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Facciamo chiarezza sull'ottimizzazione dei siti multilingue
Ho deciso di aprire questo post perché i tempi cambiano ma i dubbi restano. Siamo sempre a farci mille domande su come tradurre il sito e su come muoverci durante la traduzione multilingue del sito. Per chi è nel settore da tempo quanto sto per scrivere non è nulla di speciale e nuovo ...anzi.
Facciamo il punto:
- Due lingue diverse non possono mai stare sulla stessa pagina.
- Due documenti "A" e "B", anche se sono identici ma differiscono ta loro solo per la lingua, sono due documenti diversi. Come tali "A" e "B" non sono classificabili come "contenuti copiati".
Tenere ben in mente queste due regole chiarisce già il 50% dei dubbi comuni sulle traduzioni di pagine-web/siti.
Ma come tradurre il mio sito? Meglio i domini di terzo livello o le sottocartelle?
Vi sono solo due modi per tradurre un sito. Utilizzando un dominio di terzo livello oppure trovando una soluzione strutturale al sito.Domini di terzo livello: (Esempio: It.nomesito.com - de.nomesito.com ecc)
Primo sconveniente: i domini di terzo livello, costano e non sono gratis.
Secondo sconveniente: ultimamente i domini di terzo livello sono molto presi in considerazione dai seo espert "più accaniti" che intendono abusare dei domini di terzo livello al fine di scalare la serp dei motori.E' bene anche precisare che un dominio di terzo livello è considerato come un vero e proprio sito indipendente, fino a quando non viene linkato dal dominio principale. I domini di terzo livello sono indispensabili se vogliamo tematizzare al massimo una sezione del nostro sito, vedi come esempio webmarketing.html.it/. In ogni caso se si vuole tradurre il proprio sito utilizzando questa soluzione: bisogna richiedere al proprio hosting un servizio aggiuntivo per l'acquisto di uno o più domini di terzo livello.
Struttura e Sotto cartelle: (Esempio: nomesito.com/it - nomesito.com/de)
questa a mio parere è la soluzione migliore per tradurre un sito. Perché? Perché è gratis e perché è semplice da attuare. Basta solo creare una cartella nella root del sito web e inserire tutte le pagine tradotte del sito con tanto di index. Non dimenticate di inserire l'index tradotta nella lingua scelta anche nella sottocartella, in modo da generare un vero e proprio sito web tradotto "ad hoc".Conclusioni:
il consiglio è quello di sfruttare la struttura del sito web, nomesito.com/en (struttura con sottocartelle). In tal modo si aumenta il numero di pagine indicizzate del dominio in questione.A causa di uno scorretto utilizzo (spam) fatto dai vari SEO sui domini di terzo livello, non mi stupirei se i domini di terzo livello subissero trattamenti particolari dai motori di ricerca. Per tanto non si consiglia (anzi) l'utilizzo dei sottodomini per differenziare temi diversi, in modo da aumentare la tematizzazione dei vari domini.
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Ciao
allora qui mi scatta necessariamente la domanda, magari stupida eh, perchè non può esserci come terza soluzione non avere siti differenti per ogni lingua?
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In che senso non avere siti differenti per le lingue ?
Se il visitatore è italiano gli faccio vedere il sito in italiano, se è inglese gli faccio vedere il sito in inglese.Ovviamente devo riuscire a differenziare i path altrimenti i motori di ricerca mi indicizzeranno il sito solamente per la lingua di default.
Oppure non ho capito la domanda ?
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No sono io che scrivo senza accendere il cervello (spero mi succeda saltuariamente)
Intendevo perchè non predere spazi web e domini differenti per ogni singola lingua.
Ovvero nel .com l'inglese, nel .it l'italiano eccSpero di essermi capito
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Ed inserisco una sottodomanda: e come trattare una sezione in lingua diversa in un forum (magari un VBulletin?)
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Immagino che domini di terzo livello it.dominio.com o dominio.it siano per google la stessa cosa. Magari per qualche tipo di statistica geografica non funzionano un gran che bene i domini di terzo livello, ma secondo me sono la stessa cosa.
Ovviamente c'e' anche un discorso economico. Se con il dominio di terzo livello devi solo contattare il tuo ISP per farti settare degli alias, con i domini di secondo livello devi prima acquistarli e poi chiamare il tuo ISP per farti settare gli alias.
M.
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@sit3000 said:
Intendevo perchè non predere spazi web e domini differenti per ogni singola lingua.
Ovvero nel .com l'inglese, nel .it l'italiano eccSpero di essermi capito
Per il semplice motivo che così si aumentano i contenuti del sito.E come tutti sappiamo a google piace.
Come scrivo in conclusione al post originale:
nomedominio.it/en/index
nomedominio.it/en/second-page
nomedominio.it/en/ecc..."In tal modo si aumenta il numero di pagine indicizzate del dominio in questione". Un modo strategico per aumentare i contenuti per google.:o
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Ciao egidio anche a me piace la tua soluzione, ma vorrei porti un paio di dubbi che mi sono venuti:
- i nomi delle pagine devono cambiare a seconda della lingua? Ad esempio se in italiano ho una pagina contatti.php in inglese deve diventare contact.php?
- A google in italiano lo indirizzo al mio sito, per le altre lingue devo fare lo stesso?Oppure basta lo sitemaps?
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A google in italiano lo indirizzo al mio sito, per le altre lingue devo fare lo stesso?Oppure basta lo sitemaps?Scusa potresti rifare la domanda... Non l'ho capita:?
Per quanto riguarda le keyword da usare: ovviamente bisogna guardare il target, i miei siti sono tutti in italiano è le keyword pure.
Se devo vendere cellulari sul mercato italiano usero keyword del tipo: telefonini, cellulari e così via. Se invece voglio vendere i mie prodotti in inghilterra usero le keyword: cellular oppure thelephone ecc...La risposta alla tua domanda è: SI!
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Quindi mi confermate che attualmente la soluzione migliore per il sito multilingua siano le sottocartelle?
Se utilizzo un CMS? Devo reinstallarlo in tutte le varie sottocartelle e scrivere i contenuti tradotti nelle relative lingue?
Grazie
Marco
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Se vuoi un consiglio usa Drupal. Ha un ottimo sistema di multilingue, e a runtime puoi scegliere tra
- dominio.lingua
- lingua.dominio.ext
- dominio.ext/lingua
Anche il sistema di multilingua è facile da utilizzare. Per ogni pagina puoi scegliere la lingua oppure se va bene per tutte le lingue. Se scegli che la pagina X è creata per la lingua di default (scegli sempre l'inglese come lingua di partenza) in automatico lui ti mette un link (visibile solamente a chi ne ha i diritti) che ti porta ad una pagina contenente l'elenco delle lingue attive e per ogni lingua un link alla stessa pagina tradotta o alla pagina di traduzione gia' precompilata (se hai inserito una immagine nel testo originale, te la ritrovi anche qui). Io l'ho dato in mano ad un mio cliente non informatico e lui si è fatto il sito in 4 lingue.
M.
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Io utilizzo Joomla e mi sembra di aver capito che è meglio evitare i vari componenti che traducono il sito (tipo joomfish) ma utilizzare sottocartelle per le varie lingue.
Ora mi chiedo...devo perciò reinstallare tutto il cms nelle sottocartelle per ogni lingua desiderata...è cosi?
Saluti
Marco
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Io non sto parlando di un componente che traduce il sito. Io sto parlando di un modulo (penso che sia l'equivalente del componente di joomla) che ti gestisce il multilingua. Non ti traduce nulla.
Ma scusa, joomla non ti gestisce il multi-sito senza dover reinstallare N-volte tutto il cms ?
M.
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Si, è appunto la mia domanda...hai letto sopra?
La soluzione ideale a livello SEO e avere i contenuti tradotti nelle sottocartelle relative, ma, utilizzando un cms, non posso spostere le pagine semplicemete in sotto cartelle, devo reinstallare il cms per ogni lingua...è questo che voglio sapere.
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Una sola installazione.
Per farti capire: w w w.pastificiorosalba.com è un sito multilingua fatto con drupal dove è stato scelto di definire la lingua tramite la directory di appartenenza. Ad esempio:
w w w.pastificiorosalba.com/de/content/pesto-alla-genoveseTu crei le tue pagine con il CMS non le inserisci a mano, anche perchè la cartella "de" non esiste.
M.
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Ma allora è un tipo di riscrittura delle url che fa credere a GG che le pagine siano divise in cartelle diverse?
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Diciamo di si, ma è una cosa interna. Sono degli alias.
Per drupal tutti i contenuti sono identificati come "node", quindi il quinto contenuto che hai creato lo trovi (senza nessun tipo di configurazione) sotto node/5. Poi c'e' un modulo (autopath) che in automatico ti crea (ad esempio) "/it/quinto_post.html" come alias e all'interno di tutto il sito il tuo node/5 sarà scritto (negli a href) come "it/quinto_post.html". Quello che devi fare tu è scrivere il post e configurare come vuoi gestire lingue e url dei post. A tutto il resto ci pensa Drupal.
M.
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Io uso Joomla ma credo si possa fare ugualmente no?
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Premesso che per un grosso progetto relativo al settore turistico ho deciso di adottare la struttura a sottocartelle, e siccome mi interessava gestire anche gli importi valuta, ho utilizzato, seguendo anche la logica utilizzata da Microsoft per il suo social, le lingue nel formato xx-xx.
Esmiosito.com/it-it per l'italiano
miosito.com/en-gb per l'inglese anglosassone
miosito.com/en-us per l'inglese americanoquindi in una pagina con lingua en-gb vengono visualizzati di default gli importi in sterlina mentre in una pagina con lingua en-us in dollari americani.
Preciso che ho aggiunto gli attributi lang e xml:lang nel tag html e il meta-tag content-language
@egidio said:
- Due lingue diverse non possono mai stare sulla stessa pagina.
Su questo punto non sono d'accordo. Il w3c consiglia di indicare la lingua come attributo del relativo tag.
Es:
<div lang="en">testo</div>
<a href="..." lang="es">anchor</a>@egidio said:
- Due documenti "A" e "B", anche se sono identici ma differiscono ta loro solo per la lingua, sono due documenti diversi. Come tali "A" e "B" non sono classificabili come "contenuti copiati".
Questa è una tua supposizione o è una certezza? Nel mio caso specifico non sono ancora in grado di esprimere un giudizio perchè il sito è online da pochi mesi però me lo sono chiesto più volte.
Ad esempio due pagine con lingua italiano (it-it) e italiano/svizzera (it-ch) sono già di default considerate diverse anche se sono identiche nei contenuti?
Io per sicurezza ho inserito il nome della nazione nei tag title, description e in alcune parti della pagina: potrebbe non bastare ed essere oggetto di penalizzazione?
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State conforndendo la localizzazione con la lingua.
dominio.it significa: sito destinato a residenti in italia, e non sito per chi parla italiano.
mentre
it.domino.com, e dominio.com/it possono avere il significato che si vuole, se significa Italia allora è bene indicarlo nei webmaster tools.
Personalmente per un sito multilingue (e non localizzato) preferisco it.domino.com.