• Super User

    @SimoCuba said:

    Quando la semplicità funziona bene, bisogna lasciarla andare.

    Sarebbe un'illusione troppo bella pensare che su Internet le cose possano essere radicalmente differenti da come lo sono fuori. Questo perché troppo spesso consideriamo Internet e la vita reale come due dimensioni separate ma non è così.

    Comunque staremo a vedere.
    Per fortuna, miti o non miti del web, la curiosità mi resta sempre e fortissima... quindi, nonostante tutto: **Let's web!!

    **Ciao Simo,

    A.


  • User

    @Anna Covone said:

    Sarebbe un'illusione troppo bella pensare che su Internet le cose possano essere radicalmente differenti da come lo sono fuori.

    Hai dannatamente ragione... :dull:


  • Super User

    Ciao a tutti,

    riprendendo il mio ultimo post, riflettevo su come YouTube potrebbe passare da piattaforma che ha portato all'affermazione nel web dell'idea di uno streaming gratuito di contenuti video, a primo network a distribuire contenuti a pagamento su tutti i device: desktop, mobile, smartphone, playstation e TV!

    Parlando di pochi e selezionati canali sembrerebbe che non ci siano reali cambiamenti ma la prospettiva adottata da quest'articolo pubblicato su Online Video Insider va oltre...

    Innanzitutto se questi canali avranno successo potranno potenzialmente generare molti più profitti con gli abbonamenti che con le pubblicità.
    In secondo luogo, questo potrebbe essere solo il via e portare il modello a pagamento come norma per l'online video. Secondo voi c'è davvero questo pericolo?
    Non lo so, io non credo si possa generalizzare e considerare tutti i contenuti allo stesso modo.

    Nell'articolo però si parla di contenuti specifici come sport, concerti e grandi show; la domanda è: se YouTube offrirà questi contenuti a basso prezzo online, ci saranno ancora motivi per abbonarsi a TV private tipo Sky, etc...?

    Why pay a monthly fee on top of the pay-per-view price, when the same video is available online for a lower rate, and available for viewing anywhere?


  • User Attivo

    Concorrenza 🙂 magari le pay-per-view abbasserebbero i prezzi per essere concorrenziali.


  • Super User

    @Jecks said:

    magari le pay-per-view abbasserebbero i prezzi per essere concorrenziali.

    Esatto! Magari... o chissà ;).


  • Super User

    Da un tweet sono arrivata a quest'articolo che parla di come nell'aggiornamento della app di YouTube sia presente un codice che conferma l'arrivo dei canali a pagamento.

    image
    Come sono curiosa :sbav:!!!


  • Super User

    Il famoso giorno è arrivato...
    e la rete non sta tremando. Sono solo 50 canali, per adesso il pericolo è scampato e la sopravvivenza è garantita! 😄

    Ma ricostruiamo bene il quadro...

    Dopo una settimana in cui giornali e blog vociferavano sull'imminente arrivo dei "paid channels" ecco che YouTube irrompe nella scena con un bel comunicato pubblicato ieri sul blog ufficiale.

    Già il titolo la dice lunga: completamente diverso dai titoli utilizzati dai media, YouTube parte subito con l'evidenziare non il carattere "a pagamento" del nuovo servizio, bensì il fatto che questa novità rappresenta *"una nuova forma di supportare i canali di YouTube che producono contenuti di valore".

    *Quindi si vuole evidenziare come questa nuova iniziativa non è stata pensata per ingrassare i profitti di YouTube ma per permettere ai partner che producono contenuti professionali esclusivamente per YouTube di riuscire ad avere delle entrare regolari che permettano loro di essere competitivi.
    Credo infatti che una delle motivazioni principali che ha portato all'adozione di questo nuovo sistema sia stata proprio la necessità per YouTube di garantirsi una posizione competitiva nei confronti di importanti networks americani a pagamento come Netflix e Hulu.

    Il nuovo servizio di YouTube, fa notare il Financial Times, sarà in diretta concorrenza con Netflix, il servizio di streaming che ha più di 30 milioni di iscritti, e con Hulu, di proprietà della Disney, che la settimana scorsa ha superato i 4 milioni di iscritti.Fonte.

    Inoltre si aggiungono le previsioni di eMarketer sul video advertising online che stimano una crescita della raccolta pubblicitaria dai 2,93 miliardi del 2012 ai 4,14 miliardi nell'anno corrente.

    La raccolta pubblicitaria di YouTube è cresciuta, ma rimane una piccola parte del budget raccolto dalle reti televisive. Fonte.

    Un modo dunque per competere con i networks televisivi, sia online che offline. Avere abbonati significa avere un pubblico fisso del quale gli inserzionisti andranno ghiottissimi!! In questo articolo di Reelseo si evidenzia infatti come YouTube pur essendo tra i giganti della pubblicità video online, in America abbia dei validi competitor che incassano delle belle fette del mercato del video online. Non c'è nulla di sbagliato, anzi sembra piuttosto naturale ma sappiamo che "Google vuole tutto" o almeno "sempre di più"...


  • Super User

    Ecco come viene indicato un canale a pagamento:

    image

    Ed ecco come lo visualizziamo noi in Italia, non essendo questa formula ancora accessibile per noi :(.

    image


  • Super User

    A questo link YouTube offre in maniera ufficiale la lista di tutti i canali che per ora potranno usufruire della formula a pagamento, che comunque renderà disponibile per coloro che sono interessati 2 settimane gratuite di prova :).

    Among the test partners are several kids channels including Sesame Street, DHX Junior and Jim Henson Family TV; niche sports players like UFC and SportsSkool Plus; and hard-to-find fare like Digital Theatre (offering the best of British theater). Fonte.

    C'è anche un form che i partner interessati possono compilare per richiedere di aderire al programma a pagamento:
    https://docs.google.com/forms/d/1vOgLrhP7v7KU1i9qu8jptkLA4e4mc1PPQP1hpS4kK-I/viewform


  • Super User

    Le prezzature sono molto diverse tra loro:

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    image

    image


  • Super User

    Quindi riassumendo:

    • A fronte dell'abbonamento nei video, in molti canali, non ci sarà pubblicità;
    • Se si effettua un abbonamento annuale ci potranno essere degli sconti;
    • Ci sarà una prova gratuita di 14 giorni;
    • Si parte dai 0,99 $ ma si può arrivare anche a 5,99 $!

    Cosa ne pensate? 😉


  • Super User

    I canali che invece presenteranno anche la pubblicità saranno segnalati come nell'immagine:

    image

    Scusate, forse sono la sola... ma non trovate orribile la segnalazione del necessario pagamento per iscriversi al canale, con quel verdino dollaro ed il simbolo del dollaro???

    HIHIHI... Terribile YouTube ;)!!


  • User Newbie

    Secondo me, la tv vuol rovinare lo spirito libertario del web...ed è davvero una brutta cosa. E tutto per concorrere con Netflix...


  • Super User

    Anche a questo indirizzo è possibile trovare la lista dei canali pilota, si può notare subito come tutti i canali non siano disponibili per l'Italia.
    Gli argomenti vanno dal fitness ai programmi per bambini...

    Torniamo all'articolo del blog ufficiale. Pare che YouTube abbia risposto ad un'esigenza che partiva proprio dai partner:

    Today, there are more than 1 million channels generating revenue on YouTube, and one of the most frequent requests we hear from these creators behind them is for more flexibility in monetizing and distributing content. We’ve been working on that and wanted to fill you in on what to expect.

    La presenza del form per effettuare la richiesta, conferma quest'altra affermazione presente nell'articolo:

    This is just the beginning. We’ll be rolling paid channels out more broadly in the coming weeks as a self-service feature for qualifying partners.

    Questi alcuni dei commenti all'articolo del blog di YouTube che mi sono piaciuti di più:

    Mike Gasper:

    I think the risk here is going to be with the current YouTube content creators when they make their decision to move their Channel to paid or stay free. If they over value their content they risk loosing subscribers. On the other hand the new flexibility allows YouTube to attract a whole new market of professional content providers. Time will tell all. 

    Michael Ellis:

    I want the market to somehow break the monopoly that cable companies have. I would love to buy programs from Food Network or certain shows from Discovery Channel or History Channel, etc. But I don't want to have to buy 3 sports channels to get my fix of news and cooking and history. 

    La questione è molto complessa, voi cosa ne pensate?


  • User

    Ciao, non so se è il caso di paragonare youtube con sky, ma, per quanto mi riguarda si può e come...
    Sky:
    -Offre tantissimi contenuti
    -C'è tantissima pubblicità (molto ripetitiva e snervante, tanto da farmi cambiare spesso canale e guardare due cose contemporaneamente tra un intervallo e l'altro)
    -Ci sono valanghe di repliche
    -Ti prendono in giro in ogni modo possibile (Un esempio su tutti è il pacchetto Calcio che non comprende la Champions League, per vedere la Champions devi avere il pacchetto Sport. Quindi per vedere il calcio devi avere due pacchetti Calcio+Sport come se la Champions non fosse calcio)
    -E' un salasso vero e proprio al portafogli, ammenochè non si prenda il pacchetto base che comprende poche cose, di media si spendono 40\50 € al mese
    -L'HD di sky necessita di un'abbonamento aggiuntivo e di un nuovo decoder, non comprende tutti i canali e non ci sono i canali +1 +2 etc ed inoltre è buggata da far schifo visto che il segnale è in 1080i e non in 1080p col risultato che le super tv (enormi) di ultima generazione riproducono il segnale come una tv media in 720p.
    -I nuovi abbonati vengono serviti e riveriti con sconti e controsconti mentre i vecchi abbonati (da più di 3 anni) vengono svenati e non possono usifruire delle offerte fatte ai nuovi abbonati ammenochè non disdicano l'attuale abbonamento e ne rifacciano uno da zero, un sistema macchinoso e assurdo più che mai.

    A fronte di quanto sopra è possibile che, in un futuro non troppo lontano, youtube possa fare concorrenza a Sky. Gli basta sistemare qualche grave bug nel sistema di riproduzione video ed aumentare la banda.
    Ad esempio se ci fosse un canale AMC a pagamento dove vedere tutta la serie The Walking Dead (anche solo in inglese) ed un canale dedicato alla Serie A non esiterei a disdire Sky e pagare Youtube.
    Non voglio sminuire Sky sia chiaro, è solo una mia opinione.


  • User Newbie

    Ciao Anna!
    E' come sempre un piacere leggere le tue descrizioni puntuali e dettagliate 🙂

    Questo rappresenta un ulteriore (grosso) passo per l'audiovisivo online, anticipato peraltro da Vimeo che aveva lanciato proprio qualche settimana fa il suo **Vimeo on Demand.
    **
    E' chiaro ormai che per YouTube non si tratta più (o non si tratta solo) di guadagnare denaro quanto di attrarre più pubblico possibile, e non più con la semplice iscrizione al canale ma con un vero e proprio abbonamento che consente agli utenti di fruire di uno standard qualitativo probabilmente migliore e più competitivo come giustamente dicevi nel tuo post; allo stesso tempo permette ai produttori di avere un quadro ben più chiaro e attendibile del pubblico che segue i loro canali, e questa mi sembra una enorme risorsa per poter incontrare meglio i gusti dei nuovi web-spettatori 😄

    La cosa che mi lascia un po' di amarezza è la solita esclusione dell'Italia dalla fruizione di questi nuovi canali: lasciamo stare la questione linguistica, è proprio il fatto che il nostro Paese sia escluso dal Partner program a dirla lunga sulla scarsa volontà di investire tempo e denaro su nuove piattaforme e su nuovi linguaggi.

    Dopo il Partner Program per gli utenti, gli Original Channels e le edizioni del NextUp per nuove generazioni dell'audiovisivo arrivano anche i canali a pagamento, ma l'Italia continua a rimanere in disparte... parliamo di un mercato che da un anno all'altro ha raddoppiato gli investimenti e il trend è destinato a crescere esponenzialmente di anno in anno!

    Un'indagine Nielsen di marzo parla di **Zero-TV home **(non posso linkarti l'articolo ma lo trovi su Next-tv.it)per indicare i comportamenti del pubblico americano nei confronti della TV via cavo e satellitare in contrapposizione alla fruizione di contenuti multipiattaforma su più dispositivi, la metà che usa dispositivi mobili per accedere all'online video lo fa attraverso servizi in abbonamento, ciò mi fa pensare che non sarà poi così difficile per gli americani abituarsi ai **paid channels **(tra l'altro parliamo di 0.99 $ al mese, che in confronto alla spesa per il satellitare è quasi insignificante).

    Se non l'hai già trovato da sola ti consiglio la lettura dell'articolo Pay to play: Can YouTube succeed with its paid channel subscriptions? letto su paidcontent.org, che fa una panoramica abbastanza interessante sull'argomento! 🙂


  • Super User

    Ciao Sblog,
    il tuo confronto con Sky mi è stato molto utile; mi è piaciuto tanto il modo in cui hai saputo presentare gli eventuali vantaggi di un abbonamento con YouTube rispetto al nostro Sky.

    Ciao Auro,
    grazie mille per la segnalazione del preziosi articolo!!

    Mi piace molto la conclusione:

    In a way, if YouTube can succeed with its subscriptions seems almost to be the wrong question to ask. It’s more about who can succeed with subscriptions on YouTube – and I suspect that we are going to see many failures and quite a few success stories.

    Ci risentiamo dopo per altre riflessioni e novità,
    che bello rivederti qui,

    Ciao,
    A.


  • Super User

    Ciao a tutti,
    scusatemi per l'assenza dalla discussione ma nel frattempo ho steso un articolo sul blog del forum che tenta di rispondere alle domande più frequenti sul nuovo servizio a pagamento di YouTube: Domande e risposte sul servizio a pagamento di YouTube (FAQ).

    Le domande sono le seguenti:

    1. YouTube a pagamento significa la morte di YouTube gratuito?
    2. Quali e quanti sono i canali selezionati per il programma a pagamento?
    3. Quali saranno i costi del servizio?
    4. I canali a pagamento avranno la pubblicità?
    5. Come avviene l’iscrizione?
    6. Come verrà effettuato il pagamento?
    7. Su quali dispositivi sarà possibile visualizzare i canali in abbonamento?
    8. Tutti i partner di YouTube potranno rendere il loro canale a pagamento?
    9. In quali paesi sono disponibili gli abbonamenti?
    10. Quanto guadagnerà YouTube e quanto il partner?
    11. È la prima volta che youtube pensa a forme a pagamento?
    12. Come è nata l’esigenza degli abbonamenti?
    13. Ci sono altri servizi che offrono video a pagamento online?
    14. Quali sono i rischi?

    Grazie ad Auro per la segnalazione di Vimeo on demand, notizia che mi ero persa ;).

    In quanto invece al paragone con Sky ho evidenziato il fatto che il servizio di YouTube è innovativo in quanto ci permette di abbonarci ad un singolo programma e non come avviene per le Pay TV ad un intero pacchetto che molto spesso include anche contenuti che non ci interessano :D.

    @Auro said:

    La cosa che mi lascia un po' di amarezza è la solita esclusione dell'Italia dalla fruizione di questi nuovi canali: lasciamo stare la questione linguistica, è proprio il fatto che il nostro Paese sia escluso dal Partner program a dirla lunga sulla scarsa volontà di investire tempo e denaro su nuove piattaforme e su nuovi linguaggi.

    Credo comunque che se il servizio funzionerò piano piano tenteranno di estenderlo anche fuori dall'America. Ad esempio attualmente è possibile abbonarsi ad alcuni canali anche in Canada ed Inghilterra. Probabilmente la decisione di escludere il resto del mercato è stata presa solamente in via precauzionale per verificare prima se effettivamente questo modello possa avere successo oppure no.

    @Auro said:

    allo stesso tempo permette ai produttori di avere un quadro ben più chiaro e attendibile del pubblico che segue i loro canali, e questa mi sembra una enorme risorsa per poter incontrare meglio i gusti dei nuovi web-spettatori.

    Sono d'accordissimo!

    Ma staremo a vedere nei prossimi mesi come si evolverà la situazione ;).

    Ciao,
    A.