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Le polemiche di YouTube Italia
Ciao a tutti,
mi piacerebbe intavolare una discussione sulla nostra amata community di YouTube.Sto scrivendo una tesi di laurea in cui analizzo la community, appunto, sotto l'aspetto degli effetti che, su di essa, ha avuto l'introduzione sulla piattaforma della logica economica da parte di Google. Al di là delle polemiche che ruotano attorno a Google e al fatto che stia rovinando la piattaforma (esagerate a mio avviso, anche se magari uno sforzettino in più per accogliere il feedback della community Google lo potrebbe anche fare), mi sembra comunque evidente che gli utenti di YouTube siano parecchio influenzati dal giro di soldi sulla piattaforma.
Io seguo molti canali di lingua inglese, e mi è parso che la community italiana, per quanto riguarda alcuni argomenti, sia molto più sensibile.
Intanto da noi guadagnare da YouTube sembra quasi qualcosa di cui vergognarsi. Dire di fare lo YouTuber di professione, poi, pare una cosa impensabile. E poi in generale mi sembra che si stia diffondendo sempre di più il sospetto fra gli utenti, invece della fiducia che, su una piattaforma del genere, dovrebbe stare alla base dei rapporti fra gli utenti. Vero è che i sospetti e le accuse spesso non sono infondati e che molti YouTuber oggi davvero sembrano pensare solo al denaro (vedi sotterfugi del tipo: compravendita di views, accordi con aziende per pubblicità occulta, ecc.).Per me l'argomento è interessante perché probabilmente se su YouTube non ci fosse la possibilità di guadagnare molte delle polemiche che ci sono oggi sulla piattaforma non esisterebbero (probabilmente ce ne sarebbero altre!). Questo non significa che per me la soluzione sia eliminare la logica economica da YouTube. Insomma Google è un'azienda, e deve avere un incasso, e ben venga che i partner che si impegnano e se lo meritano abbiano dei ricavi per il loro lavoro! Per me però si dovrebbe lavorare sulla trasparenza dell'azienda, e dei partner, verso il pubblico, che spesso è carente.
Mi piacerebbe sapere voi cosa pensate al riguardo. YouTube per voi è cambiato rispetto alla "età dell'oro" degli albori della piattaforma? La logica economica secondo voi influenza i rapporti fra i suoi utenti? C'è una polemica in particolare su YouTube Italia che vi ha colpito?
Ciao a tutti
Claudia
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Ciao Claudia,
prometto di rispondere presto in maniera puntuale alle tue domande e osservazioni, esponendoti la mia opinione.
Nel frattempo ho sparso la voce perché sarebbe bello sentire le voci dei veri insider di YouTube ;).
Speriamo arrivino dei contributi interessanti!!A.
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io ho seguito abbastanza approfonditamente il dibattito, le accuse e tutti i videorisposta dei mesi scorsi tra alcuni youtubers che seguo e alcuni "tuttologi".
Premetto che il livello raggiunto è stato veramente basso ed in quello abbiamo dimostrato a pieno la nostra italianità. Accuse a persone come Yotobi, che da 7 anni si sbattono per intrattenerci mi sono sembrate fuori luogo, ma la cosa ancora piu fuori luogo è stato il tipo di accuse... Innanzitutto, come dici tu, il dito puntato sui guadagni, il furto delle idee (e qui il citato dellimellow ne sa qualcosa...), poi il fatto che Youtube autoiscrive i nuovi membri a determinati canali, che i big non aiutano i piccoli, la ca$ta, ecc...
A prescindere da chi abbia ragione, io sto sempre dalla parte dei contenuti di valore. E' giusto che Yotobi (prendo uno a caso tra i miei preferiti) guadagni dei soldi dalle nostre visite perché ha investito in termini di tempo e soldi offrendo un intrattenimento, e va retribuito in proporzione. Se YT spinge il suo canale è altrettando giusto perché ricordiamolo, YT non è un'agenzia per nuovi talenti, ma un'azienda che fa soldi vendendo pubblicità e logicamente spinge ciò che gliene fa vendere di piu.
Ci sono agenzie che dietro compenso aiutano il tuo canale? va bene anche quello perché è il loro lavoro (c'è in tutti gli altri campi, non capisco perché qui debba fare così scalpore), tanto alla fine si dovrà sempre fare i conti con il famoso algoritmo e se i tuoi video sono inutili, poco interessanti o fatti male, in poco tempo finiranno nel dimenticatoio.
Tutto questo per dire che l'italiano è sempre 20 anni mentalmente indietro rispetto al resto del mondo e solo pronto a fare polemiche sterili. Al pubblico non dovrebbe minimamente interessare il lato economico che sta dietro al video, non sono affari suoi, dovrebbe invece godersi i contenuti e aiutare con i mezzi a disposizione il canale che segue.
Dall'altra parte della barricata ci sono gli youtubers ai quali l'aspetto economico interessa fin troppo e se non raggiungono i livelli dei "big" scaricano la colpa su qualcun'altro (tipico italiano), invece di farsi un'esame, pensare cosa non va nei loro video, nel loro approccio, nel loro aspetto, nella qualità dei video, nella cura dei particolari, negli argomenti trattati, ecc... (e diciamolo, di gente che produce spazzatura considerandola oro ce n'è tantissima... poi magari qualche nome lo facciamo ).Scusate la confusione, è stato un sabato notte molto impegnativo ...
p.s. Anna, stavolta la minuscola iniziale è voluta, oggi sono molesto
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È bello vedere sul Forum GT una piccola comunità di Youtubers che si stanno affacciando...che abbiamo bisogno di nuovi moderatori eh!
Volevo portare un altro punto di vista che forse può interessare. La differenza tra YouTube e Facebook....proprio per chi crea contenuti.
Buona visione
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Il video è davvero molto interessante! A me Facebook dà l'impressione di essere come un po' spaesato, di aver dovuto trovare un modo per guadagnare e di averlo fatto in modo maldestro, chiedendo soldi ai soggetti sbagliati, agli utenti invece che agli inserzionisti (facendoli diventare, appunto, la stessa cosa). Dall'altra parte Google ha messo in moto la sua efficientissima macchina pubblicitaria, che ormai non teme confronti. Però lo ha fatto in modo intelligente, capendo che YouTube non è uno "sterile" motore di ricerca, e che su una piattaforma di condivisione l'utente creatore di contenuti è merce preziosa, da salvaguardare e incentivare. Così, invece di limitarsi ad applicarvi il suo sistema pubblicitario, arricchendosi alle spalle del lavoro degli utenti (lì sì che ci sarebbe stata una bella polemica!), ha creato il partner program. Il sistema in questo modo è meritocratico, si arriva in prima pagina per i contenuti (almeno nella maggior parte dei casi) e non perché si è pagato di più per guadagnare visibilità come su Facebook!
Jecks capisco in pieno il tuo punto di vista, su YouTube Italia ci si dovrebbe preoccupare di più del contenuto... se la metà degli YouTuber che accendono le polemiche utilizzassero il loro tempo per migliorare i propri contenuti invece che a discutere su alcune questioni la community ne gioverebbe, e non poco.
Per quanto riguarda il caso Yotobi e la casta mi sembra che l'utente che ha puntato il dito, Andreani, sia uno YouTuber che fa leva sui meccanismi sensibili della community, per denunciarne le ingiustizie dice lui, per guadagnare visualizzazioni dicono molti altri (fra cui la sottoscritta).
Io comunque se non guardo sempre anche l'altra faccia della medaglia non sono contenta, ecco qui quindi le mie riflessioni. Secondo me la polemica sterile e accusatoria di Andreani (tipica dell'utente che ricerca solo attenzioni) mette in ombra una parte della community che legittimamente prova un disagio per il lato economico della piattaforma. Non tutti vanno su YouTube alla ricerca di intrattenimento, o almeno non solo. Molti utenti vivono la piattaforma come un social network, come una rete sociale di condivisione e interazione, che si basa quindi sulla fiducia. E fino a prova contraria lo YouTuber è una figura ben diversa da quella di un distante attore televisivo, è parte integrante della community. Capisco quindi che alcuni utenti desidererebbero più interazione da parte dello YouTuber o una trasparenza maggiore su alcuni argomenti. Così, in quelli che cercano non solo contenuti validi, ma anche autenticità da parte dei creatori, la logica economica di YouTube può insinuare il sospetto, perché il fatto che gli YouTuber vengano pagati può mettere in discussione la loro credibilità (ad esempio: mi sta parlando di un tale prodotto perché vuole condividere con me una cosa che gli piace o è stato pagato da una azienda per farlo?).
Il punto però è che finché le azioni degli YouTuber sono legali, si possono fare osservazioni ma non lanciare accuse. Dove sta scritto, per esempio, che un canale più grande debba per forza andare alla ricerca di canali più piccoli e di valore per segnalarli? Se si pensa che sarebbe bello un ritorno a una maggiore collaborazione fra gli utenti è legittimo e si può benissimo fare presente il proprio pensiero, ma in maniera serena e civile, non accusando e mettendo su un teatrino come è successo nel caso di Andreani.Faccio un ultimo esempio, personale questa volta, e poi mi zittisco che sto scrivendo un poema. A me non piace molto l'idea della serata nel locale a pagamento con lo YouTuber, perché credo ci siano altri modi, più personali, di fare incontri con i propri viewers. Anche il merchandising degli YouTuber è qualcosa che non mi interessa (per quanto possa seguire e apprezzare uno YouTuber non mi interessa di avere la sua faccia stampata su una maglietta). Detto questo, però, non vedo niente di male in nessuna delle due pratiche. Quello che cerco di dire è che una cosa è il fatto che non ti piaccia un comportamento di uno YouTuber, un'altra è l'attaccare lanciando accuse. Nel mio esempio, un conto è dire, non compro il gadjet dello YouTuber o non vado all'evento perché non mi interessa, ne ho tutto il diritto, un'altra cosa è dargli del venduto. Capisco benissimo che per un ragazzo che voglia riuscire a mantenersi con YouTube sia necessario ricorrere a queste iniziative... a meno che non abbia le visualizzazioni di PewDiePie e allora sta a posto per tutta la vita!
Spero in questa opera letteraria di essermi spiegata,
a presto, ciao!
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Sono d'accordissimo con te su tutto, finché uno youtuber è nella legalità e noi nella libertà di scegliere non vedo ragione di scatenare polemiche in stile andreani o dellimellow. Proprio per questo mi spiace che youtube sia visto ed usato tipo Facebook (che per me è alla pari del "bar sport" di paese). Ho sempre avuto una visione più elevata e pulita di yt, lontana da tutte le chiacchiere e discussioni di Facebook dove tutti sanno tutto.
Collegandomi al post di Giorgio, parlando di Fb dal punto di vista di gestore di pagine, penso che come social network non sia da prendere seriamente in considerazione. Pagare per avere la normalità (ossia far vedere i propri post a tutti i propri fans) equivale ad una estorsione. Prima di questa genialata curavo molto la mia pagina e facevo regolarmente campagne per trovare nuovi fans. Da quando i miei post sono visti da 35 su 1400 non posto quasi più nulla, di campagne non se ne parla e mi sono attrezzato su altri social.