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Ciao
io sono in fase di pre start up col portale e ti dico che se il portale incassa a % sul transato va incontro a beghe di tipo legislativo (solo in Italia) tanto che Booking nata a Pisa ora ha sede a Bruxelles.
ciao ciao
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Ciao ragazzi,
@lucrez said:
Quello che proprio non so è: come fa Booking a trasferire i dati delle cdc all'hotel?? Perchè da quello che so i dati delle cdc stesse non possono rimanere nei server nemmeno di Booking, se non con grandissime spese di sicurezza...
anche a me interessa molto questo aspetto, qualcuno ne sa qualcosa?
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Provo a chiarire un pò i vari apsetti del problema.
Innanzitutto va chiarito un aspetto fondamentale: siamo solo una piattaforma di prenotazione online o fungiamo come agenzia viaggi onlne?
La precisazione è fondamentale per evitare anche problemi giuridici.
In particolare la piattaforma di booking online offre solo un servizio di prenotazione sul web, cioè un'interfaccia tecnologica che consente il booking online dove gli "attori" principali sono l'utente e la struttura ricettiva.
In questo caso il "contratto" di prenotazione si intende stipulato tra la struttura e l'utente, il portale resta estraneo alla prenotazione.
Nel caso di un'agenzia viaggi online invece, tipo Expedia, il contratto di prenotazione o vendita viene stipulato tra utente e agenzia che pertanto per operare ha bisogna della relativa Licenza di Agenzia Viaggi.
Fatta questa premessa passo a chiarire i diversi punti:- Percentuali e commissioni, queste vengono stabilite liberamente seguendo le leggi del mercato; in particolare più prenotazioni dimostri di poter fare e più alta è la commissione che puoi richiedere all'albergatore. In genere comunque si attestano sul 10% per portali o agenzie che fanno un fatturato limitato, dal 13 al 20% per i portali più importanti. Un'altra differenza esiste tra hotel, residence e villaggi, gli hotel riconoscono in genere la commissione più bassa, il residence la più alta che può arrivare oltre il 25%. Ultima variabile è l'ubicazione della struttura; una struttura di una località famosa concede una commissione inferiore a quella ubicata in una località secondaria.
- Prenotazione online, in questa caso, considerando che la disponibilità delle camere è "online" , la prenotazione si intende perfezionata immediatamente. Infatti alla conclusione dell'operazione automaticamente la piattaforma invia alla struttura la conferma della prenotazione dell'utente che a sua volta riceve una mail di conferma dell'accettazione della prenotazione da parte della struttura.
Da tenere presente che è proprio questa prerogativa della conferma immediata che non fa applicare in questo settore la clausola del ripensamento per gli acquisti online.
Detto questo preciso che comunque l'utente ha la possibilità di annullare la prenotazione in base alle politiche di cancellazione precisate dalla struttura o dall'agenzia e che devono essere riportate sul portale.
L'aggiornamento delle disponibilità su vari portali la struttura lo può effettuare automaticamente utilizzando software come i Channel Manager. - Tempi di risposta, come ho già precisato la piattaforma risponde in tempo reale e dà la conferma immediata. La possibilità di annullamento della prenotazione è vincolata alle condizioni generali e in alcuni casi la prenotazione è revocabile pagando una penale.
- Requisiti per entrare nei portali, anche questo aspetto segue le leggi del mercato; un' interessante struttura di Venezia non avrà nessun problema a entrare in Booking.com, forse sarà addirittura il portale a chiederlo e per convincerla le proporrà una commissione contenuta e senza vincolo di Allotment. Mentre per una struura modesta situata in una località sconosciuta sarà molto difficile inserirsi in questi portali.
In conclusione voglio ricordare che una delle problematiche principali del settore è la possibilità per il portale di poter contare su una certa disponibilità di camere delle strutture per questo sarebbe importante al momento della stipulazione del contratto con una struttura, poter inserire l'obbligo di avere un Allotment su un preciso numero di camere.
Un altro aspetto sono le tariffe delle strutture, la cosidetta "parity rate", il Revenue management, gli sconti, le promozioni, le tariffe non rimborsabili, le convenzioni, etc.,ma questa è tutta un'altra storia.
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Aggiungo carne al fuoco:
- quale può essere una percentuale fisiologica di prenotazioni non andate a buon fine? (noshow, cancellazioni entro e fuori termini, overbooking)
- In caso di applicazione di penale, il prelievo sulla carta viene fatto direttamente dalla struttura, giusto? In questo caso, come viene comunicato alla struttura il numero di carta?
- Ci sono portali a prenotazioni immediata, altri a "preventivo" con prenotazione successiva. Cosa ne pensate?
Saluti
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- In caso di noshow si addebita al cliente la prima notte, negli altri casi la penalità prevista dalle politiche di cancellazione.
- La piattaforma conserva i dati della Carta di Credito, questi dati vengono utilizzati dalla struttura per chiedere l'addebito tramite il Pos. A volte la procedura di addebito è macchinosa e viene osteggiata dalle banche.
- La differenza sta nel fatto che quelli con prenotazione immediata sono il cosidetto "e-commerce turistico", gli altri no perchè sono semplicemente portali con "prenotazioni su richiesta" che oltre a dare scarsi risultati commerciali richiedono un notevole impegno di tempo per la verifica della disponibilità e delle tariffe.
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Grazie infox,
secondo la vostra esperienza, qual è una percentuale fisiologica di prenotazioni non andate a buon fine per i diversi motivi?
Per quanto riguarda la carta di credito, non viene quindi trasmessa in qualche modo alla struttura, ma direttamente disponibile sulla piattaforma?
Per quello che ne so, per detenere i dati integrali di una carta di credito, bisogna essere conformi allo standard PCI DSS, che impone delle misure di sicurezza enormi, non ipotizzabili per piccoli portali.
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@infox said:
- La differenza sta nel fatto che quelli con prenotazione immediata sono il cosidetto "e-commerce turistico", gli altri no perchè sono semplicemente portali con "prenotazioni su richiesta" che oltre a dare scarsi risultati commerciali richiedono un notevole impegno di tempo per la verifica della disponibilità e delle tariffe.
Ciao Infox,
dai tuoi post noto che hai notevoli conoscenze sul booking on-line, tuttavia, con esperienze annuali nel settore dei portali turistici, contraddico in pieno quanto stai affermando.
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il booking on-line viene evitato come la peste dagli utenti accorti (soprattutto da italiani per località italiene). Nonostante i siti di booking si spaccino come quelli che fanno risparmiare, in realtà segnalano circa 1/7 delle strutture realmente disponibili, ed i prezzi non sono certo i migliori.
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A meno di non dover prenotare dall'oggi al domani, la richiesta di più preventivi, contattando direttamente le strutture, ed ottenendo i prezzi migliori, le risposte ad eventuali domande, è la soluzione più adottata e preferita.
Un portale che offre entrambe le possibilità di prenotazione ha questi risultati:
0,2 % di prenotazioni immediata, e permanenza media quasi sempre di un solo giorno
10% di prenotazioni con contatto diretto, con permanenza media di una settimana (alla faccia degli scarsi risultati commerciali)
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Salve
Non so la provenienza dei tuoi dati, ma francamente sono molto differenti da quelli in mio possesso.- In assoluo è più facile trovare prezzi bassi da un Tour operator online (Expedia, Logi travel, Booking.com, etc.) perchè grazie alla loro forza commerciale riescono a spuntare tariffe nette molto vantaggiose.
- Sicuramente il booking online favorisce le prenotazioni di 2/3 giorni, meno quelle di 1 settimana in cui l'utente vuole più rassicurazioni.
- Le percentuali di 0,2% e 10% a cosa si riferiscono, al traffico, alla mail info, etc.
- I costi di gestione poi .........................................................
Se tu trasformi il 10% delle mail di richiesta info in prenotazioni, cosa ti viene a costare il tutto; considerando che mediamente la commissione e intorno al 10/13%, cosa rimane al gestore del portale dopo aver sottratto alla commissione i costi di acquisizione cliente (visibilità online, costo impiegata per contatto struttura e calcolo preventivo)?
Infine ti lascio una riflessione, perchè le strutture ricettive, nonostante la tua "tesi di portali peste" fanno la coda per chiedere l'inserimento nei portali delle agenzie viaggi online pagando commissioni fino al 30% (soprattutto per i mercati esteri), e addirittura inseriscono un link sui loro siti per consentire la prenotazione online degli utenti su queste piattaforme? (tipo booking.com)
E' chiaro che questi portali non soddisfano l'esigenza di tutti i consumatori, del resto l'e-commerce non è per tutti, c'è chi fa acquisti online con disinvoltura e piena soddisfazione da anni e c'è chi è ancora diffidente perchè ha paura di una fregatura.
Anche per le strutture ricettive è la stessa cosa, ci sono quelle che credono nel booking online e si organizzano in tal senso inserendosi nei portali e aggiornando sempre la disponibilità online e invece ci sono invece quelle che non vogliono il booking per vari motivi, vogliono contrattare il prezzo direttamente con il cliente, vogliono "selezionare" la clientela, non riescono a tenere aggiornate le disponibilità, hanno un numero ridotto di camere, etc.Del resto il mondo è bello perchè è vario!
Buon lavoro
In fondo il mondo è bello perchè è vario!
Buon lavoro
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Spiego meglio quanto esposto nel mio precedente post.
Prendi una qualunque località, nella stessa proponi sia strutture prenotabili tramite un servizio di booking on-line (1), sia strutture prenotabili contattando telefonicamente che via e-mail (2).
Il presupposto è che chi accede alla pagina sia interessato a soggiornare in tale località.
Per il caso (1) le prenotazioni si concretizzano nello 0,2% dei casi, nel caso 2 nel 10% dei casi.
Si potrebbe obbiettare che nel caso (1) non bisogna muovere un dito e ci si ritrova con un ospite, nel caso (2) si deve rispondere a 10 persone prima che una diventi ospite.
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Personalmente manco farei la fatica di mandare l'email a un hotel se ho la possibilita' di prenotare direttamente online.
Mi sembra che come sempre si debba verificare localita' e tempi.
Se cerco un'hotel a Firenze per una notte, preferisco prenotare online/telefonare un'email difficile la spedisco.
Se cerco un'hotel per una settimana di vacanza al mare dopo 358 giorni di lavoro e trovo la struttura che mi soddisfa anche se non ha il booking online gli spedisco un'email .
Quindi credo che molto dipenda dalla localita' e dalla tipologio della struttura.
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@wookie said:
Personalmente manco farei la fatica di mandare l'email a un hotel se ho la possibilita' di prenotare direttamente online.
Da viaggiatore Io invece preferisco proprio mandare una e-mail sia perché scripta manent verba volant, sia perché impiego meno tempo e posso contattare più hotel contemporaneamente.
Dalle risposte via e-mail e dalla loro celerità capisco (mi piace pensare di poter capire) la professionalità e la disponibilità della struttura ricettiva.
Un sistema di prenotazione online non mi permette di entrare in rapporto in questo modo.
Magari sarò strano io, però preferisco un contatto più diretto.
Naturalmente telefono sempre la settimana prima per assicurarmi che tutto sia apposto.Valerio Notarfrancesco
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Indirettamente entrambi state confermando esattamente quanto ho scritto, e che verifico ogni giorno nel portale che gestisco.
@dirioz said:
A meno di non dover prenotare dall'oggi al domani, la richiesta di più preventivi, contattando direttamente le strutture, ed ottenendo i prezzi migliori, le risposte ad eventuali domande, è la soluzione più adottata e preferita.
Un portale che offre entrambe le possibilità di prenotazione ha questi risultati:
0,2 % di prenotazioni immediata, e permanenza media quasi sempre di un solo giorno
10% di prenotazioni con contatto diretto, con permanenza media di una settimana (alla faccia degli scarsi risultati commerciali)
Questo mette anche in evidenza come la nicchia del booking online copra solo la parte del "tocca e fuggi".
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Penso che bisogna fare una distinzione di fondo tra hotel business e hotel per vacanze.
Sicuramente per le vacanze l'utente richiede più chiarimenti e quindi utilizza la mail o il telefono, se trova questa possibilità.
Io comunque non credo alle statistiche di Dirioz, qual'è il portale preso in considerazione? Gli utenti arrivano sul portale con gli stessi strumenti di web marketing?
Personalmente gestisco da anni portali con booking e portali con prenotazioni su richiesta, le mie statistiche, come ho già riportato nei precedenti interventi, sono completamente diverse.
Le statistiche riportate da Diroz si riscontrano solo nel caso del sito specifico di una struttura ricettiva e non nel caso di un portale.
Oltretutto gli addetti ai lavori sanno benissimo che nel caso di portali con richiesta di preventivo spesso succede che l'utente contatta e prenota direttamente sul sito della struttura ricettiva.
Per mia esperienza nel turismo online quello che conta è soprattutto il prezzo.
Se riesci a spuntare tariffe scontate, il portale fattura, se invece hai le stesse tariffe della struttura, perdi in partenza a meno che non sei booking.com, expedia, etc. che investono milioni di euro su google e quindi sono in grado di essere presenti con tutte le keywords possibili, anche quelle con il nome della struttura, poi grazie alle loro offerte come per esempio "le tariffe non rimborsabili" riescono a proporre prezzi inferiori a quelle ufficiali delle strutture e quindi diventano molto competitivi.
In questo senso, l'ultimo esempio è quello di groupon e similari, portali che riescono a realizzare anche più di 500 prenotazioni in 1 solo giorno di pubblicità, vendendo online pacchetti scontati anche più del 50% con pagamento immediato con carta di credito.
Per concludere io penso che oggi avere un portale turistico senza booking online, equivale a realizzare un sito di e-commerce di orologi che, quando l'utente, dopo aver scelto l'orologio di suo gradimento vuole acquistarlo, gli viene detto di inviare una mail di richiesta disponibilità perchè si deve verificare se il prodotto è ancora disponibile.
Mi sembra che oltre a essere un controsenso commerciale, questo sia anche l'aberrazione dell'e-commerce.
Saluti
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A me queste statistiche di Dirioz non mi convincono.
A meno che non ci troviamo in presenza di un portale che propone soggiorni termali o offerte specifiche per famiglie con bambini, i dati di Dirioz non corrispondono a quelli in mio possesso. Le statistiche di Dirioz corrispondono piuttosto alle performances di un sito di una struttura e non a quelli di un portale.
Qual'è il nome del portale che offre queste statistiche?
Come arrivano gli utenti? Si usano strategie promozionali online o altro?
Oltretutto, dalla mia eperienza ho visto che nel caso di un portale con richiesta di preventivo, molto spesso si verifica che l'utente alla fine del suo iter, prende informazioni dal portale, ma prenota contattando direttamente la struttura ricettiva.
La vera differenza nel turismo online non la fa il booking o la richiesta di preventivo, ma la fa quasi sempre il prezzo!
Se hai un potere contrattuale tale che ti permette di offrire pacchetti a tariffe scontate vendi, se hai un portale con le stesse tariffe delle strutture, perdi in partenza.
A meno che non ti ricavi una nicchia particolare o sei Booking, Expedia, etc. che spendendo milioni di euro riescono a essere presenti su google con tutte le keywords, anche quelle con il nome della struttura.
Ma anche loro utilizzano la leva del prezzo, infatti tramite le "tariffe non rimborsabili" propongono prezzi decisamente inferiori ai prezzi ufficiali delle stesse strutture ricettive.
In questo ambito si collocano anche i vari Groupon e similari che riescono a vendere anche oltre 500 prenotazioni in 1 giorno, grazie a pacchetti con tariffe scontate di oltre il 50% che l'utente acquista online con la carta di credito. (alla faccia dello 0,2%).
In conclusione penso che oggi avere un portale turistico senza booking equivale ad avere un sito di e-commerce di orologi che quando il liente vuole acquistare il modello prescelto, gli viene detto di inviare una mail di richiesta disponibilità perchè si deve verificare se il prodotto è disponibile.
Oltre a essere un controsenso commerciale mi sembra che questo sia l'aberrazione dell'e-commerce.
Saluti
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@infox said:
In conclusione penso che oggi avere un portale turistico senza booking equivale ad avere un sito di e-commerce di orologi che quando il cliente vuole acquistare il modello prescelto, gli viene detto di inviare una mail di richiesta disponibilità perchè si deve verificare se il prodotto è disponibile.
Oltre a essere un controsenso commerciale mi sembra che questo sia l'aberrazione dell'e-commerce.
SalutiLe cose sono molto diverse: un conto è un bene che è quello, sia comprato da tizio che da caio, e quindi basta guardare il prezzo, un conto è scegliere tra decine o centinaia di alberghi disponibili.
Ad ogni modo, giusto per chiarire, dal portale che gestisco è possibile prenotare oltre 5000 strutture utilizzando booking . com (tramite la cosiddetta white label, dalla quale non si capisce che si tratta di booking - mi sono rifiutato di fargli pubblicità al marchio vista la bassissima percentuale di prenotazioni che se ne ricava - ). Le strutture prenotabili tramite booking sono comunque poche rispetto al totale delle strutture pubblicate.
Il portale permette "purtroppo" anche altri tipi di contatti con le strutture, ed i risultati sono quelli che ho detto.
Ho collaborato in passato anche con expedia (con pay x click), venere, initalia ... il risultato non cambia, se la gente ha molte proposte non prenota tramite loro.
Se poi pubblichi solo strutture di booking (come ho visto in tantissimi siti), la percentuale cresce... ma si viaggia comunque sull 1-2% di prenotazioni.
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Intanto diciamo che nel turismo online, in particolare per un sito di una struttura ricettiva, la percentuale di conversione difficilmente va oltre il 4%, mentre per un portale la percentuale diminuisce.
Quindi per fare business bisogna avere tante visite, oltre 10.000 visitatori giornalieri. E' chiaro che il tuo portale essendo un white label non riesce a posizionarsi bene nei motori e quindi per ottenere visite deve utilizzare strumenti di pubblicità online costosi tipo il ppc.
Se poi queste visite generano prenotazioni di 1 o 2 notti e la sua percentuale è del 10% rischia di rimetterci.
Ma questo non è colpa del booking online ma dell'indeguatezza del tuo sistema di portale.
Non ho capito infine che cosa fanno gli altri "contatti con le strutture",
Linkano per caso i siti delle strutture?
Saluti
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Le vie del signore sono infinite: credere che la propria via sia quella giusta è lecito, credere che sia la migliore è discutibile, ma credere che sia l'unica è da presuntuosi. Il bello di un forum è quello di poter esprimere le proprie opinioni ed esperienze: esprimere sentenze senza saper nulla di chi c'è dall'altra parte è però un grave errore.
@infox said:
Intanto diciamo che nel turismo online, in particolare per un sito di una struttura ricettiva, la percentuale di conversione difficilmente va oltre il 4%, mentre per un portale la percentuale diminuisce.
Questa è semplicemente la tua opinione. Secondo la mia esperienza, invece, se sono interessato ad una certa località e giungo in un portale che propone un ventaglio completo di proposte (sto lavorando da anni per avvicinarmi a tale situazione), un contatto, dopo aver già filtrato le strutture che interessano, si trasforma più facilmente in prenotazione rispetto al visitatore del singolo sito.
@infox said:
Quindi per fare business bisogna avere tante visite, oltre 10.000 visitatori giornalieri. E' chiaro che il tuo portale essendo un white label non riesce a posizionarsi bene nei motori e quindi per ottenere visite deve utilizzare strumenti di pubblicità online costosi tipo il ppc.
Chi ha mai detto di avere un portale in white label? Per me la white label è un semplice link ad una pagina, no follow per giunta.
Il tuo "è chiaro", indica semplicemente quanto è chiaro secondo la tua eseprienza: secondo la mia è tutt'altro. Sono nella prima pagina di google con 2271 query, di cui in prima posizione con 599. Dati fornite da strumenti per webmaster, che come ben saprai rappresentano solo una parte del totale. Query che fanno regolarmente gli internauti, non certo query che mi invento io per illudere un potenziale cliente.
Mai speso un centesimo in ppc.
@infox said:
Se poi queste visite generano prenotazioni di 1 o 2 notti e la sua percentuale è del 10% rischia di rimetterci.
Ma questo non è colpa del booking online ma dell'indeguatezza del tuo sistema di portale.
Non ho capito infine che cosa fanno gli altri "contatti con le strutture",
Linkano per caso i siti delle strutture?
SalutiAltra tua pura e semplice opinione. Anche il tgcom ha sputato sentenze negative su wikipedia, il tgcom.........
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Salve a tutti,
vorrei provare a ragionare con dati alla mano, ovviamente ognuno per la propria esperienza.
Io posso dirvi che il mio portale, che lavora solo sulla base di preventivo e successiva prenotazione, realizza il 3% delle prenotazioni.
Ovviamente le ragioni della mancata realizzazione della prenotazione possono essere tantissime, mancata risposta della struttura, risposta tardiva, non accettazione del preventivo, fino addirittura a indirizzo email del cliente errato e azione dei filtri antispam.Ho sempre avuto il dilemma della scelta tra prenotazione immediata e richiesta di preventivo, voi avete dati verificati?
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Sono d'accordo con te Dirioz che l'esperienza personale è poi quella che conta, ma la mia è solo la risposta argomentata alle tue affermazioni che reputano la richiesta di preventivo come la soluzione migliore rispetto al booking online. Ora poi si scopre che il portale presenta solo il link al whitelabel del booking.
Ma allora parliamo di un'altra cosa non di un portale di booking online.
Quando parli di percentuali di trasformazione che parametri prendi in considerazione?
Per avere un dato obiettivo dovresti tener conto solo delle visite ricevute dal whitelabel e non delle visite totali del portale che invece dovrebbero essere conteggiate per il calcolo della statistica per la richiesta di preventivi.
Per Faxio posso dire che se il 3% è il rapporto con le visite del sito mi sembra ottimo, se invece è come penso la percentuale di prenotazioni rispetto ai preventivi effettuati è un pò bassa ma in linea con gli scarsi risultati del settore.
Saluti
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@infox said:
la richiesta di preventivo come la soluzione migliore rispetto al booking online
Non è la migliore, è la preferita (la più usata). Dal lato commerciale, di chi propone il servizio, invece il booking è sicuramente la soluzione migliore: altrimenti perché spederebbero milioni di euro in pubblicità? La pubblicità ha proprio lo scopo di proporre un prodotto come se fosse il migliore.
@infox said:
Ma allora parliamo di un'altra cosa non di un portale di booking online.
Infatti, ho sempre parlato di un ibrido, che permette sia contatti diretti che prenotazioni tramite un servizio di booking. Atrimenti come avrei fatto a paragonare le cose?
@infox said:
Quando parli di percentuali di trasformazione che parametri prendi in considerazione?
La struttura X riceve una richiesta, che probabilità ha che tale richiesta diventi una prenotazione effettiva? Il 10% di cui parlavo. Naturalmente è un valore medio basato su migliaia di strutture. C'è chi ottiene 0% e chi 100%
@infox said:
Per avere un dato obiettivo dovresti tener conto solo delle visite ricevute dal whitelabel
lo 0,2% è già calcolato in quel modo
@infox said:
e non delle visite totali del portale che invece dovrebbero essere conteggiate per il calcolo della statistica per la richiesta di preventivi.
Quella è un'altra statistica ancora.