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Ps mi sono scordato di menzionare i commenti con link in forum specifici che invece mi sembrano ad oggi ancora piuttosto validi
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Oggi è sempre più un rischio parlare di Link Building concentrandosi su tecniche specifiche utilizzate con il solo scopo di incrementare il posizionamento.
Quello che devi fare è sicuramente lavorare sulle relazioni con persone della tua stessa nicchia tramite forum, commenti nei blog, social per avere poi un bacino di persone "ipoteticamente" linkanti da punzecchiare.
Tutto questo lavoro nel lungo periodo potrà portare delle ottime soddisfazioni che genereranno un ritorno maggiore anche del posizionamento stesso.Le cose migliori che puoi fare oltre a questo sono quelle di creare risorse davvero utili per i tuoi utenti e che possano essere offerte anche come servizio ai tuoi partner.
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Io comunque non credo che l'article marketing sia da disegnare del tutto.
Se i contenuti sono di qualità e vengono inseriti in siti decenti possono diventare risorse utili in rete e oltre a offrire un link utile per il posizionamento diventano anche fonte diretta di visite.
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Sono d'accordo con robyweb, ma più che A.M. parlerei di Guest Post.
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Ciao, a riguardo di questo argomento mi sono concentrato sul guest posting e sono andato fino "all'autorità" leggendomi e vedendo questo http://www.mattcutts.com/blog/guest-blogging/. Nonostante lui, mi rimane il dubbio su un guest posting di qualità normale, ma solo perchè l'alta qualità necessita di risorse che per alcuni progetti non sono presenti.
E il dubbio che per ora mi tengo, ma per il quale mi voglio confrontare con voi, è: fare guest posting con contenuti originali e/o lievemente modificati (mantenendo la stessa struttura degli articoli), con links nel contenuto che portano al tuo sito, nei blog/siti in target, vale la pena?
Trovare un link buono per chi fa SEO è sempre più difficile,e tutto questo gran buzz creato da Google intorno alle penalizzazioni tende a spingerti verso la sola ottimizzazione del contenuto onpage, verso i segnali sociali e altro che escluderebbe comunque la link building come finora fatta. E tutto questo quando, nonostante tutto, ci sono ottimi posizionamenti ottenuti con tecniche che, a sentire l'ufficio anti-spam, oggi sarebbero solo penalizzanti.
Un saluto
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A me sembra tanto che google si comporti un pò a casaccio ... mi spiego
da un lato chiede di non fare alcune cose e dall'altro premia alcuni siti che le fanno
secondo me l'interesse di google semplicemente è quello di contrastare la Seo in quanto per lui è solo un fastidio, il messaggio è
"non fate nulla, fate solo siti utili e corretti e io poi scelgo tranquillamente come preferisco"
Per questo lancia minacce e penalizza un pò a casaccio con l'intento di punirne uno per educarne cento (tanto per capirci)D'altra parte la strategia funziona, infatti siamo qui a parlare di tecniche, penalizzazioni ect etc
Certo è molto frustrante vedere che siti che utilizzano tecniche "teoricamente " vecchie, banali e deprecate ottengono risultati massimi.
A volte ho come l'impressione che si spendano tante parole riguardo alla seo ma che la realtà sia molto più semplice e grezza di quanto si pensi...
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Il mix di ingredienti perfetto: contenuti di qualità pubblicati in siti di qualità!
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Ciao, il mix contenuti di qualità in siti di qualità ha il solo difetto che è un'attività time consuming....scrivere un contenuto di qualità richiede tempo e competenze che si aggiungono al tempo della distribuzione dello stesso.
Per questo motivo, personalmente, cerco ancora riscontri di validità a tecniche tradizionali che, almeno a vedere altri ben posizionati, sono usate in quantità.
Ma come dice Roby i messaggi di Google sono intimidatori e, sempre personalmente, prima di avventurarmi in tecniche tradizionali, ma sconsigliate, cerco di valutare bene. Il rischio è quello di trovarsi penalizzati e la perdita di tempo, a quel punto, è ben superiore a quella dello studio delle strategie a priori.
Ogni osservazione è benvenuta!
Ciao
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Capisco il tuo punto di vista bobrock4.
@bobrock4 said:
...scrivere un contenuto di qualità richiede tempo e competenze che si aggiungono al tempo della distribuzione dello stesso...
Questo che scrivi è assolutamente vero e per fortuna. Credo sia giusto che finisca la SEO fatta di trucchetti e facili risultati.
Tutto questo non ha portato altro che l'impoverimento del Web e una stupida e forsennata corsa a creare, creare, creare tanta spazzatura.Mettiamoci un attimo dalla parte dell'utente. Dico solo questo.
Per me è fortemente triste vedere che ad esempio proprio a causa di questa mancanza di visione e di ottica per cui tutti possono fare contenuti (non testi) su tutto (ogni argomento) abbia portato Wikipedia a dominare il mondo online trasformandosi insieme a Google nella verità assoluta quando invece nel 90% dei casi scrive fesserie su ogni ambito così come Google ranka siti con informazioni erratissime.
Tutto questo nasce dalla nostra stessa stupidità, secondo il mio punto di vista, creando contenuti automatici senza valore aggiunto e linkando in modo cieco Wikipedia senza senso.
È un pattern ricorrente ed è frutto dell'idea che sul Web basti scrivere qualcosa e poi piazzare qualche link. Non è così. E "per fortuna" lo sarà sempre meno.
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Capisco il tuo punto di vista sulla spazzatura Juanin, devo però dire che ciò che mi mette i dubbi è scrivere contenuti normali (piccoli articoli con informazioni comunque utili) che possa essere penalizzante perchè ho il rischio che venga classificato come contenuto "non di qualità" e la sua distribuzione su siti a rischio (es. di article marketing) sia altrettanto penalizzante.
Ecco perchè scrivere contenuti di qualità, in tal caso, diventerebbe oneroso. Se devo diventare un'autorità di un settore (e tra i clienti spazio in settori molto diversi), per spiccare il volo tra social e serp, la mia curva di apprendimento sarà lunga e forse non arriverò mai a parlare così bene, come fanno coloro che operano nel settore.
Questo è il mio timore nel fare contenuti "normali", piccoli contributi, comunque utili e distribuirli con un anchor text. Questo deriva dalle letture sul tema. Ma forse è infondato, forse è eccessivo. Sto infatti cercando ancora di capire.
Un saluto
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Come ti ripeto comprendo il tuo punto di vista, ma quando i tempi saranno maturi e i vari mercati saranno saturi a emergere saranno inevitabilmente i migliori quindi credo sia sempre un bene progettare a lungo termine magari creando una cultura della SEO presso il cliente. Solo con la collaborazione potrai avere risultati indistruttibili su lungo periodo.
Ora non so per quale motivo ti trovi a fare siti e contenuti per cui non hai esperienza, ma di certo sarà sempre più difficile nel lungo periodo sperare di emergere senza prendersi rischi. Sì può fare è, ma bisogna essere pronti a ripartire sempre da capo.
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Comprendo a pieno la tua logica e non può essere che condivisibile.
A onor del vero, devo dire che non faccio contenuti per i quali non ho esperienza, ma come consulente web marketing chiedo alle aziende contenuti settoriali sui quali dò consigli e faccio ottimizzazioni. In questo processo, ma credo che capiti a molti di noi, mi trovo anche davanti le aziende che ti forniscono contenuti scarsi sui quali devi impegnarmi per renderli più distinguibili dalla concorrenza e attraenti per il target. Se ambisci a diventare un'autorità settoriale (e sarebbe molto gradito alle serp e ai social), secondo me, non lo puoi fare senza provenire dal settore stesso. Solo le persone con lunga esperienza verticale sono in grado di scrivere contenuti che spiccano per conoscenze e originalità. A me, rimane, in tal casi, la parte consulenziale su come meglio presentarsi sul Web.
Ciao
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Ok, allora torna valido quello che ho scritto:
...progettare a lungo termine magari creando una cultura della SEO presso il cliente...
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Si, è un leitmotiv del web marketing di oggi. Tra l'altro essere più orientati al content/piano editoriale ha ripercussioni su tutti i canali digitali, basti pensare a quelle sui social
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secondo me però si tiene poco conto di una questione di fondo essenziale:
non stiamo parlando tanto di qualità ma di visibilità.
Mettiamo caso che ci siano 30 pagine diverse tutte di qualità ottima sullo stesso argomento.
Bene il problema dal punto di vista dell'utente non esiste, una vale l'altra (entro certi limiti ovviamente)
Stessa cosa anche per google
Ma la cosa cambia completamente dal punto di vista di chi vuole spingere quel contenutoa quel punto la qualità non basta più ... e qui nascono "i problemi"
Non tutti cercano la qualità, anzi molti, moltissimi cercano lo standard (molto più rassicurante e molto meno impegnativo)
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Anche questo è vero.
Ci sono due questioni allora:
- quella "etica" di dare dei buoni contenuti (che farebbe tanto bene agli stessi e al Web, oltre che alla visibilità)
- quella della visibilità
Io, come web marketer cerco anche la visibilità, visto che mi danno incarico di trovarla. Non avendo mai usato tecniche sporche non ho problemi di coscienza, ma solo la difficoltà pratica di trovare la visibilità migliore con lo sforzo minore.
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C'è da considerare anche un'altra cosa molto importante secondo me
Se il contenuto è valido (intendo dire se soddisfa la richiesta di chi fa la ricerca) anche se fosse "spinto" da tantissimi link non naturali
sarebbe controproducente per google eliminarlo e limitarne la visibilitàDa un punto di vista tecnico forse (ovviamente è solo un ipotesi) è più semplice controllare se il contenuto finale è valido piuttosto che considerare la qualità dei link
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Discussione molto interessante.
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Aggiungo una piccola nota a questa discussione,
una cosa che secondo me funziona, sempre per stare sul pezzo del topic ovvero la link building, è ideare, nei contesti dove è possibile, attività off-line per avere eco online.
Certo è qualcosa di attuabile solo in determinati contesti, magari locali, ma ho pensato che poteva essere interessante,
pensate possa aver senso?
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Posso avere maggiori informazioni ?