Domanda da 100 milioni di dollari!
Vediamo di fare qualche considerazione; anzitutto la quota è la stessa, sia se si versa in un Fondo sia che rimanga in Azienda, quello che cambia è la rivalutazione che su queste quote viene garantita:
In Azienda ti devono garantire una rivalutazione pari al 1,5% + 75% dell'inflazione (è per legge); diciamo che negli ultimi anni, con l'inflazione al 2%, sostanzialmente ti dovevano garantire un 3% circa.
Nel fondo dipende; da cosa? da tante cose.....di base il fondo cerca almeno di replicare quel 3% che garantirebbe l'azienda; in realtà si può "investire" la propria quota in uno dei vari comparti che il gestore del fondo mette a disposizione: garantito, medio, o più "aggressivo"; ovviamente al crescere della possibilità di fare meglio del 3% sale anche il rischio di non farlo! é un vero e proprio investimento, per cui serve prudenza, visto che si tratta di un valore che, nelle intenzioni del legislatore, andrà ad essere parte della nostra previdenza integrativa.
Altre considerazioni:
se l'azienda ha più di 50 dipendenti in realtà la quota finisce comunque al Fondo Tesoreria INPS (che però garantisce la stessa rivalutazione, ovvero 1,5% + 75% dell'inflazione).
la scelta di versare a Fondo esterno credo si possa fare anche in un secondo momento, per cui,visto il periodo non proprio felice del mondo finanziario.....e visto che l'inflazione è comunque abbastanza alta, direi che è possibile pensare di versare a Fondo esterno solo in un secondo momento.
C'è da dire che vista la recente riforma sul TFR tra un po' si sapranno anche meglio i vari rendimenti che hanno garantito i fondi, e quindi molte delle considerazioni potranno basarsi anche su qualche numero.
Dovrebbe esserci comunque la possibilità di versare una parte del TFR in un Fondo e la restante trattenerla in Azienda (la diversificazione è comunque una forma di riduzione del rischio).
Bisogna capire anche le condizioni del Fondo cui si aderisce, che differiscono le une dalle altre: il Fondo può essere "chiuso" (anche detto "negoziale") o "aperto" (a seconda che sia a disposizione di una particolare categoria lavorativa o meno). Può dare garanzie o meno. Può avere costi di gestione bassi o alti. Ci sono insomma "buoni" e "cattivi" Fondi (come ogni investimento che si rispetti).
da ultima una considerazione pratica. Sul TFR si può richiedere un anticipo: è un diritto, ma a certe condizioni. Diciamo che l'Azienda è mediamente meno severa con queste condizioni, visto il rapporto più familiare che ha con il dipendente.
Forse ti ho confuso le idee ......comunque l'argomento è di quelli su cui si potrebbe parlare per giorni!
Ciao!
CJ