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Suap
Lo "Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) è un servizio destinato agli imprenditori ed ai cittadini che intendono diventare imprenditori con investimenti in un determinato territorio.
La mia curiosità, entrando frequentemente per ragioni di lavori su siti che portano all'utilizzo di detto sportello, è quella che segue.
Trovo spesso nelle indicazioni per l'utilizzo dello sportello le seguenti diciture:
lo SUAP è ......
il SUAP è .....
La prima all'orecchi suonerebbe male ma sono certo che come al solito il nostro amico Leonov saprà pascere del suo scibile anche noi.
Grazie.
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Caro Acconto, la storia dell'articolo da coordinare alle sigle è lunga, tortuosa e piena di oscillazioni incontrollate e incontrollabili.
Per farla breve possiamo dire che entrambe le tue proposte (il/lo SUAP) sono corrette in funzione della tua scelta di pronuncia della sigla e non c'è una regola vera e propria che possa soccorrere chi si appresta a mettere un articolo davanti a un acronimo.
Scrive a tale proposito Luca Serianni, nella sua Grammatica Italiana (Cap. IV, §9–12):
Con le sigle possono presentarsi vari casi:
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Sigle la cui prima lettera è una vocale (AUC, ENI, OLP, USA). Quale che sia la pronuncia, si usano gli articoli prevocalici l', gli, un nel numero e nel genere richiesto da quella particolare sigla: un UFO, la USL o l'USL, gli USA.
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Sigle che cominciano con una consonante. Distinguiamo due possibilità:
a) Se le sigle sono pronunciate o possono essere pronunciate come una sola parola (FIAT, DIGOS, MEC o anche PSI letto /p-si/), esse vogliono l'articolo preconsonantico nel genere richiesto da quella particolare sigla e, con le sigle maschili, nella forma richiesta dalla consonante o dalle consonanti iniziali: la FIAT, il MEC, lo SME, il PRI, ma il PSI (e non lo PSI come ci si aspetterebbe) per effetto della soggiacente parola "partito".
b) Se invece le sigle sono pronunciate per lettere distinte, avremo il e un quando il nome della prima lettera cominci per consonante: il CNR (letto /il tci 'enne 'erre/), un BR (letto /un bi 'erre/). Con le lettere il cui nome abbia iniziante vocalica l'uso è molto incerto.
[...]
- Con l'articolo femminile l'elisione è possibile (ma è rara) per le sigle il cui nome della prima lettera abbia iniziale vocalica: la FLM (letto /la 'effe 'elle 'emme/) o l'FLM, la RSI e l'RSI, ma ovviamente solo la DC, la BNL ecc.
Per venire al caso specifico: se pronunci la sigla come fosse una parola sola dotata di senso compiuto (/'suap/, accento sulla U), allora penso che la soluzione migliore sia forse l'articolo il, scelta che però mal si accorda con la forma estesa quando pensi che 'lo' è l'articolo della parola 'sportello' che fornisce la prima lettera per la sigla medesima, quindi c'è un discostamento tra la sigla e la sua pronuncia estesa (il suap vs. lo sportello).
Se invece pronunci il tutto come una sequenza di lettere (/'esse u a pi/), allora probabilmente domina la forma lo SUAP eliso opportunamente in l'SUAP.
La scelta sta a te: in qualsiasi modo tu voglia vederla, non commetti un errore – o comunque un errore grossolano – quindi sentiti libero di adottare la pronuncia che più ti aggrada a patto di scegliere le giuste associazioni.
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Grazie. Anche oggi ho imparato qualcosa.
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In merito al SUAP c'è una cosa curiosa, che però ritengo impropria.
Spesso con SUAP si intende anche la pratica tecnico-amministrativa da presentare a quello sportello.Quindi: "devi fare un SUAP".
Leonov, può ritenersi corretto, o andrebbe detto "pratica SUAP"?
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Estendere il significato della sigla alle pratiche che si depositano nell'ufficio mi sembra un po' eccessivo; una cosa parecchio 'tirata per i capelli', insomma.
Alquanto diverso invece è dire o scrivere "devo fare una TAC", in quanto la Tomografia Assiale Computerizzata è il trattamento cui ci si sottopone, non l'ufficio o il reparto ospedaliero presso il quale ci si presenta per fare domanda.
Sospetto però che si possano trovare esempi documentati e noti (anche se magari piuttosto gergali) in cui questo tipo di estensione è ormai acclimata e non fa venire più i brividi a nessuno.
Al momento non mi viene in mente nulla di specifico, ma proverò a concentrarmi e a cercare qualcosa.
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Io non ho mai sentito dire "devi fare un Suap".
Anche perché le pratiche hanno nomi diversi e in genere non è sufficiente dire che fai una pratica al Suap perché un commercialista ti chiederebbe subito: "Sì, ma che pratica?"
Potrebbe essere una DIA se c'è ancora, una SCIA, prima presentavi un COM1 o altre comunicazioni.Poi vedi tu. Se ti piace puoi farti anche un INPS, un'INARCASSA - io al posto tuo opterei per quest'ultima visto che è femmina.
Non hai idea di quante volte io mi faccia contemporaneamente l'Agenzia delle Entrate e l'INPS in Camera di Commercio........
....una tale goduria, vero Acconto?
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Qui a Roma si dice così in merito alla DIA; credo che si dica ora anche della SCIA, ma questo non posso confermartelo perchè quando mi sono occupato dell'ultimo suap ancora la SCIA non l'avevano inventata. Io ti riporto la mia esperienza da tecnico, forse voi commercialisti siete più ligi e precisi.
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E infatti mi sono immaginata le inesattezze che potei dire o che già dico sul tuo mestiere. Ma è che la cosa mi ha fatto ridere.