Torno sull'argomento per dare conto delle "entusiasmanti" novità in materia di PEC. E' stato, infatti, pubblicato (12 agosto) il bando di gara per la concessione del servizio, con scadenza al 9 settembre. Già da questo si nota come il nostro governo sia intenzionato ad aprire a tutti, ma proprio tutti, la possibilità di partecipare a questa gara!
Segnalo, per i curiosi, che l'aggiudicatario dovrà possedere una rete di sportelli fisici:? (ricordo che parliamo di PEC, un servizio esclusivamente online!!!) in grado di assicurare un punto di accesso in almeno l'80% del comuni italiano con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, con orario di aperetura dal lunedì al sabato, 9-13. A me ne viene in mente solo uno, le Poste italiane.
La PEC che il governo regala (per modo di dire, la si pagherà con le tasse ovviamente!) agli italiani pare sarà solo per le comunicazioni tra cittadini e PA (notare che quasi nessun ente statale, nonostante siano obbligati per legge, hanno già la PEC), mentre per le altre comunicazioni non sarà fornito il servizio.
Il bando di gara, infatti, precisa che l'aggiudicatario potrà fornire servizi accessori a pagamento (tipo le comunicazioni tra privati).
Quindi, un bando di gara che limita fortemente le imprese che possono partecipare ad un appalto di 50 milioni di euro, con possibilità (servizi accessori) di lucrare ulteriormente in un mercato monopolizzato per legge.
Date le restrizioni direi che ci sono anche buone possibilità di dover subire una procedura di infrazione da parte della Comunità Europea.