p.s.
lapsus...
Treu sein wollt ich und froh, heren und küssen den Mann
io non mi sono resa conto che ho scritto ehren ma la correzione giusta sarebbe herzen coccolare giustamente, non rendere onore lo so io perché l'ho detto ma non approfondiamo
vernade
@vernade
Post creati da vernade
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RE: Poesia/ciak 2
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RE: Poesia/ciak 2
(trad. di Andrea Landolfi, Tascabili Newton)
fantastico era il mio professorepermettimi però un'osservazione
EPIGRAMMA VENEZIANO (72)
«Wär ich ein häusliches Weib und hätte, wasich bedürfte,
Treu sein wollt ich und froh, heren und küssen den Mann.»
So sang, unterandern gemeinen Kiedern, ein Dirnchen
Mir in Venedig, und nie hört hic ein frömmer Gebet.Johann Wolfgang Goethe
«Wär ich ein häusliches Weib und hätte, was ich bedürfte,
Treu sein wollt ich und froh, ehren und küssen den Mann.»
So sang, unter andern gemeinen Liedern, ein Dirnchen
Mir in Venedig, und nie hört ich ein frömmer Gebet.Johann Wolfgang Goethe
altrimenti il povero goethe si gira nella tomba.
sicuramente sei d'accordo, da grande perfezionista di stileper quanto riguarda la tua traduzione..avrei da ridire in diversi punti.
landolfi coglie perfettamnete il ritmo dell'originale, tu con la tua smania di 'ricompattare' la poesia lo perdi.
può essere una versione più moderna, ma non rende lo stile del vecchio goethe (e lo stile viene sempre rispettato anche se /proprio perché più antico).la traduzione di landolfi 'se fossi una donna di casa' è in sintonia con l'originale. la parola 'donna' è importante perchè 'donna di casa' si oppone implicitamente a 'donna di strada' che è la protagonista. e anche perché "häusliches Weib" è un' espressione sorprendentemente pudica per una prostituta. io non la tralascerei
lo stesso discorso vale per la parola "uomo". è il centro della poesia insieme a "donna" che hai tralasciato prima e a cui è speculare.
e fra 'preghiera' e la tua traduzione 'orazione' per quello che interpreto io (ma questo è sempre soggetto appunto a interpretazione personale) è preghiera... oltre alla traduzione letterale è anche quella che fa più senso per il suo campo semantico..
preghiera esprime meglio il quasi "augurio" della prostituta. "se fossi una donna di casa e avessi il bene materiale necessario per mantenermi in modo da non essere costretta a fare la prostituta onorerei il mio uomo.
perciò la parola 'preghiera' rende la doppia matrice semantica di "recitare una preghiera" (una ballata così pudica e sensibile per una prostituta, cantata fra ballate triviali da renderla quasi una'preghiera' ) e "pregare" nel senso di un desiderio sincero espresso in una canzoncina.mein senf.
'il mio "senape" '. -
RE: La donna; acquisendo emancipazione ha perso l'identità femminile?
Io ci penso?
Non sono un biologo, non sono uno zoologo; ma suppongo che la femmina dell?animale ? quando va in calore ? si accoppi (non ?si leghi?) a più maschi del gruppo cui appartiene, forse ritenendo ogni volta ciascuno più forte e possente del precedente. Perché?? Essa deve procreare ? lo sente: va a ricevere dentro di sé il seme di quel maschio speciale, come se esigesse che le sue creature nascano/diventino altrettanto forti e possenti?...
@pikadilly said:
Non tutte le "animalesse" fanno così...ci sono animali che si legano e stanno insieme in eterno...:D
si infatti... questa è una teoria biologica-evoluzionistica che non tiene assolutamente conto della vita sessuale dei papagallini ondulati
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RE: La donna; acquisendo emancipazione ha perso l'identità femminile?
Ho capito questo ? sembrerà strano e ridicolo ? stando fra i miei olivi, in primavera/estate, a tagliar l?erba. L?erba vi cresce intorno con virulenza inaudita: io la taglio e lei ricresce/io la taglio e lei ricresce. Beh, ci vedo/ci leggo nella mia erba e nei miei olivi ? in quella ? resistenza, garanzia, perpetuità, la quantità che è ricchezza, la catena che è esplosione, lo spazio che si riempe stracolmo; in quelli ? immobilità, contorcimento, tendenza; un?architettura che s?impasta di aria, la forma solitaria che si staglia, la precarietà fatale dell?esito o morte. domandina offtopic .. non è che per caso sei cugino di valentinox?
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RE: PdL Norme in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti
@Vampiretta said:
Guarda io ricordo una trasmissione in cui riportavano che spesso purtroppo è un farmaco abusato. Intervistarono anche un paio di famiglie di un bambino affetto da adhds che prendevano il farmaco per calmarsi. Poi probabilmente hanno detto una cavolata.
Vampi io ti credo che hai visto quello che hai riportato e credo che sia anche normale con la cultura d?informazione che ci troviamo ad arrivare a conclusioni come lo hai fatto tu.
La colpa è dalle media che non tratta l?argomento con tutta la sua complessità come dovrebbe ma dà informazioni talmente lacunose che lo spettatore è costretto a fare una combinazione delle conoscenze che ha già sul tema (o pensa di sapere) e le informazioni tratti dal servizio televisivo e così farsi il suo giudizio.
oppure i media stessa prima di fare uno servizio non si documentano bene sul tema oppure partono da concetti tutto loro.. sarebbe ancora più grave ma non mi stupirebbe.
ogni volta che in italia vedo un servizio di cronaca nera mi stupisco quanto in basso può cadere la stampa e la tv italiana. ma questo è un discorso a parte..È assolutamente vero che succede che una parte dei genitori in seguito alla diagnosi del figlio comincia ad assumere il ritalin.
L?adhds è una sindrome che molto probabilmente ha una forte componente genetica in quanto ricorre spesso all?interno della stessa famiglia. Ma è solo da poco che l?adhds ha una sua attenzione medica e pubblica. Perciò molte persone che hanno già avuto problemi sin dall?infanzia scoprono dopo la diagnosi del proprio figlio che potrebbero essere affette dalla stessa sindrome. Così ci sono dei casi in cui più membri della famiglia cercano la cura del ritalin.
Tutto qui.
Una ?autocura? di una persona ?normale? che prende il ritalin per ?capriccio? avrebbe nessun effetto positivo. Magari il primo mese sarebbe più veloce in alcuni compiti quotidiani (ma anche meno preciso) ma poi subentrerebbe nervosismo, irritabilità, iperattività fino a sindromi di psicosi.
Proprio perché solo a persone con la sindrome adhd fa l?effetto ?paradossale? di focalizzare e calmare. A persone normali per avere gli stessi effetti del ritalin basterebbe assumere 15 dosi di caffè al giorno..
Questo non esclude che non ci siano state persone che ci hanno provato col ritalin..anzì...Ma è normale che una persona che non ha una informazione su cosa sia il funzionamento del ritalin e che cosa sia precisamente l?adhds e guarda le informazioni dati dai quotidiani tv ecc si faccia la conclusione che sia un calmante e che viene anche abusato dai genitori incoscienti anche su loro stessi.
Detto questo vorrei precisare che sono assolutamente per un controllo della prescrizione di ritalin.
Il ritalin è un farmaco e come qualsiasi farmaco ha una lunghissima lista di effetti indesiderati e va preso soltanto se il benificio sia nettamente superiore agli effetti che possa dare sulla salute.
Non tutti i medici sono coscenziosi nelle loro prescrizioni e nemmeno nelle loro diagnosi.
Non è possibile che succede come sta succedendo che dei medici prescrivono del ritalin a diagnosi vaga, tanto per vedere se può dare un benificio. È assurdo ma sta succedendo.
Anche perché tutti questi casi e le successive polemiche vanno a sfavore delle persone a cui ritalin potrebbe essere veramente un aiuto. Perché l?adhds esiste, anche se a vari gradi, e in casi più gravi la ritalin può essere utile perché può attenuare una sofferenza psicologica anche molto elevata. Ma non dovrebbe mai essere un obbligo come succede ogni tanto a genitori che si vedono costretti a dare i figli dei psicofarmaci su ordine della direzione scolastica perché il loro figlio ?disturba?.... (!)Sembra che in queste discussione non esiste una posizione di mezzo. Interessi economici è sperranze di domazione facile di bambini difficili da una parte, fundamentalismi politici e etici dall?altra parte.
Ma tutto quello va a danni della discussione seria e si gioca sulla schiena delle persone che con l?adhds hanno veramente a che fare e che devono combattere anche con tutta questa disinformazione, non importa da che parte venga.Volevo dire questo
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RE: Viaggio di Natale 2007?
lago di costanza:
http://www.allgaeu-ausfluege.de/07lindau_winter.htm
a casa dei miei..come ogni anno
speriamo che quest'anno ci sia un po' di neve.. i mercatini di natale senza non hanno la stessa atmosfera
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RE: PdL Norme in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti
In effetti i dubbi da te sollevati appaiono reali, dibattuti e controversi.
certo che queste tematiche vengono discusse scientificamente, anche in modo piuttosto acceso, come è anche giusto, visto la delicatezza della questione.
se non fosse così sarebbe piuttosto grave
dall'altra parte ho notato che in pubblico se ne discute spesso a partita preso e senso il necessario background su cosa si sta effettivamente parlando, riducendosi a pensare che adhds non sia nient'altro che una diagnosi per un bambino troppo vivace per 'funzionare' nella società che abbiamo creato e che il ritalin sia una specie di valium per bambini.
da qui il mio post
è una cosa che mi fa irritare parecchio perchè da una parte semplifica il problema, creando ad esempio ulteriore disagio a una famiglia che ha un bambino realmente affetto da questo disturbo in quanto crea anche accuse su presunti errori d'educazione in mancanza di conoscenze sulla reale esistenza e sulla sintomatologia di questa malattia.
e dall'altra parte propria la visione riduttiva che il ritalin sia una soluzione per 'calmare giù' i bambini iperattivi suggerisce facilmente a genitori e anche spesso insegnanti senza molti scrupoli morali che sono stressati da un bambino col solo diffetto di essere vivace a trovare una soluzione facile al loro problema col bambino.sulle statistiche e sulle citazioni che fai vorrei solo dire che come in ogni discussione di forti tensioni fra interessi economici da una parte e forti posizioni, paure e anche fundamentalismi ideologici dall'altra muoversi fra le varie statistiche, articoli e citazioni è molto molto difficile e tutto quanto scritto, non importa da quale campo viene secondo me va preso con molta cautela..
il più ovvio (e perciò anche il più sospetto di partenza) sono gli interessi del settore economico in questione che potrebbe avere anche molti interessi a spingere i risultati della ricerca in una determina parte.
però proprio leggendo quello che hai citato tu dalla voce di wikipedia fa vedere che anche la controparte non sempre sia molto trasparente.
questo comincia già dalla citazione delle fonti e dei dati riportati. come mi posso fidare di un'articolo che cita un'articolo che a sua volta cita i dati di tanti altri articoli la cui verifica risulta piuttosto difficile. una catena a palla di neve così secondo me è molto poco autorevole in quanto difficilmante si può controllare 1) l'autenticità dell'autore alla base della catena stessa b) la fedeltà dei dati riportati c) la fedeltà dei dati riportati nel contesto stesso dell'articolo.
(e questo del resto succede spesso in campi in cui subentra subconsciamente la paura della salute. lo stesso intruso si crea anche se ci si vuole leggere articoli sulla dannosità del campo elettromgnetico dei cellulari, sulla correlazione deodoranti e cancro al seno, uso di dolcificanti, uso di stevia ecc.).
un esempio fra tanti:
una parte dell'articolo di wikipedia circa il dubbio e sui rischi dell'uso si basa su una sola fonte.
questa qua:http://kidzone.blogosfere.it/2007/02/un-lettera-sul-ritalin.htmlfacciamo il punto.
- è un articolo critico sull'uso e sui danni del ritalin
2)l'autore dell'articolo si presenta come Stefano Scoglio, Ph.D., N.D., Direttore del Centro di Ricerche Nutriterapiche, convenzionato con l?Università di Urbino
3)l'articolo basa tutta la sua teoria sul fatto che il adhds non sia altro che una malattia indotta dall'uso di alimenti troppo zuccherati e grassi artificiali.
ok. ognuno crede come vuole e ognuno tira acqua al suo mulino.
però mi domando quale scientificità ha un'articolo del genere. vi invito a leggerlo.
per quella poca ricerca che ho fatto posso dire:
-cita fuori contesto le ricerche di arnold e jehnsen sull'effetto 'zombie' correlato volontariamente o involontariamente dall'autore a 'danni del cervello'.
-cita così da una parte le loro ricerche (quella che gli fa comodo), tralascia tutto il resto della loro pubblicazione che si è anche occupata della ipotesi di una genesi nutrizionale che dalla loro ricerca si rivela poi infondata. e si tratta di una ricerca che ha avuto una pubblicazione sulla Psychiatric Times nel 97.- tante delle sue affermazioni sono scritte senza fonti, il che è grave visto che afferma che adhds non è né una patologia né è ereditario.chi l'ha detto? dove sono le ricerche?
una fonte come questa in wikipedia mi puzza.
sulle statistiche riportate vorrei solo dire che anche questi dipendono dal contesto, dal campione, dalla data..e variano molto a seconda delle ricerche e le intenzioni...
se poi diversi dati di diverse statistiche sono contrapposto a smentirsi o abbinati a rafforzarsi tra di loro..c'è di nuovo il problema della verificabilità.
solo come esempio il 4% citato come incidenza sulla popolazione contro un'uso effettivo del ritalin del 10-12% dei bambini..
basta fare un po di ricerche e si troveranno incidenze sulla popolazione ben più alte. il che smentisce il contrasto delle due statistiche finalizzato a dimostrare l'uso eccessivo rispetto alla incidenza effettiva.
due dati che di per sè sono in contrato logico con questo terzo:
Altri studi ancora mostrano come in alcune scuole statunitensi la prescrizione raggiunga il 50% degli alunni maschi.questo tutto per dire...
dati, ricerche, fonti ecc, finchè non sono stati lette e verificate personalmente come argumentazione sono un'arma a doppio taglio.
io personalmente mi sento impotente di basare le mie argomentazioni su statistiche e articoli la cui veredicità è impossibile da controllare.. - è un articolo critico sull'uso e sui danni del ritalin
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RE: PdL Norme in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti
@Vampiretta said:
Spero in Italia non si finisca come in America, che il Ritalin se lo prende tutta la famiglia per stare più calma e tranquilla.
sarebbe giusto un controllo sulla prescrizione di ritalin. però quello che scrivi tu vampi non credo sia possibile.
il ritalin non è un calmante. tutt'altro.
e penso che la maggior parte delle persone che discutono fanno appunto questa confusione.
forse sarebbe utile fare prima chiarezza su cosa è il farmaco incriminato e come funziona.
il ritalin sui bambini affetti da adhs ha un effetto cosiddetto paradosso.
se tu o io o comunque un bambino non affetto da adhds assumesse del ritalin -che è un derivato dell'anfetamina- molto probabilmente diventerebbe irriquieto, iperattivo e non capaci di fermarsi un'attimo. nei bambini adhds invece fa l'effetto contrario. ci sono tante teorie sul perché, l'unico dato sicuro è che un bambino affetto da adhds ha un squilibrio del sistema dopaminergico che in qualche modo il ritalin riesce a normalizzare.perciò, proprio perché in gente non affetto da adhds ha tutt'altro che proprieta calmanti è improbabile che un genitore possa abusare della sostanza per rendere un bamino più mansueto come viene sempre dipinto nei mass media.
non so voi, a me sembra un punto importante.tutt'altra discussione è se è etico prescrivere delle anfetamine ai bambini.
e se magari i medici non doverbbero essere più cauti nella loro diagnosi sull'adhds nei bambini, visto che è quasi diventato una malattia di moda.
e che fa danni enormi una diagnosi sempre più frettolosa senza escludere altre cause possibili come ad esempio un sindrome d'ansia che, invece di essere curata rafforzando il bambino nella fiducia in sè viene cercato di curare con il ritalin che avrà l'effetto di renderlo ancora più ansioso e molto probabilmente in più aggressivo.
quasi per fortuna almeno il trattamento sbagliato con ritalin si nota quasi subito, contrariarmente a altri trattamenti farmacologici, anche se è sulla pelle dei piccoli.:(la discussione sulle anfetamine e sul farmaco stesso etichettato 'stupefacente' è molto complesso ma lo trovo interessante.
bisognerebbe vedere come viene definito uno stupefacente. direi qualcosa come, in modo piatto e semplificato 'sostanza che crea un'alterazione delle normali funzioni del cervello'.
e il nocciolo sta proprio nella questione..qual'è la normale funzione del cervello?
le anfetamine e derivati sono dei stupefacenti. hanno lo stesso effetto di una dosa massiccia di coffeina. (è interessante ad esempio che i mormoni per motivi religiosi rifiutano la coffeina ma si fanno il thè a base di efedrina (la cui alcaloide è una stretta parente dell'anfetamina). direi che è una scelta definitivamente peggio della coffeina..
perciò si possono immaginare gli effetti su se stessi e che effettivamente alteri le funzioni del cervello.
non è un bello pensiero dare una roba del genere a bambini.
ma a livello neurologico il discorso cambia. una sostanza che riporta il sistema che aveva una regolarizzazione dei neurotrasmettitori fuori dalla norma a valori definiti 'normali'..che cos'è? ancora uno stupefacente? o il bambino era stupefatto prima?
perché paradossalmente i bambini adhds hanno un comportamento con tutti i sontomi di una persona sotto anfetamina.
faccio l'avvocato del diavolo ma vorrei semplicemente far capire che il tema è molto più complesso per poterlo ridurre a 'sedare bambini' e 'stupefacenti'.poi si pone anche il problema come viene definito 'normalità'.
è giusto riportare dei bambini che non rientrano nei cannoni della normalità ( e , del resto, come viene definito normalità? dalla media della popolazione?) neurologicamente, comportamentalmente, a quello che viene definito normale?
non sarebbe giusto dare spazio alle varietà?dall'altra parte però la normalità viene definita da tutta la societa, non solo da gli educatori, siano insegnanti, genitori..ma anche dai compagni di scuola, dai fratelli, dai compagni di gioco. un bambino effetto da adhds è confrontato con tante frustrazioni in quanto riceve quasi sempre un feedback negativo per i suoi comportamenti.non è solo un problema per il rendimento scolastico (come viene semplificato spesso), ma coinvolge tutta la sfera sociale in cui si trova. il bambino trova facilmente amici ma li perde subito perché gli altri bambini non sanno gestire la mutevolezza e la irrequitezza del loro compagno. i fratelli sono snervati. i compagni di gioco lo escludono. in una situazione del genere è forse anche comprensibile che ci siano genitori che vogliono semplificare al loro figlio l'integrazione, vedendolo avere tutti questi problemi.
perciò penso che la prescrizione dei farmaci è un problema complesso di cui si dovrebbe discutere con molta più accortezza, senza queste facili semplificazione del problema che si trovano nella stampa.
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RE: [Germania] Italiano violenta la sue ex
@angelass said:
La cultura sarda è quanto più lontana da tutto ciò, il rispetto per la donna ed il matriarcato sono lungamente documentati, abbiamo un ampia letteratura che ne parla, e se non vado errata la dovrebbero aver tradotta anche in lingua tedesca
forse ha letto piuttosto questo, tradotto in tedesco
http://www.acacciadisardegna.it/cultura/faida.htm
http://motondoso.it/2005/12/la-disamistade-i-pentiti-e-lombardini
non mi sono mai occupata dell'antropologia della sardegna ma leggendo un po' mi sembra che ci sia proprio un codice d'onore sardo della *'vendetta'*che tutt'oggi esiste in località più remote e più pastorali.
perché tutto questo clamore sulla 'incorrettezza' antropologica?
una tutt' altra questione (e la trovo molto più importante della questione su come sia veramente la cultura sarda) è ovviamente... come cavolo si può usare un dato del genere per motivare un'attenuante?! allora, se un siciliano dovesse commettere un reato legato alla mafia ha l'attenuante culturale? se io dovessi impazzire, diventare neonazista e ammazzare un israeliano mi danno l'attenuante di essere tedesca? mah..
semmai dovrebbe scandalizzare il fatto che, se dovesse essere stato veramente un reato legato ad una reazione di arcaica radice culturale (e su questo non posso esprimermi come nessun altro che non abbia letto di più sul caso che non una notizia riportata e tradotta) che questo viene considerato nel giudizio. penso che all'interno dall'europa unita l'ignoranza non dovrebbe essere una scusa.
già per il rispetto di tutti gli altri abitanti che si sono evoluti. siano poi sardi o tedeschipoi, sinceramente,non conosco nessun sardo, ma leggendo gli interventi di lkv ho come l'impressione che la sardegna ha tanta cultura da offrire.
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RE: le apparenze a volte...
@Onsitus said:
Quel video mi fa pensare a quello 'Campaign For Real Beauty' della Dove.
http://www.campaignforrealbeauty.com/flat4.asp?id=6909
si anche a me
è una campagna che mi è sempre piacciuta tanto.a questo punto ti viene anche qualche dubbio su tutte le supergnocche che si vedono nei giornali e sui calendari
Pensa un pò. Incontra uno online, li manda la foto 'ritocata', prende appuntamento, ti presenta... va a spiegare che la persona sulla foto sia realemente te. Quello si prende un colpo.
eh..diciamo così.. io a un ritocchino di diciamo..eh..cinque chili ...forse..
tanto quando ti presenti vesti tutto scuro che snellisce e dici..ah..che settimana.. due matrimoni, due feste di laurea, un battesimo... non ne posso più di mangiare -
RE: Bring Madeleine Home
@micky said:
Citazione:
@vernade said:perciò e molto probabile che tu filtri il giudizio anche attraverso il punto di vista di un single che non ha istinto paterni e per cui l'idea di bambini è molto legato a quanto pare all'idea di 'strillano,disturbano, si deve aver pure il diritto di disfarsene ogni tanto'.
Ma sbaglio o è vietato usare il forum per fini personali ?tasto dolente?
ma davvero, un po' spaventoso è come vedi i bambini..che strillano, urlano, ululano... anche se poi..pensandoci bene...i tuoi futuri bambini... con questi geni.. ehm... dai, passiamoci suchiudendo la parentesi personale ( ) penso (spero) tuttora che non è prassi normale parcheggiare i propri bimbi nella stanza d'albergo e andare a cena.
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RE: Bring Madeleine Home
non sono d'accordo con te micky sul tuo concetto di 'sfiga'.
per me sfiga vorebbe dire fare una cosa lecitissima e avere delle consequenze bruttissime, imprevidibili e senza alcun colpa. se invece qualcuno parcheggia dei bambini cosi piccoli in una stanza d'albergo si può capire che non è giusto e che e anche previdibile che può aver delle consequenze spiacevoli. puoi immaginare come si spaventerebbe una bimba di tre anni che si sveglia in un'ambiente estranea da solo e non trova i genitori? sarebbe anche probabile che in panico esce dall'albergo per cercarli, si perde, qualsiasi cosa.. a quest'età esiste un legame fortissimo coi genitori e figli di quest'età hanno una grandissima paura dell'abbandono'. è una cosa legata all'età e da genitori questo si sa.
non hai dei bambini e molto probabilmente ognuno facendo delle riflessioni su casi di terzi ci mette la propria esperienza.;) perciò e molto probabile che tu filtri il giudizio anche attraverso il punto di vista di un single che non ha istinto paterni e per cui l'idea di bambini è molto legato a quanto pare all'idea di 'strillano,disturbano, si deve aver pure il diritto di disfarsene ogni tanto'.
però cerca di vedere anche il punto di vista di un bambino, il giudizio cambia
hanno fatto una leggerezza ed è andata nel modo peggiore possibile.però il discorso sull'incoscienza cambia perché ho sentito che almeno non sono stati così incoscienti come si è discusso qua. i genitori hanno detto di aver controllato ogni 15 minuti. non so se è vero, comunque con tutta la leggerezza il problema lo si sono posti.
per quanto riguarda il discorso che ora rischiano anche di perdere anche gli altri figli perché hanno trascurato il loro dovere da genitori (non so il termine esatto in italiano) lo trovo esagerato. penso che con tutto quello che è successo sono già stati puniti più del dovuto. penso che nessuna azione legale che potrebbe seguire è comparabile alla punizione di aver perso una figlia per una propria leggerezza. è la cosa più brutta che possa succedere. non trovo giusto infierire ulteriormente. -
RE: Anoressia; quanto ne sappiamo?
@pikadilly said:
Ah ok, ho maleinterpretato io...scusami...
Purtroppo quando si scrive e non si parla a voce è così.
si, certo, leggere è molto più difficile di ascoltare perchè non puoi chiarire subito. ma poi ci metto anche sempre del mio. :(): rileggendo io non capivo quasi più che volevo dire. ah. scusami tu@pikadilly said:
Neii centri specializzati ti chiamano anoressia anche una fobia di mangiare per paura di stare male ( non solo in presenza delle persone).
Ho incontratto soggetti che erano a tutti gli effetti anoressici ma che non erano partiti con la voglia di dimagrire, ma solo di avere il controllo sull'impulso del proprio corpo e di essere padroni delle proprie reazioni così da accrescere l'autostima, dividevano il cibo in mille pezzettini e se potevano non mangiare era meglio.
quel controllo sull'impulso l'ho sentito spesso ed è quello che intendevo prima col discorso sul controllo sul proprio corpo. ma non so. logicamente anche lì il 'metro' di successo di tale controllo dovrebbe essere proprio il dimagrimento, no? è comunque il segno visibile della riuscita del 'controllo' su se stessi.quello che scrivi tu sui centri specializzati mi sembra molto strano. non nel senso che non ti credo (ti credo benissimo) ma sulla, diciamo, logica aziendale di tali centri.
secondo me gente che ha paura di mangiare per paura di star male non riceve le terapie adeguate in un centro specializzato sui disturbi alimentari. ad esempio so che un'importante parte del programma (almeno in germania) è la terapia per percepire di nuovo il proprio corpo.molte anoressiche e anche bulimiche hanno una percezione completamente alterata del proprio fisico.possono essere vicino al colasso fisico e vedersi comunque grossi. serve anche per ripristinare un rapporto più conciliante col proprio corpo. la maggior parte è in guerra col proprio corpo perché non si fa plasmare a volontà come vogliono che faccia o perché ci sono spesso storie di abuso nel passato ecc.
se ci sono ora persone che come dici tu non hanno problemi del fisico, gran parte della terapia in questi centri sarebbe inadeguata.
allora mi chiedo perché vengono amesse?
in parte forse semplicemente perché i medici sospettano che queste persone si nascondono dietro queste fobie. bisogna considerare che le persone che hanno sviluppato un disturbo alimentare sono in generale molto secreti sulla loro condizione e anche molto bravi bugiardi quando non si fidano.
però se ce ne sono tanti un po' la cosa mi allarma.
mi ricordo che tu stessa hai scritto che i medici ti hanno diagnosticato una anoressia mentre si trattava in realtà di una malattia fisca.non vorrei essere troppo cinica ma possibile che accettano anche casi non del tutto compatibili per..diciamo..un tornaconto aziendale? alla fine a loro conviene avere tutti i posti letto occupati :():
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RE: Anoressia; quanto ne sappiamo?
@pikadilly said:
@vernade said:
per il resto continuo a vedere la fobia del cibo e le altre patologie lontano anni luce dall'anoressia.penso che anoressia non si può avere senza la voglia di dimagrire. con mille motivi diversi, come controllo totale sul proprio corpo, come grido di aiuto, come ribellione, come forma di autolesionismo... ma l'apparenza fisica c'entra sempre in qualche forma.
nelle altre patologie il rifiuto del cibo non è questione di paura di ingrassare o autostima.sta nella paura stessa del cibo e non a ciò che apporta."La paura di vomitare difronte agli altri è voler controllare un impulso del corpo in caso di cibo andato a male o per un emozione, questa è una delle tante fobie che pervadono la mente di alcuni malati, anche qui la paura sta in cosa il cibo può provocare. Uno dei pensieri può essere" Io non mangio perchè se dovessi sentirmi male davanti agli altri farei la figura della debole di stomaco e tutti si allontanerebbero da me", tale discorso fa parte della sfera dell'autostima, la paura di venire abbandonati solo per aver vomitato o altro.
Non so se mi spiego.
Una cosa che ho compreso bene è che tutto cambia anche grazie a chi ti sta intorno, è fondamentale avere una famiglia preparata e molte volte non è così.mi rendo conto che mi sono spiegata malissimo
se dico che > nelle altre patologie il rifiuto del cibo non è questione di paura di ingrassare o autostima.sta nella paura stessa del cibo e non a ciò che apporta. mi riferivo al concetto dell'anoressia di prima, insomma che secondo me non è la fobia del cibo in se, ma la paura di ciò che il cibo apporta =fa al proprio fisico (ingrassare) " oppure alternativamente che il rifiuto del cibo è una questione di autostima..nel senso che per un'anorissica non mangiare significa un aumento della propria stima. sapersi trattenere e non mangiare viene visto come una vittoria della propria volontà sul corpo. (e fra parentesi, anche qui c'entra di nuovo la forma fisica).contrariarmente, l'autostima crolla mangiando. per questo dico questione di paura di ingrassare o autostima
non lo so, il problema che descrivi tu mi sembra molto più legato a un disturbo d'ansia che a un disturbo legato all'anoressia. nei disturbi d'ansia entrano anche ad esempio le fobie e l'evitare situazioni sociali per paura di svenimenti, eventi non controllabili ecc.
sono due categorie ben distinti, anche se magari con qualche parentela. -
RE: Una canzone di cui non so il titolo...
esattamente la mia teoria
beh passiamoci sopra possiamo comunque rimanere amici -
RE: Anoressia; quanto ne sappiamo?
@Vampiretta said:
Se però questo è un aspetto di chi è malato di anoressia:
- una preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico, che includa sia una alterazione del vissuto corporeo, sia una importanza eccessiva data al peso nei riguardi della propria autostima, o ancora il rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni fisiologiche
Sicuramente le ragazze non vogliono fare le modelle, ma secondo me influiscono anche i messaggi e gli standard che gli diamo per sentirsi soddisfatte fisicamente di se stesse e stimarsi il tal senso. No?
penso in modo simile. il fatto che si vedano modelle magrissime non è sicuramente la causa di anoressia, ma molto spesso una carriera da anoressica comincia con una dieta o con la volontà di raggiungere una magrezza da modella.
anoressia per chi ne è affetto è fortemente una questione di disciplina, di primeggiare, di avere il controllo sulla propria vita. aspirare alla perfezione fisica di una modella e dimostrare a se stessa la propria capacità di disciplina facendo "dieta" può diventare una trappola proprio perché la dieta può diventare il mezzo malato per vivere le aspirazioni a autocontrollo e perfezione ogni giorno. però non credo che gli standard della moda 'creano' l'anoressia. quante ragazze fanno diete e vogliono imitare le modelle e non diventano anoressiche.
ma , piccola parentesi, per noi donne sono standard comunque poco raggiungibili e frustranti. in ogni caso li vedrei volentieri aggiustati un po' alla realtà. in fondo è assurdo sentirsi mortificati per essere normali. :():per il resto continuo a vedere la fobia del cibo e le altre patologie lontano anni luce dall'anoressia.
penso che anoressia non si può avere senza la voglia di dimagrire. con mille motivi diversi, come controllo totale sul proprio corpo, come grido di aiuto, come ribellione, come forma di autolesionismo... ma l'apparenza fisica c'entra sempre in qualche forma.
nelle altre patologie il rifiuto del cibo non è questione di paura di ingrassare o autostima.sta nella paura stessa del cibo e non a ciò che apporta.penso che perciò, se si vuole puntare l'attenzione su malattie che hanno un minor risalto nell'opinione pubblica e che vengono classificate frettolosamente dalla gente come "anoressia" bisognerebbe proprio farlo discostandosi dall'anoressia. mettendo in risalto ciò che li divide.
semplicemente perché l'opinione pubblica ha bisogno di cartelle con le eticchette e dei classificatori.
per questo ho detto che non lo trovo tanto scandaloso se la gente pensa di una persona anoressica solo in linee generali finché sono generalmente più o meno giusti. molto probabilmente non si può capire a fondo ciò che non si conosce.
sarebbe utile dare le stesse 'linee generali' anche su queste altre malattie in modo che prendono autonomia dall'anoressia.
tanto si risolverebbe così.
poi dopo si potrebbe scendere nel dettaglio e mostrare le vicinanze e dettagli.perché che in fondo a tutti i disturbi c'è un disagio psicologico di fondo e che questo è un denominatore comune lo penso anch'io. lo prova già il fatto che una persona nella propria vita possa cambiare da un disturbo all'altro o accostarli se non viene curato anche il problema psicologico di fondo.
ma al di sopra di questo, si formano strutture comportamentali e mentali specifici del disturbo che hanno bisogno di cure molto diverse fra di loro suppongo.(parlando di linee generali.. ciò che io non supporto non è tanta la presupposizione sulle modelle ma che la gente vede anoressia come un problema 1) feminile e2) giovane.
è molto difficile per maschi trovare aiuto per la loro anoressia perché il luogo comune vuole che siano giovani ragazze. poi c'è anche un numero piuttosto consistente di donne anoressiche ultraquarantenni, ed è peggio perché raramente cercano aiuto per paura di essere ridicolizzate.
sarebbe carino se i mass media potessero aggiungere questi dati:(.) -
RE: Lo sapevate che...
E per parole tipo wow e lol come si fa??
non è nemmeno necessario che siano 'speculari'. pensandoci qualsiasi parola al di sotto di 4 lettere non si può scombussolare.
poi voglio vedere come riconoscono parole come "teilzeitarbeitsvermittlungsverfahren" -
RE: Lo sapevate che...
@pikadilly said:
Che fai Vernade, mi togli la scusa di scrivere in ostrogoto???:D
ma tutt'altro, ti ho dato la prova scientifica che gli ostrogoti ti capirebbero lo stesso -
RE: Una canzone di cui non so il titolo...
azz... ma come si fa di riconoscere una canzone dalle parole
"Auaua Rintintin"
fantastico :mani:pensavo già che fosse difficile questo:http://www.giorgiotave.it/forum/langolo-della-musica/41893-oh-mama.html
dusy, mensch du hast aber auch glück