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due artigiani facenti parte dello stesso settore ( marmi e lapidei ) posso collaborare assieme continuativamente senza creare una società?
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due artigiani con p.iva. possono collaborare assieme senza creare una società?
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Certo, basta che tra i due si instauri il rapporto di collaborazione sancito da un contratto e le posizioni saranno poi regolate con normali fatturazioni da uno all'altro e viceversa.
Paolo
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ciao a tutti, avrei bisogno di risposte certe in materia di contributi previdenziali: fino ad ora ne' l'inps ne' i sindacati sono stati in grado di chiarirmi le idee su un quesito che credevo semplice. Ho avuto un rapporto di lavoro con contratto co.co.pro.: chi deve versare i contributi? Direttamente io lavoratore o l'azienda deve provvedere a versare la mia quota detraendola dal compenso?
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Ciao e benvenuto, abbiamo già risposto più volte al quesito come avrai modo di vedere facendo ricerca.
Il committente è tenuto a trattenere i contributi a tuo carico sommarli a quelli a suo carico e versarli all'INPS.
A te non toccano adempimenti connessi al versamento.
Paolo
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Grazie per l'informazione! Lo stesso vale anche per i contratti di collaborazione scientifica esterna affidati da enti pubblici? Fino ad ora mi hanno sempre pagata al netto della sola ritenuta d'acconto irpef del 20%, senza chiedermi fattura (io tra l'altro non sono titolare di partita iva). Spero di non approfittare troppo se ti chiedo i riferimenti precisi alle norme che regolano la materia: mi sarebbe molto utile dato che a giorni avrò un colloquio con un dirigente inps che fino ad ora mi aveva quasi terrorizzata dicendomi che era tutto a carico mio e che sarei qundi stata passibile di sanzioni, pensa te...
Grazie e a presto, consiglierò questo forum ai colleghi che lavorano nelle mie stesse condizioni!
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Paolo
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Grazie nuovamente per i consigli. Adesso ho le idee più chiare. Mi resta ancora da capire se gli incarichi di collaborazione scientifica che ho avuto da parte delle Soprintendenze ai Beni Culturali e Ambientali rientrano nella tipologia, e, se si, come mai non mi hanno mai pagato i contributi.
Saluti, Dizzi
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Ciao a tuti!
Mi faccio risentire dopo un bel pò di tempo durante il quale ho scoperto che la mia situazione contributiva è di difficile comprensione anche per gli addetti ai lavori.. Ogni volta che vado all'inps o uso il call center mi vengono dette cose diverse. Spero che almeno una delle ultime informazioni siano esatte: dato che ho scoperto che la mia richiesta di entrare nella gestione separata inps a distanza di mesi e mesi non ha avuto alcun esito, dovrebbe essere possibile iscriversi tramite gli operatori del call center dell'inps fornendo tutti i dati relativi ai contratti di collaborazione per cui non ho ricevuto i contributi, ed in questo modo l'inps dovrebbe essere in grado di richiedere al datore di lavoro i contributi finora evasi...
Vi sembra fattibile?
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Ciao dizzi,
ti consiglio di registrarti nei servizi online dell'inps, e da lì puoi gestire anche il recupero dei contributi non versati dai datori di lavoro, fare iscrizioni alle varie gestioni, estratti conto, ecc..
Personalmente sono riuscito, con questo servizio, a riscattare il periodo del servizio militare, in una sola settimana, senza fare neanche la coda al distretto militare per la documentazione, hanno provveduto loro volta online a comunicare con il distretto.
Fausand
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Ciao dizzi,
ti consiglio di registrarti nei servizi online dell'inps, e da lì puoi gestire anche il recupero dei contributi non versati dai datori di lavoro, fare iscrizioni alle varie gestioni, estratti conto, ecc..
Personalmente sono riuscito, con questo servizio, a riscattare il periodo del servizio militare, in una sola settimana, senza fare neanche la coda al distretto militare per la documentazione, hanno provveduto loro volta online a comunicare con il distretto.
Fausand
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Grazie, cercherò di fare così.
Ho solo un dubbio: per aprire la posizione alla gestione separata inps dovrò fornire tutti i dati relativi ai miei rapporti di lavoro, quindi anche data di inizio e data di cessazione del lavoro; ma nella maggior parte dei casi la durata del rapporto di lavoro nei contratti era indicata senza specificare il giorno inizio, anzi, quasi sempre io firmo il contratto a lavoro inoltrato. Inoltre non ho mai ricevuto busta paga, perchè i compensi mi vengono corrisposti dietro presentazione di nota di addebito, anche molti mesi dopo che il lavoro è finito. A questo punto dovrò indicare le date effettive durante cui mi recavo sul posto di lavoro (nella fattispecie cantieri di scavo archeologico) oppure le date di firma ufficiale del contratto?Dizzi
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Egr. Dott. Paolo,
mosso da piacevole interesse nel leggere i suoi consigli in materia fiscale, mi permetto di porle alcune domande.
Sono un ingegnere da anni dipendente di azienda privata che a breve andrà a lavorare all'estero per un'azienda italiana in qualità di projet manager ma il dubbio è se farlo con apertura di p.Iva (cioè come libero professionista) o con contratto a progetto; il dubbio nasce dalla necessità di cercare più benefici fiscali possibili visto e considerato che avrò la possibilità di scegliere.
Infine Le pongo un' ultima domanda: avendo la possibilità di scegliere, conviene fatturare la propria prestazione professionale, ad una società italiana o estera e sempre avendo la possibilità di scegliere, converrebbe dichiarare i redditi nel paese in cui fisicamente si lavorerà (cioè estero) o non c'è alcuna convenienza?
La ringrazio per il tempo a me dedicatomi e porgo Cordiali saluti.
Giuseppe.