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- Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro
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@giuseppemorelli ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
Ghost Admin non permette la personalizzazione, quindi se volessimo aggiungere una voce custom dovremmo modificare il core (quindi diventa più complesso aggiornarlo in futuro)
Ecco, se devi modificare il backend probabilmente Ghost non è proprio il sistema migliore (dove per migliore intendo più efficace e/o più efficiente).
Poi sul discorso Headless più costoso o sulla definizione di cosa è o non è Ghost rispetto a JAMStack, penso ci sia molta confusione e non è questo il posto o il thread in cui fare chiarezza.
Chiudo ribadendo l'ovvio: lo scopo è l'arricchimento e la comprensione di nuove tecnologie che possono (non devono) dare maggiori possibilità e spunti di riflessioni che arricchiscano.
Dire questo è meglio di quello, nella maggioranza dei casi, non porta da nessuna parte e si tende solo a sprecare energie.
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Io da amante di WP della primissima ora (tipo dalla 1.27) che non capisce nulla di tecnicismi, non comprendo su cosa si stia discutendo.
Ghost fornisce grosse prossibilità per tutti i creators.
In un pacchetto solo hai newsletter, membership, sito veloce e sexy.
per chi fa newsletter a pagamento o comunque di contenuti è la manna del cielo.il grosso difetto: la fokking installazione che non è alla portata dell'essere umano medio (c'è gente che fatica a installare wp da cpanel) e i costi connessi... ma sono sicuro che sta cosa si risolva a breve
PS quei malnatt di Automatic dovrebbero imparare da ghost come si fa un editor di testo - gutemberg dopo 2 anni mi fa ancora impazzire, ghost non ha praticamente curva di apprendimento.
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recuperata la macchina OVH (nessuna pretesa, una VPS da 3€/mese)... sto provando Ghost seguendo le indicazioni dalla pagina https://ghost.org/docs/install/ubuntu/
10 minuti per il setup completo
dopo aver installato node, npm, mysql, nginx ed un dominio di prova, il setup è veramente semplice e veloce, include anche la configurazione di nginx e di un certificato per HTTPS
parte alla grande, ottima prima impressione
1 Risposta -
Segnalo questo link Play with ghost
1 Risposta -
bello, nella lista aggiungiamo un altro piano da 190 euro / anno
che mi sembra meglio del pacchetto simile su Ghost PRO
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@andyj115 confermo. Piccola macchina su Hetzner, va alla grande (node.js mariadb su ubuntu)
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Opinioni / suggerimenti
ho trovato un primo caso che ha WordPress non aggiornato da anni con plugin dismessi e molte implementazioni che alla fine non sono mai state usate se non la gestione dell'accesso a contenuti privati, quindi tutto sommato una buona occasione...
probabilmente le pagine (circa 300, il 90% in area riservata) le risolviamo con il copia-incolla manuale, gli articoli (60) idem, e, gli utenti (un migliaio) possono essere migrati tramite file CSV (occasione per controllare i doppi ed eliminare gli user 'test', 'test1', 'testone', ...)
Ottimo caso per un revamp e speriamo l'occasione per valutare la gestione un buon piano editoriale
la preoccupazione è conservare l'indicizzazione del vecchio sito... volendo rivedere e razionalizzare l'alberazione del sito, si possono gestire i vari rami con i 301, 302, 'canonical'... su Ghost?
2 Risposte -
@andyj115 che io sappia no, devi lavorare di robots.txt o redirect lato webserver, quindi node.js e penso ce ne siano da avere l'imbarazzo della scelta.
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@andyj115 ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
canonical
Per l'URL, importando gli articoli, mi ha mantenuto lo stesso indirizzo che avevo su WordPress (trasferendo il dominio da WordPress a Ghost).
mentre per il canonical lo gestisci direttamente da Ghost tramite il pannello Post setting/meta data. Lo aveva fatto notare @giorgiotave nel video.
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Ho provato Ghost Cms tramite l'hosting digitalpress.blog , che nella versione gratuita , ci permette di avere un 1 Gb di spazio web e con un indirizzo tuonickname.digitalpress.blog Mi sembra abbastanza intuitivo ed ha qualche somiglianza con Medium e Substack . Ha sicuramente il vantaggio di non richiedere plugin .
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Segnalo questo interessante articolo pubblicato su Wired:
Why Are Writers Fleeing Substack for Ghost?Cosa ne pensate?
1 Risposta -
@giovanni-bertagna paragonare substack a ghost è difficile in effetti: a livello di funzioni, Substack è un sottoinsieme di Ghost, a livello di uso, Substack ti permette di monetizzare coi tuoi contenuti e ci pensa lui, con Ghost ci devi pensare tu a mettere in piedi Stripe e tutto il giro. Il primo è totalmente as a service, mentre Ghost lo puoi installare tu dove vuoi, tipo Wordpress, con tanto di problemi di aggiornamento dello stack software node.js, database relazionale, ghost e compagnia cantante.
1 Risposta -
@simone-martelli Ti ringrazio per la risposta.
Più che altro mi riferivo al fatto che nell'articolo citavano un passaggio di utenti da #Substack a #Ghost.
Conosco entrambe le piattaforme, in particolare Ghost su cui ho trasferito il Blog.