• Community Manager

    @pecoramannara said:

    Che onore, mi aspettavo questo intervento 😄 avevo la sensazione che questa risposta avrebbe attirato l'attenzione di Giorgio.

    Ma figurati! 🙂

    @pecoramannara said:

    Cito degli esempi. Qualche mese fa ho portato un sito di un cliente da 1000 visite al giorno a quasi 2500 al giorno solo riducendo il numero di keywords ripetute e la loro prossimità, non ho fatto altro che istruire il copy ad utilizzare un add on di Firefox e a rispettare alcuni parametri.

    Questo metodo suggerito al cliente l'ho capito collaborando recentemente con altri SEO in ambito internazionale su un gruppo di lavoro che abbiamo messo in piedi l'anno scorso terminato il mese scorso dove lavorando con un network costruito in un certo modo abbiamo posizionato alcuni siti solo usando specifici fattori per testarli.

    Uno di questi è stato rispettare precisamente alcuni parametri di densità delle keywords ed ha funzionato.

    Se tu vuoi investire in borsa perché i delfini in Giappone sono di meno e da sempre ha funzionato così, sei libero di farlo.

    Hai detto che hai letto l'articolo di Enrico, concordi sulla teoria ma non sul metodo. Scusa eh, mi sembra un ossimoro. Tu usi un metodo per identificare un parametro che non viene preso in considerazione dai motori di ricerca, per fare delle tue considerazioni tecniche che non c'entrano niente con la SEO.

    A me quello che fa paura, oltre l'approccio che crea un gap culturale con chi lavora nei motori di ricerca, è il pensiero estremista che c'è.

    Io uso la Keyword Density come parametro
    Salgo sui motori di ricerca
    La Keyword Density funziona

    Che errore dal punto di vista culturale 🙂

    Non è forse il caso di ragionare su** cosa veramente** ha funzionato?

    Non è meglio studiare la realtà che le coincidenze? 🙂

    Tu hai toccato qualcosa che ha funzionato. Poi mi dici, uso come riferimento la Keyword Density. E mi continua a funzionare.

    Vediamo:

    @pecoramannara said:

    Chiaramente c'erano molti altri fattori in gioco e strategie specifiche di link, tuttavia le pagine che superavano certe soglie sulle keywords non ottenevano risultati apprezzabili.

    Forse perché era spam? 😄

    Mi spiego, visto l'approccio, avete tenuto in considerazione dei parametri tecnici trattando l'ottimizzazione come delle caselle da riempire per rispettare dei parametri, invece che tenere in considerazione l'aspetto del contenuto per l'utente.

    Quindi avete esagerato.

    Può essere e non c'entra niente con la densità.

    Anzi, visto quanto stai descrivendo su, il vostro metodo vi ha aiutato nel non finire nella zona spam.

    La KeyWord Density è utile per individuare lo spam? **No! 🙂
    **
    State prendendo un parametro di riferimento che non ha senso in nessun modo.

    La domanda è: è sbagliato continuare con questo metodo se mi porta risultati?

    Io penso che tu possa continuare a farlo, come allo stesso tempo ritengo che sarà un grave errore per la crescita culturare e personale per questo argomento e che appena qualcosa cambierà il tutto non funzionerà più e ti troverai al buio 🙂

    La Keyword Density è da sconsigliare non solo perché i motori di ricerca non la usano e quindi DEVE essere chiaro a tutti che è una BOIATA, ma dovrebbe spingere le persone a crescere, a voler studiare cosa c'è dietro. Potremmo dire che la Keyword Density crea dei buchi nel cervello nel lungo periodo 😄

    @pecoramannara said:

    Nel test sono uscite altre cose che sarebbero bellissime da discutere che hanno confermato il mio punto di vista su Google e che mi hanno dato una visione più "monetaria" e meno "idilliaca" della cosa, ma mi rendo conto che non è la sede adatta.

    Google ha una visione prettamente monetaria 🙂


  • User Attivo

    Eccomi qui, sono tornato.

    Forse perché era spam? 😄

    No nessuna spam, tutti siti di qualità.

    A me quello che fa paura, oltre l'approccio che crea un gap culturale con chi lavora nei motori di ricerca, è il pensiero estremista che c'è.

    Secondo me fraintendi il mio pensiero, ribadisco che concordo totalmente per quanto riguarda l'approccio scientifico.

    Ma il metodo che mi porta a destinazione mio malgrado passa attraverso questo, e mi sta facendo guadagnare.

    Non è meglio studiare la realtà che le coincidenze? 🙂

    Tutti i giorni visto che si tratta proprio di una serie di test, mi chiedo cosa faccia la differenza e come fare meglio, ma se credessi di poter decifrare Google o di sapere come Google funziona sarei un ingenuo. Tuttavia ogni giorno di più sembrano sempre meno coincidenze, quindi mi accontento di avere risultati ottimi finchè non mi verrà proposto qualcosa di concreto che funzioni meglio.

    La domanda è: è sbagliato continuare con questo metodo se mi porta risultati?

    Esatto questa è proprio la giusta domanda, mi hai ispirato un post enorme sul blog con questa frase dove posto i risultati ottenuti, l'ho messo in firma. Risponere a questo richiedeva troppo spazio.

    E un'altra domanda giusta per concludere sarebbe, dovrei mentire e dire che non funziona quando ho l'evidenza del contrario davanti agli occhi? Posso dire che scientificamente non è provato, ma per qualche motivo che non mi so spiegare la usano in tanti e in certi contesti pare funzionare.

    In questo modo è una risposta onesta, non fuorviante che non mente a nessuno. Questo è il mio punto di vista.


  • Community Manager

    @pecoramannara said:

    Esatto questa è proprio la giusta domanda, mi hai ispirato un post enorme sul blog con questa frase dove posto i risultati ottenuti, l'ho messo in firma. Risponere a questo richiedeva troppo spazio.

    Linko il post io, altrimenti poi se cambi firma 😄

    Linkiamo anche un altro post di Enrico Altavilla: le 10 cagate SEO di cui non si dovrebbe parlare più 🙂

    Mi indichi ora i domini del tuo case study?

    @pecoramannara said:

    No nessuna spam, tutti siti di qualità.

    Anche i siti di qualità fanno spam senza saperlo, almeno per il significato di spam per i motori di ricerca 🙂


  • User Attivo

    Ciao Giorgio,

    se l'interesse per i domini è per una questione di verifica dell'esistenza della case study non c'è problema, come scrivevo posso mostrarti su skype che gli account sono reali ed esistono.

    Tuttavia condividere i domini non mi è possibile per vari motivi. Come penso avrai capito leggendo l'articolo hanno un attività di linking specifica e controllata e quindi non posso prima di tutto sporcare il profilo di link senza contare che onestamente non ho interesse a condividerli pubblicamente.

    Sono arrivato al punto di parlarne apertamente solo perchè ne abbiamo parlato qui, ma come noterai non è argomento che ho mai trattato nemmeno in Pecoramannara.

    Ma ancora più importante perchè sono progetti condivisi e uno degli impegni proprio per non rischiare alcun tipo di penalizzazione e di sporcare i test è quello d mantenere una certa riservatezza.

    Anche se non ti nego che una tua analisi e uno scambio di idee non mi dispiacerebbe proprio e sarei quasi tentato di avanzare una richiesta al gruppo per condividerne uno in forma privata per farci quattro ragionamenti.

    Sopratutto perchè oggi è uscito un articolo del Taglierbe che secondo me potrebbe essere una possibile spiegazione ed è una cosa che sicuramente approfondirò che non avevo mai preso in considerazione prima.

    L'articolo in questione è questo, e secondo me andrebbe linkato a questa discussione : blog. tagliaerbe. com/ 2014/ 10/ seo-on-page . html

    Non ho ancora avuto il tempo di leggerlo approfonditamente, ma cita la TF-IDF (*Term Frequency–Inverse Document Frequency) *asserendo che Google ne abbia parlato recentemente come un fattore da loro tenuto in considerazione.

    Probabilmente il tipo di studio che noi facciamo sulle chiavi ha un fondamento di questo genere, perchè come scrivo nell'articolo e non ricordo se ne ho parlato anche qui, ma non ho il tempo mi perdonerai di rileggermi tutto, la decisione di che densità utilizzare è data da un indice che ne ricaviamo analizzando i competitors. Niente di esoterico, in soldoni è una valutazione un po' più elaborata di che densità usano i competitor in proporzione alla quantità di testo.

    Basta, ho dedicato tanto tempo a questa discussione che seppur mi abbia aperto milioni di nuovi orizzonti sono indietro a morte con il lavoro e adesso mi tocca mettermi pure a studiare l'articolo del tagliaerbe e questa cosa delle keywords che consideravo fatta 😄 Mannaggia a voi SEO italiani sempre a studiare studiare studiare.


  • Community Manager

    @pecoramannara said:

    Ciao Giorgio,

    se l'interesse per i domini è per una questione di verifica dell'esistenza della case study non c'è problema, come scrivevo posso mostrarti su skype che gli account sono reali ed esistono.

    Tuttavia condividere i domini non mi è possibile per vari motivi. Come penso avrai capito leggendo l'articolo hanno un attività di linking specifica e controllata e quindi non posso prima di tutto sporcare il profilo di link senza contare che onestamente non ho interesse a condividerli pubblicamente.

    No no, volevo solo controllare il profilo di link perché è probabile che sia più questo che altro (almeno per come l'ho capita)

    @pecoramannara said:

    Sopratutto perchè oggi è uscito un articolo del Taglierbe che secondo me potrebbe essere una possibile spiegazione ed è una cosa che sicuramente approfondirò che non avevo mai preso in considerazione prima.

    L'articolo in questione è questo, e secondo me andrebbe linkato a questa discussione : blog. tagliaerbe. com/ 2014/ 10/ seo-on-page . html

    Non ho ancora avuto il tempo di leggerlo approfonditamente, ma cita la TF-IDF (*Term Frequency–Inverse Document Frequency) *asserendo che Google ne abbia parlato recentemente come un fattore da loro tenuto in considerazione.

    TF*Idf non è usata da Google da un pezzo. Personalmente credo sia una cosa pre-Caffeine. Google ha detto di averlo usato in passato, ma ora è ampiamente superato.

    Davide ha tradotto un articolo di Moz che è scritto da una persona che ci ha provato già e non ha la nostra fiducia 😄

    Che non significa niente eh 😄

    Però abbiamo scritto la nostra opinione qui, quando hai tempo passa, perché in questo forum ci sono persone che TF*Idf lo hanno creato da zero e lo conoscono bene 😉

    @pecoramannara said:

    Mannaggia a voi SEO italiani sempre a studiare studiare studiare.

    Ci piace 😄 😄 😄


  • User Attivo

    Devo dire che questa discussione mi ha fatto imparare di più in una chiacchierata sulla keywords density che in un anno di lavoro. Grazie Giorgio, prometto che se ho qualche buona news la condivido subito.

    E ti confermo che hai ragione ancora, certamente i link in questo caso hanno decisamente valore. Come dicevo le keywords sono una parte della strategia che deve essere chiaramente valutata nel suo complesso, per questo sono certo che quando dici che ci sono altri fattori concordo completamente.

    Per inciso non usiamo link esterni in chiave, ovviamente come avrai capito i link sono da un network. Gli anchor sono tutti decisamente ampi e non toccano mai la chiave.

    Usiamo anchor in chiave solo per pochi, pochissimi link interni, a volte nessuno. Per dare un ordine di idee, ma non vorrei che poi confondesse i lettori perchè anche questo non è un numero fisso ma varia sia perchè sperimentiamo, sia perchè si confronta con i competitor, ma mediamente con 2 o 3 link interni in chiave al massimo solo in alcuni casi ho provato a mettere link interni più sostanziosi ma non ho visto benefici superiori.


  • Community Manager

    @pecoramannara said:

    Devo dire che questa discussione mi ha fatto imparare di più in una chiacchierata sulla keywords density che in un anno di lavoro. Grazie Giorgio, prometto che se ho qualche buona news la condivido subito.

    Sono contento e spero che tu possa avere buone news sempre 😄

    @pecoramannara said:

    E ti confermo che hai ragione ancora, certamente i link in questo caso hanno decisamente valore. Come dicevo le keywords sono una parte della strategia che deve essere chiaramente valutata nel suo complesso, per questo sono certo che quando dici che ci sono altri fattori concordo completamente.

    Si avevo intuito un pò il lavoro da come lo raccontavi 😉


  • User

    Bhe tra due esperti mi sento almeno conteto di aver aperto questa discussione, leggere queste discussioni fa imparare anche a me qualcosa in più ^^.


  • Community Manager

    È importante imparare sempre 🙂


  • User Newbie

    Ma se la keyword density non funziona, la TF-IDF non funziona, la LSI non funziona, quali sono i fattori di posizionamento da utilizzare da un copy? Perchè da questa discussione sembra quasi che funzioni solo la link building (che invece tutti dicono sia morta, anche se è ovvio che non lo è)! 😄


  • Community Manager

    @Stone said:

    Ma se la keyword density non funziona, la TF-IDF non funziona, la LSI non funziona, quali sono i fattori di posizionamento da utilizzare da un copy? Perchè da questa discussione sembra quasi che funzioni solo la link building (che invece tutti dicono sia morta, anche se è ovvio che non lo è)! 😄

    Ciao Silvia (?) e benvenuta sul forum gt!! 🙂

    Da quando un copy si lamenta che le formule non funzionano? 😄

    Un copy dovrebbe esordire dicendo: oh...e che cavolo! Finalmente! Tutte ste 4 cavolate quando in realtà è molto più importare scrivere per chi legge.

    La Keyword Density non è che non funziona, non esiste come concetto nel mondo SEO.
    LSI non è che non funziona, non esiste come concetto nel mondo SEO.
    TF-IDF non è che non funziona, era un algoritmo usato nei primi anni 2.000 e oggi Google si è molto evoluto e non lo usa più.

    I link funzionano alla grande, ma devono essere guadagnati per quello che scrivi, non perché ci si scambia i link 🙂

    I fattori di posizionamento, per precisione, non li conosce nessuno.

    Di cosa si dovrebbe occupare un copy dal punto di vista SEO?

    Per me:

    • conoscere l'argomento
    • conoscere il pubblico
    • conoscere le obiezioni e i problemi del pubblico
    • studiare bene i titoli
    • studiare come titoli, link, struttura del testo, immagini, contenuti multimediali ect ect, si relazionano con la SEO
    • capire che cosa vuole la persone quando effettua una ricerca su google
    • capire cosa Google pensa che vuole la persona e di conseguenza costruisce le SERP
    • conoscere l'algoritmo della freschezza
    • se serve, conoscere come funziona Google News
    • studiare indepth article e box in the news
    • comprendere in che modo le persone condividono i contenuti sui social
    • se si lavora per un brand, conoscere i valori del brand che intende trasferire alle persone per verificare che siano in linea
    • conoscere come funziona la ricerca delle parole chiave con Adwords, Trends e Google Suggest
    • conoscere il CMS e l'influenza SEO dei campi che toccate
    • avere un chiaro piano editoriale su categorie e tag
    • conoscere se c'è una strategia a monte che coinvolga in qualche modo Schema.org o altri simili
    • conoscere la differenza tra le varie query (informative, transazionali, navigazionali)
    • conoscere il knowledge graph
    • conoscere il box di risposta in SERP

    Direi che sarebbe una buona base di partenza.

    Se invece vuoi capire perché quelle cose non hanno mai funzionato, ti studi questo. Ho scritto studi non leggi 😄

    Se hai competenze per comprendere cosa c'è scritto lì (conosco molti copy che non le hanno e non è una colpa) allora ti consiglio di studiare queste discussioni con tutti i link di approfondimento:

    Se vuoi invece vedere qualcosa di simpatico su una qualsiasi lista dei 200 fattori del cavolo,

    Buono studio

    :ciauz:


  • Super User

    @Stone said:

    Ma se la keyword density non funziona, la TF-IDF non funziona, la LSI non funziona, quali sono i fattori di posizionamento da utilizzare da un copy? Perchè da questa discussione sembra quasi che funzioni solo la link building (che invece tutti dicono sia morta, anche se è ovvio che non lo è)! 😄

    Quoto in pieno l'intervento di Giorgio ( che saluto ) aggiungendo che il punto è un altro ancora.
    Oggi è di "moda" il concetto "devo fare un sito ...come lo posiziono?".
    Raramente, se non mai , leggo :"devo fare un sito ...lo voglio di qualità, conosco l'argomento, conosco ciò che vuole la platea dei visitatori, voglio che sia il massimo! ".
    I "contenuti" sono talmente importanti, e la ragione stessa del web , che quasi sempre sfuggono , soprattutto ai "neofiti" : oggi è quasi solo corsa al posizionamento, si studia, si accrocchia ( e poi si fanno disastri ! ).

    Parto dal concetto che se voglio fare l'editore devo innanzitutto** creare la struttura del mio sito concentrandomi sui contenuti, sui fattori di qualità **e poi, magari, o **chiedo l'intervento di uno specialista SEO **o mi dedico al "fai da te" , ma tutto questo a valle .
    Anni fa ( molti ! 😄 ) avevo dei clienti di cui gestivo i siti : la "fissa" di questi era ...essere al primo posto nei motori. "Fissa" più che legittima , lo ammetto, ma ...nessuno si curava dei consigli che davo che partivano dai "contenuti" che dovevano essere di qualità, appetibili, presentati nel miglior modo possibile.

    Ecco che sposo pienamente l'intervento ultimo di Giorgio : concentrarsi ( sia che si tratti di copy sia di editori ) sui contenuti , conoscendo ovviamente le tecniche basi SEO, ovvio, ma sui contenuti soprattutto.
    Per fare un esempio : è come se un legale conoscesse a menadito il codice di procedura penale, però ignorasse il Codice Penale e il Diritto.
    Che avvocato sarebbe ?

    Dell'intervento di Giorgio ( un ottimo vademecum ! ) riporto l'elenco delle "preoccupazioni" di un copy ( ma io dico anche di un editore ) sottolineando quelle che a mio avviso sono prioritarie e assolutamente indispensabili, irrinunciabili.

    • **conoscere l'argomento
      **

    • conoscere il pubblico

    • conoscere le obiezioni e i problemi del pubblico

    • studiare bene i titoli

    • studiare come titoli, link, struttura del testo, immagini, contenuti multimediali ect ect, si relazionano con la SEO

    • **capire che cosa vuole la persone quando effettua una ricerca su google
      **

    • capire cosa Google pensa che vuole la persona e di conseguenza costruisce le SERP

    • conoscere l'algoritmo della freschezza

    • se serve, conoscere come funziona Google News

    • studiare indepth article e box in the news

    • **comprendere in che modo le persone condividono i contenuti sui social
      **

    • se si lavora per un brand, conoscere i valori del brand che intende trasferire alle persone per verificare che siano in linea

    • conoscere come funziona la ricerca delle parole chiave con Adwords, Trends e Google Suggest

    • conoscere il CMS e l'influenza SEO dei campi che toccate

    • **avere un chiaro piano editoriale su categorie e tag
      **

    • conoscere se c'è una strategia a monte che coinvolga in qualche modo Schema.org o altri simili

    • conoscere la differenza tra le varie query (informative, transazionali, navigazionali)

    • conoscere il knowledge graph

    • conoscere il box di risposta in SERP


  • User Newbie

    Grazie per le risposte e per il benvenuto! 😄
    Non è che mi lamento che le regole non funzionano, diciamo che i 19 punti che hai elencato li conosco abbastanza bene, il problema è quando non devo posizionare un mio sito ma devo scrivere e posizionare un sito di clienti.
    Poi sul concetto di LSI, mi sono letto i vari post che parlano di visioni opposte tra Francesco Margherita e te. Con onestà dico che non riesco a capire chi possa avere ragione, anche perchè diciamo che mi considero ancora una junior SEO, ma la parte che non ho capito è quando spieghi che Margherita ha dei risultati ma non perchè sfrutta la semantica: se potessi spiegare in modo un po' più grezzo (per gente come me diciamo :D) qual è il vero errore di Margherita nell'attribuire i suoi risultati alla semantica, cioè spiegare invece per quale motivo realmente ha dei risultati, mi faresti un grosso favore! 😄


  • Community Manager

    @bluwebmaster said:

    Quoto in pieno l'intervento di Giorgio ( che saluto ) aggiungendo che il punto è un altro ancora.
    Oggi è di "moda" il concetto "devo fare un sito ...come lo posiziono?".
    Raramente, se non mai , leggo :"devo fare un sito ...lo voglio di qualità, conosco l'argomento, conosco ciò che vuole la platea dei visitatori, voglio che sia il massimo! ".
    I "contenuti" sono talmente importanti, e la ragione stessa del web , che quasi sempre sfuggono , soprattutto ai "neofiti" : oggi è quasi solo corsa al posizionamento, si studia, si accrocchia ( e poi si fanno disastri ! ).

    Hey Ciao!

    Già, solo che su questo forum ci siamo fatti le ossa negli anni per far capire questi concetti ai SEO e ce li siamo tramandati di generazione in generazione, vedo che però fuori c'è un bel problema e qualche nuovo che sta arrivando qui con tante speranze di ricette facili, viene troncato subito 🙂

    @bluwebmaster said:

    Ecco che sposo pienamente l'intervento ultimo di Giorgio : concentrarsi ( sia che si tratti di copy sia di editori ) sui contenuti , conoscendo ovviamente le tecniche basi SEO, ovvio, ma sui contenuti soprattutto.
    Per fare un esempio : è come se un legale conoscesse a menadito il codice di procedura penale, però ignorasse il Codice Penale e il Diritto.
    Che avvocato sarebbe ?

    Sante parole 🙂

    @Stone said:

    Grazie per le risposte e per il benvenuto! 😄

    Figurati!!

    @Stone said:

    Poi sul concetto di LSI, mi sono letto i vari post che parlano di visioni opposte tra Francesco Margherita e te. Con onestà dico che non riesco a capire chi possa avere ragione

    Francesco, dopo il post in cui elencavo i motivi del perché LSI e LDA non sono usati dai motori, ha scritto questo:

    Nella sostanza, le persone che formo su queste tecniche sono più contente dei risultati che riescono ad ottenerne che di come si chiamino le tecniche stesse, quindi si, creerò delle distinzioni indicando che le mie riflessioni partono dai concetti di LDA ed LSI, ma si sviluppano seguendo percorsi del tutto originali.

    Dovrebbe bastare per farti capire un pò tutto.

    I motori di ricerca non usano LDA e LSI, non esiste una persona che possa sostenere una tesi del genere. E con questo bisogna che ci fate pace 🙂

    Lo so che sarebbe bello che non fosse così, sarebbe bello poter credere a queste cose. Purtroppo non funzionano.

    Perché?

    Il concetto è semplice e la cosa che mi preoccupa di più è che è basilare. Come se tu ora dici che sei una copy e poi non sai scrivere in italiano creando errori grammaticali che insegnano a non fare alle scuole elementari.

    Questi algoritmi funzionano su documenti singoli e con poche dimensioni, quindi nelle Intranet. È una questione di scalabilità, dopo un certo tipo di risultati il sistema non riesce più a produrre risultati validi. È come prendere una goccia e fare delle analisi sugli tsunami.

    Se qualcuno è in grado di dimostrare il contrario dimostrando però di avere competenza, approfondimenti, link e test è il benvenuto.

    Però se mi parli di LDA convinto che possa essere usata, vuol dire che non hai mai letto come funziona, ma hai letto qualche articolo in modo superficiale, ti sono venute delle idee e hai provato ad elaborarle.

    Insomma, tutti possiamo parlare di tutto, tutti possiamo parlare di SEO e roba varia. Quando però si scende sul tecnico e viene fatta un'affermazione precisa come l'ho fatta io ora, o me la smonti e mi dimostri che non è così, o per favore ammetti semplicemente che non hai informazioni a sufficienza per approfondire e se sei anche una persona umile, ti scusi per aver fatto cattiva informazione 🙂

    Non è un discorso contro di te o Francesco, anzi è sempre molto educato ed è un piacere discutere con lui, è un discorso in genere sulla rete.

    Solo che molte volte siamo colpiti dall'effetto di Dunning Kruger e dovremmo fare un passo indietro, ma le persone che fanno un passo indietro non ci sono 🙂

    Una persona che dice: ragazzi, ho sbagliato, scusate, stavo parlando di cose che non conosco nel profondo e forse prima di farlo dovrei studiare di più...le trovi in giro?
    Io no.

    Anzi, su Facebook siamo 26.000.000 di persone in Italia, possibile che tutti abbiano ragione? 🙂
    Dove sono quelli che sbagliano? 🙂

    Cito Umberto Eco:

    Con queste forme di pseudo-partecipazione, invece, chiunque esprime quello che gli salta per la testa, talora anche indulgendo in toni e contenuti offensivi. Rischia di venire a cadere, così, il presupposto fondamentale della democrazia, ovvero l'assunzione che non tutto quello che si dice va bene. Chi teorizza il contrario, propugnando la pura presa di parola come unica forma di espressione, ha di fatto rinunciato alla democrazia – e dunque alla cultura democratica – come critica delle opinioni.

    Quindi, quando mi chiedi:

    @Stone said:

    se potessi spiegare in modo un po' più grezzo (per gente come me diciamo :D) qual è il vero errore di Margherita nell'attribuire i suoi risultati alla semantica, cioè spiegare invece per quale motivo realmente ha dei risultati, mi faresti un grosso favore! 😄

    Ma certo! Perché no?

    Mostrami un caso di successo, perché l'unico che ho visto non è più online e aveva dei link che sporcavano il test. Altrimenti come faccio a farti questo grande favore? 🙂

    Pensa che per scopi diversi, prima che postassi qui, ho invitato Francesco a fare questo test. Attualmente non ha tempo, ma appena lo avrà ci farà sapere.

    Il motivo è che credo che sia utile un test dove i risultati si possano vedere passo dopo passo, non alla fine 😉

    Se vuoi imparare qualcosa di veramente utile, studia gli intenti delle persone in fase di ricerca, magari

    dove c'è qualche concetto e continua con il
    .

    C'è bisogno di un salto di qualità nella comprensione di quanto la SEO sia complessa, non esistono ricette facili e veloci anche se piacerebbe a tutti.

    E di capire che c'è **un intento da parte dell'utente **che Google vuole intercettare. Sono anni che lo diciamo e cerchiamo di farlo capire.

    Google ha spinto per anni su Schema.org, HTML5, codici standard proprio perché elaborare Semanticamente i testi per come viene inteso oggi è troppo dispendioso.

    Siamo nel 2014 e Google sta creando un'"ontologia" per i verbi in lingua inglese insieme al W3C. Cosa significa?

    Che ancora non conosce il significato dei verbi 🙂

    E di cosa vogliamo parlare quindi?

    Perché gli interessa capire il significato dei verbi? È semplice: se io vado su Google, apro la ricerca vocale e chiedo.."posto più vicino dove mangiare un gelato", Google cerca di elaborare tutte le combinazioni del verbo mangiare quando si trova nella frase insieme alla parola posto e gelato.

    Per capire che la persona sta cercando una gelateria 🙂

    Ha iniziamo a farlo da un anno questo, ma per cose limitate, ora con tutti i verbi mira a farlo in larga scala.

    Sopratutto perché la ricerca vocale ha cambiato tutto.

    Ora dimmi: vuoi parlare ancora dell'elaborazione dei testi in funzione di questo?

    Tanto Google a quelle persone mostrerà le gelaterie e non perché tu ci hai scritto gelateria nel testo con una keyword density del 3% 😄

    Ma perchè lo sa che quella è una gelateria. E farà così sfruttando anche Google My Business e Freebase.com.

    Può sembrare un post irruento, in realtà immaginatelo pieno di passione e con la voglia di mostrare come sono le cose nella realtà, nudo e crudo.


  • User Newbie

    Non sembra un post irruento, non ti preoccupare! Anzi mi fa piacere parlare senza filtri! 😄
    A questo punto volevo chiederti un ultimo chiarimento: ho letto più volte una tua dichiarazione in cui affermi che l'analisi delle parole chiave è fondamentale, infatti gli hai assegnato il 100% di influenza rispetto alla generazione di contenuti, ottimizzazione on-page, link building, eccetera.
    Detto questo, io posso essere la più brava a scegliere e capire le giuste parole chiave per il sito che sto seguendo, ma poi cosa me ne faccio? 😄
    La mia domanda iniziale era riferita a questo discorso: mi va bene tutta la creazione di una strategia a monte sulle parole chiave che è giusta e necessaria anche se spesso sembra una cosa secondaria, ma poi queste parole chiave dovrò utilizzarle in qualche modo per fare in modo che il mio sito sia il più visibile possibile per queste parole chiave, no?.
    Quindi non sono alla ricerca di una formula magica, ma solo di un utilizzo pratico di queste parole chiave così importanti.
    Spero di essermi spiegata in modo dignitoso! 🙂


  • Community Manager

    Si si, ti sei spiegata 😄

    Scusami se sarò ancora più duro, o posso sembrarlo, in realtà non è così, mi stanno a cuore questi argomenti e semplicemente con del testo non è facile far capire che qui c'è tutta la voglia di far cambiare questa mentalità 😉

    6 Cose da chiedere a un SEO quando parla di cose che è difficile interpretare:

    • mi dai del materiale di riferimento di studi?
    • mi puoi linkare una serie di risorse dove approfondire e dove ci siano riscontri di studi?
    • mi citi un'indicazione sullo stesso stile presa dalle linee guida di google
    • mi dai una dichiarazione ufficiale
    • mi linki un brevetto dove se ne parla
    • mi mostri un caso concreto dove la cosa che stai parlando viene applicata?

    Preferisco, di solito, che ci sia almeno la 6. Posso tollerare che le altre non ci siano, ma la 6 no.

    Quindi, non mi piace che hai fatto finta di non leggere la mia domanda, te la rifaccio.

    @Stone said:

    se potessi spiegare in modo un po' più grezzo (per gente come me diciamo :D) qual è il vero errore di Margherita nell'attribuire i suoi risultati alla semantica, cioè spiegare invece per quale motivo realmente ha dei risultati, mi faresti un grosso favore! 😄

    Ma certo! Perché no?

    **Mostrami un caso di successo.

    **O almeno mostrami un caso anche a livello internazionale, qualcuno che abbia dimostrato che la cosa funzioni, qualcuno che abbia sperimentato.

    Posso averlo per favore? 🙂

    Altrimenti mi accontento di una delle altre 5 cose da chiedere.

    Se non ne abbiamo nemmeno una di quelle sei, posso chiederti perché mi hai fatto questa domanda? 🙂

    Perché io davvero non mi capacito di una domanda del genere.

    Io credo che sia importante sempre e comunque verificare le fonti prima di farci un'idea. Mi fa un pò paura vedere che solo perché una persona prende la parola ci sono alcuni che credono senza cercare riscontri.

    Quando ad Enrico Altavilla gli è stato chiedo di spiegarci un pò di più del suo punto di vista ha fatto un post del genere. Quel post è pieno di informazioni dalle quali si capisce che c'è una persona che sta parlando in modo preciso di un argomento.

    La discussione è piena di riferimenti così che ognuno possa verificare.

    Due visioni diversi sull'argomento LSI non ci sono. C'è solo una visione, che è quella delle fonti che ci dicono che la cosa è inapplicabile.

    Se tu vuoi portare una visione nuova in un settore lo fai con riferimenti, approfondimenti, test, casi di studio, dichiarazioni ufficiali, brevetti.

    Questo è il modo giusto di fare, altrimenti dal mio punto di vista, non esiste alcuna visione.

    So di essere drastico, ma qui ci si gioca la cultura di un settore e in questo forum non vengono accettate da SEMPRE tesi senza quei riscontri.

    Penso che questo sia normale, anzi dovrebbe esserlo per tutti.

    Detto questo, passiamo al post che hai fatto cercando di essere il più concreti possibile, spero che nessuno se la prenda perché secondo me c'è una visione un pò banale di questo mondo.

    @Stone said:

    Non sembra un post irruento, non ti preoccupare! Anzi mi fa piacere parlare senza filtri! 😄

    MEGLIO :fumato:

    @Stone said:

    Detto questo, io posso essere la più brava a scegliere e capire le giuste parole chiave per il sito che sto seguendo, ma poi cosa me ne faccio? 😄

    Dopo che hai le chiavi, dovresti creare una strategia per capire in quale fase del Customer Journey vanno quelle chiavi e con quale contenuto scalare la SERP.

    A questo punto però mi viene un dubbio:

    @Stone said:

    La mia domanda iniziale era riferita a questo discorso: mi va bene tutta la creazione di una strategia a monte sulle parole chiave che è giusta e necessaria anche se spesso sembra una cosa secondaria, ma poi queste parole chiave dovrò utilizzarle in qualche modo per fare in modo che il mio sito sia il più visibile possibile per queste parole chiave, no?.

    @Stone said:

    Quindi non sono alla ricerca di una formula magica, ma solo di un utilizzo pratico di queste parole chiave così importanti.

    @Stone said:

    Ma se la keyword density non funziona, la TF-IDF non funziona, la LSI non funziona, quali sono i fattori di posizionamento da utilizzare da un copy? Perchè da questa discussione sembra quasi che funzioni solo la link building (che invece tutti dicono sia morta, anche se è ovvio che non lo è)! 😄

    Aspetta. Chi lo ha detto che un Copy deve posizionare un cliente?

    Fermiamoci un attimo però.

    Un copy da solo non può fare SEO. Ed ecco perché sono contro questo modo di fare informazione: perché semplificano un lavoro e fanno credere che chiunque possa farlo.

    Non è così e non lo sarà mai.

    Mi dispiace che ci siano copy che si approcciano alla SEO in questo modo.

    Il Copy è un bellissimo lavoro che richiede una sensibilità tutta particolare, io purtroppo non ho queste caratteristiche e tra le altre cose non sono nemmeno portato per apprenderle. E non sai quanto mi dispiace 😞

    Ma un Copy non è un SEO e la scrittura dei contenuti è solo un ingranaggio della macchina.

    Quindi come fa un Copy a fare SEO?

    Semplice.. lavora in Team, perché già un SEO Freelance a certi livelli fa fatica, un Copy non ne parliamo.

    Quindi tu devi apprendere le cose che abbiamo detto su e poi c'è un lavoro di squadra da fare.

    La SEO coinvolge anche il software e la user experience, il piano di content marketing e l'analisi.

    Tu arrivi fino a un certo punto Silvia, poi ti devi interfacciare.

    Quello che ti consiglio è di cercare di ampliare le tue competenze cercando di capire fino dove puoi spingerti, perché la tua è una competenza operativa ma molto limitata in ambito digital.

    , si parla anche di questo 🙂

    Secondo me potresti provare ad ampliare le tue conoscenze in ambito Content Marketing. così a naso.


    Comunque, se conosci le 19 cose che ho scritto su, c'è bisogno di conoscere altro?

    O forse hai bisogno di un'indicazione pratica di quei 19 punti?

    Perché tu hai scritto:

    Non è che mi lamento che le regole non funzionano, diciamo che i 19 punti che hai elencato li conosco abbastanza bene, il problema è quando non devo posizionare un mio sito ma devo scrivere e posizionare un sito di clienti.

    Se li conosci abbastanza bene, dovresti avere le indicazioni pratiche di cosa farci con le parole scelte dalla keyword strategy e di come ottimizzare i contenuti proposti dal piano di Content Marketing.

    O no?

    Mi preoccupa come su il fatto che devi posizionare un sito, se sei solo una copy. E dove c'è scritto che basta scrivere per posizionare un sito?

    Non so se mi sono spiegato 😄


  • User Newbie

    Non è che non ho risposto volontariamente alla tua domanda, già all'inizio avevo scritto che non ho le basi per capire chi ha ragione tra voi due, comunque da sempre ci si affida agli esperti del settore per avere informazioni: è come andare dal medico, magari ne so più io di lui però ti fidi (non sempre con risultati positivi). 😄

    Detto questo, io tralascerei questo discorso perchè ho capito il tuo punto di vista e se effettivamente non ci sono prove sul campo, direi che ragionevolmente la ragione sta dalla tua parte 😉

    Il problema è che nelle piccole realtà locali il copy deve fare anche SEO, gestione dei social e tante altre cose.

    Io sono fortunata perchè ho una formazione economica, in particolare marketing, conosco in parte il linguaggio HTML e ho frequentato un corso di web marketing e SEO quindi riesco a svolgere un po' tutte le mansioni, ovviamente non ad un livello professionale. È appunto per questo motivo che ho cercato informazioni sulla semantica.

    Legandomi alla tua risposta, la cosa che mi interessa di più è questa: hai detto che devo creare una strategia per capire in quale fase del Customer Journey vanno le chiavi che ho individuato e capire con quale contenuto scalare la SERP; la domanda (banale) quindi è come posso migliorare il mio contenuto.

    Perchè va bene che devo trovare il contenuto giusto che risponda alle "domande" del mio utente target però nei meandri di internet ci può essere un altro contenuto che parla di argomenti simili ed è impossibile alla lunga trovare sempre argomenti non trattati in precedenza.

    L'ottimizzazione on-page (banalmente curare i tag title, description, H1, H2, eccetera, oltre ai microdati e altre cose) non serve più o comunque è ancora utile per fare un esempio? Altra cosa, scrivo un contenuto per l'utente e non per il motore di ricerca ma le keywords che ho selezionato le devo mettere nel testo, no?

    Domande banali a cui però vorrei una risposta da una persona considerata autorevole in questo campo 😉


  • Community Manager

    @Stone said:

    Non è che non ho risposto volontariamente alla tua domanda, già all'inizio avevo scritto che non ho le basi per capire chi ha ragione tra voi due, comunque da sempre ci si affida agli esperti del settore per avere informazioni: è come andare dal medico, magari ne so più io di lui però ti fidi (non sempre con risultati positivi). 😄

    Non proprio, per diventare medico fai un percorso e vieni riconosciuto 😄

    @Stone said:

    Detto questo, io tralascerei questo discorso perchè ho capito il tuo punto di vista e se effettivamente non ci sono prove sul campo, direi che ragionevolmente la ragione sta dalla tua parte 😉

    Io comunque non voglio avere ragione eh, non è una cosa contro nessuno, anche perché io non ho portato la mia visione, ho messo in discussione un'idea che non rappresenta una visione.

    Mettere in discussione qualcosa è la base del nostro lavoro.

    Constatavo semplicemente che non c'è alcun elemento per ritenere valida quell'idea e che siccome viene trattata in modo banale (attenzione, proprio banale, non semplice) non si può nemmeno dire che sia una visione. È un'idea, che non ha basi e che non ci sono risultati concreti nel mondo.

    Ovviamente questa discussione potrebbe degenerare sul significato della parola visione e di quella idea, spero però che ci sia la comprensione di quello che voglio dire, aldilà del vero significato della parola (che è comunque molto importante).

    @Stone said:

    Il problema è che nelle piccole realtà locali il copy deve fare anche SEO, gestione dei social e tante altre cose.

    Il problema è che non puoi farlo, non tu, ma in genere dico. Sono già 3 cose totalmente diverse. È come se un meccanico della Ferrari si mettesse a guidare la macchina per una gara di Formula 1.

    Mi dispiace che ti costringono a fare un lavoro che non è il tuo, poi è normale che uno cerca soluzioni veloci.

    @Stone said:

    Io sono fortunata perchè ho una formazione economica, in particolare marketing, conosco in parte il linguaggio HTML e ho frequentato un corso di web marketing e SEO quindi riesco a svolgere un po' tutte le mansioni, ovviamente non ad un livello professionale. È appunto per questo motivo che ho cercato informazioni sulla semantica.

    La Semantica può essere tutto e niente. Ma non è di sicuro scrivere un testo. C'è questa strana moda oggi di associare il termine SEO Semantica alla scrittura dei contenuti.

    Informati sul Web Semantico, non sulla SEO Semantica. Ti consiglio la lettura di questa rubrica.

    @Stone said:

    Legandomi alla tua risposta, la cosa che mi interessa di più è questa: hai detto che devo creare una strategia per capire in quale fase del Customer Journey vanno le chiavi che ho individuato e capire con quale contenuto scalare la SERP; la domanda (banale) quindi è come posso migliorare il mio contenuto.

    Perchè va bene che devo trovare il contenuto giusto che risponda alle "domande" del mio utente target però nei meandri di internet ci può essere un altro contenuto che parla di argomenti simili ed è impossibile alla lunga trovare sempre argomenti non trattati in precedenza.

    L'ottimizzazione on-page (banalmente curare i tag title, description, H1, H2, eccetera, oltre ai microdati e altre cose) non serve più o comunque è ancora utile per fare un esempio? Altra cosa, scrivo un contenuto per l'utente e non per il motore di ricerca ma le keywords che ho selezionato le devo mettere nel testo, no?

    Certo, tu devi però scrivere in modo naturale.

    Diciamo che possiamo creare delle diverse aree di cura di una pagina:

    1. Ottimizzazione intesa come Title, Description, h1, alt che devono essere armoniosi tra di loro, non frutto di "dove infilo la chiave" (che è spam), ma frutto di pensare a quello che servono. Immagina di essere un non vedente che legge la pagina con il suo reader...se non usi bene queste informazioni fornirai un contenuto inutile. Per fare un esempio, secondo logiche più spammose che semantiche, l'alt dell'immagine dovrebbe contenere la chiave...in realtà l'alt serve a descrivere l'immagine per chi non ha la fortuna di vederla con gli occhi e se ne sbatte se c'è la chiave o no 🙂
      Quindi, approfondisci gli studi con l'accessibilità, che non sbagli mai approccio in questo modo.

    2. Offrire al motore di ricerca più informazioni, mappando il codice per come lui lo conosce e fare in modo di fargli leggere più dati. Quindi uso dei microformati, schema.org o qualsiasi altra cosa che possa fargli capire che un dato in una certa formattazione ha una logica.

    3. Contesto: la pagina in quale struttura si trova rispetto a tutto il sito? Ha un suo senso? Ha una sua collocazione? Riesce a trarre vantaggio dalle altre pagine?

    4. Fruizione del contenuto: è possibile usufruire del contenuto in altro formato? PDF? RSS? Video? Audio?

    5. Arricchimento del contenuto: il contenuto presenta oltre al testo foto, video, audio che arricchiscono il materiale presente?

    6. Risorse collegate: una volta che la persona ha usufruito del contenuto viene spinta ad approfondire sia con risorse esterne che interne?

    7. Possibilità di interazione: è possibile interagire con il contenuto? Qualsiasi cosa per me è importante, che siano ancore interne, commenti, download, condivisione social. È una cosa di cui avere cura.

    Questa guida è posizionata perché è stata usata qualche tecnica particolare di keyword density, lsi, SEO semantica (?!?)...o perché rappresenta una risorsa per il settore?

    Una volta sono riuscito a posizionare una risorsa in prima pagina su Google.it per la parola Krabi che è una provincia Thailandese. Era posizionata perché avevo semplicemente fatto una raccolta di tutti i posti più belli da visitare a Krabi creando una selezione, un elenco...ed erano tutte risorse interne. C'erano immagini, link interni, risorse.

    Non era nemmeno tanto lunga e la parola nel title stava addirittura alla fine.

    Il problema è creare delle risorse. Qui ho dato qualche consiglio con qualche esempio anche di aziende.

    Oggi il grosso della Semantica Google lo sta giocando sull'archiviazione dei dati, sul testo ci sta arrivando piano ma siamo lontani per fare quello che vuoi fare. Solo in questo 2014 sta lavorando per capire cosa significa un verbo in lingua inglese...figuriamoci in italiano 🙂

    Tutte le cose che Google applica ai testi oggi le puoi ottenere scrivendo bene e per l'utente.

    Google non arriva a capire i significati delle frasi.

    Per tornare al discorso iniziale e a quanto fanno male al nostro settore persone che non hanno la minima conoscenza del funzionamento di un motore di ricerca e sparano teorie strampalate senza nemmeno uno dei sei punti elencati sopra, Enrico Altavilla diceva:

    Tuttavia, (e questo è ciò che io tento di evidenziare) per riuscire a determinare anche empiricamente attraverso la semplice osservazione che Google utilizza un tipo di espansione delle query sfruttando tecniche di clustering che fanno uso di analisi globali del corpus, bisogna comunque sapere cosa è l'espansione delle query, che cosa si intende per clustering, che tipo di analisi globali esistono, e così via.

    In poche parole: **non si può riconoscere qualcosa di cui si ignora l'esistenza.
    **
    La differenza tra il modus operandi che finora i SEO hanno attuato e l'approccio che io ho consigliato di adottare è culturale: se non si è medici, non si può diagnosticare una malattia osservando dei sintomi.

    Partire dai sintomi per risalire alla causa non è un percorso sbagliato. Però è pericoloso farlo se non si possiede almeno un'infarinatura di cultura medica.

    Google usa l'archiviazione per sopperire al fatto che non comprende le frasi, usa da sempre vari Thesaurui, tecniche di clustering, ect ect.

    Se vuoi approfondire questi discorsi ti consiglio di studiare materiale sull'espansione della query, come questo, oppure sui sistemi che individuano lo spam basati sulla ripetizione di frasi, o il brevetto del Phraserank o la nostra discussione sul tema 🙂

    Con un minimo di sale in zucca si capisce al volo che ci sono cose che vanno aldilà della nostra portata e si capisce che ci sono cose che sono BUFALE.

    Queste cose sono ottime da studiare per aumentare il proprio livello culturale e per iniziare a pensare diversamente.

    Non associarle subito al comportamento del motore di ricerca, perché comunque oggi è talmente complesso che non si possono fare più questi ragionamenti.

    Qualsiasi persona seria porrebbe tutto con il beneficio del dubbio e sarebbe consapevole che la complessità di Google oggi, visti i tanti fattori e algoritmi che cambiano da ricerca a ricerca, è enorme. Non c'è una tecnichina che fa la differenza. E nel spiegare determinate cose starebbe molto attento a trovare riferimenti, citazioni, test e roba varia.

    Invece io ho una scarsa stima di chi fa il contrario perché mette a serio rischio la cultura di un settore. E questa discussione è l'evidenza del livello culturale che c'è tra i webmaster di oggi e quelli di ieri.

    E ho detto webmaster. Perché di SEO ne vedo pochi in giro, senza voler offendere nessuno, ognuno fa il suo lavoro, io amo i webmaster e l'ho fatto per tanto tempo 🙂

    Se una persona basa una teoria su LSI, gli si dice che LSI non viene usato e gli si spiega cos'è...cosa vuol dire? Che ha basato le sue teorie in modo superficiale senza conoscere le basi.

    È una grande responsabilità questa.

    :ciauz:


  • Bannato User

    Ma ho visto il video ma quante cazzate hai sparato te lo detto leggi meno è sperimenta di più le density servono eccome ed è vero che un video su you tube passa avanti prima lo testato di persona ho ottimizzato un video you tube con density 4.99 ho avuto un milione di visioni ma giorgio non spararne più stai dando tutte informazioni sbagliate ai webmaster


  • User Attivo

    Non e per essere cattivo, ma mi sembra assurdo che ci sia il bisogno di spieghare perche la keyword density non c'entre con la SEO :surprised:

    Questo mi riccorda tanti test da SEOMoz, nonostante sembranno essere dei bravi ragazzi, con un livello SEO avanzato, mi chiedo come si puo (in quasiasi settore di ricerca, non solo la SEO) ancora pensare che corelazzione significa causalità.

    Allora posso fare una statistica dei blog ben posizionati... se mi accorgo che 74% girano su wordpress... posso concludere che wordpress aiuta il lavoro di visibilità 😄