Newbie

    Io dovrei invertire la domani che è stata posta.

    Ho attualmente un contratto a progetto per svolgere consulenze informatiche,
    ora vorrei aprire la partiva iva per poter svolgere altre consulenze, sempre nell'ambito dell'informatica, principalmente sviluppo per il web, ora vorrei capire se aprendo la partita iva sono tenuto a modificare il contratto a progetto che gia ho.

    Questo perche mi sono giunte voci, che l' ente(ente di diritto pubblico) con cui ho questo contratto, nel caso io aprissi la partiva iva, mi obbligherebbe a fargli fattura. Ma io non voglio farlo perche, i pagamenti sono effettuati con dilazioni tremende, tipo 10/12 mesi dalla data di emissione della fattura, mentre con il co.co.pro, sono pagato regolarmete alla scadenza delle trance di pagamento.

    Ora dalle ricerche che ho effettuato in rete, mi è parso di capire,che il problema sta nel versamento dei contributi inps, sono gia inscritto alla gestione separata, percio ora i 2/3 li versa l'ente e un terzo io

    Ora se io apro la partita iva, lo devo comunicare all'ente con cui ho il co.co.pro ?
    se si a che sanzioni vado incontro se apro la p.iva e nn glielo comunico?

    E quindi loro possono obbligarmi a variare la modalità di pagamento ?

    O posso percepire reddito per il co.co.pro
    e allo stesso tempo aprire la p.iva ed emettere fattura?


  • User Newbie

    due artigiani facenti parte dello stesso settore ( marmi e lapidei ) posso collaborare assieme continuativamente senza creare una società?


  • User Newbie

    due artigiani con p.iva. possono collaborare assieme senza creare una società?


  • Super User

    Certo, basta che tra i due si instauri il rapporto di collaborazione sancito da un contratto e le posizioni saranno poi regolate con normali fatturazioni da uno all'altro e viceversa.

    Paolo


  • User Newbie

    ciao a tutti, avrei bisogno di risposte certe in materia di contributi previdenziali: fino ad ora ne' l'inps ne' i sindacati sono stati in grado di chiarirmi le idee su un quesito che credevo semplice. Ho avuto un rapporto di lavoro con contratto co.co.pro.: chi deve versare i contributi? Direttamente io lavoratore o l'azienda deve provvedere a versare la mia quota detraendola dal compenso?


  • Super User

    Ciao e benvenuto, abbiamo già risposto più volte al quesito come avrai modo di vedere facendo ricerca.

    Il committente è tenuto a trattenere i contributi a tuo carico sommarli a quelli a suo carico e versarli all'INPS.

    A te non toccano adempimenti connessi al versamento.

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie per l'informazione! Lo stesso vale anche per i contratti di collaborazione scientifica esterna affidati da enti pubblici? Fino ad ora mi hanno sempre pagata al netto della sola ritenuta d'acconto irpef del 20%, senza chiedermi fattura (io tra l'altro non sono titolare di partita iva). Spero di non approfittare troppo se ti chiedo i riferimenti precisi alle norme che regolano la materia: mi sarebbe molto utile dato che a giorni avrò un colloquio con un dirigente inps che fino ad ora mi aveva quasi terrorizzata dicendomi che era tutto a carico mio e che sarei qundi stata passibile di sanzioni, pensa te...
    Grazie e a presto, consiglierò questo forum ai colleghi che lavorano nelle mie stesse condizioni!


  • Super User

  • User Newbie

    Grazie nuovamente per i consigli. Adesso ho le idee più chiare. Mi resta ancora da capire se gli incarichi di collaborazione scientifica che ho avuto da parte delle Soprintendenze ai Beni Culturali e Ambientali rientrano nella tipologia, e, se si, come mai non mi hanno mai pagato i contributi.
    Saluti, Dizzi


  • User Newbie

    :mmm: Ciao a tuti!
    Mi faccio risentire dopo un bel pò di tempo durante il quale ho scoperto che la mia situazione contributiva è di difficile comprensione anche per gli addetti ai lavori.. Ogni volta che vado all'inps o uso il call center mi vengono dette cose diverse. Spero che almeno una delle ultime informazioni siano esatte: dato che ho scoperto che la mia richiesta di entrare nella gestione separata inps a distanza di mesi e mesi non ha avuto alcun esito, dovrebbe essere possibile iscriversi tramite gli operatori del call center dell'inps fornendo tutti i dati relativi ai contratti di collaborazione per cui non ho ricevuto i contributi, ed in questo modo l'inps dovrebbe essere in grado di richiedere al datore di lavoro i contributi finora evasi...
    Vi sembra fattibile?


  • User Attivo

    Ciao dizzi,

    ti consiglio di registrarti nei servizi online dell'inps, e da lì puoi gestire anche il recupero dei contributi non versati dai datori di lavoro, fare iscrizioni alle varie gestioni, estratti conto, ecc..

    Personalmente sono riuscito, con questo servizio, a riscattare il periodo del servizio militare, in una sola settimana, senza fare neanche la coda al distretto militare per la documentazione, hanno provveduto loro volta online a comunicare con il distretto.

    Fausand


  • User Attivo

    Ciao dizzi,

    ti consiglio di registrarti nei servizi online dell'inps, e da lì puoi gestire anche il recupero dei contributi non versati dai datori di lavoro, fare iscrizioni alle varie gestioni, estratti conto, ecc..

    Personalmente sono riuscito, con questo servizio, a riscattare il periodo del servizio militare, in una sola settimana, senza fare neanche la coda al distretto militare per la documentazione, hanno provveduto loro volta online a comunicare con il distretto.

    Fausand


  • User Newbie

    Grazie, cercherò di fare così.
    Ho solo un dubbio: per aprire la posizione alla gestione separata inps dovrò fornire tutti i dati relativi ai miei rapporti di lavoro, quindi anche data di inizio e data di cessazione del lavoro; ma nella maggior parte dei casi la durata del rapporto di lavoro nei contratti era indicata senza specificare il giorno inizio, anzi, quasi sempre io firmo il contratto a lavoro inoltrato. Inoltre non ho mai ricevuto busta paga, perchè i compensi mi vengono corrisposti dietro presentazione di nota di addebito, anche molti mesi dopo che il lavoro è finito. A questo punto dovrò indicare le date effettive durante cui mi recavo sul posto di lavoro (nella fattispecie cantieri di scavo archeologico) oppure le date di firma ufficiale del contratto?

    Dizzi :arrabbiato:


  • User Newbie

    Egr. Dott. Paolo,
    mosso da piacevole interesse nel leggere i suoi consigli in materia fiscale, mi permetto di porle alcune domande.
    Sono un ingegnere da anni dipendente di azienda privata che a breve andrà a lavorare all'estero per un'azienda italiana in qualità di projet manager ma il dubbio è se farlo con apertura di p.Iva (cioè come libero professionista) o con contratto a progetto; il dubbio nasce dalla necessità di cercare più benefici fiscali possibili visto e considerato che avrò la possibilità di scegliere.
    Infine Le pongo un' ultima domanda: avendo la possibilità di scegliere, conviene fatturare la propria prestazione professionale, ad una società italiana o estera e sempre avendo la possibilità di scegliere, converrebbe dichiarare i redditi nel paese in cui fisicamente si lavorerà (cioè estero) o non c'è alcuna convenienza?
    La ringrazio per il tempo a me dedicatomi e porgo Cordiali saluti.
    Giuseppe.