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Legalita' dell'email marketing verso le aziende
Mi rivolgo a tutti coloro che svolgono attivita' di email marketing verso aziende SENZA aver verificato se sono presenti nel registro delle opposizioni e SENZA aver chiesto il loro consenso. Quando parlo di aziende, non sto pensando a Spa o srl, penso piuttosto a professionisti, freelance, aziende di persona, sas insomma a tutti coloro che sono aziende ma anche persone fisiche. Faccio questa distinzione poiche' l'ultima modifica fatta da monti alla privacy, legge 40 del D.L. 6 dicembre 2011, in pratica liberalizza il contatto verso le aziende ma non verso le persone fisiche ma senza specificare se il proprietario di un'azienda agricola, ad esempio, sia una persona fisica o un'azienda. So di essermi un po' incartato ma spero di aver posto in maniera comprensibile la domanda
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Il mio avvocato dice che a srl e spa va bene, ma ai professionisti e ditte individuali no..il confine preciso è, secondo me, un po'difficile da individuare.
Se si fa email marketing di certo non si può certo fare una visura di tutte le imprese presenti in db per verificare se sono Spa, Srl oppure società di persone.
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Vado a memoria, al momento non trovo il link alla sentenza. Mi pare che qualche anno fa un avvocato abbia vinto una causa fatta nei confronti di una azienda che gli aveva mandato una email al suo indirizzo. Tale indirizzo veniva usato sia per scopi professionali che per scopi personali.
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Capisco ma la mia domanda è un poca impegnativa e ha bisogna di una risposta autorevole, attendo sempre qualcuno risponda e che è a conoscenza della materia con autorevolezza.
@bago La legge è cambiata varie volte negli ultimi anni ad esempio nel 2009 con Berlusconi e nov. 2011 con Monti....
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melky: non troverai nessuno che ti da una risposta certa (soprattutto in pubblico) perchè sono argomenti poco testati nelle aule. Proprio conoscendo le modifiche alle leggi e verificando le sentenze passate puoi costruirti una idea più precisa. Se vai nel dettaglio di come è cambiata la legge vedrai che le modifiche fatte non sono così chiare e che modificano solo parzialmente la normativa creando ancora più incertezza e confusione perchè alcune parti non modificate vanno in contrasto con altre modificate. La sentenza cui mi riferisco io è utile a capire che la casella di un avvocato può essere considerata casella di un privato. Mi sembra una risposta puntuale alla tua domanda. Per la mia conoscenza le modifiche del 2009 e del 2011 non fanno modifiche in tal senso: non si spingono mai fino al punto di esplicitare come distinguere una casella di un privato da una aziendale, e quindi penso proprio che non sia cambiato nulla.
Purtroppo come in tante cose in italia abbiamo una normativa molto complicata e molto limitante e abbiamo il 99% delle persone che la violano (talvolta inconsapevolmente, talvolta perchè è quasi impossibile non farlo) e contemporaneamente abbiamo pochissimi casi di pene applicate per le violazioni.
Ad esempio la normativa è differenziata in funzione del carattere promozionale o meno della comunicazione, ma non specifica che cosa rende una comunicazione "promozionale". Troverai tanti PARERI di chi ti dice cosa è promozionale e cosa no, ma di fatto nella legge non c'è scritto, quindi....
Da considerare inoltre che un conto è la normativa sul trattamento dei dati personali, che specifica se e come possiamo avere un archivio di indirizzi email, altro conto è il poter mandare comunicazioni elettroniche a tali indirizzi. Il fatto di poter aver un archivio di email aziendali senza chiedere loro il consenso (come prevede l'ultima modifica di Monti) non significa automaticamente che puoi anche mandare loro tonnellate di spam.
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Io sono pienamente d'accordo con quanto tu dici bago, il fatto che non mi spiego perche' tanta gente rischia multe salatissime, oppure procedimenti legali + multe salatissime. Vuoi forse dirmi che, in italia, si fanno le leggi e poi non si puo' farle rispettare perche' sono inattuabili
Comunque sia io non rischio, cerchero' di promuovere le mie attivita' in altro modo. Sai non vorrei essere io a sfatare, sulla mia pelle, il mito espresso due righe piu' su.....
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E' come il limite dei 30 che puoi trovare a volte in autostrada in presenza di lavori, o quello dei 10 che trovi su alcune statali.
Se ti può consolare, comunque, indipendentemente da quello che dice la legge, se tu ti metti ad inviare massivamente email a professionisti/artigiani/microimprese/etc senza avere avuto un loro consenso è altamente probabile che la tua email finisca nello spam e che il tuo IP finisca in blacklist. La tecnologia antispam "se ne frega" della legge (soprattutto di quella italiana). In realtà quello che ti serve per aggirare i filtri antispam non è il consenso, ma gente che sia interessata alle tue email, che le legga, che le clicchi e non che le marchi come spam o le cancelli senza nemmeno aprirle. Questo di solito è molto più facile se i destinatari ti hanno dato il consenso e quindi sanno chi sei e hanno già manifestato in passato il loro interesse nell'argomento.
La strada sicura esiste: cerca qualcuno che gestisca una newsletter informativa indirizzata allo stesso bacino di utenza sul quale devi promuoverti e chiedigli di inviare una pubblicità dei tuoi servizi ai suoi utenti (ovviamente a pagamento). Ancora meglio, secondo me, è l'inserimento dlla tua pubblicità all'interno della newsletter informativa (come se fosse un banner web). A quel punto nella landing page inserirai la possibilità di contattarti e di iscriversi alla TUA newsletter. La stessa landing la puoi anche usare come target di una campagna AdWords, sempre con lo scopo di raccogliere contatti.
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Grazie bago per i preziosi consigli
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Io non ho mai avuto problemi. Forse per il semplice fatto che ogni volta che devo inviare una campania email la studio per bene. Scelgo di nuovo tutte le email, mi concentro sul fatto se può interessare o meno quello che sto inviando. Altrimenti penso che non ci sia grande successo nei invii.