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Aiuto...sono passibile di denuncia?
Ciao a tutti.
Vi racconto brevemente un episodio accaduto ieri, in base al quale vi chiedo se sono passibile di denuncia.
Una mia amica con due figlie è stata lasciata dal marito, il quale non le passa gli alimenti così, preso dalla rabbia, ieri ho telefonato al marito e gli ho detto queste testuali parole: "Ma non ti metti vergogna di aver abbandonato tua moglie e le tue figlie che non hanno neanche i soldi per mangiare?".
Nel resto della telefonata lui mi ha chiesto chi fossi e mi ha invitato a dirgli queste cose dal vivo (in modo anche un po' provocatorio).
La cosa che vi chiedo però è questa: mi ha detto che stava registrando la telefonata e che mi avrebbe denunciato.
Può farlo per la frase che gli ho detto? Se sì, di che reato mi accuserebbe?
Ultima domanda: Se mi avesse denunciato, non c'è un modo per saperlo in tempi brevi senza aspettare la notifica che mi dovrebbe arrivare a casa?
Vi ringrazio anticipatamente e vi chiedo scusa se mi sono dilungato troppo.
Attendo vostre risposte, ciao.
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Se si "allarga" con le minacce di denuncia/querela potresti tu querelarlo per "minaccia di fatto grave inesistente"
Dormi sonni tranquilli
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Per sapere se sei indagato fai una istanza ex 335 cpp alla procura competente.
In ogni caso hai commesso sia il reato di molestia che d'ingiuria.
Lui, a sua volta, sta commettendo il reato ex art. 570 c.p. peraltro procedibile d'ufficio. la moglie dovrebbe denunciarlo.
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Molestia e ingiuria per avergli detto la verità? Ma dove siamo arrivati...
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Non è consentito fare telefonate a numeri privati se non autorizzati. E non è consentito usare termini quale vergognati etc...
Ci si deve difendere mediante i mezzi istituzionali e lo può fare solo chi è legittimato a questo
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Le società di recupero crediti hanno titolo per fare una telefonata e non certo dicendo "si vergogni".
Sono passibili di querela.
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Certo, è risaputo che tutti gli Italiani alle prese con un recupero crediti hanno migliaia di euro da spendere in avvocati per una causa contro società con uno stuolo di legali alle loro dipendenze.
Mi si perdoni l'OT:
[...]
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@giurista said:
Le società di recupero crediti hanno titolo per fare una telefonata e non certo dicendo "si vergogni".
Sono passibili di querela.
concordo peccato che se lo fai ti aumentano le rate da pagareNo però è vero quanto ai detto, anche se in certi casi la signora ha perfettamente ragione anche dal tono della risposta dello str..ano tipo
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@teoesse said:
Mi si perdoni l'OT:
[...]
Ciao teoesse e Benvenuto nel Forum Gt.
Mi spiace, ma su un OT che offende un nostro utente non possiamo sorvolare.
Ti richiedo pertanto una più attenta lettura del regolamento del forum; in particolare il punto 4
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Non mi è chiaro che c'entra, nella replica, "gli italiani che hanno migliaia di euro da pagare per una causa contro società..." : la querela non è una causa e non costa nulla e neppure ci vuole l'avvocato...basta recarsi in qualunque stazione dei Carabinieri.
Tantomeno, reagendo a soprusi, aumentano le rate. Nella mia esperienza è esattamente il contrario.
Le società di recupero crediti peraltro applicano costi che nessuno è tenuto a soddisfare perchè tali costi non sono liquidati da un giudice.
Il creditore che si avvale di tali società deve sobbarcarsi egli stesso i costi; lo stesso dicasi in caso le società di recupero abbiano acquistato il credito...tali costi non sono dovuti.
Purtroppo queste società cavalcano l'onda dell'ignoranza in diritto dei debitori nonchè dei loro timori.
Per inciso...si sfati la diceria che "le cause costano migliaia di euro".
Sono un legale e non ho mai riscontrato questo...le cause costano in base al valore della causa stessa.
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Caro criceto, mi è stata posta una domanda in punto di diritto e in diritto ho risposto.
Circa a come vedo le cose io in tema vorrei precisare che io le vedo e voglio vederle solo dal punto di vista professionale, visto che sono un legale.
Conoscendo bene il modo di agire delle società di recupero credito chiarivo che costoro non sono legittimati da alcunchè ad agire in tali modi
che sono appunto passibili di querela.
Nessun credito può legittimare la molestia e, tantomeno, l'essere" tartassati e perseguitati" come attesti tu stesso.
Il luogo che ci ospita attiene al diritto e quindi qualunque confronto in linea con il thread credo che sia ben accetto.
Forse non altrettanto le battute che, viceversa, trovano cittadinanza altrove.
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@criceto said:
Prego comunque i lettori di non continuare su tale argomento, non lo ritengo in linea con il luogo che ci ospita e non pensavo con una battutina innocente (sono un pochetto perfido) di scoperchiare il famoso vaso ....
@giurista said:
Il luogo che ci ospita attiene al diritto e quindi qualunque confronto in linea con il thread credo che sia ben accetto.
Forse non altrettanto le battute che, viceversa, trovano cittadinanza altrove.Caro Criceto, Giurista... e altri.
Questo forum è entrambe le cose:-
siamo una community e quindi un pò di sano OT può anche starci; può starci anche se "pepato" o "perfido alla Criceto", ma sempre rimanendo nei ranghi di un corretto e civile comportamento e senza battute fuori luogo;
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siamo anche e soprattutto un forum che guarda alla qualità (non a caso siamo inflessibili con chi per esempio non scrive i post in italiano corretto o usa abbreviativi da sms); non credo che stimati professionisti (in tutti i settori) siano disposti a mettere piede in un forum di bimbiminkia dove magari le risposte vengono date alla volemosebene e senza alcun apporto professionale.
Buon proseguimento con l'interessante discussione.
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Lorenzo-74,
mi dispiace che tu abbia inteso come offesa il mio commento, mi sembrava palese che fosse una battuta scherzosa. Comunque, a scanso di equivoci, chiedo scusa anche a Giurista ribadendo che non era mia intenzione offendere nessuno.Criceto, ti ringrazio per il gesto nobile, anche se in realtà ho solo preso spunto dal vostro scambio di battute. Non mi hai certo obbligato a mettermi in mezzo.
Chiariti questi punti, chiedo venia per quest' ultimo OT e ritorno a fare il lettore.
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[QUOTE=giurista;984721]Conoscendo bene il modo di agire delle società di recupero credito chiarivo che costoro non sono legittimati da alcunchè ad agire in tali modi che sono appunto passibili di querela. Nessun credito può legittimare la molestia e, tantomeno, l'essere" tartassati e perseguitati" come attesti tu stesso./QUOTE]
Se ho capito bene:
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se il debito è stato stabilito da una sentenza, l'importo è esigibile da una società di recupero crediti, con le dovute maniere e senza perseguitare/molestare, ma ad esempio presentandosi tutti i giorni a casa del debitore.
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se il debitore nel frattempo è diventato nullatenente e senza lavoro, ma comunque "protetto" dalla famiglia, la società di recupero, del credito stabilito da un giudice civile/penale, lo può pedinare ed appena lo vede con 10 euro in mano, gli salta addosso e gli strappa la banconota, magari anche la mano.
Per i due casi che conosco: per gli importi di un anno di locazione non pagati, il giudice ha emesso sentenza, ma l'avv. non riesce a recuperare proprio nulla, oppure una sentenza penale per diffamazione che doveva essere pagata sulla base delle disposizioni del giudice, incluso spese legali: ma anche in questo caso l'avv. non riesce a recuperare nulla poiché entrambi i soggetti sono nullatenenti (forse avevano qualcosa ma hanno venduto tutto): c'è una scadenza al recupero dei crediti? Ma se i costi di recupero sono superiori al credito cosa si fa? Suggerimenti?
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Sia i punti uno e due comportano una condotta molesta. Non è consentita.
Il recupero crediti non ha scadenza se si provvede ad interrompere la prescrizione.
Si deve valutare se pagare i costi (che saranno rimborsati se il debitore non è nullatenente) e proseguire oppure lasciare perdere...
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giurista, senza offesa, le tue mi paiono letture ortodosse, eccessivamente teoriche e poco empiriche.
Se ti rubassi un pacco di kleenex dalla tasca, sarei passibile di violazione dell'art. 624 c.p., con tanto di 6 mesi reclusivi. Ora, voglio conoscere quella procura che spende tempo, danaro, per dirimire una simile controversia legale/penale.