• Bannato User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Il DA non esiste per Google.

    Assolutamente no, sei fuori strada.

    Google ha creato un'astronave e sta esplorando l'universo fuori dal sistema solare.
    Bing ha una 500 e sta cercando di farla decollare, ma non volerà mai.
    Moz ha un triciclo.

    Sul fatto che Google abbia un'astronave ok, hai perfettamente ragione, ma ti ricordo che la semantica non è ancora comprensibile neanche da Google..
    Forse tendi a sopravvalutare troppo quelli di Google.. Ti capisco, anche io un tempo la vedevo come te.. Poi ho ridimensionato la mia visione della situazione e mi sono reso conto che tutto ciò che dicono non è legge, anzi.. Spesso vogliono solo spaventarti un pò..

    @Giorgiotave said:

    Il DA non esiste per Google.

    Non è che non voglio la bussola, è che non c'è la bussola. Quindi mentre ti serve un'astronave per andare su Marte tu stai usando un triciclo mezzo rotto per andare da via indipendenza a via oberdan a Bologna. Non cercare, sono due vie parallele 🙂

    Se sei contento così va bene eh 🙂

    Al 28 trovi noi, nel caso ti diamo un passaggio! 😄
    La bussola c'è, semplicemente la ignori perchè dalla Google ti hanno riempito le orecchie 😉


  • Super User

    La semantica è comprensibile a Google.
    Un pò come l'italiano è comprensibile agli italiani.
    Poi c'è chi capisce di più e chi capisce di meno.

    La dimostrazione è che ci sono diverse query per le quali Google si adatta e da SERP diverse anche nella struttura e nei contenuti.

    Qualche esempio:

    1. https://www.google.it/#q=forum+per+webmaster
    2. https://www.google.it/#q=scarpe+nike+scontate
    3. https://www.google.it/#q=giocatori+lakers
    4. https://www.google.it/#q=volo+roma+londra
    5. https://www.google.it/#q=premio+nobel+vincitori

    Questo è possibile grazie al fatto che ci sono query simili tra loro, che sono molto importanti (se sommate tra loro).
    Ad esempio nel caso in cui scrivi "giocatori" e poi il nome di qualsiasi squadra, Google trova l'elenco dei giocatori e li dispone in alto.
    Ad esempio se cerchi "volo" e poi metti il nome di due città, Google ti mette www.google.it/flights perché capisce che stai cercando un biglietto aereo.

    Poi ovvio che probabilmente ci saranno sempre casi in cui Google non capirà cosa cerca esattamente una persona.


  • Community Manager

    La Semantica come la intendiamo noi è completamente diversa dalla Semantica per come la intende Google. Per questo dico che non esiste la SEO Semantica.

    Google l'anno scorso stava ancora provando a capire, in lingua inglese, i vari significati delle parole quando sono accostate a un determinato verbo. Figuriamoci 🙂

    Google studia di più le persone che il significato dei testi a livello profondo!

    @LuigiMdg said:

    Poi ho ridimensionato la mia visione della situazione e mi sono reso conto che tutto ciò che dicono non è legge, anzi.. Spesso vogliono solo spaventarti un pò..

    La bussola c'è, semplicemente la ignori perchè dalla Google ti hanno riempito le orecchie 😉

    Hai sbagliato persona, mi dispiace, sono almeno 8 anni che facciamo iniziative "contro".

    Il DA per Google non c'è.
    La bussola non esiste.

    Sono concetti che vengono dal 2004 e che sono stati superati ampiamente. Avrò letto centinaia di brevetti in questi anni 🙂

    Sei completamente fuori strada da un punto di vista di conoscenza, non di visione.

    Però non importa, hai lo spirito critico per fare la strada giusta ed apprendere molte cose.

    Buona fortuna e mi raccomando...leggi le linee guida dei Quality Rater che sono veramente interessanti 🙂


  • User

    @Giorgiotave said:

    Ma le coincidenze non servono a niente in questo settore.

    Già con questi due parametri se ne va a quel paese non solo il TrustFlow, ma anche tutti quelli che credevano nella barretta verde di Google.

    A mio parere è un discorso molto abbastanza complesso e sfaccettato. Il TrustFlow, come giustamente ricordava Giorgio, è una metrica proprietaria di Majestic, così definita "è un punteggio basato sulla qualità, su una scala 0-100. Majestic ha confrontato molti siti iniziali affidabili in base a una revisione manuale del web. Questo processo sta alla base di Majestic Trust Flow. I siti strettamente collegati a un sito iniziale affidabile possono avere punteggi più alti, mentre quelli che hanno dei link ambigui hanno un punteggio molto più basso".

    Non sappiamo quali siano le linee guida che guidano i manovali di Majestic nella revisione manuale dei siti ed assegnazione del Trust, ma è ragionevole pensare che Majestic tenti di applicare le stesse logiche conosciute di Google, prendendo ad esempio le indicazioni dedicate ai Quality Rater e applicandole come farebbe un quality rate di Google. Una sorta di reverse engineering.

    Per questo motivo - ammessa e non concessa la buona fede di Majestic - considerare alcune corrispondenze del TrustFlow (o di altre metriche di questo tipo) con le valutazioni di Google come pura coincidenza, forse è una conclusione un po' troppo tranchant: strumenti come Majestic, Moz, ecc, tentano di emulare quello che fa Google e fornire un'indicazione a chi tenta di districarsi nel posizionamento.

    D'altronde lo stesso PageRank ha avuto sempre questa funzione (dare un'indicazione) ed indicatori di questo tipo hanno presa immediata sulle persone perchè offrono una risposta (giusta o sbagliata che sia) a domande che invece paiono non averla. Rappresentano dei punti fermi.

    Le persone hanno bisogno di punti fermi, hanno bisogno di un "messia" in cui credere e il TrustFlow può essere uno dei tanti messia. Se dovessimo fare affidamento solamente su Google, dovremmo concludere semplicemente che il suo volere è imperscutabile, che per noi deve essere sufficiente essere buoni e fare il nostro meglio, e alla fine verremo premiati. (Passatemi le metafore religiose).

    Poi siamo d'accordo che Google ha un'astronave, mentre Moz ha un triciclo (vista anche la disparità delle risorse) ma, assodato ciò, usare un triciclo è meglio che andare a piedi, no?

    Da ciò non ne deriva che il TrustFlow o il Domain Authority sono il Verbo, ma secondo me possono essere sfruttati per trarre qualche indicazione di massima e per riuscire a ottenere qualche dritta.


  • Community Manager

    Ma secondo voi, se Moz avesse qualcosa di valido, non farebbe un motore di ricerca? 😄
    E Majestic?

    Dai su 🙂


  • Super User

    @Pelpa said:

    Poi siamo d'accordo che Google ha un'astronave, mentre Moz ha un triciclo (vista anche la disparità delle risorse) ma, assodato ciò, usare un triciclo è meglio che andare a piedi, no?

    Dipende, se devi andare sulla sabbia o su un piccolo sentiero di montagna magari è meglio andare a piedi che usare un triciclo.


  • User

    @Giorgiotave said:

    Ma secondo voi, se Moz avesse qualcosa di valido, non farebbe un motore di ricerca? 😄
    E Majestic?

    Dai su 🙂

    Sarebbe una scelta stupida: il business dei motori di ricerca non è percorribile da nessuno oggi, Google è praticamente inscalzabile, non necessariamente per demerito altrui o per particolari meriti di Google, ma perchè servirebbero risorse economiche enormi e pure con tali risorse il risultato non sarebbe garantito.


  • Community Manager

    @Pelpa said:

    Sarebbe una scelta stupida: il business dei motori di ricerca non è percorribile da nessuno oggi, Google è praticamente inscalzabile, non necessariamente per demerito altrui o per particolari meriti di Google, ma perchè servirebbero risorse economiche enormi e pure con tali risorse il risultato non sarebbe garantito.

    Ma figurati, non è mica questa la motivazione 😉

    Se qualcuno avesse veramente qualcosa di valido avrebbe provato varie strade, ma nemmeno ci provano, appunto perché quella cosa che hanno creato non ha niente a che fare con la ricerca 😉


  • User

    @Giorgiotave said:

    Ma figurati, non è mica questa la motivazione 😉

    Se qualcuno avesse veramente qualcosa di valido avrebbe provato varie strade, ma nemmeno ci provano, appunto perché quella cosa che hanno creato non ha niente a che fare con la ricerca 😉

    Su questo non sono d'accordo.

    Lanciarsi nel mercato dei motori di ricerca oggi equivale ad un suicidio, non c'è trippa per gatti: o sei un pazzo ottimista o hai soldi da buttare. Non per niente chi ci ha provato in passato ha fallito miseramente (Cuil, Blekko) o di strada ne ha fatta poca (DuckDuckGo). L'unica azienda a mio parere che potrebbe avere le risorse per sfidare Google nel mercato attuale (ma con grande incertezza) è Apple, ma anche per Apple sarebbe durissima farsi spazio.


  • Moderatore

    Secondo me l'idea di avere un indice è effettivamente una manna dal cielo per chi lavora in questo settore.
    L'indice è un parametro di riferimento che da una certezza a noi operatori e spesso ci convinciamo che sia affidabile solamente per essere "felici" di avere un numero con cui fare confronti.

    Allo stesso tempo l'algoritmo di Google è talmente sofisticato e sotto alcuni aspetti "segreto" che non si è sicuramente in grado di replicare le varie dinamiche che lo caratterizzano; conseguentemente ogni indice perde totalmente di significato.

    Probabilmente il PR è stato "tolto dalla circolazione" da Google per lo stesso motivo: il valore di un sito non era piu identificabile con un semplice numero...

    Se Google ha deciso di abbandonare questa strada perchè probabilmente non più percorribile figuriamoci sistemi di terze parti.

    Alla base di tutto c'è comunque la continua ricerca di certezze che tutti desideriamo avere in questo campo e ci porta a fare affidamento su qualcosa che potrebbe essere poco sensato.
    Aspettiamo qualche periodo e vedremo che si inizierà a parlare molto anche all'indice proposto da SeoZoom (ZoomRank).


  • Community Manager

    @Pelpa said:

    Lanciarsi nel mercato dei motori di ricerca oggi equivale ad un suicidio, non c'è trippa per gatti: o sei un pazzo ottimista o hai soldi da buttare. Non per niente chi ci ha provato in passato ha fallito miseramente (Cuil, Blekko) o di strada ne ha fatta poca (DuckDuckGo). L'unica azienda a mio parere che potrebbe avere le risorse per sfidare Google nel mercato attuale (ma con grande incertezza) è Apple, ma anche per Apple sarebbe durissima farsi spazio.

    Equivale a un suicidio da quasi sempre, ma non ha impedito a tanti di farlo senza avere NIENTE in mano. Perché dovrebbe impedirlo se hai qualcosa? Specialmente in un mercato dove vorrebbero entrare tutti? Sai quanto ci metterebbe MOZ a chiedere fondi o a presentarsi a Facebook? 🙂

    😉


  • User

    @Giorgiotave said:

    Equivale a un suicidio da quasi sempre, ma non ha impedito a tanti di farlo senza avere NIENTE in mano. Perché dovrebbe impedirlo se hai qualcosa? Specialmente in un mercato dove vorrebbero entrare tutti? Sai quanto ci metterebbe MOZ a chiedere fondi o a presentarsi a Facebook? 🙂

    😉

    Ma che senso avrebbe provare ad entrare in un settore dove il fallimento è certo, se puoi invece usare le tue risorse per fare business in un mercato dove invece c'è spazio e dove hai successo? Se MOZ vende i suoi servizi e raccoglie successo e consensi con il posizionamento attuale, perchè dovrebbe fare il passo più lungo della gamba?

    Sarebbe come chiedersi perchè GoPro non prova a fare una DSLR... tanto ha il prodotto, no? sempre di fotocamere si tratta, tanto vale buttarsi anche sulle DSLR.
    La risposta è che GoPro è forte nel segmento delle action cam, se si lanciasse sul mercato DSLR verrebba schiacciato da Canon e Nikon.


  • Bannato User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Sei completamente fuori strada da un punto di vista di conoscenza, non di visione.

    Però non importa, hai lo spirito critico per fare la strada giusta ed apprendere molte cose.
    Ora capisco come hai fatto ad arrivare fin qui.. Non sei una persona qualunque, hai appena guadagnato un grande rispetto benchè le nostre idee siano (a come dici tu, attualmente) diverse..


  • Bannato User Attivo

    @Pelpa said:

    Su questo non sono d'accordo.

    Lanciarsi nel mercato dei motori di ricerca oggi equivale ad un suicidio, non c'è trippa per gatti: o sei un pazzo ottimista o hai soldi da buttare. Non per niente chi ci ha provato in passato ha fallito miseramente (Cuil, Blekko) o di strada ne ha fatta poca (DuckDuckGo). L'unica azienda a mio parere che potrebbe avere le risorse per sfidare Google nel mercato attuale (ma con grande incertezza) è Apple, ma anche per Apple sarebbe durissima farsi spazio.
    Il problema non è superare Google in risorse economiche, ma superarlo inventandosi qualcosa di diverso.. Altrimenti hai ragione tu, è impossibile a tutti o quasi confrontarsi economicamente con Google, se poi contiamo anche gli anni di esperienza.. Addio..


  • User

    @LuigiMdg said:

    Il problema non è superare Google in risorse economiche, ma superarlo inventandosi qualcosa di diverso.. Altrimenti hai ragione tu, è impossibile a tutti o quasi confrontarsi economicamente con Google, se poi contiamo anche gli anni di esperienza.. Addio..

    Esatto. Oltre a questo subentra pure il fattore abitudine e le regole del mercato. Provare a sfidare Google sulla ricerca online equivale quello che era (ed è tuttora) sfidare Microsoft sul mercato dei sistemi operativi per computer.


  • Community Manager

    Ok scusate, vi ho portati fuori tema. Capita anche a me.

    Vorrei tornare però alla domanda iniziale e provare ad approfondirla.

    Sssimo: partiamo da una chiave. Dimmi la chiave per la quale vorresti arrivare primo. E dimmi se hai già un sito oppure hai un'idea dei contenuti che vorresti o non so.

    Se vuoi apri un'altra discussione oppure continuiamo qui.


  • Moderatore

    Ciao Giorgio è un progetto che sto analizzando, non c'è ancora il sito (che sarà comunque un sito informativo e non di vendita) ma una chiave di esempio potrebbe essere "smartphone usati".

    In questo momento non mi vorrei concentrare, però, sui vari blog/siti meno autorevoli che trattano come unico argomento la telefonia approfondendo l'argomento a 360°, bensì vorrei un vostro parere sui super come ebay, kijiji, wired in cui l'argomento telefonia è solamente uno tra tanti, ma grazie alla loro autorevolezza riescono a posizionarsi nelle zone calde della SERP.
    Ad esempio wired compare grazie ad un articolo di questo tipo: http://www.wired.it/mobile/smartphone/2013/12/09/valutazione-smartphone-usati/

    Vorrei capire il vostro punto di vista sull'effettiva possibilità di superarli, con un sito ben ottimizzato che tratta l'argomento della telefonia a 360°, ma di contro ha una scarsa autorevolezza.


  • Community Manager

    Partiamo da un presupposto: le linee guida di Google sono un chiaro riferimento a cosa funziona e a cosa bisogna stare attenti, con ovviamente le omissioni.

    Google più e più volte dice di creare dei siti di alta qualità che le persone vogliono usare e condividere. Le lettura delle linee guide dei quality rater vi farà capire come per un sito questi parametri sono importantissimi:

    • user experience della piattaforma
    • autorevolezza della persona che ha scritto il contenuto (ha vinto dei premi?)
    • autorevolezza del sito
    • contenuti di qualità

    I Contenuti di qualità poi giocano un ruolo determinante, infatti il sito deve essere:

    • Utile e ricco di informazioni
    • Più valido e utile degli altri siti
    • Credibile
    • Di alta qualità
    • Accattivante

    Questi parametri li ha definiti Google. Ora non è che sono degli standard, ma è evidente che Google è in grado di distinguerli.

    Per esempio la credibilità Google dice:

    Dimostra la credibilità del tuo sito utilizzando una funzione di ricerca originale, citazioni, link, recensioni e testimonianze. Una biografia dell'autore o alcune testimonianze di clienti reali possono essere utili per aumentare la credibilità e migliorare la reputazione del tuo sito.

    Vogliamo parlare del più valido e utile?

    Ora... noi possiamo girarci attorno, perché ci fa comodo possiamo anche fingere che certe cose non esistono. La realtà però è un'altra: si sta andando verso un motore di ricerca diverso dal passato, ovvio che si possono trovare esempi in SERP differenti perché questo è un percorso che è iniziato anni fa e che durerà per tanti altri anni.

    È come la farfalla che non riesce a vedere i cambiamenti di un albero perché vive poco. Ecco la maggior parte dei SEO sono come delle farfalle con il paraocchi però.

    Vedono una cosa che per coincidenza funziona e affermano che funziona così. Non è così semplice, ci sono pochi ambiti nella vita dove A causa per forza B (il biliardo funziona così, se già andiamo negli scacchi siamo fuori).

    C'è un fortissimo cambiamento in atto. È dura da accettare, ma è così.

    Le linee guida dei Quality Rater sono chiare e tutto quello che gli esseri umani danno come input a Google...verrà prima o poi processato tramite algoritmi. Quindi fate voi 🙂

    **Detto questo: cosa vuole veramente un utente che cerca [****smartphone usati]?
    **
    Li vuole comprare vicino a lui?
    Li vuole comprare online?
    Li vuole garantiti?
    A poco prezzo?
    Vuole solo fare una comparazione?
    Vuole delle considerazioni e essere guidato?
    Vuole avere statistiche?
    Li vuole rigenerati?

    Questa chiave ha dei cambiamenti nel tempo? Riusciamo a rispondere con la piattaforma a questi cambiamenti? C'è qualcuno che è rimasto indietro? C'è una tipologia di ricerca che oggi non viene soddisfatta?

    Cosa vuole veramente? Ecco che Google cerca di comprendere tutti gli intenti possibili e provare a capire anche se ci sono diverse tipologie di chiavi alle quali rispondere (vuole comprare o informarsi?).

    **Ecco che la ricerca non è i 10 siti più popolari per quella chiave, ma i 10 siti che riescono a soddisfare la maggior parte dei bisogni.
    **
    Google a questo punto mi risponde così nelle prime 20 posizioni:
    4 siti di annunci con la città da dove prende il mio ip (e altro)
    3 siti di annunci senza città, vendita online quindi
    1 sito di annunci che fa parte di una comunità
    4 siti dedicati che rispondono in modo specifico
    1 fan page di un sito dedicato (che è già in prima pagina)
    3 sito di annunci (home, non pagina dedicata come prima)
    3 articolo informativo
    1 scheda di un'azienda che si chiama in quel modo

    Allora....ma di cosa stiamo parlando?

    Non sono i 20 siti più popolari, sono quelli che provano a rispondere ai vari bisogni.

    **Quindi, tu, di chi vuoi essere concorrente? 🙂
    **
    Dei 4 siti di annunci con la città da dove prende il mio ip (e altro)?
    Dei 3 siti di annunci senza città, vendita online quindi?
    Di 1 sito di annunci che fa parte di una comunità?
    Dei 4 siti dedicati che rispondono in modo specifico?
    Della home dei siti di annunci?

    Già questo sarebbe un passo avanti:fumato:

    Capire esattamente cosa voglio le persone e capire esattamente le piattaforma che lo stanno dando.

    E STUDIARE COME CREARE QUALCOSA DI INNOVATIVO, RIUSCENDO A DARLO MEGLIO 🙂

    Questo risponde alla domanda: riesco a scalzarli? Eh sì, PUOI creare quanto detto sopra? Oppure vuoi dopare tutto con i link?

    Perché puoi anche arrivare in prima pagina, ma se poi le persone non usano il tuo sito....scendi :arrabbiato:

    Questo è il punto centrale per me. Chi farà parte del nostro corso SEO che lanceremo entro un mese, sarà bombardato da questi concetti che comunque stiamo portando in giro per l'Italia da anni.

    Vi do un consiglio: frequentate meno i social network e partecipate ai forum. Lasciate perdere le paroline, i trukkettini e robe di questo tipo. Lasciatevi trascinare dal creare una piattaforma o un contenuto di qualità. Cambierà tutto 🙂
    :ciauz:


  • User

    Standing Ovation :perfavore:


  • Moderatore

    Chiarissimo 🙂