• Moderatore

    Campagna sociale contro l'AIDS

    :bigsmile:

    Nonostante le scene di nudo esplicito (:giggle:) la visione del video è raccomandata soprattutto ai minori, per ovvie ragioni di sensibilizzazione.


  • Super User

    Molto carina 🙂
    All'estero sono sempre avanti con queste cose...


  • Consiglio Direttivo

    Davvero ben fatta.

    Se non erro, però, ricordo che la prima volta che la vidi (la pubblicità, intendo: niente facili battute please), aveva una colonna sonora diversa, decisamente meno martellante e un filino più sorniona.


  • Consiglio Direttivo

    Bella, la pubblicità.
    Direi, però, che la censura se la sono andata proprio a cercare.
    Francamente mi sembra un pò troppo esplicito il messaggio per poter essere trasmesso in televisione.
    A parte la sensibilità individuale (a qualche purista potrebbe dar fastidio), la tv è affollata a tutte le ore anche da bambini.


  • Community Manager

    @Leonov said:

    Se non erro, però, ricordo che la prima volta che la vidi (la pubblicità, intendo: niente facili battute please), aveva una colonna sonora diversa, decisamente meno martellante e un filino più sorniona.

    Si, hai ragione 😉

    @lorenzo-74 said:

    A parte la sensibilità individuale (a qualche purista potrebbe dar fastidio), la tv è affollata a tutte le ore anche da bambini.

    Concordo, meno sulla sensibilità individuale, molto di più sul fatto che quel messaggio non è per tutte le età.

    La pubblicità è davvero molto bella, creativa, un messaggio senza dubbio che colpisce ma...funziona?

    Questo tipo di comunicazione passa?

    Di sicuro è virale, fa il giro, ma cosa ci resta dopo aver visto il video?

    Non c'è nessuna traccia dell'AIDS, ma molto è legato alla possibilità del fare sesso o meno.

    Resto con molti dubbi e poi mi viene in mente l'articolo di Stuart..

    :ciauz:


  • Consiglio Direttivo

    @ Lorenzo: il messaggio è rivolto di certo a un pubblico di persone sessualmente attive o in procinto di diventare tali, dunque seleziona una fascia anagrafica ben precisa, per la quale credo che le animazioni siano meno scioccanti di quanto potrebbero apparire a un utente generico.

    Penso anche che il carattere "surreale" delle animazioni cerchi di mitigare la carica potenzialmente "pornografica" del filmato, riuscendoci egregiamente a mio parere (specie con l'aiuto della colonna sonora originale).

    L'efficacia della campagna in ordine al suo scopo originario, invece, potrebbe essere come spesso accade indebolita dall'eccellente qualità del prodotto: si apprezza il filmato e si dimentica il messaggio.

    @ Giorgio: Ho letto l'articolo di Stuart, molto ben costruito; non so quanto lo specifico caso delle pellicce si possa adattare alla presente situazione, però i pilastri dell'analisi restano validi e perfettamente applicabili.

    Non ricordo infine se la pubblicità di cui parliamo qui fosse diretta unicamente alla prevenzione contro l'HIV oppure genericamente contro le malattie a trasmissione sessuale: nel secondo caso credo sia stato giusto incentrare il messaggio sull'uso del preservativo quale barriera generica e protezione "tuttofare" per potersi garantire un'esperienza di coppia appagante ma sicura.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Leonov,
    se devo dare un parere da un punto di vista esclusivamente markettaro, di comunicazione, ottima l'idea di dar vita agli scarabocchi presenti sui bagni pubblici, divertente l'animazione, ma, come dice Giorgio, non si comprende il fine dello spot. O meglio si comprende: l'uso del preservativo e basta. Potrebbe andar bene anche per uno spot cinese mirato al controllo delle nascite.

    Per il discorso etico, ovviamente è rivolto a persone sessualmente attive, e concordo pure che non sia "scioccante" per il target di riferimento. Io ritengo però che sia "volgare" e poco adatto ad essere trasmesso in tv. Non capisco perchè per comunicare un messaggio qulche pubblicitario debba sempre e comunque strafare!

    La tv inoltre non la vedono solo le persone sessualmente attive, ma anche molti minori.


  • Consiglio Direttivo

    Infatti non credo che questa campagna pubblicitaria sia mai andata in tv. Nè che fosse destinata a quel mezzo di comunicazione.

    Dalle notizie che sono riuscito a reperire si tratta di un video virale diffuso unicamente su Vimeo e poi sul Tubo, prodotto dall'agenzia TBWA e dallo studio di animazione Mikros Image su commissione dell'AIDES, importante associazione francese per la lotta alle malattie sessualmente trasmissibili.

    A proposito: questa era la versione originale (occhio, anzi orecchio, al sonoro originale).

    Essendo finalizzata alla diffusione sulla Rete, penso che la maggiore libertà concessa agli sviluppatori del progetto sia pienamente accettabile, anche se in generale i contenuti presenti su internet avrebbero forse bisogno di un pubblico di fruitori leggermente più consapevoli e preparati (ma questo è un discorso molto generale che ci porterebbe fori tema).