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Molto interessante questo argomento,ho visto banner per esempio che dicevano "Se hai già visto tutto,allora non cliccare qui" il visitatore medio ovviamente spinto dalla preoccupazione di perdersi qualcosa clicca..
Questo argomento si collega anche ai messaggi subliminali
ad esempio questa immagine dice "Can you?" [Puoi (pemettertela)?]:
Il fogliettino bianco riporta la scritta Thank You al contrario
in modo da diminuire il peso del pagamento
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Esempio stupendo, ne avete altri ?
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mi ricordo quel post e mi ricordo anche una discussione durata una mattina con un amico / concorrente (nel senso che facciamo lo stesso lavoro) sulla scelta di un prezzo di un software.
io tifavo per l'8 finale mentre lui per il x9.99l'8 finale ovviamente l'ho scoperto con quella discussione. Non mi ha dato molto leggerla perchè non ne ricordo quasi niente (forse letta con una base culturale e di esperienza troppo limitata) però ora mi ritrovo ad avere in mano un libro di usabilità di un sito internet ed il prossimo passo sarà prendere qualcosa di marketing.
è stata una discussione più che illuminante, stimolante verso nuovi concetti e strumenti per realizzare lavoro che vanno oltre l'impaginare la pagina per i mdr e sono contento che sia stata riesumata.
come contributo alla discussione aggiungo che l'importanza del logo e dell'immagine dell'azienda.
se un logo viene visto centinaia di migliaia di volte diventa "di casa".
se il nome dell'azienda compare centinaia di migliaia di volte (vedi ebay in adwords) diventa "di casa".per un'azienda avviata cambiare il logo, imho, è quasi come ricominciare il business da zero.
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Esempio stupendo, ne avete altri?
In effetti un logo azzeccato nei colori, nel contenuto subliminale del messaggio può essere determinante.
Il colore verde e la ragazza che sorride del post iniziale [il quote è un vecchio post di Giorgio ] possono considerarsi universali e ad ampia fascia.Certo come illustrato da Marcio e da Tymba, i **fattori emotivi **sono la prima fonte di persuasione.
Il consumatore acquista un prodotto perchè è spinto da un bisogno, reale o indotto.Forse vale la pena riprendere un vecchio thread dove si sosteneva tra l'altro che per canalizzare i bisogni reali o indurre detti bisogni possono essere manipolati i fattori emotivi.
Per poter applicare i quali, devono essere identificati i settori d'intervento e quindi studiarne statisticamente la composizione sociologica, valutandone le percentuali di persone che possono essere recettive ai diversi messaggi e perchè.
E quì come potete immaginare Mr. Kotler docet.Secondo lo Standford Research Institute ( ma anche Eurisko riporta dati simili) l'80% della popolazione è "eterodiretta", non è cioè in grado di decidere da sè, subendo passivamente l'influenza dei mass media, delle pubblicità, delle mode ecc.
E' quindi indotta alla scelta da fattori esterni.
Essere in grado di comprendere detti fattori e saperli manipolare significa conquistare un particolare mercato.Spero perdonerete l'esempio professionale sul settore Viaggi-Turismo.
Il Viaggiatore è colui che pagando di persona in disagi e rischi accrese la sua apertura mentale confrontando i suoi limiti di conoscenza con altre culture ed abitudini e ricevendo da ciò maturazione, accrescimento culturale, apertura mentale ed esperienza.
Essi, i Viaggiatori, fanno parte di "quel" 20% degli utenti "autodiretti" che sanno cioè riconoscere i propri bisogni e scelgono come appagarli autonomamente; tendenzialmente quindi sanno scegliere da sè i propri viaggi ed itinerari e non si lasciano convincere da facili ed ammiccanti offerte, dai sorrisi e dai colori verdi.
Il restante 80% degli Utenti, oltre a non essere in grado di ben interpretare i propri bisogni e quindi di scegliere offerte diverse, non sopporta i disagi ed i rischi di nuove ed incontrollate situazioni, non sopporta di cambiare abitudini e mal sopporta anche l'idea di dover rivedere o mettere in discussioni verità e costumi, valori ed opinioni che ritiene comodamente certi ed assodati. E' quindi un NON Viaggiatore .
"Quel" 80% di fronte al "viaggio" è traumatizzato dal cambiamento, dal nuovo, dall'inconsueto, dal diverso e dal non conosciuto.
Ma è un'ampia fascia di Utenti. E quindi allettante.
Gli Operatori hanno dunque creato con l'uso sapiente dei media il mito del viaggio e nella vacanza esotica uno status simbol che propio quel 80% è incapace di evitare; chi compie quell'azione (il viaggio esotico) ha cioè un riconoscimento dall'ambiente che lo circonda (amici, famiglia e lavoro); l'utente può in sintesi "vantare" l'esperienza acquisita.
Ma ciò che teme, e che lo allontana dal viaggio esotico sono propio le incognite di quella "esperienza".Gli Operatori quindi, dopo avere creato il bisogno di un "Viaggio Esotico" con massicce campagne promozionali ormai planetarie, hanno raffinato la tecnica dell'offrire il NON VIAGGIO a NON Viaggiatori.
Immagini capaci di suscitare emozioni e sogni ( il colore verde e la ragazza sorridente di Giorgio) avvicinano e rassicurano l'Utente NON Viaggiatore al quale però viene offerto immediatamente il NON Viaggio , un luogo sì esotico, ma completamente isolato dall'ambiente circostante (nel quale difficilmente l'Utente si azzarderà ad entrare), una sorta di prigione d'oro dove potrà mangiare gli stessi cibi, parlare la stessa lingua, continuare a coltivare le stesse abitudini di casa insomma, senza cambiamenti nè traumi, ma potendo poi vantare "l'esperienza esotica".
Addirittura si è arrivati ad organizzare NON partenze ( onde evitare anche questo trauma) dove si danno all'Utente indicazioni chiarissime sul cosa mettere o non mettere in valigia, la quale valigia viene prelevata a casa dell'Utente che si ritroverà direttamente nella camera del Villaggio.E' evidente che a quel tipo d'Utente, ammaestrato sino a quel punto e rinchiuso nel Villaggio "tutto compreso" ma circondato da quell'esotismo sentito così diverso e quindi ostile (del quale però poi potrà vantarsi al ritorno), sarà poi molto facile vendere e propinare di tutto, dai gadged ai servizi più incredibili quanto "artificiali", di facciata ( e costosi).
Ovviamente, al dilà dell'esempio viaggi, tutti noi ogni giorno, come Giorgio, dobbiamo fare i conti col colore verde di turno, con l'ennesima faccina ammiccante, che ci spiega che è propio di quel prodotto che abbiamo bisogno, se felici e realizzati vogliamo essere .
Da che parte stiamo della barricata, in "quel" 80% o di là ?
... ho la tabella d'autoanalisi dello Standford Research Institute...interessa ?
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La donna è uno delle esche principali,trovatemi un solo cartellone pubblicitario in cui non ci sia una donna in costume in una posa seducente o anche una pubblicità televisiva (chi ha detto TIM?).Il sesso sta diventando sempre più esplicito fra qualche anno ce le sbatteranno in faccia nude senza lasciarci neanche il piacere dell'immaginazione,come ha detto uno una volta su un forum,prima bisognava tenerlo a bada se si vedeva un ombelico scoperto,adesso che cosa ci stuzzica più? :bho:
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@Mamilu said:
... ho la tabella d'autoanalisi dello Standford Research Institute...interessa ?
Colpisci senza pudore :vietato:
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Bene, come abbiamo già scritto in altro thread... allora ve la site propio cercata
Ecco quì un primo cenno, tratto dall'Istituto di Ricerca Standard Research Institute , ma più specificatamente secondo Philip Kotler (il grosso Guru del Marketing Turistico).
Anche Eurisko traccia lineamenti molto simili.1.I Survivor (sopravvissuti) sono gli individui che lottano per sopravvivere e cercano di soddisfare i bisogni più immediati. La loro vita si caratterizza da un atteggiamento rassegnato; sono persone malate, anziane, depresse, che si muovono poco di casa; sono grandi consumatori di televisione, medicine, vendite dirette. Anche in loro tuttavia si può trovare un interesse per particolari prodotti turistici, come i pellegrinaggi e le escursioni durante le quali vengono venduti prodotti per la casa [ ]. Quantitativamente sono considerati il 20% dei Consumatori.
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I Sustainer ( dipendenti), faticano nella loro vita quotidiana ma hanno un atteggiamento positivo, improntato alla speranza; sono il 35% circa dei Consumatori, sono persone che dividono il loro tempo fra lavoro e famiglia e trovano poco spazio da dedicare ad altri interessi. Sono i consumatori dei beni più diffusi ed alimentano il turismo di massa.
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I Competitivi sono circa il 10% dei Consumatori e si caratterizzano per la loro voglia di migliorare la loro posizione sociale anche facendo uso di Status Symbol, Sono grandi consumatori di beni ed anche di viaggi appariscenti (Maldive, Caraibi, Seychelles ecc.). Sono ottimi clienti per gli Operatori Turistici (ma anche per qualsiasi venditore di beni appariscenti e simbolo[auto di grossa cilindrata, orologi firmati ecc] perchè disposti a spendere molto per prodotti che sono in grado di stimolare la loro vanità.
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Gli Sperimentatori , circa il 5% dei Consumatori, sono persone curiose, che amano le novità e le cose fuori dal normale. Nel settore turistico sono consumatori di viaggi raffinati o avventura, di qualità e comunque non di massa.
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I Socialmente Impegnati , circa il 5%, sono una categoria che và riducendosi. Andavano a Cuba, India e Cina negli anni 70, ed ora, consumatori di prodotti naturali e viaggi impegnativi scelgono Africa, America del sud ed ancora Cina.
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Gli Integrati , il 2% sono persone di alto reddito che difficilmente acquistano i normali prodotti, anche turistici, per via di barche, aerei e ville proprie.
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Gli Spettatori , il 10% sono giovani che hanno abitudini semplici, reddito modesto e passano il tempo libero prevalentemente in gruppo (fast food, bar, disco). Facili prede del consumismo più esasperato, acquistano viaggi brevi. (trasferte in pullman per partite di calcio, weekend a Rimini ecc)
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Gli Studenti , il 13% sono i teenager, che sono diventati, tramite le scuole e le famiglie, anche grossi acquirenti di viaggi, (lingue, corsi, gite scuola).
:bho:
Questa suddivisione è riferita al turismo, ma è facilmente adattabile a qualsiasi settore, che le percentuali non variano, e quindi esiste la possibilità di sviluppare e scavare particolareggiando senza pietà, aldilà del turismo e generalizzando sul Marketing spicciolo, sempre ben applicabile al web-marketing.
...della serie, dimmi dove sei stato in vacanza ( o che prodotto hai comprato) e ti dirò chi sei, e quindi saprò meglio venderti (leggi convincerti a comprare) i miei prodotti.
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Molto interessante.
Grazie Mamilu!
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Un libro molto bello è quello di Donald A. Norman: Emotional Design
L?autore parla di tre livelli di elaborazione del cervello:
Il livello viscerale è veloce è pre-coscienza, pre-pensiero. Qui è dove conta l?aspetto esteriore. Il design viscerale riguarda l?impatto iniziale di un prodotto, l?apparenza, il tatto, le sensazioni che produce.
Il livello comportamentale riguarda l?utilizzo, l?esperienza che si ha di un prodotto.
Il livello riflessivo dove risiedono la coscienza e i gradi più elevati dei sentimenti, delle emozioni e del raziocinio. Ai livelli inferiori ( viscerale e comportamentale ) esiste soltanto l?affezione, ma priva di interpretazione o coscienza.
Dei tre livelli, quello riflessivo è il più vulnerabile all?impatto della cultura, dell?esperienza, dell?educazione e delle differenza individuali. Questo livello è in grado di dominare gli altri due.
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A. Norman.
Panz tira fuori Norman ed il suo Emotional Design, [Giorgio ha passato il libro a mezzo forum] e nessuno dice niente.Tutti zitti.
Tutti a parlare di scambio link in qualche forum di infima categoria. ()
Vabè, visto che siete tutti un branco di linkettari [come me ] me lo uppo da me stò Thread.
Sappiamo vero che i motori hanno gli strumenti per sentire il tempo medio di permanenza degli utenti in un sito?
Sappiamo anche che danno a questo valore un peso xxx, ben influente sul posizionamento del sito sulle serp.
Oltre ad ovvi riscontri commerciali [dei quali parleremo separatamente]....quante posizioni può guadagnare sulla serp un sito con buoni accostamenti di colore, capace di dare il giusto rilievo a certi suoi particolari aspetti, che sappia attrarre in modo discreto e senza essere invasivo, che presenti una firma-messaggio sicura ma capace di trasmettere feeling, capace di infondere sicurezza insomma, e poi che sappia dialogare [anche di fatto] con l'utente ... accoglierlo accomodandolo in un gradevole salotto ben decorato ed offrendogli un caffe, per poi prenderlo per mano ed accompagnarlo con franca cordialità a visitare gli angoli interessanti del sito ...così da trattenerlo quanto basta su quel sito ?
Vogliamo tentare di dare immagini meno indecenti hai nostri schifosissimi siti tutti uguali e privi di un briciolo di umanità, o vogliamo continuare a vedere disquisizioni sul numero-limite max e min di link [e relativo PR] da mettere nella home ?
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abbattiamo i phpnuke
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......accoglierlo accomodandolo in un gradevole salotto ben decorato ed offrendogli un caffe........
Vorrai dire una bella tazza di thè, per dirla alla Norman. Dott. Norman.
Uno dei libri più belli che ho letto
I tempi stanno cambiando e alcune tipologie di siti web di DEVONO evolvere. Oramai un sito che tratta vacanze deve stare al passo coi tempi.
Appena l'utente arriva sul sito, lo stesso deve generare emozioni. Una bella vocina calda che ci accoglie è uno strumento che sta prendendo piede pian pianino.
Ci fa stare di più sul sito, ma non solo. Ci fa riflettere e concentrarci di più sui punti chiave del sito, che insieme ad una bella grafica devono riprodurre le emozioni del viaggiatore.
Ma la tua mogliettina non stava preparando qualcosa, o sbaglio?
Penso che in Thai vi devo frustare tutti e due ()
Oppure non hai trovato una bella voce? Alla fine mi posterai il link e dirai: Dicevi questo?
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Dicevi [url=http://www.krabiemerald.net]questo?
Manca ancora un pò
Anche se purtroppo NON è innovativo, è qualcosa di forse decente che tenta di allinearsi alla norma.
Che sono solo un'albergatrice in fondo e mi mancano gli strumenti per fare di piu.
I tempi stanno cambiando e alcune tipologie di siti web di DEVONO evolvere.
Ebbene si cari amici WebMaster, che il buon Giorgio ha ragioni da vendere ancora una volta.Che i nostri siti continuano ad essere vecchi e spenti.
Afoni.Ghirigori più o meno colorati, di fatto tutti uguali ed incapaci di trasmettere emozioni, feeling, empatia.
Cose spente, oramai antiche.Sono i figli di una generazione passata.
E con noi [trattandosi di critica feroce mi ci inserisco] passeranno presto i nostri siti, fermi e cloni di sè stessi ormai da anni (che sul web significa secoli)I primi di noi, probabilmente i più giovani, forse i più freschi mentalmente, [o forse solo i più aperti, indipendentemente dall'età] che sapranno voltare pagina, che riusciranno a fiutare il vento... loro sarà il web.
E tutto questo vecchiume scomparirà, e con esso i suoi creatori.
O almeno quelli che non sapranno adeguarsi in fretta.Che è ora di cominciare a trasmettere feeling sul serio, comunicare.
E presentare ambientini gradevoli tutt'attorno, magari.
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@Mamilu said:
Sono i figli di una generazione passata.
E con noi [trattandosi di critica feroce mi ci inserisco] passeranno presto i nostri siti, fermi e cloni di sè stessi ormai da anni (che sul web significa secoli)Ed io, che allora C'ero già aggiungo che sono figli del 28.8 kbs.
A quel tempo era imperativo fare siti "scarni" se no non si scaricavano mai, il problema è che molti dei vecchi ed anche alcuni dei nuovi seguono ancora quella linea (mi ci metto anche io), per pigrizia, per abitudine.
[o forse solo i più aperti, indipendentemente dall'età]
Voglio lavorare per essere tra questi
mi sa che dopo aver preso (e studiato una prima volta) il corso per SEO mi tocca comprare anche il CD che dice Giorgio, se no resto indietro a tutti questi giovincelli che studiano e imparano in fretta.
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Uppo questo Topic perchè, nella versione Beta di http://articoli.giorgiotave.it/ ci sono due interessanti articoli su
[url=http://articoli.giorgiotave.it/L_importanza_del_beneficio_emotivo.php]L importanza del beneficio emotivo
[url=http://articoli.giorgiotave.it/Manipolazione_nel_marketing_dei_fattori_emotivi.php]Manipolazione nel marketing dei fattori emotiviDue bellissimi articoli, chiari, leggeri, puliti.
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@marcio said:
]Il sesso sta diventando sempre più esplicito** fra qualche anno ce le sbatteranno in faccia nude senza lasciarci neanche il piacere dell'immaginazione,come ha detto uno una volta su un forum,prima bisognava tenerlo a bada se si vedeva un ombelico scoperto,adesso che cosa ci stuzzica più? :bho:
Su questo sarebbe da farci una certa analisi. La societa' in cui viviamo pur essendo apparentemente piu' "libera" anche nelle abitudini sessuali e erotiche in realta' sta vivendo un pesante processo di "imbigottimento" e di forte limitazione della sessualita' che in altri periodi storici non c'era.
Di questo, a mio parere, e' co-causa il modello dominante nella pubblicita' e nella comunicazione di massa in generale, ma credo stiamo andando pesantemente OT e quindi termino qui