• Super User

    La Procura deve attenersi alla ricerca della fonte di prova circoscritta all'ambito della querela. Nella fattispecie facebook e per il periodo y.
    Non può cercare fonti di ricerca della prova aliunde invadendo la sfera privata.
    Faccio un esempio: in caso di intercettazioni concesse sulla fonte di prova x se nella telefonata si parla di ulteriore reato quella notizia non rileva perchè acquisita illegittimamente. Pertanto dovrà cercare altra fonte di ricerca della prova al fine della contestazione o tale fonte di prova non sarà ammissibile.
    Se io scrivo in un forum "ho commesso un omicidio" questo non può assurgere a prova.
    Persino la confessione non esime la procura di cercare altrove le prove perchè la confessione è atto narrativo proveniente dalla parte e, da sola, non è sufficiente a fondare l'accusa. Vi devono essere riscontri oggettivi.
    Diverso il caso dove vi sono già indizi e il colpevole confessa: in questo caso le dichiarazioni avallano la prova già acquisita.


  • User Attivo

    Scusa giurista ma quale sfera privata???
    Stiamo discutendo su un forum pubblico 😄


  • Bannato User

    Allora mi inquieti.
    Esiste un modo per cancellare tutti i messaggi pubblicati?


  • User Attivo

    Scusa armino ma, considerando che stiamo parlando di una cosa che, pur essendo un reato penale mi ricorda molto una "bambinata" non sarebbe la cosa migliore parlare con la parte querelante , trovre un accordo e far ritirare la denuncia? :smile5:

    Già la vita è dura e sporcarsi la "fedina" penale per una "stupidata" come questa :arrabbiato:


  • Super User

    Il forum è pubblico.. ma la linea di connessione ed il pc no. E pubblicamente è un Sig. "armino" che scrive.. non il Sig. xy...
    Inoltre devo ancora vedere la Procura che, per questo tipo di reato, si muove più di tanto...già fa fatica ad espletare le indagini che deve!...
    Credo comunque che la cosa più stupida che armino possa fare è contattare il querelante ed offrire denaro in cambio della rimessione di querela contro ignoti..
    In ogni caso il reato è procedibile d'ufficio e non a querela di parte... quindi il querelante che rimette la querela non sortisce effetto alcuno...le indagini proseguirebbero comunque.
    Per inciso: tutti i reati sono penali. Non esistono i reati civili.


  • User Attivo

    Vero... non è il mio settore chiedo venia.

    Sicuramente, se la cosa può tranquilizzare l'amico, in Itaglia anche le procure lavorano un po come vogliono....

    Giusto per farti un esempio l'anno scorso avevo presentato un esposto nei confronti di un ufficio statale che aveva rifiutato una autocertificazione ai sensi del D.P.R. 445/2000.

    Non solo non è stata accettato ma la procura ha pure archiviato.... :dull:


  • Super User

    L'esposto non ha rilevanza nè l'effetto della querela.
    Dipende in base a quale motivo il pm ha ritenuto non vi sia stata omissione d'atti d'ufficio.


  • User Attivo

    Non so esattamente cosa cambia ma nel mio scritto presentato alla stazione dei carabinieri c'era scritto "esposto / denuncia" 🙂

    Detto in poche parole, mi hanno rifiutato il passaggio agevolato (ipt ridotta) di proprietà di un auto di 21 anni registrata ad un registro storico riconosciuto in Piemonte in quanto non avevo l'iscrizione all' ASI (che non è obbligatoria e NON esiste alcuna legge)
    Avevo quindi autocertificato che l'auto aveva i requisiti per ottenere la riduzione prevista.

    Mi fermo perchè vado profondamente OT 😄


  • User Attivo

    AARGHH!!!
    Istigazione a delinquere :fumato:

    p.s battute a parte leggevo che collegarsi ad una rete NON protetta è comunque reato.


  • Consiglio Direttivo

    @criceto said:

    Vi serva da lezione ....
    Quando fate cazz... (ops..) boiate in internet, fatelo via wireless da una panchina del parco ( o più comodamente dal sedile della vostra auto) dopo aver "sniffato" le connessioni non protette disponibili.

    A Cricè... :rollo:

    A prescindere dal fatto che utilizzare una rete non protetta sia reato o no - fino a poco tempo fa c'erano ancora dubbi in merito - io mi sentirei di dire semplicemente di non fare boiate quando si accede alla rete, ma di comportarsi esattamente come ci si comporta "dal vivo". Su internet si ritiene di essere tutelati da un certo anonimato e di conseguenza di godere di una certa impunità e di poter fare tutto ed il contrario di tutto (sto parlando in generale, sia inteso), ma i reati sono praticamente gli stessi; infine, se l'autorità giudiziaria volesse risalire al responsabile ci metterebbe veramente pochissimo tempo.


  • Super User

    Ahahah 🙂 criceto... stai meditando di darti al crimine? 😉


  • Bannato User

    Signori, ma trincerarsi dietro il generico "Lascio la connessione WIFI accessibile a tutti, oppure mi collego tramite router" può essere una soluzione plausibile?


  • Super User

    Direi di sì.


  • Consiglio Direttivo

    Si? In che senso? 🙂
    Credo che ognuno sia responsabile della propria rete. Lasciandola aperta naturalmente si diventerà corresponsabili delle incursioni di eventuali scroccatori esterni, no?


  • Bannato User

    Beh ovvio, ma sinceramente non tutti sono così tecnici.
    Inoltre, si può lasciare la connessione aperta per permettere a più persone di collegarsi, il padre, il figlio, il nonno con te domiciliati.
    L'ho buttata lì, perchè il riferimento ad una festa con tanto di nomi e cognomi indicati, mi sa di poco credibile e soprattutto postulerebbe l'escussione di terzi.


  • Bannato User

    Comunque, ragazzi, scusatemi se sono prolisso ma siete veramente gentili ad assistermi in questi momenti veramente duri.


  • Super User

    Non sono d'accordo Lorenzo. Questo reato vuole il dolo e neppure soccorre l'art. 40 cpv cp perchè non si può essere a conoscenza che altri utilizzeranno illegittimamente la rete...in questo caso non si ha l'obbligo giuridico di impedire alcunchè perchè non vi è norma che pretenda che vi sia un atteggiamento difensivo sulla propria connessione.
    Viceversa, utilizzare senza consenso la rete altrui è un illecito.


  • Consiglio Direttivo

    Attenzione, non è la stessa cosa. Un conto è lasciare aperta la connessione al fratello, al cugino, al nonno, ecc. ecc. (penso che chiunque lo faccia dentro casa propria con persone fidate), cedendogli la chiave di accesso, e quindi mantenendo la rete wi-fi bloccata, un conto è lasciarla aperta e di fatto concedere al vicino o al primo maleintenzionato che passa vicino casa di connettersi e ... fare acquisti online truffaldini, scambiare link pedopornografici, truffare, diffamare, ecc.
    E' ovvio che la polizia postale prenderà di petto il titolare della linea. Io assolutamente non toglierei la protezione al wi-fi.

    Ps: Per Giurista
    Ricordavo (da altre discussioni nel forum) che non fosse obbligatorio proteggere la propria connessione. A scanso di equivoci credo che proteggerla non costi nulla, no? Ciò potrebbe per lo meno evitarci eventuali grane, pur fossero soltanto convocazioni da parte dell'autorità giudiziaria, sbaglio? 🙂