• Community Manager

    [Query] Rilevanza di una Categoria in base alla Location

    Su Seobythesea è apparso un brevetto molto interessante: Determining relevance scores for locations.

    Prima di buttarsi in qualsiasi considerazione dobbiamo sempre ricordare che non tutti i brevetti che Google registra poi applica, anche se credo che questo brevetto sia applicabile e in linea con tutti i movimenti che Google sta facendo in questa direzione.

    Qual è il concetto che sta dietro a questo brevetto?

    In pratica se un utente cerca "Auto Fiat" a Bologna e in questa città abbiamo molti rivenditori Fiat e nessun meccanico specializzato in riparazioni Fiat, l'algoritmo darà più rilevanza per la query "Auto Fiat" ai siti appartenenti alla categoria "Rivenditori Auto Fiat".

    Essendo l'algoritmo una macchina e non un essere umano l'errore è dietro l'angolo!

    Tuttavia Google, nel momento in cui personalizza un risultato, attiva gli algoritmi di auto-apprendimento che hanno il compito di capire se il risultato personalizzato è gradito o meno all'utente. Se il risultato non è gradito non verrà più visualizzato all'utente e se si accorge che ci sono molti utenti che non lo gradiscono, potrebbe farlo sparire per tutti gli utenti che sono stati categorizzati allo stesso modo di quelli per cui è sparito (Google categorizza utenti, siti e query).

    Che ne pensate?

    Io credo che Google stia cercando di sviluppare algoritmi che si avvicinano sempre di più alla realtà offline, in modo da avere delle query sempre più precise, anche se a volte scazza alla grande. Ma per forza, sono i primi al mondo a fare questo tipo di ricerca...sbagliando s'impara no?

    :ciauz:


  • User Attivo

    L'integrazione dell'online con l'off-line è davvero una geniale idea, anche perchè andrebbe a replicare esattamente quello che c'è off-line nell'online e forse viceversa. Bisogna vedere l'esatto comportamento che terrà l'algoritmo e anche l'autoapprendimento.


  • User Newbie

    pensavo che stà cosa fosse già, in qualche modo, attiva. Google non è così avanti come pensavo 🙂

    In molti siti che utilizzano il banner google, mi compare spesso la pubblicità di un concessionario della zona che, sò per certo, investe parecchio su google. Da qui il pensiero, ovvio, che già la pubblicità e query siano geolocalizzate.


  • Super User

    Molto interessante e le implicazioni sulla SEO, se implementato, saranno veramente curiose da studiare.

    Questo brevetto va ad intercettare ricerche più generiche mentre per le ricerche mirate gli utenti sono ormai già abituati a fare delle query long-tail che quindi si salveranno (o almeno spero) da queste categorizzazioni. Mentre immagino funzionerà molto bene da mobile dove le query sono generalmente più brevi e quindi meno dettagliate.

    Grazie Giorgio della segnalazione,
    Ciao,
    Anna


  • User Attivo

    Penso: ottimo! Non smetterò mai di imparare e la SEO sarà sempre diversa anno dopo anno 🙂 Sono felice di fare questo mestiere! :yuppi:


  • User

    Bah non so. Quando cerco un idraulico è senz'altro comodo per me che i risultati mi propongano dei professionisti che posso effettivamente contattare. Ma se sto cercando la ricetta originale dei bucatini all' Amatriciana da New York o da Londra, sarebbe quasi meglio se i risultati locali venissero esclusi.

    In conclusione, credo che sia molto complicato per un algoritmo capire quali risultati portano un valore aggiunto se localizzati, e quali tolgano valore.
    Io sostituirei semplicemente sull'interfaccia il pulsante "mi sento fortunato" che non usa nessuno con il pulsante "Cerca in città".


  • User Attivo

    @Mirco Dipo said:

    Bah non so. Quando cerco un idraulico è senz'altro comodo per me che i risultati mi propongano dei professionisti che posso effettivamente contattare. Ma se sto cercando la ricetta originale dei bucatini all' Amatriciana da New York o da Londra, sarebbe quasi meglio se i risultati locali venissero esclusi.

    In conclusione, credo che sia molto complicato per un algoritmo capire quali risultati portano un valore aggiunto se localizzati, e quali tolgano valore.
    Io sostituirei semplicemente sull'interfaccia il pulsante "mi sento fortunato" che non usa nessuno con il pulsante "Cerca in città".

    Magari in futuro si potrà escludere dalla ricerca la propria posizione che google conosce bene tramite i cookies ed altri processi, chissà.


  • Community Manager

    @Mirco Dipo said:

    Bah non so. Quando cerco un idraulico è senz'altro comodo per me che i risultati mi propongano dei professionisti che posso effettivamente contattare. Ma se sto cercando la ricetta originale dei bucatini all' Amatriciana da New York o da Londra, sarebbe quasi meglio se i risultati locali venissero esclusi.

    Ciao Mirco,

    puoi stare tranquillo, in larga scala già funziona così.

    Il motore di ricerca stabilisce se la ricerca ha intento locale o meno..quando cerchi una ricetta di un piatto, per lui non è una ricerca con intento locale e quindi non attiva questi filtri 😉


  • User

    Ciao a tutti,
    a tal proposito vorrei chiedervi un consiglio:
    dal momento che, come dice Giorgio, il motore stabilisce a priori se è una ricerca con intento locale o meno, è utile inserire nelle keywords la località specifica dell'attività (es. ristorante pesce gaeta)?


  • Community Manager

    Ciao Hank e benvenuto sul forum gt 🙂

    Secondo me si, ovviamente bisogna dare ai motori di ricerca e agli utenti i segnali che servono per permettergli di avere le informazioni corrette sulla località nella quale operiamo 🙂


  • User

    Perfetto. Ti ringrazio! 🙂


  • User Attivo

    allora mettiamo caso che un sito web coltiva 10.000 utenti giornalieri diversi, ma con una frequenza di rimbalzo del 89/90% ... Google categorizza questi 10.000 ?


  • Community Manager

    Ciao Infosicurezza,

    ti chiedo di aprire un'altra discussione, altrimenti andiamo troppo OT. In questa parliamo solo del brevetto in questione...del fatto che in base alla realtà si calcola uno score di rilevanza per la categoria dei siti 😉