• User Attivo

    Hehehe, La metafora dell'andare in bicicletta è riferita al concetto che il fatto di stare in equilibrio di certo coinvolge centinaia di movimenti muscolari e timpano, ma quando corri in bici non pensi a tutte quelle cose, stai solo in equilibrio.

    Allo stesso modo quando fai SEO. La keywords density è una forma di stare in equilibrio, poi l'esperienza e la sensibilità faranno si che metterai tutti gli altri fattori nel posto giusto per entrare nelle regole dell'algoritmo che è ben più complesso.

    Comunque come vedi, tu stesso sei una delle tante prove che quello che è stato detto da Giorgio ed Enrico è opinabile.


  • User

    Magari, ripeto, da poco esperto, può essere che ciò che dicono Giorgio ed Enrico sia opinabile per quanto riguarda le nicchie, nel senso che non è vero che la keyword density come i contenuti di qualità e scritti con criterio con titoli giusti etc etc, non servono a nulla o quasi, ma anzi, mentre per quanto riguarda progetti di posizionamento per keyword molto competitive o mediamente, questi fattori siano inutili per posizionarsi. Non lo so 🙂


  • User Attivo

    Qualsiasi cosa detta sulla SEO è sempre opinabile, la strada migliore è creare case history, provare e vedere con i propri occhi.
    Da anni sento tante chiacchiere sul fare soldi online, SEO, webmarketing, ma alla fine le regole per far funzionare le cose sono poche e non sono cambiate poi molto.

    Leggevo in un altra discussione recentemente di qualcuno che parlava del fatto che fare contenuti di qualità non serve a nulla se poi non lavori sodo per diffonderli, e sono totalmente d'accordo.

    I SEO che credono alla favola che fare contenuti di qualità è tutto non hanno ancora capito che Google non sa capire cosa è un contenuto di qualità se non grazie all'interazione umana su di esso.

    Con questo non voglio dire che non serve fare qualità, anzi, per il fattore umano (quello che veramente interessa a noi) è essenziale, e non voglio dire che allora bisogna fare link building spinta etc. la strategia da usare è una scelta, tuttavia se si vuole creare qualcosa di duraturo non si può contare su Google.

    Dico solo che nessuno di quelli che fa visite le può fare grazie solo a Google se non fa azioni SEO di un certo peso, tutti gli altri hanno lavorato seriamente di relazione e di diffusione del loro nome o marchio, partecipando a comunità online e offline, lavorando sui social o diventando relatori di eventi, facendo conferenze pubblicità e tutto quello che ti può venire in mente per farti conoscere in qualsiasi nicchia tu sia.

    Detta in parole povere uno che sa vendersi bene offline ed online, non ha bisogno di Google e in un certo senso questo è quello che Google vuole.


  • User

    Grazie per la risposta, chiara e concisa e mi trovo d'accordo su molti aspetti.
    E sinceramente spero che Google arrivi nei pressi del suo obbiettivo, così certamente i risultati di una ricerca daranno risultati davvero utili al pubblico.


  • Community Manager

    La Keyword density è un concetto che non ha senso 🙂

    Puoi leggere tutto quello che riguarda la Keyword Density partendo da qui.

    Google, ad oggi, non legge i mi piace da dichiarazioni ufficiali ripetuti più e più volte.

    L'influenza dei segnali di Google Plus invece, tocca solo i risultati privati di Google, parte di My Answers. Se vuoi approfondire la Social Search ti consiglio questa http://www.giorgiotave.it/wikigt/os/Social_Search 😉

    La Keyword Density però non è opinabile. È tecnicamente impossibile che funzioni. Almeno per chi conosce come funziona un motore di ricerca base si rende conto in 3 secondi che non può funzionare.

    Dire io uso la Keyword Density del 3%, vedi sono secondo, è come dire io lavo la macchina vedi che piove? È uguale..

    Nella vita, ci sono le coincidenze. Se prendi i dati della crisi in America magari coincide con la diminuizione dei delfini in Giappone, però se affermi che quando i delfini in Giappone diminuiscono l'America va in crisi...allora vuol dire che ... 😄

    Vi invito a leggere questo e studiare come funziona un motore di ricerca semplice. Noi lo progettammo e bastano le basi dell'indicizzazione per capire che la Keyword Density non ha niente a che vedere con la SEO.

    Però vi invito davvero a leggere tutta quella discussione e approfondire, altrimenti parliamo di niente. Sopratutto questo post.

    Perché?

    Perché **"l'influenza di un termine in un documento non è linearmente proporzionale alla quantità di volte in cui il termine appare".

    **I motori di ricerca non si basano in questo caso sulle parole, ma sulla geometria, le dimensioni ect ect. Se non riuscite a comprendere la frase sopra difficilmente riuscirete a comprendere perché la Keyword Density è una bufala, usata solo perché le persone che non capiscono come funziona un motore di ricerca riescono a comprendere il concetto.

    Ultimamente nella community SEO Italiana sta uscendo un'altra bufala, che è quella LSI e LDA legata alla Semantica. Anche qui, leggete tutte le fonti qui, sono delle bufale.


  • User

    Grazie davvero per le delucidazioni Giorgio, provvedo a leggere subito gli articoli che mi hai segnalato.:)


  • User Attivo

    Che onore, mi aspettavo questo intervento 😄 avevo la sensazione che questa risposta avrebbe attirato l'attenzione di Giorgio.

    Avevo già letto quell'analisi di Enrico in passato e sono d'accordo sulla teoria ma non sul metodo.

    Voglio fare una distinzione prima di iniziare a polemizzare perchè sia più chiaro l'esempio della bicicletta.

    Non stò asserendo che la keywords density sia da considerare un fattore di ranking e non stò dicendo che se si ha una keywords density superiore si posiziona meglio.

    Tuttavia è provato che se per il termine per cui cerco di posizionare la mia keyword è troppo presente non si posiziona e quindi è un fattore che deve essere tenuto da conto.

    E per finire con l'esempio della bicicletta intendo che nel lavoro quotidiano servono metodi e strumenti che siano accessibili anche se sono empirici come d'altronde tutta la SEO lo è. (spero di avere chiarito la metafora della bicicletta, da qui se volete maggiori dettagli, venite a trovarmi ai caraibi, vi offro una birra).

    Ed ora la polemica!!

    No, nessuna polemica, solo un po' di fatti.

    Non voglio stare qui a citare i miei successi ed insuccessi ed esperienze e fare le cose da guru che personalmente non mi piacciono e non mi sento all'altezza di tale nome, però non sono nemmeno uno che non ha esperienza ci tengo a dirlo e ho avuto ed ho tutt'ora la fortuna di collaborare con alcune persone che hanno la loro visibilità anche in ambito internazionale, quindi qualcosa ho avuto l'occasione di vederlo.

    Per mia esperienza fare attenzione alla densità delle keyword è un "metodo di lavoro" che ha un suo fondamento, anche se empirico come dici e sono d'accordo.

    Cito degli esempi. Qualche mese fa ho portato un sito di un cliente da 1000 visite al giorno a quasi 2500 al giorno solo riducendo il numero di keywords ripetute e la loro prossimità, non ho fatto altro che istruire il copy ad utilizzare un add on di Firefox e a rispettare alcuni parametri.

    Questo metodo suggerito al cliente l'ho capito collaborando recentemente con altri SEO in ambito internazionale su un gruppo di lavoro che abbiamo messo in piedi l'anno scorso terminato il mese scorso dove lavorando con un network costruito in un certo modo abbiamo posizionato alcuni siti solo usando specifici fattori per testarli.

    Uno di questi è stato rispettare precisamente alcuni parametri di densità delle keywords ed ha funzionato.

    Chiaramente c'erano molti altri fattori in gioco e strategie specifiche di link, tuttavia le pagine che superavano certe soglie sulle keywords non ottenevano risultati apprezzabili.

    Nel test sono uscite altre cose che sarebbero bellissime da discutere che hanno confermato il mio punto di vista su Google e che mi hanno dato una visione più "monetaria" e meno "idilliaca" della cosa, ma mi rendo conto che non è la sede adatta.

    Comunque credo di aver reso l'idea. Ovviamente tutte cose provabili, fammi uno squillo su skype e ti faccio vedere gli account.

    Sono d'accordo che potrebbero essere delle coincidenze, perchè quando si ha esperienza poi come scrivevo nelle risposte più in cima si ha anche una certa sensibilità nel fare le cose, e spesso questo conta più di ogni altra cosa.

    E ancora ribadisco che non voglio con questo dire che la kw density debba essere considerata un fattore di ranking, concordo col dire che non lo è, ma dico che a mio parere è un parametro che dovrebbe essere tenuto da conto.

    Per concludere e smorzare sul nascere tutta questa discussione vorrei dire che a mio parere la cosa migliore da fare è testare personalmente, non fidarsi di analisi e suggerimenti e basta.

    Nella SEO a mio parere non c'è niente, ma niente niente che si possa considerare attendibile e definitivo, perchè approfondendo le analisi su tutto si può sempre opinare e non mi si potrà mai convincere del contrario.

    Sono certo che lo si può fare nella mia analisi come in quella di Enrico ed in quelle di tante altre autorità nel mondo nell'ambito, è un po' come decidere chi sarà la squadra che vince il campionato 😄

    Con questo riconfermo la mia grande stima per Giorgio ed Enrico che seguo con passione da anni e ribadisco che questo post non vuole essere un mettere in discussione esperienze esperimenti e test di tutto rispetto, è solo un condividere un punto di vista ed un esperienza che ritengo utile esprimere.


  • Community Manager

    @pecoramannara said:

    Che onore, mi aspettavo questo intervento 😄 avevo la sensazione che questa risposta avrebbe attirato l'attenzione di Giorgio.

    Ma figurati! 🙂

    @pecoramannara said:

    Cito degli esempi. Qualche mese fa ho portato un sito di un cliente da 1000 visite al giorno a quasi 2500 al giorno solo riducendo il numero di keywords ripetute e la loro prossimità, non ho fatto altro che istruire il copy ad utilizzare un add on di Firefox e a rispettare alcuni parametri.

    Questo metodo suggerito al cliente l'ho capito collaborando recentemente con altri SEO in ambito internazionale su un gruppo di lavoro che abbiamo messo in piedi l'anno scorso terminato il mese scorso dove lavorando con un network costruito in un certo modo abbiamo posizionato alcuni siti solo usando specifici fattori per testarli.

    Uno di questi è stato rispettare precisamente alcuni parametri di densità delle keywords ed ha funzionato.

    Se tu vuoi investire in borsa perché i delfini in Giappone sono di meno e da sempre ha funzionato così, sei libero di farlo.

    Hai detto che hai letto l'articolo di Enrico, concordi sulla teoria ma non sul metodo. Scusa eh, mi sembra un ossimoro. Tu usi un metodo per identificare un parametro che non viene preso in considerazione dai motori di ricerca, per fare delle tue considerazioni tecniche che non c'entrano niente con la SEO.

    A me quello che fa paura, oltre l'approccio che crea un gap culturale con chi lavora nei motori di ricerca, è il pensiero estremista che c'è.

    Io uso la Keyword Density come parametro
    Salgo sui motori di ricerca
    La Keyword Density funziona

    Che errore dal punto di vista culturale 🙂

    Non è forse il caso di ragionare su** cosa veramente** ha funzionato?

    Non è meglio studiare la realtà che le coincidenze? 🙂

    Tu hai toccato qualcosa che ha funzionato. Poi mi dici, uso come riferimento la Keyword Density. E mi continua a funzionare.

    Vediamo:

    @pecoramannara said:

    Chiaramente c'erano molti altri fattori in gioco e strategie specifiche di link, tuttavia le pagine che superavano certe soglie sulle keywords non ottenevano risultati apprezzabili.

    Forse perché era spam? 😄

    Mi spiego, visto l'approccio, avete tenuto in considerazione dei parametri tecnici trattando l'ottimizzazione come delle caselle da riempire per rispettare dei parametri, invece che tenere in considerazione l'aspetto del contenuto per l'utente.

    Quindi avete esagerato.

    Può essere e non c'entra niente con la densità.

    Anzi, visto quanto stai descrivendo su, il vostro metodo vi ha aiutato nel non finire nella zona spam.

    La KeyWord Density è utile per individuare lo spam? **No! 🙂
    **
    State prendendo un parametro di riferimento che non ha senso in nessun modo.

    La domanda è: è sbagliato continuare con questo metodo se mi porta risultati?

    Io penso che tu possa continuare a farlo, come allo stesso tempo ritengo che sarà un grave errore per la crescita culturare e personale per questo argomento e che appena qualcosa cambierà il tutto non funzionerà più e ti troverai al buio 🙂

    La Keyword Density è da sconsigliare non solo perché i motori di ricerca non la usano e quindi DEVE essere chiaro a tutti che è una BOIATA, ma dovrebbe spingere le persone a crescere, a voler studiare cosa c'è dietro. Potremmo dire che la Keyword Density crea dei buchi nel cervello nel lungo periodo 😄

    @pecoramannara said:

    Nel test sono uscite altre cose che sarebbero bellissime da discutere che hanno confermato il mio punto di vista su Google e che mi hanno dato una visione più "monetaria" e meno "idilliaca" della cosa, ma mi rendo conto che non è la sede adatta.

    Google ha una visione prettamente monetaria 🙂


  • User Attivo

    Eccomi qui, sono tornato.

    Forse perché era spam? 😄

    No nessuna spam, tutti siti di qualità.

    A me quello che fa paura, oltre l'approccio che crea un gap culturale con chi lavora nei motori di ricerca, è il pensiero estremista che c'è.

    Secondo me fraintendi il mio pensiero, ribadisco che concordo totalmente per quanto riguarda l'approccio scientifico.

    Ma il metodo che mi porta a destinazione mio malgrado passa attraverso questo, e mi sta facendo guadagnare.

    Non è meglio studiare la realtà che le coincidenze? 🙂

    Tutti i giorni visto che si tratta proprio di una serie di test, mi chiedo cosa faccia la differenza e come fare meglio, ma se credessi di poter decifrare Google o di sapere come Google funziona sarei un ingenuo. Tuttavia ogni giorno di più sembrano sempre meno coincidenze, quindi mi accontento di avere risultati ottimi finchè non mi verrà proposto qualcosa di concreto che funzioni meglio.

    La domanda è: è sbagliato continuare con questo metodo se mi porta risultati?

    Esatto questa è proprio la giusta domanda, mi hai ispirato un post enorme sul blog con questa frase dove posto i risultati ottenuti, l'ho messo in firma. Risponere a questo richiedeva troppo spazio.

    E un'altra domanda giusta per concludere sarebbe, dovrei mentire e dire che non funziona quando ho l'evidenza del contrario davanti agli occhi? Posso dire che scientificamente non è provato, ma per qualche motivo che non mi so spiegare la usano in tanti e in certi contesti pare funzionare.

    In questo modo è una risposta onesta, non fuorviante che non mente a nessuno. Questo è il mio punto di vista.


  • Community Manager

    @pecoramannara said:

    Esatto questa è proprio la giusta domanda, mi hai ispirato un post enorme sul blog con questa frase dove posto i risultati ottenuti, l'ho messo in firma. Risponere a questo richiedeva troppo spazio.

    Linko il post io, altrimenti poi se cambi firma 😄

    Linkiamo anche un altro post di Enrico Altavilla: le 10 cagate SEO di cui non si dovrebbe parlare più 🙂

    Mi indichi ora i domini del tuo case study?

    @pecoramannara said:

    No nessuna spam, tutti siti di qualità.

    Anche i siti di qualità fanno spam senza saperlo, almeno per il significato di spam per i motori di ricerca 🙂


  • User Attivo

    Ciao Giorgio,

    se l'interesse per i domini è per una questione di verifica dell'esistenza della case study non c'è problema, come scrivevo posso mostrarti su skype che gli account sono reali ed esistono.

    Tuttavia condividere i domini non mi è possibile per vari motivi. Come penso avrai capito leggendo l'articolo hanno un attività di linking specifica e controllata e quindi non posso prima di tutto sporcare il profilo di link senza contare che onestamente non ho interesse a condividerli pubblicamente.

    Sono arrivato al punto di parlarne apertamente solo perchè ne abbiamo parlato qui, ma come noterai non è argomento che ho mai trattato nemmeno in Pecoramannara.

    Ma ancora più importante perchè sono progetti condivisi e uno degli impegni proprio per non rischiare alcun tipo di penalizzazione e di sporcare i test è quello d mantenere una certa riservatezza.

    Anche se non ti nego che una tua analisi e uno scambio di idee non mi dispiacerebbe proprio e sarei quasi tentato di avanzare una richiesta al gruppo per condividerne uno in forma privata per farci quattro ragionamenti.

    Sopratutto perchè oggi è uscito un articolo del Taglierbe che secondo me potrebbe essere una possibile spiegazione ed è una cosa che sicuramente approfondirò che non avevo mai preso in considerazione prima.

    L'articolo in questione è questo, e secondo me andrebbe linkato a questa discussione : blog. tagliaerbe. com/ 2014/ 10/ seo-on-page . html

    Non ho ancora avuto il tempo di leggerlo approfonditamente, ma cita la TF-IDF (*Term Frequency–Inverse Document Frequency) *asserendo che Google ne abbia parlato recentemente come un fattore da loro tenuto in considerazione.

    Probabilmente il tipo di studio che noi facciamo sulle chiavi ha un fondamento di questo genere, perchè come scrivo nell'articolo e non ricordo se ne ho parlato anche qui, ma non ho il tempo mi perdonerai di rileggermi tutto, la decisione di che densità utilizzare è data da un indice che ne ricaviamo analizzando i competitors. Niente di esoterico, in soldoni è una valutazione un po' più elaborata di che densità usano i competitor in proporzione alla quantità di testo.

    Basta, ho dedicato tanto tempo a questa discussione che seppur mi abbia aperto milioni di nuovi orizzonti sono indietro a morte con il lavoro e adesso mi tocca mettermi pure a studiare l'articolo del tagliaerbe e questa cosa delle keywords che consideravo fatta 😄 Mannaggia a voi SEO italiani sempre a studiare studiare studiare.


  • Community Manager

    @pecoramannara said:

    Ciao Giorgio,

    se l'interesse per i domini è per una questione di verifica dell'esistenza della case study non c'è problema, come scrivevo posso mostrarti su skype che gli account sono reali ed esistono.

    Tuttavia condividere i domini non mi è possibile per vari motivi. Come penso avrai capito leggendo l'articolo hanno un attività di linking specifica e controllata e quindi non posso prima di tutto sporcare il profilo di link senza contare che onestamente non ho interesse a condividerli pubblicamente.

    No no, volevo solo controllare il profilo di link perché è probabile che sia più questo che altro (almeno per come l'ho capita)

    @pecoramannara said:

    Sopratutto perchè oggi è uscito un articolo del Taglierbe che secondo me potrebbe essere una possibile spiegazione ed è una cosa che sicuramente approfondirò che non avevo mai preso in considerazione prima.

    L'articolo in questione è questo, e secondo me andrebbe linkato a questa discussione : blog. tagliaerbe. com/ 2014/ 10/ seo-on-page . html

    Non ho ancora avuto il tempo di leggerlo approfonditamente, ma cita la TF-IDF (*Term Frequency–Inverse Document Frequency) *asserendo che Google ne abbia parlato recentemente come un fattore da loro tenuto in considerazione.

    TF*Idf non è usata da Google da un pezzo. Personalmente credo sia una cosa pre-Caffeine. Google ha detto di averlo usato in passato, ma ora è ampiamente superato.

    Davide ha tradotto un articolo di Moz che è scritto da una persona che ci ha provato già e non ha la nostra fiducia 😄

    Che non significa niente eh 😄

    Però abbiamo scritto la nostra opinione qui, quando hai tempo passa, perché in questo forum ci sono persone che TF*Idf lo hanno creato da zero e lo conoscono bene 😉

    @pecoramannara said:

    Mannaggia a voi SEO italiani sempre a studiare studiare studiare.

    Ci piace 😄 😄 😄


  • User Attivo

    Devo dire che questa discussione mi ha fatto imparare di più in una chiacchierata sulla keywords density che in un anno di lavoro. Grazie Giorgio, prometto che se ho qualche buona news la condivido subito.

    E ti confermo che hai ragione ancora, certamente i link in questo caso hanno decisamente valore. Come dicevo le keywords sono una parte della strategia che deve essere chiaramente valutata nel suo complesso, per questo sono certo che quando dici che ci sono altri fattori concordo completamente.

    Per inciso non usiamo link esterni in chiave, ovviamente come avrai capito i link sono da un network. Gli anchor sono tutti decisamente ampi e non toccano mai la chiave.

    Usiamo anchor in chiave solo per pochi, pochissimi link interni, a volte nessuno. Per dare un ordine di idee, ma non vorrei che poi confondesse i lettori perchè anche questo non è un numero fisso ma varia sia perchè sperimentiamo, sia perchè si confronta con i competitor, ma mediamente con 2 o 3 link interni in chiave al massimo solo in alcuni casi ho provato a mettere link interni più sostanziosi ma non ho visto benefici superiori.


  • Community Manager

    @pecoramannara said:

    Devo dire che questa discussione mi ha fatto imparare di più in una chiacchierata sulla keywords density che in un anno di lavoro. Grazie Giorgio, prometto che se ho qualche buona news la condivido subito.

    Sono contento e spero che tu possa avere buone news sempre 😄

    @pecoramannara said:

    E ti confermo che hai ragione ancora, certamente i link in questo caso hanno decisamente valore. Come dicevo le keywords sono una parte della strategia che deve essere chiaramente valutata nel suo complesso, per questo sono certo che quando dici che ci sono altri fattori concordo completamente.

    Si avevo intuito un pò il lavoro da come lo raccontavi 😉


  • User

    Bhe tra due esperti mi sento almeno conteto di aver aperto questa discussione, leggere queste discussioni fa imparare anche a me qualcosa in più ^^.


  • Community Manager

    È importante imparare sempre 🙂


  • User Newbie

    Ma se la keyword density non funziona, la TF-IDF non funziona, la LSI non funziona, quali sono i fattori di posizionamento da utilizzare da un copy? Perchè da questa discussione sembra quasi che funzioni solo la link building (che invece tutti dicono sia morta, anche se è ovvio che non lo è)! 😄


  • Community Manager

    @Stone said:

    Ma se la keyword density non funziona, la TF-IDF non funziona, la LSI non funziona, quali sono i fattori di posizionamento da utilizzare da un copy? Perchè da questa discussione sembra quasi che funzioni solo la link building (che invece tutti dicono sia morta, anche se è ovvio che non lo è)! 😄

    Ciao Silvia (?) e benvenuta sul forum gt!! 🙂

    Da quando un copy si lamenta che le formule non funzionano? 😄

    Un copy dovrebbe esordire dicendo: oh...e che cavolo! Finalmente! Tutte ste 4 cavolate quando in realtà è molto più importare scrivere per chi legge.

    La Keyword Density non è che non funziona, non esiste come concetto nel mondo SEO.
    LSI non è che non funziona, non esiste come concetto nel mondo SEO.
    TF-IDF non è che non funziona, era un algoritmo usato nei primi anni 2.000 e oggi Google si è molto evoluto e non lo usa più.

    I link funzionano alla grande, ma devono essere guadagnati per quello che scrivi, non perché ci si scambia i link 🙂

    I fattori di posizionamento, per precisione, non li conosce nessuno.

    Di cosa si dovrebbe occupare un copy dal punto di vista SEO?

    Per me:

    • conoscere l'argomento
    • conoscere il pubblico
    • conoscere le obiezioni e i problemi del pubblico
    • studiare bene i titoli
    • studiare come titoli, link, struttura del testo, immagini, contenuti multimediali ect ect, si relazionano con la SEO
    • capire che cosa vuole la persone quando effettua una ricerca su google
    • capire cosa Google pensa che vuole la persona e di conseguenza costruisce le SERP
    • conoscere l'algoritmo della freschezza
    • se serve, conoscere come funziona Google News
    • studiare indepth article e box in the news
    • comprendere in che modo le persone condividono i contenuti sui social
    • se si lavora per un brand, conoscere i valori del brand che intende trasferire alle persone per verificare che siano in linea
    • conoscere come funziona la ricerca delle parole chiave con Adwords, Trends e Google Suggest
    • conoscere il CMS e l'influenza SEO dei campi che toccate
    • avere un chiaro piano editoriale su categorie e tag
    • conoscere se c'è una strategia a monte che coinvolga in qualche modo Schema.org o altri simili
    • conoscere la differenza tra le varie query (informative, transazionali, navigazionali)
    • conoscere il knowledge graph
    • conoscere il box di risposta in SERP

    Direi che sarebbe una buona base di partenza.

    Se invece vuoi capire perché quelle cose non hanno mai funzionato, ti studi questo. Ho scritto studi non leggi 😄

    Se hai competenze per comprendere cosa c'è scritto lì (conosco molti copy che non le hanno e non è una colpa) allora ti consiglio di studiare queste discussioni con tutti i link di approfondimento:

    Se vuoi invece vedere qualcosa di simpatico su una qualsiasi lista dei 200 fattori del cavolo,

    Buono studio

    :ciauz:


  • Super User

    @Stone said:

    Ma se la keyword density non funziona, la TF-IDF non funziona, la LSI non funziona, quali sono i fattori di posizionamento da utilizzare da un copy? Perchè da questa discussione sembra quasi che funzioni solo la link building (che invece tutti dicono sia morta, anche se è ovvio che non lo è)! 😄

    Quoto in pieno l'intervento di Giorgio ( che saluto ) aggiungendo che il punto è un altro ancora.
    Oggi è di "moda" il concetto "devo fare un sito ...come lo posiziono?".
    Raramente, se non mai , leggo :"devo fare un sito ...lo voglio di qualità, conosco l'argomento, conosco ciò che vuole la platea dei visitatori, voglio che sia il massimo! ".
    I "contenuti" sono talmente importanti, e la ragione stessa del web , che quasi sempre sfuggono , soprattutto ai "neofiti" : oggi è quasi solo corsa al posizionamento, si studia, si accrocchia ( e poi si fanno disastri ! ).

    Parto dal concetto che se voglio fare l'editore devo innanzitutto** creare la struttura del mio sito concentrandomi sui contenuti, sui fattori di qualità **e poi, magari, o **chiedo l'intervento di uno specialista SEO **o mi dedico al "fai da te" , ma tutto questo a valle .
    Anni fa ( molti ! 😄 ) avevo dei clienti di cui gestivo i siti : la "fissa" di questi era ...essere al primo posto nei motori. "Fissa" più che legittima , lo ammetto, ma ...nessuno si curava dei consigli che davo che partivano dai "contenuti" che dovevano essere di qualità, appetibili, presentati nel miglior modo possibile.

    Ecco che sposo pienamente l'intervento ultimo di Giorgio : concentrarsi ( sia che si tratti di copy sia di editori ) sui contenuti , conoscendo ovviamente le tecniche basi SEO, ovvio, ma sui contenuti soprattutto.
    Per fare un esempio : è come se un legale conoscesse a menadito il codice di procedura penale, però ignorasse il Codice Penale e il Diritto.
    Che avvocato sarebbe ?

    Dell'intervento di Giorgio ( un ottimo vademecum ! ) riporto l'elenco delle "preoccupazioni" di un copy ( ma io dico anche di un editore ) sottolineando quelle che a mio avviso sono prioritarie e assolutamente indispensabili, irrinunciabili.

    • **conoscere l'argomento
      **

    • conoscere il pubblico

    • conoscere le obiezioni e i problemi del pubblico

    • studiare bene i titoli

    • studiare come titoli, link, struttura del testo, immagini, contenuti multimediali ect ect, si relazionano con la SEO

    • **capire che cosa vuole la persone quando effettua una ricerca su google
      **

    • capire cosa Google pensa che vuole la persona e di conseguenza costruisce le SERP

    • conoscere l'algoritmo della freschezza

    • se serve, conoscere come funziona Google News

    • studiare indepth article e box in the news

    • **comprendere in che modo le persone condividono i contenuti sui social
      **

    • se si lavora per un brand, conoscere i valori del brand che intende trasferire alle persone per verificare che siano in linea

    • conoscere come funziona la ricerca delle parole chiave con Adwords, Trends e Google Suggest

    • conoscere il CMS e l'influenza SEO dei campi che toccate

    • **avere un chiaro piano editoriale su categorie e tag
      **

    • conoscere se c'è una strategia a monte che coinvolga in qualche modo Schema.org o altri simili

    • conoscere la differenza tra le varie query (informative, transazionali, navigazionali)

    • conoscere il knowledge graph

    • conoscere il box di risposta in SERP


  • User Newbie

    Grazie per le risposte e per il benvenuto! 😄
    Non è che mi lamento che le regole non funzionano, diciamo che i 19 punti che hai elencato li conosco abbastanza bene, il problema è quando non devo posizionare un mio sito ma devo scrivere e posizionare un sito di clienti.
    Poi sul concetto di LSI, mi sono letto i vari post che parlano di visioni opposte tra Francesco Margherita e te. Con onestà dico che non riesco a capire chi possa avere ragione, anche perchè diciamo che mi considero ancora una junior SEO, ma la parte che non ho capito è quando spieghi che Margherita ha dei risultati ma non perchè sfrutta la semantica: se potessi spiegare in modo un po' più grezzo (per gente come me diciamo :D) qual è il vero errore di Margherita nell'attribuire i suoi risultati alla semantica, cioè spiegare invece per quale motivo realmente ha dei risultati, mi faresti un grosso favore! 😄